Un misterioso assassino uccide e seziona giovani donne, sui cui corpi vengono trovate tracce di altri corpi in decomposizione... Poverissimo bizzarro giallo di tal Santini, affiancato dal temibile Merighi di Allegri becchini, e che sfiora temi orrorifici senza però poter mostrare alcunchè per ristrettezze di budget (sempre che la rara, e quasi invedibile, copia da Retemia non sia tagliata). Mitchell a parte, cast di sconosciutissimi e messinscena spartana. Curiosità.
MEMORABILE: "Non posso credere che un cadavere putrefatto vada a puttane e poi le ammazzi!"
I cadaveri di giovani donne assassinate si portano appresso insolita traccia: nascosta, tra le unghie, è presente "pelle umana decomposta". Dietro alla catena di delitti si cela la contorta personalità di un mad-doctor, Butcher M.D ante-litteram, impegnato a condurre esperimenti su cavie umane per ridare linfa vitale al cadavere della consorte. Curioso e stravagante horror fuori dal coro dei prodotti precedenti, in virtù della componente straniante (e affascinante) data dal sub-plot ambientato nel '45, ai tempi dei criminali esperimenti nazisti. Vagamente in linea con certe atmosfere franchiane.
Strambo thriller con venature orrorifiche. Il buon Gordon Mitchell è qui un professore dalle idee "rivoluzionarie" sulla morte e la vita. Tra strane teorie pseudoscientifiche e omicidi si arriva al finale non proprio sorprendente, alla fine mi ha un po' deluso, diciamo che siamo sul mediocre.
MEMORABILE: "Era tenuta in vita da straordinarie sostanze!"
Si salva per il rotto della cuffia solo perché l'argomento della longevità è attuale, anche se i mezzi e gli studi sul tema sono ben diversi. Forse i tagli hanno decimato il passaggio su tv privata, resta il fatto che è quasi più facile apprezzarlo come commedia che come qualsiasi altro genere, perché è proprio inconsistente. Lasciam perdere poi il finale.
MEMORABILE: "La vita è un miracolo, la morte anche". E scambiandosi la sigaretta "Metterò le labbra dove le hai messe tu... è come se ti baciassi..."
Per affrancarsi dagli esempi dei primi Anni Settanta, il giallo italiano cerca nuova linfa nella fanta-chirurgia romantica dei mad-doctors che impazzavano nel decennio precedente (Seddok, Hichcock), originando un ibrido cencioso, malfermo e prossimo al ridicolo involontario. Il reduce del peplum Gordon Mitchell, oramai idolo dei film di Serie Z, presiede un cast di attori di ultima fila: tra questi l'arcigno Ettore Ribotta, probabilmente nel ruolo più rilevante della sua carriera, insieme a quello assegnatogli in Dagli archivi della polizia criminale.
Terribile. Misero su ogni piano, da quelli di logica di montaggio (il commissario si accende due volte la stessa sigaretta!) a quelli che dovrebbero essere basilari a livello di comunicazione (in questo film, nei dialoghi fra medici, il plurale di "psicologo" è "psicologhi"). Ambientazioni incredibili: commissariati nei piani interrati, sale autoptiche che sono tinelli e via dicendo. La sorpresa finale è da denuncia. Monopalla, perché di meno non si può.
Giallo con tocchi trash notevoli. Che dire della finezza della prostituta prima vittima ("fammi vedere il colore dei tuoi occhi, che io ti faccio vedere il colore delle mie mutande!", dell'improbabile detective e soprattutto della scelta di girare gli omicidi off-screen (nella versione lunga quindi non a causa di censure)? Mitchell indemoniato recita poco, il resto del cast fa pena... Un finale confuso e troppo veloce rende il prodotto davvero poco memorabile e "meritevole" di un voto basso.
Budget ridottissimo con ambientazioni raccattate alla meglio, montaggio molto lacunoso (vedasi inseguimento della polizia nel finale) e cast di semisconosciuti e nemmeno molto bravi sono le principali pecche di questo film. Il regista, dalla carriera non molto prolifica, non incide in nessun modo per migliorare il punteggio di un film che si ricorda solo come spreco di un idea, non originale ma che si poteva sfruttare meglio. Peccato!
