Visite: 24688 Punteggio: 1326 Commenti: 1083 Affinità con il Davinotti: 68% Iscritto da: 16/09/08 02:19 Ultima volta online: 6/03/22 20:13 Generi preferiti: Commedia - Gangster - Horror Film inseriti in database dal benemerito utente: 295
Ho sbagliato proprio a scrivere la frase, sorry: sono le cariatidi che cercano di corrompere la coppia ovviamente, e ci riescono quasi subito col 50% di essa come avete giustamente ricordato. La teoria in questione non è mia, l'ho letta non ricordo dove ma non credo sia poi così campata per aria, trattandosi
Hai ragione Capannelle, il buon Fauno col suo originalissimo caracollare letterario centra sempre il bersaglio: tutto Rosemary si può leggere come la resistenza di una coppia giovane ai magli della famiglia "tradizionale", all'omologazione in percorsi obbligati matrimonio/ gravidanza/
Anch'io l'ho visto a vent'anni (cioè tipo un paio d'anni fa...) e lo trovai incalzante, inquietante, narrativamente veloce (perchè per me velocità non è il montaggio serrato o la regia anfetaminica ma bensì un crescendo drammaturgico coerente: ed in questo R.B., col suo tripudio di indizi disseminati
Solo a chi bara, lo si consegna. Agli altri verrà somministrato un pippotto di 2 h e mezza sui seguent argomenti:
1) quanto fa schifo Roma.
2) quanto sono coatte le feste di Roma.
3) quanto è bello essere il fulcro di feste che sono coatte in una città che fa schifo.
4) quanto fanno pena i
Mah, che le devo dire, Padre Darwin, qualora il Sorrentino mi azzeccasse un film su misura sarei più uno da:
"Quindici anni fa
avevo un'altra religiosità
pensavo che la gente
non ci capisse niente
in tutto quello che facevo
in tutto quello che pensavo
poi ho incontrato te...".
Il film è ben poca cosa per ritmo, innovazione e thrilling ma vanta una suggestiva location, qualche bel dialogo e soprattutto un laidissimo
Su questo carissimo Grey non ti seguo, passiamo anni a dire che (un esempio-random!) il cinema italiano fa ribrezzo perchè mancano le sinergie fra produttori
hai la (comprensibile giusta e da un certo punto di vista tenera) sicurezza tipica dei vent'anni-something, ma oh, nella vita si cambia d'opinione a volte in un zap. Here's my esempio: Martin Freeman. La prima volta che l'ho visto (in Guida galattica-nda) non potevo soffrirlo. Rivisto in Sherlock ho
suvvia, uno che ha recensito 8000 e passa film (di cui per forza di cose almeno un 5 per cento in romanesco) non può cadermi su un semplice "E Daje". ;-)
A parte gli scherzi, sono felice di leggere bene di Davis perchè la mia teoria è che questo non sia semplicemente un bel film, ma che
mamma mia, ancora mi ricordo quando l'affittai in videoteca bamboccissimo dai miei nonni al mare che fascino-macabro e che strizza. Tra l'altro ho visto prima questo di quello di Romero, quindi super-cult pure per me.
mitico Buio non ne ho visto nessuno, quindi non saprei giudicare. Ho citato il buon Stan solo perchè esemplificava quello che secondo me pensano tutti i registi quando fanno un remake "stravolgente": "l'idea è buona, ma se ne può tirare fuori di meglio!". Poi ci sono i remake
non è detto che debba essere così, caro Galbo, nient'affatto. Ti faccio un paragone musicale: a volte una cover è bella perchè è identica all'originale (la The Chauffeur dei Deftones mima nota per nota l'originale dei Duran Duran e spacca nella medesima identicissima maniera), ma gajarda è
Oops, tra l'altro rileggendo i commenti vedo che in moltissimi hanno recepito/ recensito i film come entità disgiunte e non come un'opera singola. Vabbè, è comprensibile visto come sono stati "pubblicati" i due tomi. Personalmente -avendo letto news di questa produzione da tempo immemore
piaccia o non piaccia (per me comunque sia -pur non essendo il più bello di Von Trier- Nympho ha con uno spessore di scrittura che spettina i 3/4 dei registi in circolo) stiamo parlando dello stesso film spezzato in due per questioni commerciali. Avrebbe senso vedere solo il 2° tempo di un film?
