Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dispiace non poter apprezzare a dovere uno dei pochi tentativi italiani di uscire dagli stereotipi dello spaghetti-western, ma purtroppo non sono sufficienti le buone intenzioni per fare un bel film. MATALO! prova fin dalle prime scene a creare una strana commistione tra il western, il thriller (soprattutto per quanto riguarda l'uso delle musiche) e il film d'autore, ma il regista Cesare Canevari non sembra il più adatto a sviluppare alcuno dei tre “filoni”. Così MATALO! resta un lavoro ambizioso frustrato da una realizzazione modesta, che non riesce a sfruttare discrete trovate registiche in grado di proporre inquadrature a volte suggestive ben coadiuvate da una fotografia che esalta la sensazione...Leggi tutto di caldo torrido e dall’inusuale colonna sonora di Mario Migliardi. Già da subito capiamo che di dialoghi ce ne saranno ben pochi e infatti, per lunghi tratti, si ha l'impressione di essere tornati all'epoca del muto. Nemmeno Leone esagerava tanto con i giochi di sguardi, i primi piani su occhi e pistole, le sequenze al rallentatore... ma quella che regna sovrana in MATALO! è soprattutto la confusione: personaggi che saltano fuori dal nulla (e non dicono una parola), canne di fucile in agguato e colpi di pistola sparati non si sa da chi in un delirio di approssimazione che il montaggio contribuisce a danneggiare ulteriormente. Canevari non è Fellini, purtroppo, e finisce col creare uno spaghetti bizzarro ma noioso, che trova una sua degna conclusione nel celebre duello in cui Lou Castel (autodoppiatosi con esiti italoamericani risibili) combatte a colpi di boomerang! Belle le luci, non si discute, e senza dubbio azzeccate alcune suggestive carrellate, ma pur nella sua originalità risulta difficile considerare MATALO! un film riuscito. Il tasto del fast forward è un invito costante...

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Homesick 19/03/07 19:00 - 5737 commenti

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Bizzarro, poliederico e unico. Si segnala per la sperimentazione registica, che crea un clima torrido, irreale, allucinato, con frequenti virtuosismi della macchina da presa. Dialoghi ridotti al minimo, sostituiti da musiche onnipresenti e variegate e, nelle rare occasioni in cui queste tacciono, dal rumore del vento. Pani gigioneggia divertito, Castel (che recita con la sua vera voce) è il solito antieroe rivoluzionario.

Lercio 11/04/07 12:46 - 232 commenti

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Il film risente un po' del budget ultralimitato, ma la sperimentazione visiva, a tratti psicadelica e una colonna sonora atipica ma ad effetto, rendono il film molto particolare e interessante. La prima parte è forse un po' lenta ma il finale risveglia l'interesse. Da vedere.

Il Gobbo 23/04/07 09:17 - 3015 commenti

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Nella sub-categoria degli spaghetti-western borderline occupa certamente un posto di rilievo, e i fan del bizzarro lo tengono in gran conto. Però, come per molti di questi film, il godimento dipende dall'umore, perché in giornate di cattiva vena uno potrebbe sghignazzare senza ritegno su Lou Castel col boomerang, o sul montaggio della sparatoria finale (in cui sfido a capire chi sta sparando a chi) o su una generale lentezza. Con lo spirito giusto, invece, film da altarino.

Stubby 7/10/07 17:55 - 1147 commenti

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Spaghetti western influenzato dalla corrente anni '70, costernato da situazioni al limite del trip e avvolto da musiche psichedeliche. A volte sinceramente non si capisce cosa stia succedendo e tocca tornare indietro per rivedere la scena, poi però ci si rende conto che proprio il film è così e certe situazioni rimangono senza una spiegazione. Il budget è ridotto ma il regista, col suo sperimentare, coglie spesso nel segno e fa passare tutto in secondo piano. Ottimo.

Puppigallo 21/02/08 09:48 - 5250 commenti

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Colonna sonora spesso stordente, a volte quasi da horror, un primo cattivo faccia da sberle, che fa un insulso verso (una sorta di cinguettio) e un secondo (il capo) non molto credibile, coi suoi boccoloni. Basta poco per passare dall’originalità alla pagliacciata; e qui, ogni tanto, sembra quasi di intravedere il naso rosso e le scarpe da clown del regista. Tutto (dai rumori, alla pause, agli attori) è eccessivo e, alla lunga, può infastidire. Ma è talmente assurdo e sì, particolare, da avere persino un suo perché. Certo l'uomo boomerang, con voce improponibile, è credibile come Topolino.
MEMORABILE: Ci sono soltanto due uomini buoni: uno è morto e l’altro deve ancora nascere.