Adorabile pastrocchione giallo/horror/sci-fi che si muove tra idee non malvagie (ma sviluppate in maniera completamente delirante), frequenti ricorsi al nudo gratuito (anche integrale) e tocchi di gore. Gordon Mitchell, ormai reuccio del cinema di serie Z più oscuro, fa il mad doctor alla Kinski in stato catatonico per tutto il film. Preso come una trasposizione cinematografica di un fumetto sexy/horror del periodo (Terror Blu, Oltretomba) diverte e fa quasi tenerezza. Vagamente influenzato dal cinema di Franco e Polselli, un'occhiata la merita.
MEMORABILE: Il contadino simil Pacciani che insegue lo stupratore della figlia (!!!); L'antro degli orrori del dr. Helmut.
Imperdibile cimelio del trash-poveristico nostrano, simil-giallo con mad-doctor e (nella versione primigenia) veri e propri zombi, arricchito da nudi gratuiti, mezzo etto di interiora (intravisto nel primo delitto), romanticismo di tenerissima ingenuità e un triplo finale da urlo. Per gli amanti del brutto il piatto è sfizioso: personaggi deliranti, fish-eye piazzati a caso nel mezzo di un normale dialogo, folli controcampi gestuali, dialoghi spassosi in ogni loro registro (smielato, volgare, filosofico), treni diretti Roma-Parigi e tanto altro.
Micidiale giallo-fanta-qualcosa in cui tutto si intuisce (compresa la trama) e nulla si vede. La miserrima messa in scena stringe alla gola lo spettatore: interni spogli e claustrofobici, recitazioni arrangiate, sceneggiatura poverella (esilaranti le spiegazioni tecnico-scientifiche). Per gli esteti del brutto irredimibile è una deliziosa caramella da scartare e gustare voluttuosamente. Sublime la scena del papà che sventa l'omicidio della figliola con una falce fienaia.
Guazzabuglio (giallo-fantascientifico? Sì, ma si fa per dire) destinato al castigo eterno nel cerchio infernale del trash più infimo (in compagnia di un Delitti, per esempio, ma assolutamente senza sfiorarne le sublimi vette). L'ultima manciata di fotogrammi - oltre che essere tecnicamente delirante (come tutto il film) - è da antologia del micidiale-incredibile: qualcosa che può far traballare le menti più ferme. Sorprendentemente si salvano certe soluzioni musicali; ma non bastano: risulta impossibile regalare il mezzo pallino in più.
MEMORABILE: Il commissario: "Non posso credere che un cadavere, per giunta un cadavere putrefatto, vada a puttane e poi le ammazzi".
Quasi una variante "gialla" del grezzo ma simpatico Frankenstein '80, se non altro per la presenza di Gordon Mitchell nei panni del mad doctor di turno e per il leitmotiv degli organi rigettati. La bizzarria del soggetto si traduce in un gran pasticcio che mescola horror gotico, erotismo (nudi abbondanti e gratuiti) e sci-fi, forzandoli in una struttura poliziesca; in mezzo c'è pure il subplot romantico dei due protagonisti. Sembra un fumetto underground su pellicola. Trash, poverissimo, ricco di dialoghi tremendi. Da sperimentare.
MEMORABILE: Le strabilianti uscite della prostituta; Il pittore che usa modelle nude per dipingere paesaggi; L'assurda rivelazione; Il finale shock pre-credits.
Risibile poliziesco giallo, incredibilmente timido sul versante splatter nonostante la tematica orrorifica di fondo (uno scienziato pazzo che uccide prostitute per i suoi esperimenti). Apoteosi del poveristico (attori scadenti, location rimediate, fotografia non pervenuta) in cui peraltro la regìa invece non appare sgrammaticata come in altri prodotti analoghi. Ad assicurare il divertimento ci pensano i dialoghi, in cui le tracce seminali vengono definite "umori" e le prostitute "mondane".
