La notte che Evelyn uscì dalla tomba - Film (1971)

La notte che Evelyn uscì dalla tomba

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

All'inizio dei Settanta, in pieno boom argentiano, il regista Emilio Miraglia dirige questo chiaro omaggio al cinema gotico orrorifico dei Sessanta in Italia. I tempi sono comunque cambiati e si intuisce sia dal tipo di fotografia, molto accurata e di forte impatto cromatico, sia dal tipo di soluzione finale, non così trascendente come si sarebbe portati a pensare e invece incanalata nei binari del giallo classico. Purtroppo, nonostante la scelta di un cast dignitoso (Anthony Steffen è una vecchia conoscenza dello spaghetti-western), la regia di Miraglia è piuttosto anonima e una sceneggiatura tutt'altro che azzeccata non può che nuocere ulteriormente a un film che...Leggi tutto conta troppo pochi colpi di scena (fa eccezione solo l'eccellente finale, in cui Miraglia mostra bel talento confezionando un'ottima sequenza quasi surreale, durante la quale l'assassino gioca con le ultime vittime in una danza macabra suggestiva e riuscita). Inoltre la stretta parentela con l’Hitchcock di REBECCA - LA PRIMA MOGLIE è sbandierata dal principio alla fine e conferma la nostra convinzione di assistere a un mero riciclaggio di luoghi e situazioni già viste. Molti i difetti, quindi; però, se si riesce a entrare nella logica del film, LA NOTTE CHE EVELYN USCI' DALLA TOMBA - che ottenne anche un discreto successo - non delude completamente inserendosi a pieno titolo (nonostante i richiami al cinema di almeno un lustro precedente) nel filone del nuovo thriller all'italiana, in cui la casa protagonista è sempre abitata da un gruppo di presunti omicidi e la tensione è costante.

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Caesars 12/02/07 13:39 - 3794 commenti

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All'inizio degli Anni Settanta, sulla scia del successo dei film argentiani, s'inserisce anche Emilio Miraglia con La dama rossa uccide sette volte e con questo, il quale è anche probabilmente il più debole dei due (non che il gemello riesca poi ad elevarsi dalla mediocrità). Un cast di attori discreti comunque rende il risultato finale vedibile, almeno per chi nutre amore/rimpianto per certo cinema degli anni che furono. Gli altri si astengano.

Undying 27/05/07 23:23 - 3807 commenti

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Emilio Miraglia è un nome poco noto ai cultori dell'horror all'italiana, pur avendo firmato due curiosi titoli complementari per struttura narrativa: La dama rossa uccide sette volte e questo. Si tratta di pellicole abbigliate (con titoli e locandine) come horror puri, ma che virano nel finale al giallo ed al razionale, lasciando lo spettatore amareggiato/compiaciuto per l'inaspettato dirottamento narrativo dei film. Dei due titoli, questo (ben) presenta un morboso aspetto voyeristico (il rapporto s/m). Sferzato.

Dusso 14/09/07 18:07 - 1566 commenti

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Rivisto oggi questo film in versione integrale (dopo un paio d'anni dall'averlo visionato nel tagliatissimo master Mediaset) conferma la validità del ricordo: un film nel complesso non molto riuscito ma neppure disprezzabile, con alcune belle scenografie e situazioni indovinate. Il film parte bene, però ha una parte centrale noiosetta. L'ultima mezzora è la parte migliore e più azzeccata del film. Bravi Anthony Steffen e la Malfatti, cosi come buona è la regia di Miraglia. Girato nel Palazzo (castello) Colleoni di Thiene.

Deepred89 24/12/07 14:01 - 3709 commenti

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Inferiore a La dama rossa, non raggiunge la sufficienza. Miraglia non è un cattivo regista e anche la fotografia, nonostante qualche effetto notte discutibile, è piuttosto curata. Peccato che manchi il ritmo e che almeno nella prima ora la noia regni sovrana. Poi le cose lentamente migliorano e il finale, per quanto prevedibile, è curiosamente ben realizzato ed efficace. Discreto il cast ma mediocri le musiche. Comunque più vicino al giallo lenziano che al gotico. Solo per appassionati.

