Ava - Film (2020)

Ava, rossa magmatica come lava, sicaria su commissione indocile all'etica contrattuale e perciò esonerata con un trattamento di fine rapporto saldabile unicamente in gettoni di piombo. Bersaglio mobile dell'intrigo, Jessica Chastain, interprete-produttrice abituatissima a giochi di poker e di potere, il cui ascendente non trascurabile allenta nodi scontati e snodi incerti d'uno spy movie irrisolto e poco originale: l'ultimo a prender posto tra gli spalti gremiti dell'action tacco 12 a misura di Nikita, un subphylum continuamente rimescolato come un mazzo di carte da quasi trent'anni.

Film d'azione che diventa fin dai primi minuti una specie di antologia del già visto. C'è veramente di tutto: dalla killer a pagamento tossicodipendente che vuole ragionare con la sua testa al doppio-triplo gioco che nasconde interessi inconfessabili fino al finale che non è un finale e capiremo perché. Jessica Chastain, produttrice di se stessa, si costruisce il ruolo su misura ma non è mai convincente.

Spietata killer viene presa di mira dalla sua stessa organizzazione. Tate Taylor dirige un action spionistico che non brilla per originalità fin dalle sue premesse. Le scene d’azione sono ben realizzate ma il film è limitato dalla scarsa consistenza dei personaggi e dalla banalità della storia, che “affastella” scene di vario tipo senza una solida coerenza di fondo. Peccato perché con il cast disponibile si poteva allestire uno spettacolo di buon livello. Mediocre.

Action al femminile che nulla aggiunge al genere. Il plot è molto semplice e già visto, e sebbene le scene action siano notevoli è la stessa caratterizzazione della protagonista a lasciare a desiderare. Non che la Chastain non s'impegni, ma la sua Ava è troppo mogia e incolore per entusiasmare, mentre il prestigioso cast secondario incontra eguali problemi di scrittura e fatica a lasciare il segno. I problemi personali della killer sono poca cosa; meglio concentrarsi sulle parti più puramente action, quelle sì almeno indovinate.

Solita ragazza problematica, solita storia di ultra-addestramento con pigmalione a carico, solito risvolto che vuole che l'agenzia per cui costei lavora la voglia eliminare. Insomma, il cinema è pieno di film così. Anche nel titolo non c'è originalità visto che, per l'ennesima volta, è il nome della nostra eroina. Eppure con il gran cast a disposizione si poteva ambire a vette molto più alte, ma l'importante è fare numero (più che qualità) solo per aumentare i titoli a disposizione su qualche piattaforma a pagamento.

Ava, un'assassina, ex-tossicodipendente e facile alla bottiglia, cerca di sbarcare il lunario ma ha problemi con la famiglia, col suo datore di lavoro, il suo lavoro e  un rivale che la vuole morta. Parte come un film d'azione ma poi diventa, fin troppo, un dramma, con una Jessica Chastain alla Fregoli, con tutte quelle parrucche che indossa durante le missioni, ma anche un'assassina con un cuore. Malkovich e Farrell impegnati in ruoli che abbiamo già visto, le sorprese sono la Davis e della Chen, che tornano in scena. Belli gli scontri violenti, ma prodotto modesto.