MEMORABILE: Una vittima: "Sono una ninfomane, mi piace fare l'amore anche con le donne."
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La versione spagnola della durata di 76 minuti è la più lunga in circolazione.
Sia nella versione italiana,sia in quella spagnola manca causa taglio della censura una lunga scena di sesso tra i 2 protagonisti.
HomevideoDusso • 18/03/15 12:18 Archivista in seconda - 1830 interventi
La vecchia e malmessa registrazione che girava da rete mia si aggirava sui 74 minuti ma "finalmente" gira la nuova versione da telecinema di ottima qualità della durata di quasi 108 minuti, un occasione per vedere il film in un bel master e con 30 e passi minuti in più, in pratica un altro film...
Segnalo agli estimatori che le copiacce (Retemia e Vhs), pur se ampiamente lacunose (specialmente nel delirante finale), includono la scena tagliata in censura, assente invece nel telecinema.
Grazie per la chiamata deep.
Sono andato su italiataglia, e se ho ben capito la scena con la prostituta che fa full frontal si trova nella versione tv (la scena nella sua follia la ricordo bene).
Intanto su youtube è apparsa questa versione più lunga:
https://www.youtube.com/watch?v=2dUq3Az_ICo&t=2991s Che però vedo non essere ancora quella da quasi 108 minuti segnalata da Dusso.
Ciavazzaro ebbe a dire: Grazie per la chiamata deep.
Sono andato su italiataglia, e se ho ben capito la scena con la prostituta che fa full frontal si trova nella versione tv (la scena nella sua follia la ricordo bene).
Intanto su youtube è apparsa questa versione più lunga:
https://www.youtube.com/watch?v=2dUq3Az_ICo&t=2991s Che però vedo non essere ancora quella da quasi 108 minuti segnalata da Dusso.
Per quanto possa sembrarti strano è proprio quella copia: 108' derivano da un errore di codifica (la velocità è giusta, ma il software ha il minutaggio velocizzato) e la vera durata è 81', come nella versione che hai linkato. Infatti se vai a 25'50'' noterai il taglio di censura, mentre nel finale troverai molte cose mai viste prima (se non in sala).
HomevideoZender • 21/01/17 08:12 Capo scrivano - 47727 interventi
Puoi scrivere Deep esattamente quali scene viste in sala? Visto il film è interessante.
Allora, innanzitutto bisogna osservare che nelle copie vhs e tvrip c'è un errore di montaggio: i 5 minuti che vanno dalla passeggiata sulla spiaggia alla scena del bacio tra i due (con a seguire qualche secondo con delle auto della polizia) in queste copie risulta collocata più avanti nel corso del film, col risultato di rendere la narrazione ancora meno sensata (qui i due fidanzatini prima litigano, poi subito dopo li vediamo passeggiare romanticamente).
Per quanto riguarda le lacune vere e proprie delle versioni tv e vhs rispetto alla copia da pellicola, premetto che non ho controllato scena per scena tutto il film, ma dovrebbero essere queste.
- I secondi iniziali del prologo
70'52"- 71'48'': Mitchell è nel suo laboratorio pieno di donne nude appese o zombizzate farneticando su vita e morte, con la dottoressa legata che osserva incredula
74'28" - 77'46": Mitchell continua a raccontare dei suoi trascorsi in tempo di guerra e dei suoi esperimenti, mentre vediamo una donna nuda che viene sviscerata (o almeno questo si intuisce). Spiega poi il suo obiettivo, ovvero far riprodurre tra loro i morti, e se la ride. Segue una breve parentesi con l'auto della polizia in strada. Si torna al laboratorio: Mitchell svela alla dottoressa (ora legata a tavolo) la sua vera intenzione: farla riprodurre con un morto. Magicamente escono dall'ombra un gruppo di zombesse nude e uno zombi in boxer. Il gruppo la accarezza, poi il dottore dà inizio alle danze: "Ora...il concepimento" e allontana le signorine a suon di ceffoni.
HomevideoZender • 21/01/17 17:45 Capo scrivano - 47727 interventi
Perfetto, grazie mille! Peccato toglierle, scene così!