I tre caballeros - Film d'animazione (1944)

Notevole lungometraggio animato dedicato a Paperino, in viaggio nel meraviglioso Sud America con la consulenza di tre caballeros, che gli mostreranno le bellezze naturali e umane del paese. Lodevole impegno dei doppiatori (tra cui fa capolino anche Pinto Colvig nel ruolo di un cacatua) e animazione davvero ottima. Candidato giustamente a due oscar, per le musiche. In Italia arrivò solo nel 1949.

Realizzato a fini propagandistici (per avvicinare Stati Uniti e Brasile durante l'amministrazione Roosvelt) è tuttavia molto piacevole per la simpatica interazione tra umani e cartoni all'epoca pionieristica (siamo nel 1944!), che regala al film momenti molto piacevoli accompagnati da musiche allegre e nel pieno spirito "brasilero". Da vedere.

Apparentemente sembrerebbe solo una "compilation" di cortometraggi (magari messa insieme alla bell'e meglio) ed invece è un cartoon delizioso, splendida antologia di suggestioni e motivi sudamericani di fine anni '40. Mio cult-movie personale, uno dei film che ho (ri)visto più volte; ha quasi un effetto taumaturgico su di me: ogniqualvolta che sono un po' giù di morale, lo metto e mi "tira su". Da completare con lo spezzone "Aquarela do Brasil" contenuto nell'altra compilation (secondo me, un po' inferiore), Saludos Amigos.

Non mi ha mai entusiasmato molto né da piccolo né da "grande". A mancare è il ritmo, e la fusione tra umani e personaggi animati è meno riuscita che in altre pellicole della Disney. Inoltre, fatta eccezione per Paperino, trovo che gli altri due personaggi non suscitino grande simpatia (ma è solo il mio modesto parere). In ogni caso un film più che dignitoso e dai risultati davvero professionali.

Nonostante sia impossibile per me non associarlo a un classico della mia infanzia, resta comunque un musical che conta momenti indimenticabili misti a esplosioni di fantasia visionaria raramente ripetuti a certi livelli. Ha forse alcuni momenti nei quali il ritmo cala, specie nella seconda parte, ma la colonna sonora è una delle migliori di sempre tra quelle targate Disney e i tre protagonisti sono ormai storici. Per me, ma non solo, un vero cult.

Decisamente superiore al "prequel" Saludos amigos, I tre caballeros pecca forse di eccessiva vena documentaristica nella seconda parte, dove gli intenti propagandistici della pellicola diventano più marcati e le idee latitano un po'. La prima parte è forse una delle più ispirate dell'animazione dell'epoca. Tecnicamente un pelo sopravvalutato: una discreta idea di preparazione alla prima interazione tra cartoni e attori che avverrà quasi 20 anni dopo con Mary Poppins, ma per il momento si osserva solo "sovrapposizione".

Sulla scia di Saludos amigos ma con più allegria e meno frammentarietà. I due corti iniziali sono nella media del periodo, il vero divertimento inizia quando Paperino incontra Carioca e inizia il suo viaggio nell'America del Sud. Da qui sequenze di sfrenata fantasia prendono vita, con il papero particolarmente sensibile al fascino femminile e spassoso quando si lancia nei vari balli. Musicalmente ineccepibile, sconta forse una durata un po' eccessiva per un film sostanzialmente senza trama. Ottime l'animazione e la commistione tra reale e animato.

Da un viaggio compiuto dagli artisti della Disney in America Latina un bel cartone animato a episodi, con Paperino alla scoperta di Messico, Brasile, Argentina... Divertenti le storie del pinguino freddoloso e dell'asino volante, mentre le scene con canti e balli sono notevoli per la commistione tra live action e animazione. Simpatici anche i co-protagonisti José Carioca e Panchito Pistoles. Molto riuscito.

Per colori, immagini e musica è un film d'animazione splendido, soprattutto nell'ultimo spezzone, in cui si arriva al limite dello psichedelico. Il film soffre però anzitutto per la mancanza di una vera e propria trama e poi per la monotonia dell'andamento narrativo. Il film è dichiaratamente propagandistico e non c'è spazio o concessione a certe inventive. Meglio Paperino da solo che in compagnia dei due amici, anche se il suo personaggio non è sfruttato al massimo.

Animazione, colori e luci sono gloriosi; per quanto caotico sia il film sembra che almeno gli animatori abbiano saputo divertirsi. Inoltre questo è uno dei primi film Disney a mescolare il live-action con l'animazione (usi migliori sarebbero arrivati decenni dopo) e la cosa pare abbastanza convincente, per il suo tempo. Purtroppo la visione di questo loop di coreografie, canzoni, evoluzione grafiche diventa presto stancante e ripetitiva. Sarebbe stato meglio se fossero stati tanti cortometraggi, piuttosto che un film da 72 minuti.

Secondo "package movie" (dopo Saludos amigos) col quale in tempi di guerra, anche per mezzo della notorietà di Disney, il governo americano cercava di tenere dalla parte giusta del fronte il Sudamerica. Più sbilanciato dal punto di vista musicale (non sono passati troppi anni da Fantasia) e spezzettato in numerose sequenze che compendiano animazione e live action (simpatica la Yaya di Aurora Miranda), il film risente dell'imperversare di Paperino (personalmente adorato nei fumetti ma insostenibile sullo schermo). Ritorna il pappagallo Carioca ed esordio per il cresta rossa Aruacan.