Caesars 7/04/08 09:29 - 3772 commenti

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Uno spaghetti western che definire bizzarro è riduttivo. Girato con uno stile particolarissimo che avvicina la pellicola più al genere psichedelico che al western, non riesce però a rendere vive le intenzione "autoriali" di Cesare Canevari. La trama è risibile e piena di situazioni letteralmente incomprensibili, dialoghi ridotti all'osso e che non rivestono la minima importanza. Pieno di situazioni "strane" (basti citare il duello finale con Lou Castel armato di vari boomerang), il film riesce sicuramente a stupire ma non a convincere. Brutto.

Matalo! 30/04/08 17:26 - 1378 commenti

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Non so se irritante o geniale, certo diverso da tante pellicole e secondo me Mereghetti ci azzecca quando trova che sia un film diretto da un Leone finalmente sotto mescalina. Perché in fondo è questo che ci fa amare certi spaghetti western rispetto ad altri (magari americani). Matalo! va in fondo alle componenti di solarità, follia e delirio ed enfasi mistica e sembra raggiungerne il nucleo, il ventre molle dello spaghetti western.

Dusso 4/11/08 19:26 - 1565 commenti

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Mediocre western che però ha un suo stile tutto particolare. Canevari ha delle idee ma non riesce a svilupparle nel modo giusto, cadendo nei molti buchi della sceneggiatura. Il film almeno va in crescendo, anche se il finale ha una sparatoria piuttosto ridicola.

Schramm 18/12/08 23:07 - 3490 commenti

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Canevari gioca a fare il dadaista senza esserlo, prova a fare il regista ma non gli riesce, fa convolare a nozze con noci e fichi western e autismo e irrita sapientemente cultori del western come del trash, dell'avanguardia come del cinema sperimentale e di genere. In cattiva sostanza è tutto qui: quanto basta per lapidarlo con uova marce.
MEMORABILE: L'epigrafe iniziale e la citazione de Il pozzo e il pendolo in altalena.

B. Legnani 29/10/10 22:40 - 5519 commenti

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Terribile (*). Si cerca di coprire il vuoto assoluto in due modi. Con l'originalità, qui intesa come il contrario del normale, ma la vera originalità è tutt'altro: Pani dovrebbe essere ben inquadrato mentre va alla forca e lo metton fuori fuoco che ride: il che fa ridere (o piangere), non fa originalità. Con la pretenziosità: silenzi e lentezze che non creano lirismo ma tediano, inquadrature leoniane che arrivano insensate, simboli a casaccio e urlati, come l'altalena. S'aggiunga il delirio della folle sparatoria finale. Meglio Fidani: almeno - ogni tanto - succede qualcosa.

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Ghostship 1/01/11 00:24 - 394 commenti

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Western psichedelico girato in modo eccentrico da un regista che forse, per eclettismo e qualità, avrebbe meritato maggior fulgore. La trama è poca cosa, i dialoghi son ridotti all'osso, ma gli squarci visionari e fumettistici sopperiscono a tali carenze e rendono questa pellicola un piacere per gli occhi tracciando una strada nel genere che poi però in pochi (vedi il Fulci de I quattro dell'apocalisse) hanno percorso. Cult assoluto.

Deepred89 3/01/11 00:16 - 3701 commenti

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Western strano e straniante, di una libertà che sfiora l'anarchia, ma non per questo riuscito. Pochissimi dialoghi, nessun vero protagonista, trama quasi indefinita, dettagli strampalati a iosa, regia maldestra e fumettistica, montaggio senza regole e (forse proprio per questo) a tratti incomprensibile, un Lou Castel che sembra uscito da un'altra dimensione da quanto è spaesato (e che per giunta si doppia da solo, con risultati prevedibili), colonna sonora (bella) che oscilla tra l'elettronica e l'hard rock. Molto curioso, molto noioso.

