Black box - La scatola nera - Film (2021)

Thriller francese che ruota intorno a un incidente aereo verificatosi sulla tratta Parigi-Dubai. Il velivolo, che vediamo ripreso nella sua cabina durante le prime scene, si schianta sulle Alpi senza che si sappia cosa l'abbia portato a precipitare. In Francia ad occuparsi del caso è Mathieu Vasseur (Niney), zelante specialista nell'ascolto di registrazioni legate a eventi tragici dell'aria. E' però il suo superiore Victor Pollock (Rabourdin) a decidere la strategia investigativa e questi, dopo aver recuperato la scatola nera dai rottami dell'aereo, gli chiede di analizzare il file audio contenutovi che poca traccia ha lasciato. Scoperto che tra i passeggeri era presente...Leggi tutto un possibile terrorista islamico, le prime ipotesi non possono che puntare a una direzione ben precisa.

Ciononostante Vasseur, la cui moglie (De Laage) lavora all'interno delle stesse compagnie aeree interessate, ha l'impressione che si voglia chiudere la pratica troppo frettolosamente. A fronte di trecento morti accertati non è per lui comprensibile che non ci si impegni a fondo nel valutare anche ipotesi diverse. Il rischio è quello di scoperchiare il vaso di Pandora, di inimicarsi amici, conoscenti e financo la moglie: si sa che la verità - soprattutto al cinema - ha il suo prezzo, e tra le pieghe di una sceneggiatura a tratti un po' fumosa, talora di non immediata comprensione anche per il fatto di promuovere a protagonista un uomo che non condivide con altri le sue ricerche, si cela un film comunque piuttosto solido.

Senza mai un sorriso, serioso e impegnato a combattere da solo una battaglia che sa di poter vincere, Mathieu ci accompagna attraverso gli snodi di una storia nemmeno troppo complessa, al di là delle apparenze. Sono semmai le ellissi, il non detto, la scelta di oltrepassare alcuni passaggi lasciando che sia lo spettatore a chiudere le falle, a rendere le oltre di due ore di durata un po' macchinose. La parte tecnica invece fa il suo dovere e poco è da rimproverare al film, che si presenta con le carte in regola per convincere gli appassionati del genere; propone un paio di colpi di scena e si chiude ancora cercando di dire tutto senza mostrare troppo.

Pierre Niney, al centro della scena, sa rendersi sufficientemente credibile nel ruolo pur senza mostrare grande trasporto né entusiasmare. Gelido e particolare il rapporto con la moglie, ambiguo quello con l'amico di lunga data. Alcuni espedienti incuriosiscono e sono ben gestiti (si veda il ritrovamento della telecamera nell'auto di Pollock), altri potevano essere facilmente sintetizzati favorendo il coinvolgimento. Perché alla fine il film non ha nulla che si faccia particolarmente ricordare e segue le tracce dei tanti già usciti nello stesso ambito aggiungendovi poco o nulla di personale, nonostante le apparenze suggeriscano il contrario. Tensione modesta, regia tuttavia competente che regge discretamente il gioco.

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