Cotola 25/12/07 13:13 - 9052 commenti

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Parte come una sorta di film gotico per poi gradualmente trasformarsi nel solito giallino con tanto di pessima e risaputa spiegazione finale. Colpa di una sceneggiatura piatta, senza particolari sorprese in cui la noia, spesso, la fa da padrona. Peccato perché la "confezione" non è malvagia e Miraglia non sarebbe poi così male come regista. In ogni caso a quei tempi c'era di molto peggio in giro (ed ovviamente anche di molto meglio).

Il Gobbo 28/12/07 14:52 - 3015 commenti

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Impasto piuttosto bizzarro di giallo, horror, e erotismo morbos(ett)o, riveste un certo interesse di modernariato pop, rappresentando una delle più credibili approssimazioni cinematografiche allo "stile" (ehm ehm) dei fumettacci alla Renzo Barbieri, tipo Oltretomba, che hanno alimentato un certo immaginario. Bonissima la Blanc, Steffen come sempre tetragono nell'allontanare ogni sospetto di espressione (è il suo bello), il resto del cast è una delizia da serie B italiana fra tardi sixties e primi seventies. Per amatori.

Ciavazzaro 26/02/08 14:34 - 4770 commenti

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Finto horror di Miraglia, che dirige con un certo stile e ha ottimi caratteristi: Marina Malfatti (doppiata da Laura Gianoli), che ci concede le sue grazie, Anthony Steffen che interpreta un ottimo ruolo di paranoico, la sensuale Erika Blanc. L'atmosfera è assicurata. Forse vi sono troppe scene di sesso che ne aumentano a dismisura il minutaggio (101 minuti). Meravigliosi il tema musicale di Bruno Nicolai, l'ambientazione della villa di famiglia e i colpi di scena a ripetizione del finale.

Homesick 4/03/08 08:44 - 5737 commenti

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Archetipo del giallo gotico, il suo valore storico supera quello cinematografico. Sono riconoscibili richiami agli horror degli Anni Sessanta, alle soggettive argentiane e ai complotti lenziani, ma la prolissa e spenta sceneggiatura vanifica quel minimo di tensione richiesto e finisce col rendere ridondanti e talora ridicoli i momenti erotici, affidati alle seducenti movenze della Blanc, della Malfatti e della Tofano. Steffen si cimenta in qualche tic e rituale s/m, ma non esce dalla sua consueta staticità. Un film più visivo che narrativo.

Bruce 27/11/08 10:25 - 1007 commenti

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A metà tra l'eccellenza e la boiata. Difficile darne quindi una giusta valutazione, vi sono idee e momenti pregevoli e altri decisamente trash. Di sicuro vi sono la voglia di distinguersi dal resto della produzione nostrana di quegli anni, un non comune gusto estetico e scenografie di primissima qualità. Al pari vi sono anche chiare incongruenze logiche. Gotico e schizofrenico, comunque interessante.

Stefania 17/01/09 14:32 - 1599 commenti

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Atmosfere gotiche ancora più marcate rispetto alla Dama Rossa (magioni avìte, spettri, cimiteri) e il solito protagonista che ha (o crede di avere) uno scheletro nell'armadio (!), ed è quindi sempre prossimo al collasso nervoso. Visivamente è forse più affascinante rispetto alla Dama Rossa, ma il protagonista è meno simpatico e la soluzione ancora più prevedibile. Discreto, ben fatto, ma non memorabile.

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Trivex 19/04/09 17:46 - 1744 commenti

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Il film inizia piuttosto male, apparendo banale e superficiale. Un uomo disturbato, le sue manie crudeli e le donne vittime delle sue perversioni. Poi una improvvisa evoluzione e la vicenda si afferma in contorni migliori, rendendosi anche avvincente. Atmosfera di genere, con villone di famiglia dagli affascinanti interni pacchiani dai colori forti. C'è molto nudo, con le bellissime di turno che non lesinano a mostrare (quasi) tutto. Le musiche del maestro Nicolai sono come sempre eccellenti. Il finalone è inaspettatamente cruento e sorprende. Un buon film!

Herrkinski 28/06/09 22:18 - 8119 commenti

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Non male, dopotutto. Miraglia, anche autore del bello La dama rossa uccide sette volte, confeziona un giallo gotico nello stesso stile: c'è un castello mezzo diroccato, cimiteri, tombe misteriosamente vuote, un cadavere che forse non è davvero morto, belle e conturbanti ragazze senza veli, familiari che muoiono in modi truci e un intreccio che naturalmente s'ispira ai gialli argentiani, ma con una sua personalità. Cast da manuale, ottime atmosfere, un'ultima mezz'ora notevole. Non eccessivamente gore, ma non per questo noioso. Intrigante.

Daidae 12/11/09 17:35 - 3183 commenti

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Bello. Di gran lunga superiore al più blasonato La dama rossa uccide sette volte. Si tratta non di un film dell'orrore come si potrebbe ipotizzare dal titolo, ma di un valido giallo Anni Settanta. Buona la prova degli interpreti, in particolare dei sempre validi Giacomo Rossi Stuart e Antonio De Teffè (Anthony Steffen).

John trent 10/06/10 22:56 - 326 commenti

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Con un titolo ingannevole che strizza l'occhio agli amanti dell'horror Miraglia costruisce, tuttavia, un buon gialletto dalle suggestive ambientazioni gotiche ma non convince fino in fondo (farà molto meglio con il successivo La dama rossa uccide sette volte). Sempre bravo Anthony Steffen sull'orlo del baratro della follia, bellissime la Malfatti e la Blanc... però il film non decolla (forse si poteva accorciare di una quindicina di minuti). Per completisti del genere giallo Anni Settanta.
MEMORABILE: Evelyn che esce davvero dalla tomba...

Fauno 15/07/10 11:52 - 2212 commenti

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Poco da dire. Si salvano la Malfatti, sempre brava e straipersensuale, lo scenario del castello e la trovata dell'acido solforico. Il resto è un'ecatombe e la scena del cadavere che si risveglia è davvero penosa. Steffen, la Blanc e Rossi Stuart sono sotto tono. Anche quella che dovrebbe essere una sorpresa non eleva di una virgola il livello mediocre del film. Mi dispiace, ma preferisco di gran lunga La dama rossa. Non parliamo di Assassination perché è altro genere, ma Miraglia ha fatto di molto meglio.

Myvincent 20/06/10 09:22 - 3744 commenti

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Pop-corn rosso sangue per sponsorizzare nei cinema l'uscita del film, particolare kitch come un po' tutta l'opera, in bilico tra gotico vecchia maniera e giallo nuova maniera. Un castello semi-abbandonato, un barbablù redivivo, una eredità di tutto rispetto, la malattia mentale, belle donne discinte, sono alcuni degli ingredienti presenti in quest'intreccio a volte annodato. Ma, nonostante tutto, l'attenzione dello spettatore regge, grazie al succedersi di colpi di scena che apre la fine del film a soluzioni continue...

B. Legnani 27/08/10 19:13 - 5534 commenti

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Gran titolo (lo si pronuncia come doppio senario, col primo sdrucciolo), piccolo film, inferiore al già non irresistibile La dama rossa. Troppo lungo, con parte centrale noiosa, giallo lenziano con forti ma finte venature horror e addirittura tre finali: più che atteso il primo, buono - ma forzato nella sua conclusione - il secondo, risibile il terzo (quel sacco lì per caso...). Steffen ha una sola espressione, ma è quella giusta, ambientazione non male ma vari effetto-notte sballati (ed è ridicolo spacciare per magione britannica una villa così chiaramente veneta). Si cita Hitch (il latte); zia Agatha (che pare un Addams) forse è un omaggio alla saga di Jeeves. Pazzesche le cinque cameriere bionde (manco le avesse scelte Hefner...), che parlano simultaneamente, come Qui, Quo e Qua.

Aal 17/10/10 11:27 - 321 commenti

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Giallo di soluzione "argentiana" mascherato da horror-gotico con l'aggiunta di qualche (per i nostri tempi) innocua divagazione sado-masochistica. Molto curata la fotografia, particolare che aggiunge un motivo in più alla visione di questo film certamente non memorabile. Si tratta comunque di un gustoso film di genere che aggiunge un piccolo tassello al corpus della filmografia italiana degli anni Settanta, così meravigliosamente ricco di suggestioni da scoprire e riscoprire.
MEMORABILE: La scena iniziale in cui Anthony Seteffen fugge dal manicomio con occhi sbarrati ed espressione sconvolta.

