Visite: 29942 Punteggio: 2360 Commenti: 1878 Affinità con il Davinotti: 72% Iscritto da: 2/11/08 07:52 Ultima volta online: 20/05/23 15:33 Generi preferiti: commedia - western Film inseriti in database dal benemerito utente: 116
Io la sto guardando perchè ormai ho iniziato, ma devo dire che l'argomento non mi interessa per nulla. Tutto giusto sulla notevolissima qualità del prodotto, ma il retrobottega della politica americana onestamente non mi attira. Anzi, a ben pensarci quasi quasi la pianto lì.
In onda il Mercoledì 26 MARZO ore 14:00 su *ALTRO (SPECIFICARE)
Su ClassicaHD passa il capolavoro di Murnau,nella versione restaurata da "L'Immagine ritrovata" e musicata dal pianista Danilo Rea.Uno degli esempi più famosi del cinema espressionista, andrebbe visto almeno una volta nella vita.
Nelle curiosità si può forse mettere il sito ufficiale del documentario, con molti link a immagini e informazioni.
http://www.pbs.org/cezanne/the_life_of_paul_cezanne.html
Questa è la pagina di IMDB, che riporta le voci narranti originali ma non i due critici che effettivamente vengono intervistati nel documentario e che sono citati nelle bibliografie e nei credits nel sito. Lascio ai moderatori la scelta se tenere i nomi che ho messo io o sostituirli con quelli della
Amici lettori dai gusti a prova di bomba mi parlano benissimo del libro da cui è tratto.
http://www.anobii.com/books/Il_medico_di_corte/9788870911008/017d02cb4059df8343/
Prova a inalare i vapori tiepidi del detersivo "primo prezzo" Esselunga, poi mi dirai ;)
Scherzi a parte, intendevo dire che è una storia per me poco o nulla interessante, se sia o meno vera non cambia il fatto. Che sia vera, non la rende per me più interessante. Oltretutto, è una storia
Per chi fosse interessato, la Cineteca di Bologna cura il ritorno del film in sala, dopo il restauro. Qui trovate il calendario delle proiezioni.
http://www.ilcinemaritrovato.it/la-grande-illusion
"la totale mancanza di una qualsiasi prospettiva riflessiva che tende a giustificare ancora di meno la durata stessa della pellicola" scrive la reazionaria Nancy.
Sottoscrivo, sintesi efficace della vacuità del film.
Per fortuna la Vandea è grande...
Io sono un grande ammiratore di Scorsese, ma se guardo ai suoi ultimi film trovo pochi motivi per stare allegro:
- Gangs of NY: un buon film con molti limiti
- The aviator: vedi sopra
- The departed: un buonissimo film, peccato sia il remake di un film migliore
- Shine a light: un film-concerto
E' ovvio che ognuno la vede come vuole, ci mancherebbe altro.
Mi sento libero di dire, a rischio di passare per snob o reazionario, che questo racconto non mi ha divertito, che è inutilmente ripetitivo, farcito di gag demenziali che non mi fanno ridere e che ho trovato inutilmente e insopportabilmente
Beh, se non ha modificato il suo stile di vita, io lascerei tranquillamente il testo com'è, vien buono sicuramente...
Non ho ancora scritto nulla sul film, anche a causa dell'influenza, ma l'ho trovato veramente pessimo.
Io sono per anche scorsesiano ma (parafrasando Carducci), non dovendo tirare
Decisamente, del resto Chandler non era noto per avere un carattere affabile. La sua prima risposta fu "E lo chiedete a me? Leggetevi il libro".
Un'altra versione dice che Brackett abbia chiesto a Faulkner di chiamarlo o scrivergli, perchè sperava che parlare con un collega di tale livello
Ne Il grande sonno c'è un omicidio (quello dello chaffeur degli Stern, che finisce nell'oceano con l'auto manomessa) di cui nessuno, Chandler compreso, conosceva il colpevole. Si dice che gli sceneggiatori (Leigh Brackett e nientemeno che Faulkner), per rispondere a Bogart che lo voleva sapere, abbiano
Idem, non mi ricordo il dettaglio, non escluderei che, come spesso accade in questi film, i garbugli della trama abbiano generato un buco di sceneggiatura.
Nel primo dei commenti a questo post, fanno la tua stessa osservazione.
" This is another one of my favorite Film Noirs but after watching
Per info e altro, i siti di ARTE
http://www.arte.tv/fr/la-toile-blanche-d-edward-hopper/6955256,CmC=6955298.html
E SkyArte
http://arte.sky.it/temi/nel-mondo-hopper-pittore-cinema/
che parlano del documentario.
1) Il cavaliere svedese (L. Perutz) girato da Stanley Kubrick. Ah, è morto? Dal Ridley Scott de I duellanti, allora, anche se pure lui non si sente molto bene, a guardare gli ultimi esiti...
http://www.adelphi.it/libro/9788845908330
2)Ubik (P. K. Dick) da Christopher Nolan, budget illimitato, pellicola
Questo è vero solo per gli strumenti che hanno intermediari istituzionali (le clearing houses e simili) ma non per i c.d. "over the counter".
Per questi strumenti, non standard eo non quotati su listini, la garanzia è costituita in genere direttamente a favore della controparte.
A questo punto, ci provo anch'io. :)
Le operazioni in questione dovrebbero essere, salvo errori, quelle c.d. a termine.
Ossia:
Il compratore dei titoli non paga il controvalore, ma si impegna a una certa prestazione (pagare una somma, restituire una certa quantità di titoli) entro una certa
Daniela, se può consolarti, io faccio l'avvocato societario e lavoro in un gruppo bancario, ma la maggior parte delle operazioni di cui si parla nel film mi è risultata "araba".
Ciò peraltro vale anche per i miei colleghi della finanza, salvo gli specialisti dei singoli settori.
Il che
Detto che non sono sicurissimo che sia un complimento ;) vorrei allora nell'ordine
i) superattico terrazzatissimo davinottico, ii) Ferilli davinottica,
iii) libero accesso a palazzi storici romani davinottici
I trenini ve li condono (tanto, notoriamente, non vanno da nessuna parte).
Per pigrizia, riporto (più o meno) quel che ho scritto in una discussione su Anobii, stesso argomento.
Faccio una premessa: io sono un pragmatico, per non dire terra-terra.
Sulla questione premi, tutto quello che viene a dare ossigeno all'industria cinematografica italiana è benvenuto.
Tutto quello
Ho suscitato uno scandalo. Forse è un'esagerazione la mia, ma dettata dall'amore per i suoi primi film, nei quali era emerso un autore che prometteva ben altro, a mio parere.
Quel che scrive Daniela vale quindi anche per me, integralmente.
"Inspiegabile" per me è che un regista con quel
Sul fatto che sia un grandissimo film, de gustibus.
Quella secondo cui il "boiled cinematografico" non sarebbe un'invenzione squisitamente americana, è invece affermazione storicamente proditoria.
A parte le radici letterarie (a un rapido controllo Raymond Chandler, Dashiell Hammett
Questo è il sito della NPO dove si trova la serie e il documentario.
Sito ufficiale http://www.nposales.com/rembrandt-van-rijn/#more-283
La pagina del sito di Sky
https://skygo.sky.it/ondemand/canali/sky-arte/rembrandt---il-maestro-della-luce/14525.shtml
La sensazione che ho avuto la spiega meglio, ovviamente direi, Mereghetti quando dice che il film è troppo parlato, molte scene contengono sottolineature eccessive che "spiegano" troppo, tolgono l'effetto fantastico delle immagini e le relegano al ruolo di quadretti (anche un po' moralistici,
Sui principali stores online, ballano più o meno 20 euro tra dvd e br, se non avessi i dvd onestamente non avrei dubbi, sono 5 euro a titolo di differenza.
@Tarabas
fatta eccezione per il protagonista, che non lo tolleri, ma il resto come lo giudichi?
L'ho visto molto tempo fa, non mi aveva impressionato granché, infatti non l'ho mai più riguardato, a differenza degli altri due che ho anche in DVD (e solo perché non esiste, senno' li avrei
Non so, sarà che sono affezionato a Ugo Piazza, ma Moschin ne Il Boss avrebbe fatto sfracelli, secondo me.
Silva purtroppo non lo posso vedere, è più forte di me.
Fauno ha perfettamente ragione, il paragone con Bronson è corretto solo fino a un certo punto, l'attore americano aveva una sua espressività,
Io sinceramente trovo Henry Silva insopportabile, non ho mai capito come possa essere riuscito a fare l'attore essendo totalmente privo di mimica facciale (e non avendo nemmeno un'espressione, diciamo così, interessante, come ad esempio Charles Bronson da giovane).
Sul film, non vedo punti di contatto
Sono riuscito a vederlo solo ieri sera a una rassegna. Onestamente, non saprei che scriverne. La mia sensazione è che, di un film così, al cinema noti soprattutto i pregi. Rivisto a casa, ne noterei soprattutto i difetti. Aspetterò di rivederlo a casa.
Grossi imho, peace&love etc., ma Bellucci-Parietti non si gioca neanche, non stanno nello stesso campo da gioco, non stanno nello stesso campionato e nemmeno nello stesso fottuto sport (semicit.). ;)
Eh beh, Sam Spade è più o meno "in his 40es" se ricordo bene come lo descrive Hammett. Harris ne avrà sessanta o giù di lì. Però ha la faccia giusta, dura ma non troppo (anche se, a ben pensarci, forse è più Marlowe che Spade).
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