Mco 22/05/12 18:14 - 2323 commenti

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Western borderline, di quelli che solo un geniaccio come Canevari avrebbe potuto girare. La mdp gira e rigira, segue i volti, poi il villaggio deserto, poi di nuovo i volti, Pani ride beffardo ogni due per tre e sublima in un quasi delirio psichico da pejote, lo svedese Castel si adegua al tenore ed offre una sfidsa di boomerang che farebbe salivare Tarantino & co. Chi si attende le solite trite storie da saloon lasci stare, chi ama l'eclettismo e la sana follia si accomodi, dite che vi manda Mco...

Buiomega71 14/08/13 00:16 - 2899 commenti

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Western surreale, criptico, visionario, astruso, con schegge gotiche quasi baviane e occhi argentiani sbarrati subliminalmente. Un inizio con musica rockecciante e straniante (che mi ha ricordato i Goblin di Martin), voli pindarici della mdp (la traiettoria del boomerang), riprese sghembe e angolazioni folli nonchè sperimentali, stop-frame, una desolazione sotto la luce del sole che anticipa gli horror rurali a venire e una gang che sembra più la Manson family. Canevari si dimostra un mezzo geniaccio e il suo west è qualcosa di mai visto prima. Lisergico.
MEMORABILE: Il cavallo di Lou Castel che impazzisce e attacca Salinas; La follia crudele, sull'altalena, della Gravy; I pestaggi inflitti al povero Castel; I boomerang.

Cotola 13/05/14 23:49 - 8998 commenti

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Né infame né magnifico come si legge in giro: diciamo una via di mezzo. Alcune idee dell'intreccio sono discrete e promettevano bene; altre idee lo sono meno e certi snodi narrativi non mantengono ciò che promettono. Non male invece le musiche di Migliardi, mentre il cast e certi personaggi sono quanto meno inadeguati quando non ridicoli: su tutti spicca Castel in versione uomo boomergang. In fin dei conti mediocre, anche perché non diverte, anzi a tratti c'è anche un filo di noia, come avrebbe potuto e come dovrebbe fare un buon film di genere.

Faggi 11/12/15 19:33 - 1548 commenti

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Un esempio tipico di prodotto realizzato con pretese artistiche (concettuali) ma che con l'arte (e con il concettuale) ha ben poco (pochissimo, anzi niente) a che fare. Ingenuità, assudità antiestetiche ed errori irritanti a gogò. Il tutto spacciato come idee con la maiuscola. Suona falso e pretenzioso. Non è psichedelico (come si potrebbe credere) ma cacofonico. Da vedere, tuttavia, per approfondire lo studio degli errori in celluloide.
MEMORABILE: Quando Corrado Pani dice: "porco Giuda" e poi insiste con "Giuda porco": da far cadere le braccia...

Tojo72 14/09/16 22:20 - 53 commenti

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Un film incredibile! Un western acido (nel senso di lisergico) sia nella messa in scena che nella colonna sonora. Così come lo sono i protagonisti abbigliati da hippie; non in stile "Peace & love" ma piuttosto in quello della "Manson Family". Indimenticabili i voli della macchina da presa e il fuori fuoco iniziale che termina solo quando Pani ha infilato il collo nel cappio. Da vedersi dopo Il serpente di fuoco di Corman e prima de I quattro dell'Apocalisse di Fulci.
MEMORABILE: Il duello a colpi di boomerang.

Il Dandi 26/04/18 14:47 - 1917 commenti

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Uno dei più insoliti western mai visti, cui Canevari riduce all'osso i dialoghi (la sceneggiatura sarà stata lunga due pagine) affidando invece un ruolo incessante e dominante alla musica di Mario Migliardi anch'essa atipica, quasi da horror, a sottolineare uno stile moderno e "anacronistico" rispetto al genere. Abuso di zoomate, fuorifuoco, grandangoli e lenti deformanti per violenze fisiche e crudeltà psicologice da kammerspiel all'aperto, roba da orgasmo (in senso lenziano, s'intende). Psichedelico, quasi un Zabriskie point del genere.
MEMORABILE: Il lancio dei boomerang; Il lungo piano sequenza finale.

Pinhead80 18/01/19 19:10 - 4715 commenti

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Mi aspettavo grandi cose da questo spaghetti western ma la delusione è stata grande. Lo sguardo visionario di Canevari lo si vede tutto, grazie agli effetti stranianti (troppi) legati alla macchina da presa e alle musiche incalzanti. Eppure tutto lasciava presagire per il meglio, con un Corrado Pani cattivo al punto giusto che lascia dietro di sé una scia di sangue. Poco alla volta la sceneggiatura s'incarta sino ad arrivare a Lou Castel abile lanciatore di boomerang che sfida i pistoleri. Particolare sì, ma decisamente brutto.