beh, non so se abbia prodromi celebri ma almeno l'ambientazione nel palazzone è fantastica (per me funziona sempre, il palazzone: da The Raid a Dredd), l'idea della tv-contagiante aggiorna quella del cinema in maniera simpatica, la scena del compleanno con disvelamento mi fa venire i brividi ancora
Rivedendolo ho riscontrato le stesse identiche perplessità di Zender, ma Dèmoni (e Dèmoni 2 non scherza) è fra i dieci film che mi hanno cambiato la vita (ancora oggi se un horror mi riesuma quegli artiglioni e dentacci stortignaccoli esulto peggio che in Curva Sud). Mi va a stuzzicare corde sensibilissime
Ciao, mi riferivevo a questi fatti
http://tg24.sky.it/tg24/politica/photogallery/2012/09/20/festa_pdl_roma_carlo_de_romanis_renata_polverini_ancelle_centurioni_maiali.html
dato che Sorrentino è stato incensato per la sua capacità di messa a fuoco della Roma salottiera-festaiola, arrivando
Dispiace perchè questi ragazzi sono bravi: Healy e Paxton splendidi protagonisti del sottovalutatissimo The Innkeepers (ne parlammo a suo tempo) di Ti West, a sua volta regista del bellissimo House of The Devil e dell'interessante e recente The Sacrament in cui recitano, fra gli altri, due degli attori
Non che non si faccia vedere con piacere. E' molto spesso più divertente che thrillereggiante. Il cast è gradevolissimo, la regia è self-confident come direbbero su Dismissed: però il soggetto è davvero-davvero abusato. Vanifica un po' tutto, quest'incapacità di saper puntare su una storia
Così, a braccio:
I Soliti Sospetti, un po' mi piace ancora ma in fondo lo odio perchè ha gettato gli sceneggiatori di mezzo mondo nelle temibili maglie del twist-obbligato. Ha rigenerato il finale-a-sorpresissima, d'accordo, influenzando pure le odierne serie-tv, ormai ostaggio della "dittatura
Un po' troppo ingessato didascalico e manicheo nell'immaginare/ delineare i caratteri dei personaggi (ma d'altronde quello è il limite del biopic), però a conti fatti un film gradevolissimo e molto ben strutturato. Tom Hanks -che da un tot non mi convinceva- con questo e Captain Phillips ha imbroccato
sì, infatti, proprio questa ricerca me l'ha sempre fatto poco digerire. Lo trovo un personaggio "piacione" e "ggiovane", proprio nel suo essere all'apparenza anti/ modaiolo e freak. Davis invece è proprio un poveraccio: senza appeal per le etichette discografiche, antipatico
Personalmente siamo ad un livello superiore, addirittura.
Ma solo un "mediocre-con-perchè" da parte del Davinotti? Per me -che non sono assolutamente un fai dei fratellacci- è uno dei Coen più ispirati. Un piccolo film dai toni soffusi ricco di sfumature (visive ed emotive). Davis è
Avete ragione, è il classicissimo esempio di thriller che si dovrebbe evitare per la semplicissima presenza di uno dei "professionisti" del thriller-sciapotto buono per il noleggio della serie "gli altri li ho visti tutti e qui ci lavora ..."(inserire nome a scelta fra: Bobby De
Che simpatico thrillerino. Per una volta un tono surreale che ho avuto voglia di approfondire, e accantonate pretese di ravvedere una qualsiasi ragionevolazza nella sceneggiatura, mi sono svagato. Si parte con afrori d'home-invasion (l'ormai classico incipit di latente minacciosità alla Funny games)
ma non mi sono arroccato zio, l'ho ripresa tre anni dopo averla cestinata. C'è chi liquida Truffaut dopo una visione, per dire. Mettiamola così, citerò una bella frase di un film altrettanto grottesco: "Ho scoperto che non posso più perdere tempo a fare cose che non ho voglia di fare".
Hannibal è bellino, girato con classe, ma un po' troppo freddo. L'ho mollato ma solo tipo alla 6a, quindi visto il mio rapporto conflittuale con la serialità è stato un mezzo successo.
le mie eccellenze-eccellenze sono:
Dexter S01 (e S04), Walking Dead S03, Sherlock S02, True Detective e The Killing. Ma in definitiva ho un problema con le serie, vengono prolungate e gonfiate all'inverosimile anche delle idee notevoli.