Sabryna 30/10/10 17:47 - 225 commenti

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Nonostante il titolo, piuttosto promettente in termini orrorifici, questa pellicola di Miraglia si rivela essere un giallo con venature erotiche, perfettamente in linea con i dettami dell'epoca. Benché alcuni elementi e situazioni siano un po' risibili, il film può contare su una buona fotografia. La scelta delle inquadrature rispecchia la volontà di sperimentare dei registi anni '70, oggi purtroppo passata di moda e standardizzata in riprese lineari e massificate. Con tutte le sue pecche, un film che risulta straordinariamente piacevole.

Von Leppe 29/01/11 19:27 - 1262 commenti

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Giallo erotico gotico che non è un capolavoro ma che raffigura molto bene il cinema di genere (e i fumetti) dell'Italia degli anni 70, con il gusto anglofono (che ancora oggi dura) ed erotico-perverso che scandalizzava (mi ricordo le prediche in chiesa da ragazzino: non vedete quei film, non leggete quei fumetti). La fotografia in alcuni punti è troppo buia, in altri è notevole. Bel cast di attori e di attrici in un film discontinuo nella qualità; anche le musiche sono tipiche del periodo, con le voci femminili da sirene tra sogno ed incubo.
MEMORABILE: Evelyn che esce dalla tomba.

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Ryo 29/04/11 00:04 - 2169 commenti

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La cosa che più salta all'occhio di questa pellicola è la mediocre recitazione di tutti gli interpreti. Tolto quello, la sceneggiatura voleva essere intricata e misteriosa, ma non ci riesce. Rimane un giallo, ma un giallo senza senso. Il conte paga delle prostitute per portarle in casa, dopodichè le tortura e le uccide. Poi però il plot viene stravolto e il conte da cattivo passa a vittima... Ottime scene di nudo per gli amanti dell'exploitation, ma per il resto...
MEMORABILE: Sono animali che mi affascinano moltissimo. Così feroci, crudeli, insaziabili di carne e di sangue (il conte parlando delle volpi...)

Il Dandi 17/05/11 13:56 - 1917 commenti

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Discreto (**!) film di Miraglia, che costituisce in qualche modo un dittico col successivo La dama rossa uccide 7 volte: soggetto horror destinato a sciogliersi con uno spiegone da giallo, ambientazione tra il gotico e il modernismo dei primi '70, un protagonista che si presenta "colpevole" ma che invece si rivela essere vittima di un gioco più grande. La sceneggiatura non è esente da buchi e gli interpreti (su tutti Steffen e Rossi-Stuart senior) sono catatonici, ma per gli amanti del genere il divertimento è assicurato.
MEMORABILE: Steffen con la prima prostituta abbordata e torturata: "Forse non hai capito ma la frusta serve a me"

Rambo90 9/08/11 03:13 - 7702 commenti

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Buon giallo di Miraglia, curatissimo nella fotografia ma un po' meno nella costruzione dell'intreccio giallo (abbastanza banale). Di horror c'è poco (tranne la bella scena delle volpi che divorano il cadavere e il finale), ma l'atmosfera riesce a catturare lo spettatore e il cast non è da buttar via (ci sono Steffen, la Malfatti, Rossi Stuart e una breve partecipazione della Blanc). Un po' arronzata l'ultima scena (come ha fatto il protagonista a scoprire tutto?) ma nel complesso un film assolutamente godibile.

Giùan 7/02/12 12:50 - 4562 commenti

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Visivamente superiore alla Dama rossa, paga però pegno al precedente nell'antefatto che motiva la "tara" del protagonista (ridicolo il ralenti flou del tradimento nel parco). Per il resto Miraglia mescola le carte con discreta approssimazione (l'accumulo però è sempre dietro l'angolo) e sfrutta solo dignitosamente un cast invero notevole (il carisma della Malfatti, la mascella di Steffen, il lascivo Murdock). Alcune frecce vanno a bersaglio (il pasto delle volpi), altre muoion nella faretra (accessorie la Blanc e zia Martha). Troppe letture di Rosso Malpelo?
MEMORABILE: Zia Martha in pasto alle volpi è uno dei momenti più originali del nostro cinema thriller; La festa notturna in cui si incontrano Steffen e la Malfatti.

Enzus79 20/04/12 15:48 - 2901 commenti

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Rispetto alla Dama rossa uccide sette volte questo è meno coinvolgente, più lento e con qualche scena inutile. Regia comunque da apprezzare, così come alcuni interpreti (uno su tutti la Malfatti). Le musiche di Nicolai sembrano dirette da Ennio Morricone.

