[1.4] Masters of Science Fiction: I reietti - Corto (2007)

Illo tempore era dagli al diverso, nel futuro si immagina che l'handicap fisico sia fonte di contagio e i diversi esiliati in una navicella alla deriva nello spazio. More solito, uno spunto interessante banalizzato e afflosciato che più non si potrebbe, e uno statico risultato reso godibile dalle raffinate prove attoriali del solito superbo john hurt e di un ritrovato brian dennehy, le cui performance vampirizzano l'episodio e sopravanzano la trama. Assai così così.

I freak dello spazio alla riscossa, o quasi. Ecco un episodio che parte suscitando un certo interesse, non tanto per le deformità dei protagonisti, quanto per l'idea di un'arca di reietti, che sono il risultato di un virus che aggredisce l'organismo a livello genetico. Hurt (gigioneggiante) e Dennehy se la cavicchiano, ma il vero problema è che l'idea finisce per apparire stiracchiata anche per un telefilm; e dall'arrivo del "salvatore" con sorpresa, l'interesse, invece di aumentare, inizia a scemare fino quasi a dissoversi. Il finale poi, non è niente di che. Vedibile e nulla più.

La nave dei mutanti come la bettola proteiforme di Guerre stellari: Dennehy con braccio sinistro gigantesco, Hurt con una capoccetta sulla spalla più altre ridicolaggini assortite. Non c'è, ovvio, una riflessione sulla diversità e nemmeno, a guardar bene, la fantascienza, ma solo una bizzarra mascherata di stile televisivo, alla lunga un po' stancante. Il nadir della serie. Inutile.