Guerra, morte, amore, delusioni, ripensamenti ai tempi della rivolta dei Boxer nella Pechino del 1900. Personaggio chiave Ava Gardner, che da lasciva aristocratica si riscatta morendo come premurosa infermiera. Grandiosa la sequenza dell'assedio. Ben girato e fotografato, ma consigliabile solo agli appassionati di film storici.
MEMORABILE: I libri di storia dei paesi stranieri usati come baluardi durante l'assedio.
Kolossal decorativo e coreografico con una messinscena sfarzosa. Chi guarderà questo film, oltre ad imparare come si dice “si” e “no” in cinese, noterà che non mancano le scene d’azione, a volte spettacolari e pirotecniche, ma che manca solo la capacità di saper coinvolgere, che per i film di lunga durata è ancor più importante. Bastava intensificare l’elemento sentimentale per ottenere più interesse. Rimane un documento di cinema multiculturale che concentra il meglio della trama nella prima parte. Sempre fulgida e splendida Ava Gardner. **!
MEMORABILE: “Ciò che sembra una pazzia può rivelarsi saggezza”.
55 giorni di strenua resistenza delle legazioni straniere nella città di Pechino contro i rivoltosi e sanguinari boxer anti-cristiani. Un film dalle proporzioni mastodontiche e con un trio di stelle hollywoodiane: Charlton Heston, Ava Gardner e David Niven. Spettacolare sforzo scenografico e registico, gli si perdona volentieri qualche lungaggine nel racconto.
Storicamente abbastanza corretto, anche se molto di parte (quella occidentale naturalmente). I personaggi e gli avvenimenti sono oltremodo coreografici e convenzionali. Gli attori risultano distaccati e i comportamenti non sono adeguati alla situazione che li circonda. In alcuni casi manca la connessione tra le scene, con la sensazione di un montaggio poco fluido. Troppa enfasi alle soluzioni militari e alle armi "inventate" dagli occidentali, che comunque riescono a vincere quelle potenti dei Boxer. L'arrivo dei nostri sa troppo di parata militare...
Film ispirato ad una vicenda realmente accaduta a Pechino nel 1900; diretto da Nicholas Ray, è il classico kolossal tecnicamente realizzato in modo ineccepibile ma piuttosto freddo, con personaggi bidimensionali e poco attraenti per lo spettatore. Anche la prova del regista è anonima mentre è corretta formalmente, ma pochissimo coinvolgente la prova del cast. Mediocre.
Il film è confezionato perfettamente grazie alla professionalità di tutto il cast ed alla dovizia di mezzi. Ray dimostra ancora una volta, seppure solo a tratti, di non essere uno qualsiasi: ci sono diverse scene (specie quelle dell'assedio), girate molto bene. In mezzo però ci sono troppe cose usuali e banalotte che spingono la pellicola verso una medietà che non riesce mai ad emozionare davvero e che soprattutto non resta
nella memoria. Buono il trittico attoriale dei protagonisti. Non male, ma di certo un'opera minore nella carriera del regista.
MEMORABILE: I libri usati come baluardo durante l'assedio.
La ribellione dei Boxer secondo Nicholas Ray: apparentemente può sembrare una critica, invece è un prodotto notevole che pecca solo nel creare una sorta di distanza fra lo spettatore e gli eventi rappresentati. Questa mancanza di coinvolgimento alla lunga si sente, particolarmente in film come questo la cui durata è notevole e lo spettatore deve necessariamente sentirsi protagonista dell'evento e non solo cronista dello stesso. Cast naturalmente superlativo e ben calibrato con l'eccezione di Leo Genn, che avrebbe meritato più spazio.
Oggi sarebbe accusato di razzismo e di violentare la realtà storica (e sicuramente è così), ma questo film realizzato su commissione dal grande Nicholas Ray è comunque un'avventura affascinante, con scenografie stupende e attori tutti sul pezzo. In particolare Ava Gardner, che riscatta una vita dissoluta soccorrendo i feriti è davvero affascinante, e i cattivissimi cinesi risultano davvero odiosi (anche se avevano ragione...).
Nicholas Ray HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
La produzione ebbe problemi di vari genere soprattutto finanziari.
Inoltre il regista dopo una furiosa litigata col produttore (che poco dopo gli costò pure un infarto !),abbandonò il set,e quindi il film venne finito da Andrew Marton e Guy Green.