Quando le donne avevano la coda - Film (1970)

Quando le donne avevano la coda

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Commediaccia caciarona ideata da Umberto Eco (addirittura!) e sceneggiata (anche) da Lina Wertmüller. Ambientata nell'età della pietra, con un variegato gruppo di cavernicoli alle prese con un italiano approssimativo senza congiuntivi né articoli. Scopriranno il fuoco, il nuoto ma soprattutto le donne, scambiate inizialmente per animali da squartare e mangiare (d'altronde hanno la coda…). Anzi, l'unica donna catturata dal gruppo è tale Filli (la filante e ammaliante Senta Berger), che solo Ulli (Giuliano Gemma) salverà dal sacrificio per usarla “a scopi personali” tenendola chiusa in una grotta con un limone in bocca (altrimenti strilla)....Leggi tutto La prima mezz'ora, senza la Berger e con Lando Buzzanca nel ruolo di Cao (uscirà presto di scena per raggiungere il set de IL PRETE SPOSATO) è la più spassosa, con gag a volte simpatiche e i cavernicoli non ancora costretti a legare ogni battuta all'ingombrante presenza femminile. Put (Lino Toffolo), Zog (Aldo Giuffrè), Maluc (Renzo Montagnani, cui tocca di fare la checca di turno), Uto (Francesco Mulè) e i già citati Ulli e Cao sono tra loro abbastanza affiatati e le belle location naturali insieme alle azzeccate musiche di Ennio Morricone fanno funzionare discretamente il tutto. Poi, quando alla verve di Buzzanca si sostituisce il fascino sensuale della Berger, il film perde in fantasia e ritmo trasformandosi dopo poco in un tripudio di gridolini, corse e gag risapute che conducono a un finale caotico inutilmente prolungato. Discreta la regia di Festa Campanile.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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B. Legnani 31/01/07 22:15 - 5533 commenti

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Operina esile, il cui clamoroso successo appare oggi quasi inspiegabile. Forse occorre risalire alla novità rappresentata dalla sceneggiatura, visto che si batteva all'epoca una pista vergine per la commedia all'italiana. Si sorride, qua e là. Il film (che ha un antenato lontano con uno Stanlio e Ollio al tempo del muto!) aprì un mini-filone, col suo sequel e col terrificante Quando gli uomini armarono la clava...

Caesars 8/10/07 09:18 - 3794 commenti

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Non che le aspettative fossero alte, ma questo filmetto è rimasto ben al di sotto di esse. L'idea di ambientare la vicenda nella preistoria poteva risultare simpatica ma il suo svolgimento è quanto di più inconcludente si possa pensare (meglio allora rivolgersi Il cavernicolo con Ringo Starr). Difficile reggere l'ora e mezza e passa di spettacolo: la noia fa capolino più di una volta e non basta il cast di attori simpatici e bravi e una sempre splendida Senta Berger per rendere il tutto almeno potabile. Pessimo.

Undying 4/11/07 19:04 - 3807 commenti

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Campanile descrive gli uomini come inetti, incapaci di ragionare (emblematica la fine di Kao/Buzzanca nel sognante -ed infausto- tentativo di spiccare il volo). L'ottimo cast (Toffolo, Gemma, Montagnani, Wolff) e la divertente sceneggiatura colpiscono nel segno creando buonumore nello spettatore e -di conseguenza- un sequel ed una imitazione (Quando gli Uomini Armarono la Clava e... con le Donne Fecero din don). Senta Berger rimane impressa come (procace) donna "preistorica" e, in quanto tale, tentatrice per eccellenza.

Daidae 3/01/11 00:07 - 3182 commenti

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Noiosa e brutta commedia di Pasquale Festa Campanile, valido regista italiano attivo sopratutto nel 70-80. Cast ottimo, ma ciò non basta a salvare questa operetta ridicola caratterizzata da disgustose scene scorreggione e strani linguaggi (animala...). Mediocre e mi tengo largo.

Lythops 24/02/15 11:21 - 1019 commenti

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Regista particolare che mai prese troppo sul serio la commedia all'italiana, autore sotto certi aspetti interessante per l'esplorazione particolare e personale del cinema di genere, approda per primo al pellicciottesco con un'opera ingenua e gradevole che sfrutta personaggi comici allora molto in voga e altrettante donnine il cui ruolo, sostanzialmente, è mostrarsi paraignude. Soggetto stranamente di Umberto Eco, Giannini e la Melato doppiano Gemma e Berger, Morricone compone una partitura piacevolmente originale. Terribili i sequel a seguire.

Il Dandi 8/05/19 16:14 - 1917 commenti

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Commedia demenziale di matrice insospettabilmente colta (Umberto Eco), anticipatrice di grottesche wertmulleriane (Lina sceneggia) e di trivialità decamerotiche (con seguiti e imitazioni). A dire il vero esile e tirata troppo per le lunghe (assai più agile l'analogo segmento preistorico di Superfantozzi), consacrata al successo dallo spudorato maschilismo dell'icona Berger (tenuta al guinzaglio, caudata e scodinzolante). Campanile mostra tuttavia di saper amalgamare e far ben interagire un cast sorprendente per l'eterogenea estrazione.
MEMORABILE: "Kao vola come uccello".

Matalo! 9/09/19 15:27 - 1378 commenti

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Radi tocchi wertmulleriani (il conflitto maschio femmina, con due doppiatori che saran in conflitto in Travolti) e un'idea simpatica, presa da B.C. di Hart. Ma, a parte la bella fotografia, le simpatiche scenografie di Job e la bellezza sconfinata della Berger, il film è pure noiosetto e con battute decisamente infantili. Peccato per Buzzanca, che sparisce molto presto. Un filo misogino, specie nel finale e anche greve, in particolare nella scena in cui appare (terrificantemente) la Borboni. Un'occasione persa. Il titolo si rifà a quello italiano di un noto film di Harryhausen.

Pessoa 4/09/21 02:03 - 2476 commenti

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Disastroso esordio del pellicciotto-movie che una scorsa ai crediti rende ancora più amaro. L'idea che tanto talento, attoriale e creativo, abbia prodotto un film così povero quasi duole; e dire che lo spunto iniziale non era neanche male, ma tutta l'operazione manca di rigore storico e filologico e i dialoghi si limitano al riciclo di qualche barzelletta e banalità dello stesso livello. Non è colpa degli attori, che tengono fino in fondo la parte, ma la noia regna sovrana per quasi tutta la visione. Mezzo pallino all'idea e alle scenografie di Job, il resto è da dimenticare.
MEMORABILE: "Facciamo unga unga"; Il tentativo di volare.

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  • Curiosità Zender • 12/01/16 18:17
    Capo scrivano - 47798 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: