La ragazza del bagno pubblico - Film (1970)

La ragazza del bagno pubblico

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/12/07 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 20/12/07 23:08 - 9043 commenti

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Splendido dramma adolescenziale, con sobri e riusciti innesti comici, girato in pieno stile free cinema anni Settanta, da un regista polacco che mostra tutto il suo talento, soprattutto nella caratterizzazione dell’ambiente, assolutamente squallido, in cui si svolgono le vicende dei due protagonisti. Grande capacità anche nel raccontare, con garbo e pudore, l’iniziazione amorosa del protagonista che vive il suo apice nel magnifico e struggente finale. Un vero e proprio gioiellino che merita di essere rivalutato.
MEMORABILE: Le ultime sequenze in piscina: magnifiche!

Deepred89 27/12/07 19:55 - 3706 commenti

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Misconosciuto, per un certo periodo, melodramma adolescenziale. La regia di Skolimowski si mantiene in perfetto equilibrio tra ironia e commozione e riesce a evitare qualsiasi tipo di banalità. Ottima l'ambientazione e per molti versi geniale il finale. Sicuramente da riscoprire.

Saintgifts 15/08/09 07:22 - 4098 commenti

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Rosso è il telaio della bicicletta, rossa è la vernice, rosso è l'amore, rosso è il sangue. Il rosso è il colore che pervade questo buon film del regista polacco che a quanto pare ne sa molto sull'Inghilterra anni 70, visto come descrive gli ambienti e il carattere e i modi dei personaggi. Primo e tragico amore di un quindicenne verso la smaliziata collega ventenne che sfrutta tutto quello che può per qualche mancia e prepararsi un futuro agiato come moglie. Lo squallore dell'ambiente contrapposto alla verginità. Cammeo di Diana Dors.

Capannelle 26/10/11 12:38 - 4411 commenti

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Storia classica, ma resa con particolare originalità, di personaggi semplici che devono colmare un vuoto affettivo. Usano mezzucci poco nobili e le loro aspirazioni e disperazioni si intersecano come la gramigna ma (e qui sta la bravura del regista) il film non ricorre mai al dramma ricattatorio. Anzi, gioca tra serio e faceto e termina con un finale struggente. Molto bene gli attori semisconosciuti (l'accademia british non tradisce) mentre qualche nota musicale in più avrebbe giovato. O forse no, così è più squallido.

Fauno 7/09/11 20:18 - 2212 commenti

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C'è da dire che il film è lento, ma concede un paio di scossoni tellurici di notevole entità e forse la scena finale è da trailer per la presentazione di una collana di cinema d'autore, da quanto è unica. Fortuna che anche in terra d'Albione qualcuno soffre per amore... il più è risaputo, ma sono esilaranti anche il resoconto affettivo (!) di Susan all'istruttore di nuoto e le moine del ragazzino al cinematografo, oltre che il ritrovamento del brillante con metodi ingegneristici improvvisati... Sembra banale, ma è molto particolare.

Mickes2 3/11/11 18:52 - 1670 commenti

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Le prime pulsioni sessuali e il disagio giovanile immersi nella periferia di Londra anni ’70. Delizioso dramma adolescenziale in cui si contrappone con stile personalissimo lo squallore del contesto (un bagno pubblico sudicio e vetusto) e l’ingenuità, la delicatezza e l’innocenza di una velata storia d’amore tra due ragazzi: l’uno timido e impacciato, l’altra astuta provocatrice. Mdp a spalla, respiro frammentato e con inserti simpaticamente al limite del grottesco. Finale poetico che folgora all’istante incidendo cuore e mente.
MEMORABILE: Il pre-finale, con lo sfogo della bellissima Jane Asher.

Herrkinski 27/11/11 02:19 - 8109 commenti

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Ennesimo film che rinforza la mia opinione sulla grandezza del cinema indipendente anni '70, in questo caso una produzione anglo/tedesca (invero molto british). La trama, una storia d'amore adolescenziale con tutti i crismi del caso, viene risolta dal regista con inaspettata originalità; grazie a dialoghi eccellenti, sempre tinti di un umorismo agrodolce, nonchè ad alcune trovate stranianti e ad uno stile d'autore mai pretenzioso. Notevoli alcune soluzioni della mdp, bella la fotografia, poche ma perfette le musiche. Finale autenticamente '70s.
MEMORABILE: La ricerca del brillante nella piscina vuota; Lo sfogo della Asher; Lo splendido finale.

Lucius 29/12/11 23:15 - 3015 commenti

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Un amore che diventa ossessione, che acceca, che sfugge alla minima razionalità, che non fa capire niente, al centro di quest'ottima pellicola targata Skolimowski. L'apparente timidezza del tenero protagonista nasconde invece una bramosia che sfocia nell'ineluttabilità più estrema. Lo straziante amore dell'adolescente da una parte, la difficoltà di essere uomo dall'altra. Una storia dal sottobosco della "società", in questo caso londinese, splendidamente diretta e interpretata. Grande cinema autoriale.
MEMORABILE: Le sequenze finali nella piscina, impagabili cinematograficamente parlando.

Homesick 23/04/12 17:27 - 5737 commenti

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La timida iniziazione all’eros di un quindicenne si accende delle fiamme dell’amour fou e del rosso della tragedia lungo un percorso a tre tappe che attraversa la commedia, il dramma e il lirismo della morte in un epilogo imbibito di tenera necrofilia. Skolimowski dirige con garbo e parsimonia secondo uno stile accostabile al neorealismo per quanto concerne le ambientazioni (i bassifondi londinesi e la vita notturna), i dialoghi e la direzione degli attori, volti comuni e spontanei. Le musiche di Cat Stevens e dei Can amplificano il mood anni Settanta che pervade l’intera pellicola.
MEMORABILE: L’intrattabile primo cliente del bagno pubblico; il palpeggiamento al cinema, durante la proiezione del film a luci rosse; il finale in piscina.

Stefania 21/04/12 14:47 - 1599 commenti

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Non hanno le stimmate dei predestinati ad una sorte fatale, Mike e Sue: sono due adolescenti normali, normalmente frustrati, normalmente inquieti; lo squallore degli ambienti (l'hinterland londinese, il bagno pubblico, i night di Soho), non è mai esasperato, anzi il registro del film è quello di una commedia romantica, appena velata di pudica tristezza. Perciò il finale, nella sua brutale, spietata bellezza, colpisce come una pugnalata, ricordandoci come proprio nel grigiore di piccole vite e di piccoli sogni si annidi la grandiosa ineluttabilità della tragedia. Ottimo cinema anni '70.
MEMORABILE: La prostituta zoppa e la bambola di cartone; le lampade che penzolano sulla piscina.

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Gaussiana 21/04/12 03:42 - 121 commenti

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Il dramma adolescenziale della perdita dell'innocenza e la follia dell'innamoramento, con tutta la sua irruente manifestazione, sono ambientati da Skolimowski in uno squallido e sporco bagno pubblico. La scoperta del sesso, più che dell'amore, è resa con drammatico realismo ma contornata da imprevedibili gesti impulsivi che spesso hanno una carica ironica e divertente, altre volte portano a irreali situazioni. Il titolo in inglese è "Deep end": dopo aver visto il film si può capire perché.
MEMORABILE: Il metodo escogitato per ritrovare il diamante.

Rebis 28/06/12 18:23 - 2337 commenti

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Ha a che fare con il cinema horror l'opera di Skolimowski: l'impermeabilità sessuale del protagonista, mosso da atti impulsivi e ideali, configura uno spazio edenico, virginale pronto a ricevere e generare sferzate di pura violenza. L'orrore, che tradisce la purezza delle immagini, è il rigurgito di un'aspettativa culturale maturata nella passionalità del '68. Skolimowski spalanca lo sguardo sui corpi, sulle superfici di un luogo alieno in cui si concentrano gli umori più ferini della società. Per stile - modernissimo - e radicalità cromatica, è un'esperienza-cinema che sconvolge e abbaglia.

Pigro 7/02/13 09:56 - 9665 commenti

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La tempesta ormonale del 15enne sconquassa la piscina fino al fondo più profondo, quella “deep end” del titolo, in cui l’amore adolescenziale (e perciò tenero e furibondo al contempo) trova necessario compimento in un imprevisto finale da torbido romanticismo. L’amore del ragazzo nei confronti della inserviente disinibita è segno di una inquietudine viscerale, e la bellezza dei due protagonisti nasconde un erotismo lancinante, che Skolimowski dipinge con febbrili sussulti e tocchi d’ironia, e con la musica 60s di Cat Stevens e dei Can.

B. Legnani 25/09/14 00:50 - 5530 commenti

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Buon film, che perde qualche colpetto verso i due terzi, ma che risalta con le ottime interpretazioni, inquadrature molto interessanti e caratterizzazioni assai azzeccate, oltre alla capacità di inserire tocchi umoristici notevoli. L'efebico Moulder-Brown (Gli orrori del liceo..., Ludwig), insuperabile in questi ruoli di giovanile sofferenza, rende credibile un personaggio non propriamente razionale. Al finalone, tetramente dolce, si arriva con uno snodo forzato ma, lo si sa, chiudere i drammi in maniera fluida e verosimile non è facilissimo. Domanda: pure in Polonia e Inghilterra la saggezza popolare dice di diffidare delle ragazze coi capelli rossi?

Faggi 23/04/16 14:13 - 1549 commenti

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Poetico, libero da schemi, coraggioso e con una traccia di malinconia (o "licantropia") erotica che lo rende unico. Storia tanto semplice nel soggetto (un adolescente desidera una disinibita ragazza, più matura di lui) quanto profonda nella forma drammaturgica; ricca di rimandi ai labirinti di Eros, alle sottili e fatali trame del desiderio, ai suoi languori e ai suoi eccessi. Gioiello di cinema indipendente, con idee di regia solide, giusto humor e nessuna concessione alla trappola del "lieto fine". Donna-Idolo. Amore e Morte. Imperdibile.

Marcolino1 18/12/16 16:05 - 553 commenti

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Il crudele e innocente Moulder-Brown aveva già dato prova di malsana introversione quand'era nello stesso anno tra gli orrori del liceo femminile e neanche qui si smentisce. Le donne sono delle virago che intrappolano il protagonista nella loro tela e le scene sott'acqua alla Atalante di Vigò rappresentano l'amore assoluto e l'immaginario del giovane, smentiti dall'ambientazione insolita e corrotta del film, cosparso da surrealismo e momenti cervellotici, ma sempre con un senso al loro interno (si veda la ricerca del diamante come ricatto seduttivo).
MEMORABILE: Il metodo per sciogliere la neve; La prostituta ingessata; Lo specchio sotto la porta per spiare; Il manifesto dell'uomo incinto applicato a Brown.

Belfagor 14/01/18 09:46 - 2690 commenti

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Lui è un quindicenne (l'efebico Moulder-Brown) al primo impatto col mondo degli adulti, lei è la sua bella e disinibita responsabile (la fiammeggiante Asher) che non conosce la fedeltà: è la tempesta perfetta. L'erotismo giovanile è affrontato fra il serio e il faceto, con un occhio di riguardo per la frustrazione che, come l'acqua, permea l'intero film. Il ritmo sincopato e le musiche anni '60 ci fanno immergere appieno in questo dramma adolescenziale e quasi dispiace che il pur ottimo finale rompa l'illusione in un modo così repentino.
MEMORABILE: La cliente che si eccita parlando di calcio; L'intera sequenza finale.

Bubobubo 17/01/19 00:45 - 1847 commenti

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Frizzante e divertentissimo, più per le suggestioni ambientali e cromatiche di cui è impregnato e per la magnetica interazione tra Asher e Moulder-Brown che per l'effettiva portata della storia (la cui lungimiranza, comunque, si apprezza maggiormente a una seconda visione). Il finale, crudelmente poetico e giustamente celebrato, giustifica tutta l'ammirazione lynchiana per la pellicola: è veramente l'apoteosi dell'"a woman in trouble"... Con quei capelli fulvi e l'impermeabile giallo, Jane Asher si candida a protagonista più bella di sempre.
MEMORABILE: Caccia al diamante smarrito.

Caesars 10/04/19 10:45 - 3790 commenti

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Skolimowski realizza un gran bel film, che racconta (anche con sapienti tocchi ironici) il rapporto che s'instaura tra il giovane protagonista e una ragazza ben più grande (e navigata) di lui, nella cornice di un ambiente urbano assai degradato. Molto bella la fotografia e ottima l'interpretazione di John Moulder-Brown (assai attivo in quegli anni, spesso in ruoli molto tormentati) e Jane Asher. Si ha un leggero calo nella parte centrale, ma l'inizio e, specialmente, la fine sono di sicuro coinvolgimento.

Paulaster 4/05/20 11:21 - 4415 commenti

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Quindicenne prenderà una sbandata per la collega più grande. Il bagno pubblico è un luogo controverso dove alle donne inglesi vengono i bollori e i maschi desiderano ragazzette in costume. In un clima di libertà anni 70 (con musiche di Cat Stevens) Skolimowski equilibra i dolori del timido protagonista con la sfacciataggine della brava Asher, il tutto condito da piccole venature di humor. Conclusione che alza il voto con la ricerca di inquadrature o di situazioni meno scontate.
MEMORABILE: La bionda allupata che parla di football; Il film al cinema; Il poster a grandezza naturale incastrato nella metro; La piscina che sale di livello.