Capannelle 1/05/19 23:43 - 4394 commenti

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Quando il visionario diventa sinonimo di sgangherato e costringe lo spettatore a domandarsi incessantemente "quanto manchi". Se i primi minuti, le musiche sparate e qualche intermezzo possono risultare graditi, tutto il resto vorrebbe stupire ma non conclude nulla e si espone al rischio ridicolaggine. Ogni carica di sadismo e originalità si stempera perché la si ripete all'infinito condendola con zoommate e ralenti inutili. E così tutto diventa un boomerang, non solo quelli usati da Castel in uno dei più bizzarri duelli del genere.

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Pesten 31/03/20 14:57 - 784 commenti

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Western che vuole essere acido, visionario, fuori dagli schemi rispetto ai canoni del genere, sfruttando una storia alquanto classica ma cercando di infarcirla con intrecci diversi. Si tenta un approccio particolare soprattutto con le riprese e il montaggio, ma questo tentativo di essere sperimentali si perde quando alcuni dei protagonisti una volta inquadrati ridono, tanto per fare un esempio. La pellicola nonostante tutto sembra essere troppo solare e rimane nella norma.

Jiang 14/03/22 19:28 - 2 commenti

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Tutto si può dire tranne che non spicchi nella mediocrità di uno spaghetti western giunto al capolinea. Gli anni '70, tranne rare eccezioni, produrranno uno scadimento irreversibile tra la farsa e il trash. Atmosfere psichedeliche e dialoghi quasi inesistenti sostituiti da inquadrare grandangolari e obblique come il Dutch Angle ne fanno un vero manifesto di un cinema sperimentale e visivamente eccelso che avrebbe avuto in Jodorowski il suo massimo artefice.
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  • Discussione Matalo! • 28/10/12 11:20
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Oilà, mi chiuderò in lutto!!! Grazie della news, triste. Ciao carissimi
  • Discussione Il Dandi • 28/10/12 18:55
    Segretario - 1488 interventi
    Anche a me piacque molto Io, Emmanuelle e moltissimo Una jena in cassaforte, quindi conto di vedere presto anche gli altri film nominati da Buio.

    Qualcuno sa dirmi se il regista Cesare fosse imparentato col pittore Angelo Canevari?
  • Discussione B. Legnani • 28/10/12 23:20
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Il Dandi ebbe a dire:
    Anche a me piacque molto Io, Emmanuelle e moltissimo Una jena in cassaforte, quindi conto di vedere presto anche gli altri film nominati da Buio.

    Qualcuno sa dirmi se il regista Cesare fosse imparentato col pittore Angelo Canevari?


    Non lo so.
  • Discussione Buiomega71 • 28/10/12 23:36
    Consigliere - 25892 interventi
    Non saprei Dandi, però ti consiglio un book di Nocturno a lui dedicato...
  • Discussione Il Dandi • 29/10/12 09:51
    Segretario - 1488 interventi
    Grazie ad entrambi ;)
  • Homevideo Mco • 1/06/13 15:47
    Risorse umane - 9970 interventi
    Disponibile in DVD dal 4 Giugno 2013 per Mustang Entertainment con queste specifiche:
    Sistema TV PAL
    Lingua italiana
    Durata (dichiarata) di 98'
    Ultima modifica: 1/06/13 16:02 da Mco
  • Discussione Buiomega71 • 14/08/13 10:25
    Consigliere - 25892 interventi
    WESTERNALIA: L'ESTATE SELVAGGIA DELLO SPAGHETTI WESTERN

    Forse, e dico forse, uno degli "spaghetti western" più astrusi, incredibili, lisergici, bizzarri, sperimentali, ermetici e innovativi mai girati

    Più che un semplice western un esperienza , qualcosa che sfugge alle regole e ai canoni tradizionali, più Carmelo Bene o Marco Ferreri che nemmeno Sergio Leone o Sergio Corbucci