sono arrivato a metà della terza, non sono uno di quelli che deve finire un programma/ film solo per sapere come va a finire. Momenti di tensione fino ad allora non li avevo visti. Colori ipersaturi, capigliature buffe, grandangoli, personaggi caricaturali, situazioni improbabili, musichette sghembe
Per Utopia il dirti perchè non mi piace è molto più semplice: non mi fa ridere e non mi fa piangere. Di nuovo: il grottesco non è un tono che va bene su tutto. Il tormentone su Jessica Hyde mi ha fracassato gli attributi dopo tre nanosecondi. Fumetto introvabile-mitologico: non ci credo. Se non
spinto da tutto il mondo che mi ha intimato di approcciare questa serie ho riprovato a vederla (dopo che in tempi non sospetti mi ero fermato al secondo episodio). Ho mollato alla terza puntata. Non ce la faccio: la trovo di un grottesco desolante, che mi ammorba e mi smonta. Argomenti delicatissimi
La prima puntata è agghiacciante: una sequela barbosissima di ipotesi una più bislacca dell'altra su come Sherlock abbia fatto quello che ha fatto (tiè: così non spoilerizzo). Manca totalmente l'approccio Mistery, non c'è indagine (o se c'è è un pretesto riempi-pista), e francamente l'indagine
Raramente ho visto un film sciatto, brutto, noioso e brutto. Non +1, +2: come le "scatole" che mi sono fatto. Tenetevene alla larga, potrebbe rovinarvi la serata come ha fatto a me stasera. E pensare che su riviste di settore è stato messo fra i film dell'anno. Bah.
Un incipit sci-fi di una
Ma non è così, dannazione, ma "grandiosa scena di assedio" dice qualcosa su come nasce o si sviluppa quella puntata? Ho spiegato come finisce l'assedio? Chi ne paga le conseguenze? Cioè, ripeto, se vedo un Poliziesco e dico "clamorosa la scena dell'interrogatorio" scontento
vabbè però ora se non si può nemmeno citare una scena a metà stagione che non ha relazioni -se non labili- con l'intreccio tout-court, è anticipata dai dialoghi, è autoconclusiva, ed inoltre è un clichè del genere noir, vuol dire che in tutte le recensioni di film horror non si potrà dire
Steve McQueen si conferma un regista affatto spericolato, anzi, algido e lineare. Questo 12 years però è il suo miglior film, che almeno dice qualcosa di nuovo sull'argomento. Se penso alla segregazione razziale, infatti (non per la rilevanza dell'argomento nella Storia -ovviamente- ma piuttosto
A me con lui è successa una cosa strana (perchè poi ho scoperto -dal portiere alla fornaia- che è tipo l'attore più famoso al mondo fra la nutrita schiera dei "non-particolarmente-appassionati-di-cinema-ma-che-ogni-tanto-se-ne-escono-con-una-critica-approssimativa-su-film"), l'ho visto
Matthew McConaughey spacca di brutto (10 punti a chi riesce a scriverne il nome senza fare il copia-incolla-ndr) ed è lapalissianamente in uno stato di grazia luminosa e illuminante (ma cosa sta combinando pure in True Detective?!?), però il film è già visto.
però il suo genere lui lo ha letteralmente inventato. Non siamo nella casistica di un'epigono che ricalca un Maestro, è un Maestro che abraccia il se stesso giovinastro (dopo aver dato prova -peraltro- di saper girare capolavori agli antipodi dei suoi stilemi classici) e da spettatore penso di
Preferisco L'Almodóvar thrillereggiante di Los Abrazos e della Piel (due Capolavori imprescindibili) ma pure questa commedia non mi è dispiaciuta. Il pre-finale pur sghembo ed improbabile (il telefonino) è un momento di purissimo Almodóvar. Potrà risultare fiacco (anche se il ritmo non manca) ma
Per la recensione di Hunger (di quasi un lustro fa) ebbi a dire:
A distanza di anni, dopo l'altrettanto algido Shame posso ben dire che la mia prima impressione è rimasta la stessa. Questo regista non mi sa emozionare. Di sicuro a lui non interesserà neanche farlo, ma il suo resta un Cinema che
Al 'Filth della fiera' bellino, non così dissimile dal romanzo (ma forse sbaglio: l'ho detto, ero pischello e conducevo una vita pischella). McAvoy, tu m'hai provocato: reciti la miglior scena di pianto dai tempi della puntata conclusiva dell'half-season di The Walking Dead Stagione 3, quando al poro
Modesto ma guilty-pleasurissimo. Ci sono un paio d'inquadrature da puro Argento dei tempi belli. Peccato davvero per la sceneggiatura che più che a Mozart s'intonerebbe meglio a 'na marcetta scalcagnata alla viva-viva-sant'-eusebio.
La 3 stagione è altalenante a dir poco, Watson. Il primo episodio è raffazzonato sbilenco e irritante. Poi un lieve crescendo fino ad un finale che reincolla vari spunti e rende il tutto (appena-appena) più decoroso.
1956: I sette assassini (Seven Men From Now)
2020: Time to hunt (Sanyangui Shigan)
2014: Guardiani della galassia (Guardians of the galaxy)
2013: La grande bellezza
2011: Panic button (Panic button)
2010: Easy money (Snabba cash)
2011: Detachment - Il distacco (Detachment)
2011: I guardiani del destino (The Adjustment Bureau)
2010: Il bosco dell'orrore (The Violent Kind)
2010: R Mother's day (Mother's day)