Visite: 46266 Punteggio: 3345 Commenti: 2332 Affinità con il Davinotti: 75% Iscritto da: 2/06/07 09:09 Ultima volta online: Ieri 18:20 Generi preferiti: drammatico - horror - thriller Film inseriti in database dal benemerito utente: 141
I greatful eight di Rebis
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Nel link n. 2 ci sono alcuni dei frame tagliati, ricordo che nella versione integrale si vede anche la frantumazione del cranio tra i due occhi con conseguente rumore, tipo "crack!". Appena torno a Bologna controllo la durata e ti dico.
Anche a me risultava cut la versione tv, però non so se negli anni sia passata anche la versione integrale... Un taglio che ricordo chiaramente è quello dello sfondamento del cranio dell'uomo all'ospedale: nella versione uncut si vedono dettagliatamente le dita del man in black affondare nei bulbi
Ciao Fauno, ho visto il film ieri notte per la prima volta e me ne sono innamorato... mi piacerebbe sapere in che modo il dialogo filosofico è stato per te determinante per la valutazione del film. Anch'io credo sia un momento chiave, ma mi interessa molto la tua opinione...
Secondo me quando una serie ha una dominante stilistica determinata da un autore come in questo caso, adrebbe segnalato, indicando il nome del o dei registi con accanto la dicitura "e vari".
Per il resto concordo con Herrkinski su tutta la linea. Grande omaggio all'universo di Stephen
Da ragazzino mi aveva lasciato molto perplesso, mi aspettavo un horror puro e non avevo ancora gli strumenti per comprendere un'ibridazione tra generi... L'ho rivisto l'altra sera e mi è parso carino, ma non entusiasmante. Ma so bene che un cult è un cult, c'è poco da discutere :D
I doppiaggi approntati dalla Midnight Factory però sono quasi sempre penosi ... Mi sembra improbabile comunque che una label si cimenti in un'edizione italia di vecchi film rimasti inediti da noi...
No beh, di irrinunciabile l'intera saga di House non ha nulla, a parte Big Ben nel primo capitolo :D è solo per amore di completismo. Comunque per il quarto in Italia o si recupera la vhs o nisba... e il mio videoregistratore ormai ha tirato le quoia :(
Non mi sembra che altri registi si siano mai cimentati in un'operazione simile... naturalmente il remake di Van Sant si presta anche ad essere banalizzato, ma fa parte del gioco, è una caratteristica tipica della pop art.
Credo che aldilà dei tagli e delle differenze di montaggio tra la versione di Argento e quella di Romero ci sia uno scarto sostanziale dettato dal ritmo narrativo, che rende il secondo più pacato e riflessivo facendo emergere la portata politica dell'allegoria zombesca, mentre la versione di Argento
Anch'io il secondo lo ricordo davvero tremendo, roba da farti cadere le braccia... il primo ovviamente cultissimo :) il terzo lo recupererò fra non molto... spero davvero in una ripresa da parte di Yuzna.
Analisi molto interessante Ciava, come anche le considerazioni di Daniela. Penso che quello di Romero sia un cinema senza eroi, e Jones pur incarnando una problematica razziale non si sottrae a questa visione misantropica. Così come la soluzione proposta da Harry non è una strategia ma una logica segregazionista
Della questione remake se ne era parlato non ricordo più su quale discussione, arrivando però a delle conclusioni di massima valide per lo meno per il Davinotti. A rigore un remake è un film che ha come soggetto un altro film, rispetto al quale ha un rapporto dialettico, mentre non è un remake un
Bella questa Buio... film ormai rarissimo, io lo vidi ai tempi delle scuole superiori assieme ad un'amica cinefila che lo registrò credo da Rai3. Ne conservo un bellissimo ricordo.
Anche a me fa piacere, così il giudizio complessivo è più equilibrato: d'altra parte il film ha anche i suoi sostenitori, nella critica ufficiale e non.
Certo, il dubbio rimane, per altro molte situazioni del doc sono ricostruite utilizzando spezzoni dei film che moglie e marito hanno realizzato per il regime, per cui viene suggerita l'idea che realtà e finzione ad un certo livello si siano fuse in modo indistricabile...
Beh, alcuni sostengono che il rapimento sia stata una messa in scena per non essere tacciati di tradimento... forse scritto così non è chiaro, proverò a farlo modificare :)
Felice di ritrovarti nell'insoddisfazione, le tue impressioni sono sempre un buon punto di riferimento :) Aggiungo che nemmeno per me la coerenza e l'incoerenza valgono come criteri di valutazione assoluti, anzi, ben vengano i colpi di testa e gli oltraggi, quando mossi da un genuino spirito sovversivo...
Rassegna tracimante e funerea come si addice ad uno Schramm Feast che si rispetti. Segnerò il vincitore nella Rebis' List che ormai si srotola per l'appartamento come un enorme scottex inseguito da un candido cucciolone... :D
Mi sembra un paragone un po' forzato Zender: Lynch potrà anche non piacere perché alcuni suoi film sono troppo personali, ombelicali o tanto autoreferenziali da rischiare l'ermetismo, ma ha raggiunto un tale riconoscimento di pubblico e critica da essere ormai canonizzato (si dice
La delusione è tanto più cocente quando un autore/autrice di talento si vende non tanto al cinema di genere che batte cassa (dove in fin dei conti qualche operazione sensata è ancora possibile...), ma sposa quell'ideologia radical chic che vorrebbe essere di rappresentanza culturale... fosse stato
Concordo su Only... Qui siamo più che alle estreme frontiere, Schrammy, praticamente non c'è trama, psicologia, sviluppo... quindi, paradossalmente, nella sua assialità , potrebbe pure piacerti :D
Schramm, mi interpreti sempre perfettamente. Benjamin non è stato citato assolutamente a caso, e il bersaglio ultimo non è Refn (del quale ho pur apprezzato i precedenti lavori) ma, come tu dici, una costellazione cinema che assurge a paradigma del contemporaneo e della quale, in questo momento, The
Zender, Schramm grazie! Putroppo non posso più leggere i termini della discussione (causa autocensura immagino...) e da quanto ne rimane nel quote di Schramm non riesco davvero a dedurre in che modo il mio intervento possa essere offensivo verso il lettore... Per la parola "spazzatura"? Forse
La versione tv è tagliata in alcuni dettagli sanguinolenti, non mancano sequenze, ricordo che avevo fatto una comparazione: sicuramente la prima volta che la protagonista fa sanguinare una compagna... però non ricordo più nello specifico.
Solo Dio perdona non mi aveva convinto per niente, ma in confronto è un compendio di psicoanalisi (di fatto una gran menata sul complesso edipico...). Neon Demon è vuoto come una lattina di Coca Cola nel cassonetto del riciclo... che poi oggi anche una lattina schiacciata possa assurgere allo stato
Carissimi, grazie per la stima :) film visto in sala naturalmente. Nonostante il videoproiettore abbia finalmente dato giustizia alle visioni domestiche, l'appuntamento al cinema, per certi film in particolare, rimane irrinunciabile. Credo che Refn abbia meritato sincera attenzione da parte del
2001: Mulholland drive (Mullholland Dr.)
2012: Spring breakers - Una vacanza da sballo (Spring Breakers)
1990: Frankenhooker (Frankenhooker)
2024: Dune parte due (Dune: Part Two)
2003: Animatrix (The Animatrix)
2023: V Estranei (All of us strangers)
2024: Drive-away dolls (Drive-Away Dolls)
1963: La visita
1974: Una calibro 20 per lo specialista (Thunderbolt and Lightfoot)
2023: Past lives (Past Lives)