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Noodles 20/02/22 09:29 - 2227 commenti

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Gioiello di cinema libero da riscoprire assolutamente. Con pochi dialoghi e un'ambientazione volutamente squallida, con una scenografia efficacissima, il regista Skolimowski gira un film eccellente per intensità, dimostrandosi autore di grande talento. I turbamenti adolescenziali del protagonista sono accompagnati da un ottimo uso della fotografia e da una bellissima colonna sonora, nonché da una Jane Asher che conferma di essere attrice di grande sensibilità. Finale che è un pugno allo stomaco. La dimostrazione che con pochi mezzi si può girare un film notevolissimo. Ottimo.

Reeves 16/04/23 09:25 - 2212 commenti

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Straordinaria storia di ragazzi raccontata in perfetto stile Nouvelle Vague da un regista polacco che era poi andato a vivere in Occidente. Tutte le timidezze, i turbamenti, le difficoltà godono di un racconto sempre rispettoso, delicato, capace di un pudore spesso sconosciuto in questi casi. Il titolo italiano è fuorviante, il finale è uno dei punti più alti del cinema di quegli anni.
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  • Discussione Caesars • 25/09/14 11:59
    Scrivano - 16810 interventi
    Anche a me La nave faro era piaciuto. Però sicuramente meno rispetto a L'australiano e Deep end
  • Homevideo Caesars • 10/04/19 11:12
    Scrivano - 16810 interventi
    Purtroppo in Italia ancora non è stato editato su nessun supporto digitale.
    Mi permetto di consigliare, agli estimatori del film, l'edizione pubblicata in UK dalla BFI che presenta il film sia su bluray che su dvd. Ovviamente l'audio è solo in inglese ma in aiuto vengono i sottotitoli (per non udenti) anche se solo nella stessa lingua.
    Buono anche il comparto extra che comprende:
    Starting Out: The Making of Deep End (documentario sulla realizzazione del film)
    Deep End: The Deleted Scenes (featurette su alcune scene eliminate )
    Careless Love (corto di Francine Winham, interpretato da Jane Asher).
    Presente inoltre un libretto sul film.

    Si trova a prezzi "umani" (ad esempio su Amazon, sia IT che UK)
  • Curiosità Caesars • 10/04/19 11:31
    Scrivano - 16810 interventi
    La ragazza e il fidanzato a un certo punto entrano in un cinema e vedono uno pseudo documentario sul sesso (in b&n). Nei cartelloni si legge il titolo: "Dr. Lotte Fielder's The Science of Sex". Come specifica Gestarsh99, in un articolo dedicato al "Cinema al cinema" sull'autorevole Senscritique.com, viene specificato tra parentesi che si tratta di un titolo fittizio ("fictif").

  • Homevideo Buiomega71 • 10/04/19 12:10
    Consigliere - 25998 interventi
    Tanto vale mi tenga ancora la registrazione che feci su Raitre, per Fuori orario, un po' di tempo fa", che almeno ha i sottotitoli in italiano
  • Discussione B. Legnani • 10/04/19 13:36
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    In un articolo dedicato al "Cinema al cinema" sull'autorevole Senscritique.com, viene specificato tra parentesi che si tratta di un titolo fittizio ("fictif").

    Ci sarà da fidarsi?


    Direi di sì.
  • Discussione Caesars • 10/04/19 14:40
    Scrivano - 16810 interventi
    Credo anch'io che il titolo sia inventato. Sarei però curioso di risalire al vero titolo di quanto si vede sullo schermo...
  • Discussione Caesars • 10/04/19 15:13
    Scrivano - 16810 interventi
    Il film ha ottenuto, il 1 Marzo 1971, il nulla osta con divieto ai minori di 18 anni.
    Addirittura un membro della commissione era del parere che al film dovesse essere negato il nulla osta per la proiezione in pubblico.
    Successivamente, l'11 Ottobre 2011, il divieto è stato abbassato ai minori di 14 anni. [fonte: Italiataglia]
  • Discussione Fauno • 10/04/19 15:16
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    2011? Casomai '71 perché ricordo benissimo che era vietato ai 14.
  • Discussione Caesars • 10/04/19 16:40
    Scrivano - 16810 interventi
    Il sito Italia taglia riporta 2011 come anno di revisione del nulla osta.
    http://www.italiataglia.it/search/dettaglio_opera
  • Discussione Fauno • 13/04/19 20:09
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Ricordo benissimo che era vietato ai 14...Senza nulla togliere a nessuno.