    Cesare Canevari, pochissimi film nel suo carnet (io adoro, però, La Principessa Nuda), ma una furia visiva da lasciare basiti, talento e geniaccio, che muove e sperimenta la MDP nelle soggettive e nelle angolazioni più assurde, segue panoramica frenetica della traiettoria di un boomerang, omaggia Poe nella schizzata seguenza dell'altalena, con una crudele e "felliniana" Claudia Gravy che "sevizia" il povero Lou Castel con un pugnale, panoramiche insistite, quasi da film horror (il cimitero dei Benson), piani sequenza, carrellate ora lente ora impazzite (si volteggia pure a 360 gradi, con effetto mal di mare, lo stesso che attuerà anche Gaspar Noè in Irreversible, durante una sparatoria talmente incasinata e anarchica da capirci poco o nulla, ma a Canevari, l'aspetto western, sembra non interessarle minimamente).

    Dialoghi ridotti all'osso (di culto assoluto l'inizio, tra immagini fuori fuoco, musica rockeggiante e invasiva-e certe sonorità mi hanno ricordato i Goblin di Martin)-una vedova che si spara dopo che Corrado Pani (che indossa il cinturone come Joe Pilato nel Giorno Degli Zombi) l'ha baciata con ardor, come se Canevari avesse preso lezioni a Woodstock, tra una chiacchierata tra Dennis Hopper e Andy Warhol), sperimentalismo e autorialità che sfiora l'autocompiacimento.


    Canevari, poi, regala schegge gotiche baviane non indifferenti , un occhio argentiano sbarrato che appare frenetico quasi subliminalmente, con montaggio schizzato, un villaggio spettrale desolato e arso dal sole o avvolto dalla notte, che anticipa gli horror rurali a venire, carcasse di cavalli sbranati dalle iene, cavalli che impazzisco e diventano "assassini" per difendere il loro padrone (scena, questa, che meriterebbe una perenne standing ovation), stop-frame spiazzanti, che faranno poi scuola.

    Inquietanti vecchie con gli occhi di ghiaccio, pulsioni sessuali, sevizie , follie femminee e un finale beffardo quanto surreale.

    E che ci sia la cultura pop ( e fumettistica), come c'è pure in Una Jena In Cassaforte), post-sessantottina e innegabile, così come la gang che sembra più la Manson Family (i comportamenti psicotici e violenti di Antonio Salinas,così come nel look, non possono non far pensare a Charles Manson).

    Lou Castel, che più che un australiano pare più un alieno, prende mazzatte e sevizie per tutto il film, pestato con le catene al rallentatore simil Peckinpah, legato e ancora mazzulato (tanto che prenderà le sue difese il suo...cavallo!), e con terribile accetto yankee-maccheronico, si vendicherà a colpi di boomerang

    Claudia Gravy sembra la Erika Blanc di Io, Emmanuelle, silfide provocante e crudele, a volte bambina, a volte perfida ammagliatrice...

    Un arpa suonata in un contesto surreale e straniante, un altalena che cigola, Pani che annusa estasiato l'odore della polvere da sparo, una vedova che si spara, un cavallo che impazzisce, le mosche, il caldo, l'avidità e la follia...

    Chi cerca il solito "spaghetti western" rimarrà deluso, se non irritato o a prova di incazzatura, trovandosi davanti un UFO così completamente fuori dagli schemi...

    Più Jodorowsky e Godard e molto poco Leone.

    Comunque sia Canevari era un mezzo geniaccio, che smonta tutte le regole come un ragazzino dispettoso, le rimastica e le risputa, regalando pezzi di regia straordinari.

    Non ci sono santi, o lo si ama o lo si odia, prendere o lasciare...
    Ultima modifica: 14/08/13 13:35 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 14/08/13 10:28
    Consigliere - 25892 interventi
    Buono il dvd Medusa, con formato 1.85:1.

    Come extra: Documentario "Un Western surrealista" e il trailer.

    Lingua: solo l'italiano.

    Durata: 1h, 29m e 15s
  • Discussione Buiomega71 • 14/08/13 12:39
    Consigliere - 25892 interventi
    Curioso il manifesto del film, dove c'è Lou Castel con in mano una pistola pronto a sparare.

    Peccato che nel film non ne prenda in mano una (di pistola), ma userà solo boomerang.

    E come lui stesso dice, avrebbe bisogno di un bersaglio grande quanto una casa per poterlo colpire con un arma da fuoco.
  • Curiosità Zender • 11/09/20 18:32
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/matalo350.jpg[/img]