Maik271 21/02/13 23:14 - 436 commenti

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Steffen è il protagonista di questa pellicola in cui si mescolano a fasi alterne il thriller, il gotico e l'horror. La storia non mi ha entusiasmato, ho preferito La dama rossa uccide sette volte. Buone le interpretazioni di Rossi Stuart e la Malfatti e non male il finale con sorpresa e controsorpresa. Come di consueto buone le musiche di Nicolai.
MEMORABILE: Evelyn che esce dalla tomba.

Furetto60 26/03/13 08:04 - 1196 commenti

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L’accoppiata Felisatti e Pittorru propone un giallo con venature horror e vagamente erotiche, queste ultime presenti perlopiù nella parte iniziale. A prescindere dal fatto che il colpevole si intuisce già dopo una ventina di minuti, il film non sarebbe male se non fosse per alcune forzature, come la sostanziale assenza di qualsiasi commissario o poliziotto, il cui intervento finale appare gratuito, oltre che poco credibile. Si vede una volta, per poi veleggiare verso altri lidi, senza nostalgia.

Nicola81 4/02/14 12:16 - 2862 commenti

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Nel '71, in Italia, l'horror gotico era ormai al capolinea mentre il giallo sprizzava vitalità da tutti i pori. Miraglia opera una curiosa sintesi tra i due generi, con uno slancio morboso/visionario degno dei migliori thriller di Martino (in questi casi è sempre difficile capire chi abbia ispirato chi). Alcune ingenuità e lungaggini affiorano, ma il cast è buono sia sul versante maschile che femminile (la Malfatti era al top dello splendore) e il concitato finale lascia il segno. Bella fotografia e discrete musiche di Nicolai. Sottovalutato.
MEMORABILE: La bellezza delle attrici; La zia sulla sedia a rotelle (che sembra più giovane dei nipoti...); Il cadavere in pasto alle volpi; Il finale.

Saintjust 22/02/14 18:47 - 159 commenti

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Parte benino (una Tofano da punto esclamativo), procede malino, finisce con un triplo twist gustoso anche se difettoso. Ingenuità assortite (luce nella catacomba non illuminata) unite a un plot compassato che si basa su un avvenimento poco plausibile (perché mai Steffen dovrebbe innamorarsi della Malfatti a prima vista? Non proprio il massimo dell'avvenenza). La Dama rossa è prolisso ma abbastanza gradevole, questo è super prolisso e sciatto. Per essere un finto horror soprannaturale a tinte gialle c'è troppa carnazza e poco sangue. Farraginoso.
MEMORABILE: Le volpi!

Samdalmas 4/06/15 18:40 - 302 commenti

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Miraglia realizza un dittico, insieme al successivo La dama rossa uccide sette volte, dove il thriller si contamina con il gotico e l'horror, tra sotterranei e cripte (e anche un tocco fetish, in questo caso). La storia è quella di un lord ossessionato dal ricordo della moglie e dalle donne con i capelli rossi. Il film è curioso ma interessante, per gli amanti di un cinema oggi impensabile. Erika Blanc con stivali neri e Marina Malfatti, mai così sexy, valgono da sole la visione.

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Jdelarge 20/10/15 18:42 - 1000 commenti

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Gioiellino firmato Miraglia che riesce a toccare le più elevate vette del gotico all'italiana anche grazie a una fotografia incantevole supportata da un ottimo utilizzo delle luci e dei colori. Le scenografie e gli ambienti (sia interni che esterni) sono di rara bellezza, così come la sequela di donne presenti nel film (la Malfatti spicca su tutte). Erotismo, sadomasochismo e necrofilia fanno da sfondo a tutta la vicenda e la contaminazione "gialla" che sembra macchiare eccessivamente il film verso la fine in realtà non è così fastidiosa.
MEMORABILE: Le sequenze all'interno del cimitero di famiglia.

Minitina80 11/03/16 18:40 - 2984 commenti

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Per oltre un’ora si presenta come un gotico classico salvo poi imboccare i canoni del giallo, lasciando spazio anche a una leggera venatura di erotismo. Purtroppo rimane confinato nella mediocrità più totale perché condizionato da un registro narrativo lento e sfiancante che mette a dura prova la resistenza. Non c’è molto di personale che merita di essere ricordato perché Miraglia pesca un po’ ovunque, compresa la fotografia, buona, ma di baviana memoria. Consigliato solo ai fanatici del genere.

