Note: Interpretato sempre da Jessica Moore, all'estero venne spacciato come seguito di "11 Giorni, 11 Notti" (1986), con il titolo di "11 Days 11 Nights Part 2: The Sequel".
Da non confondersi con la serie diretta da Mario Salieri, decisamente hardcore. La figura di Gloria (interpretata da Jessica Moore e non a caso diventata Sarah Aspron per la versione americana, spacciata come seguito di 11 Giorni, 11 Notti) è tarata sull'attività di "Top Model" e peripatetica, ma al solo scopo di oscurarne la reale natura: è una giornalista alla ricerca di notizie "calde". Discreto erotico, diretto da Massaccesi - tra un porno e l'altro - prima di cedere definitivamente al mercato hardcore, dal quale preleva Mark Shannon come cowboy.
Un film piuttosto scialbo e forse di taglio eccessivamente americano di serie b, fascia a cui probabilmente era destinato. L'unico elemento di reale interesse è la presenza della bella Jessica Moore, di cui ho perso le tracce. D'Amato è un regista multifunzionale, ma a mio parere sopravvalutato; anche in questo caso, non posso che riconfermare la mia opinione.
Sequel fasullo di 11 giorni, 11 notti, ne adotta la medesima imbastitura – scrittrice si improvvisa squillo per preparare un libro sulla prostituzione d’alto bordo -, ma se ne differenzia per una maggiore solidità narrativa sfiorando temi relativamente più profondi come l’impotenza e l’omosessualità. Per gli innumerevoli nudi integrali - di altissima classe - esibiti in défilé dalla splendida Luciana Ottaviani (in arte Jessica Moore) il titolo del film non poteva essere più consono. Caldi sussurri sonori di Piero Montanari.
MEMORABILE: La faccia annoiata della Moore mentre copula con uno sgradevole omaccio.
Non sembra nemmeno un film di Joe D'Amato, questo patinato ed innocuo erotico di alto bordo. Storia piuttosto noiosa, piena di situazioni scontate, ma comunque dotata di considerevoli nudi femminili. A parte l'ostentata estetica, il film manca di altri elementi di interesse e finisce per svilire la seppur buona tecnica del regista. In questo caso, l'ottima fotografia di Aristide Massaccesi non riesce a distinguersi dall'anonimo generale. Piatto e svogliato, purtroppo.
Partendo dalla trovata già vista mille volte della scrittrice e giornalista che si improvvisa squillo per reperire materiale con cui scrivere un libro, D'Amato allestisce uno dei suoi soft più sciatti e scoloriti. Trascurando di dare un minimo di credibilità alla esilissima trama, il Nostro si affida unicamente alle grazie generosamente esibite della tanto prosperosa quanto poco espressiva Jessica Moore, che si fa rubare la scena dalla Gemser, ormai matura e sempre vestitissima ma ben più intrigante.
MEMORABILE: La protagonista che si fa fotografare nuda in mezzo ai manichini.
In sostanza uno spin-off di 11 giorni, 11 notti in cui la Moore interpreta un personaggio analogo, affiancata anche questa volta dalla "boss" Gemser. Tra intrighi di vario genere la protagonista si concede a vari uomini dando quindi la possibilità di girare svariate scene softcore invero poco stimolanti, se non a tratti persino trash; la vicenda non coinvolge e la sottotrama sentimentale, seppur con qualche dettaglio inedito (la bisessualità della controparte maschile), annoia e il film risulta in fin dei conti un esercizio blando e senza idee.
MEMORABILE: La scena trash coi gamberi.
Joe D'Amato (Aristide Massaccesi) HA DIRETTO ANCHE...
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E' andato in onda la scorsa notte su Iris: master dai colori brillanti e nel corretto formato 16/9 (al contrario del DVD cinekult che è in 4/3 Pan&Scan).
La durata è stata di 1h 26m 26s, superiore a quella del DVD che è di 1h 23m 35s (fonte: Xtron).