A fantastic fear of everything - Film (2012)

Stanco di scrivere libri per l'infanzia, Pegg vuol passare al genere thriller ed inizia a documentarsi sui killers dell'epoca vittoriana, ma finisce per restarne suggestionato al punto di aver paura di tutto ciò che lo circonda... Commedia piuttosto gradevole e con alcune trovate simpatiche, anche se non del tutto riuscita per il ritmo non irresistibile e per il fatto di poggiare interamente sulle spalle di Pegg, dato che i personaggi di contorno incidono poco. Graziosi gli inserti favolistici. Per una serata scacciapensieri.

Per tutta la prima scoppiettante e irresistibile parte, si assiste a una vera a propria lotta contro il cinema flat, a base di una modalità geek che sembra superarsi di minuto in minuto, che allinea fiabesco, surrealtà, slapstick comica, allucinazione, equivoco, paranoia sul medesimo scaffale. Purtroppo la tenuta prende a cigolare malamente in una seconda parte dominata da un assestamento narrativo, sempre assai gradevole ma meno esplosivo. Resta comunque un isolato esempio di commedia veicolata da una sgargiante libertà espressiva priva di remore come di rado ne capitano davanti agli occhi.

L’inventiva è qualcosa che al film non manca, se non altro in una visione d’insieme all’interno della quale è possibile riconoscere molteplici elementi. La base, infatti, è una commedia dalle tante sfumature che si concede qualche divagazione in altri generi, dimostrando di poterselo permettere. Fattori che sopperiscono a una lentezza di fondo dovuta alla natura del soggetto e alla oggettiva ripetitività di alcune situazioni. Ottima l’interpretazione di Pegg, che possiede il carisma e le doti giusti per un ruolo non facilissimo.