Rufus68 14/07/16 00:04 - 3845 commenti

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Gotico evemerista, ovvero: pseudogotico e vero giallo con spiegazione razionale (o terra terra, fate voi). Il gioco di inganni (inutile negarlo) è piacevole; Miraglia, però, la tira un po' troppo per le lunghe ed è costretto a giocarsi tutti gli assi negli scoppiettanti minuti finali dove la Blanc e la Malfatti offrono dosi di erotismo e crudeltà. A posteriori, tuttavia, resta nell'aria un generale senso di mediocrità e d'incompiutezza.

Darkknight 4/11/18 20:22 - 353 commenti

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Curioso giallo gotico: avvince e sorprende quando i nodi vengono al pettine, ma nel frattempo annoia perché le sorprese non sono sufficienti a reggere il ritmo, lento. I nudi sono forzati e gratuiti e certe ingenuità pesano (la zia più giovane dei nipoti, le cameriere vestite uguali come in un cartoon, la villa palladiana spacciata per magione british). Miraglia farà molto meglio con La dama rossa uccide sette volte. Poi, purtroppo, abbandonerà questo suo mix di thriller e gotico che poteva divenire un filone a sé.
MEMORABILE: La camera delle torture; La zia in pasto alle volpi; Il cadavere di Evelyn che si leva la maschera; La soluzione del mistero.

Ira72 7/11/18 13:39 - 1313 commenti

I gusti di Ira72

Un po' fetish (stivaloni in pelle nera lucida e frustini), un po' trash (degno di nota il connubio spogliarello/funerale), senz'altro surreale in molte scene che, tirando le somme, tendono più all'erotico che al thriller. Di horror non c'è quasi nulla. Splendide, come sempre, Blanc e Malfatti. Gli altri non male, ma un tantino ingessati. Il film in sé, nel complesso, è potabile, più per le atmosfere che per la trama (forzatella!). Adatto ai nostalgici, meno ai ricercatori di brividi. Ispirato a Rebecca - La prima moglie, forse, ma di livello nettamente inferiore.

Keyser3 9/04/20 22:41 - 444 commenti

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Terribile giallo d'ambientazione gotica in cui tutto appare posticcio e improvvisato per 100 interminabili minuti. Del resto Miraglia aveva già messo le cose in chiaro fin dal primo dialogo: "Perché ci siamo fermati?" "Fumiamo una sigaretta. Non riesco a fumare guidando". Steffen rinuncia a recitare e il pur folto cast di caratteristi (Tarascio, Raho, Rossi Stuart) non salva la nave dal naufragio. Solo Erika Blanc, con le sue grazie generosamente mostrate, riesce a dare un senso alla pellicola.
MEMORABILE: Le volpi che fanno scempio del cadavere di Zia Agata.

Noodles 22/05/20 23:24 - 2233 commenti

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Molto deludente. Dal titolo può apparire un'opera affascinante; invece è un concentrato di ovvietà, noia, musica poco convincente, scene per nulla credibili e clamorosi buchi di sceneggiatura. Un cocktail imbevibile. Esistono solo qualche buon momento e il piacere di rivedere alcuni volti del nostro cinema dei '70 (il cast non è male). Ma tutto il resto non funziona dall'inizio, per poi peggiorare con un finale che più scontato non si può. Da perdere assolutamente.

Teddy 5/03/23 07:46 - 830 commenti

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Thriller gotico che porta l’enigma investigativo all’interno delle psico-ossessioni familiari, mescola le carte dei generi per manifestare l'ambiguità dei personaggi, origina incubi di matrice allucinatoria-ipnotica e vanta una mise en place ricercatissima. Non manca qualche siparietto di troppo, riscattato però da un (pre)finale femmineo inaspettatamente freddo e crudele. Splendide le musiche di Bruno Nicolai; sulfurea Marina Malfatti. Da riscoprire.

Nick franc 1/04/23 00:32 - 518 commenti

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Confezione con i fiocchi e una buona dose di sadismo non bastano a salvare del tutto un giallo slavato e anemico: Miraglia gira con una certa eleganza e cattiveria (gli omicidi) ma il film è penalizzato da una sceneggiatura debole con troppi momenti di stanca e da alcune assurdità (Maldera costantemente in tenuta da caccia con fucile, le cameriere, Malfatti vestita in stile pub tedesco). Buone musiche di Nicolai, Steffen al solito statico, cast femminile veramente appagante per l'occhio (e Miraglia fa di tutto per non nasconderlo). Mezza palla in più per l'epilogo a casa Tarascio.
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  • Homevideo Ciavazzaro • 28/07/09 20:57
    Scrivano - 5591 interventi
    Purtroppo non ho mai visto la vhs Creazioni quindi non so dire se il master e' lo stesso.
    In ogni caso questa versione stra-cut di Evelyn e' uscita in dvd nei cofanetti che contengono decine di film a prezzi bassi,ma con qualita' infime,poi per fortuna la noshame ha presentato la versione integrale.
  • Discussione Ciavazzaro • 11/09/09 11:54
    Scrivano - 5591 interventi
    Marina Malfatti e' qui curiosamente doppiata da Laura Gianoli ,infatti l'attrice nei suoi film si doppiava quasi sempre con la sua stessa voce (nel successivo la Dama rossa si doppia da se')

    Erica Blanc e' doppiata da Noemi Gifuni
    Joan C. Davis è doppiata da Gabriella Genta
    La prostituta Polly è doppiata da Mirella Pace
    Enzo Tarascio si doppia da solo
    Il notaio è doppiato da Antonio Guidi
    Ultima modifica: 18/10/09 14:32 da Ciavazzaro
  • Curiosità Undying • 23/10/09 15:43
    Risorse umane - 7574 interventi
    Gli stivali della "rossa con la pelle che scotta"...

    Erika Blanc dixit...

    "Negli anni Settanta ho girato un film horror che si intitolava La notte che Evelyn uscì dalla tomba.
    Interpretavo una spogliarellista che finiva tra le mani di un sadico - era Anthony Steffen - in un vecchio castello inglese, tra catene, fruste, torture, cose del genere...
    In una scena indossavo un paio di stivaloni di pelle, alti fino a metà coscia, neri, di quelli che andavano di moda all'epoca.
    Il film è poi diventato un cult in tutto il mondo... mi hanno detto che lo ha visto persino Stephen King.
    Qualche anno fa un amerticano, del Texas, mi contattò perché voleva a tutti i costi comperare gli stivali che io indossavo nel film.
    Mi offriva una cifra pazzesca: 500 dollari!
    Siccome quegli stivali non li avevo più, cosa ho fatto?
    Ne ho cercati un paio simili e gli ho rifilato quelli.
    Non si è mai accorto di niente..."

    Fonte: La piccola cineteca degli orrori, a cura di Manlio Gomarasca e Davide Pulici, Rizzoli/BUR
  • Discussione Herrkinski • 23/10/09 17:46
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    L'attrice attualmente risiede in una bella villa sulle colline piacentine. Si può saperne di più leggendo quest'interessante intervista condotta dal quotidiano di Piacenza, "Libertà".
    http://www.liberta.it/asp/default.asp?IDG=707184370
  • Musiche Ciavazzaro • 28/01/10 11:27
    Scrivano - 5591 interventi
    2 bei pezzi della soundtrack:

    Funeral Striptease
    http://www.youtube.com/watch?v=1IMMvH-ym5k

    Il tema principale
    http://www.youtube.com/watch?v=pn7BA_y_h6M

    Inutile dire che sono già da tempo tra i miei preferiti.
  • Discussione Gnegno • 1/10/10 16:33
    Disoccupato - 9 interventi
    che spettacolo di manifesto!

    Ultima modifica: 1/10/10 16:54 da Zender
  • Discussione Gestarsh99 • 1/12/10 02:40
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Il fantasmagorico TRAILER ITALIANO
    Ultima modifica: 4/05/19 14:36 da Gestarsh99
  • Homevideo Xtron • 5/05/12 12:57
    Servizio caffè - 2151 interventi
    Il dvd Noshame ha una durata di 1h37m05s
    Solo il trailer come extra

    Ultima modifica: 5/05/12 13:09 da Zender
  • Curiosità Zender • 1/06/16 18:19
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Homevideo Buiomega71 • 28/02/17 22:26
    Consigliere - 26011 interventi
    Blu-Ray per la Arrow, con audio italiano:

    http://www.kultvideo.com/DVD.aspx/25555-Blu-Ray-La-notte-che-Evelyn-usc%C3%AC-dalla-tomba-17-4-?__lang=it-IT