Le relazioni pericolose - Film (1988)

Le relazioni pericolose
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/10/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 26/10/07 21:24 - 3015 commenti

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Dal romanzo di Choderlos de Laclos. Nella Francia del '700 la dissoluta Madame Merteuil e il suo ex-amante, il visconte di Valmont, ordiscono intrighi amorosi. Da un capolavoro letterario di perfidia e libertinismo (intellettuale prima che erotico) un bel film, che supera positivamente le difficoltà enormi della trasposizione (il romanzo è in forma epistolare). Buon cast malgrado il pervicace gigionismo di Malkovich e della Close. Merita.

Galbo 28/10/07 07:50 - 12399 commenti

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Un regista mai banale come Stephen Frears affronta brillantemente le difficoltà di trarre un film da un romanzo del 700 scitto in forma epistolare. Con una bella sceneggiatura di C. Hampton (giustamente premiata con l'Oscar) che rende bene i complicati intrecci sentimentali e la sottile perfidia che regola il gioco amoroso, ne deriva un film molto piacevole ricco di momenti brillanti e splendidamente girato (grazie anche alle belle ambientazioni e i bei costumi). Molto bravi gli interpreti, specie Malkovich e la Close.

Pigro 3/03/09 10:12 - 9673 commenti

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Versione filmica del romanzo di Laclos sulla macchinazione di due perfidi nobili ai danni di fanciulle da sedurre e abbandonare. Frears scolpisce con forza il gioco diabolico sulle sventure della virtù, grazie a una sceneggiatura compatta che esalta in primo piano l'intelligenza al servizio del male. E sono proprio i primi piani dei protagonisti a risaltare in questo balletto vizioso, ben supportati da un cast a dir poco fantastico, nel quale primeggia per sottigliezza e profondità una stellare Glenn Close.

Daniela 4/03/09 11:48 - 12672 commenti

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La perfida Madame Merteuil sfida il visconte di Valmont, suo ex-amante, a conquistare la virtuosa Madame de Tourvel, mettendo in palio i suoi favori, ma l'opera di seduzione avrà effetti inaspettati e tragici. Difficile trasposizione filmica di un capolavoro epistolare, di grande eleganza formale, che supera brillantemente la prova grazie ad una sceneggiatura dai dialoghi taglienti ed un trio di interpreti in stato di grazia. Particolarmente belle le sequenze finali, che si discostano dal romanzo.
MEMORABILE: Il duello nel finale, con la macchia di sangue sul terreno; Madame Merteuil che si leva il trucco davanti allo specchio.

Soga 17/06/09 17:43 - 125 commenti

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Trasposizione di un romanzo epistolare dell'800, caratteristica che pone il film davanti alla difficoltà di affrontare un testo vecchio di duecento anni filtrando la potenza della narrazione da un contesto logicamente inattuale. Nel complesso è un lavoro riuscito, curato e gradevole, che diventa sempre più intrigante man mano che la vicenda si complica. I bravi attori rendono con abilità la complessità dei personaggi. Peccato per qualche punto morto e per una patina eccessivamente romantica che pervade la pellicola.

Tomslick 2/08/09 16:14 - 205 commenti

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Dopo più di vent'anni questo film non perde un solo grammo di fascino. Questa meravigliosa, intrigante ricostruzione d'ambienti e d'atmosfere rimane attualissima ed insuperata, con prove d'attore oltremodo carismatiche (spicca ovviamente il trio delle meraviglie Close/Malkovich/Pfeiffer, con la ciliegina Thurman). Il regista Frears prende in mano la storia (che coll'andare diventa sempre più avvincente e tragica) aggiungendo in ogni scena una goccia di seduzione e di charme, fino alla sua completa irresistibilità. Ammaliante.

Stefania 5/03/10 00:41 - 1599 commenti

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La marchesa Isabelle, grande burattinaia e cattiva maestra, in perenne power-trip tira i fili delle marionette nel suo teatrino dell'arte. L'arte della dissimulazione. E la verità è l'eredità scomoda di Sebastien: la verità come dichiarazione d'amore per Marie, come vendetta contro Isabelle. Isabelle che tra i fischi abbandona il teatro: è imperdonabile non la sua finzione, ma l'aver lasciato che qualcuno la svelasse! Perfetta ricostruzione degli umori di un'epoca, gestualità sorvegliate, volti mobili e vivi dietro le maschere di cipria e di cera.

Satyricon 24/08/10 14:30 - 147 commenti

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Magnifica trasposizione dell'omonimo romanzo, con un cast d'eccezione che dà al film uno spessore che non si troverà più facilmente. I costumi e le ambientazioni sono fantastiche come fantastico è Malkovic (secondo me una delle sue migliori interpretazioni) e una perfida ed affascinante Close; regia formidabile come la fotografia e una sceneggiatura impagabile. Perfetto e irripetibile esempio di cinema.

Cotola 8/11/10 23:59 - 9055 commenti

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Meravigliosa riduzione cinematografica del capolavoro epistolare di de Laclos. Frears riesce nel non facile intento di restituire la magia e l’intensità della pagina scritta, dando fluidità al narrato ed avvincendo così appieno lo spettatore. Al resto ci pensano degli attori semplicemente sublimi (Malkovich e ancor di più la Close nel ruolo della vita) ed una confezione scintillante e, come raramente accade in questo tipo di film, non fine a se stessa.

Tommy3793 5/03/12 13:49 - 72 commenti

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Gran film, ottima la regia e musiche all'altezza. Nella Francia del XVIII secolo il marchese Valmont (un perfetto John Malkovich) e la Marchesa de Merteuil (Glenn Close, anch'essa bravissima) tessono intrighi nella corte nobiliare, e tra amori celati e maliziosità si dipana la trama. Tra tutto e tutti spiccano l'eccellente dialettica e la retorica dell'iniquo Valmont, con la quale getterà scompiglio nella vita di due giovani amanti interpretati da Keanu Reeves e da un'"esordiente" Uma Thurman, anch'essi molto bravi.

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Coyote 13/11/12 11:47 - 185 commenti

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Ottima ricostruzione dell'ambiente aristocratico di fine Settecento, con i nobili che, non avendo altro di cui occuparsi, ordiscono macchinazioni a sfondo più sentimentale che erotico. Nonostante la staticità delle ambientazioni, una sottile tensione emotiva pervade tutto il film fino a una conclusione abbastanza sorprendente, ma coerente con lo sviluppo dei personaggi.

Giacomovie 3/02/13 23:01 - 1398 commenti

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Vendetta e passione. Intrighi e inganni. Il film del talentuoso Frears si basa su dialoghi arguti e studiati nei dettagli, scenografie e costumi di notevole rilievo visivo (premiati con l'Oscar, così come la sceneggiatura) e grandi attori in forma strepitosa. Ma oltre alla rilevanza figurativa e formale la pellicola seduce esaltando il concetto di seduzione e appassiona parlando di passioni fini a se stesse. Un film da conservare in videoteca alla voce "capolavori di stile". ****
MEMORABILE: Sedurre una donna che è famosa per il rigore morale, il fervore religioso e il felicissimo matrimonio. Che altro ci potrebbe essere di più prestigioso?

Bizzu 27/10/14 00:17 - 217 commenti

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Non un capolavoro ma certamente un gran bel film, che si regge soprattutto su una sceneggiatura perfetta e sul cast azzeccato (su tutti spicca particolarmente Glenn Close). Nulla a che vedere col pallido reboot giovanilistico Cruel Intentions", troppo edulcorato nei sentimenti rispetto a questa perla diabolica.

Belfagor 10/01/15 17:03 - 2690 commenti

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Ottima trasposizione del romanzo di Laclos che, superando lo scoglio della forma epistolare, ricrea la perfidia dei due protagonisti grazie all'alchimia della coppia Close/Malkovich e a una brillante sceneggiatura. Il risultato è un'opera sontuosa, intrisa di un'eleganza stilistica mai fine a sé stessa, bensì funzionale alla rappresentazione di uno spietato gioco di maschere e inganni. Il finale, pur discostandosi dall'opera originale, colpisce per la sua intensità.
MEMORABILE: L'umiliazione a teatro; La Merteuil che si toglie il trucco davanti allo specchio.

B. Legnani 17/03/18 22:31 - 5535 commenti

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Buon film, il cui difetto principale è, come dice Morandini, che c'è il testo, ma non il contesto. Il grande assente, infatti, è il Settecento, se non fosse per costumi e ambientazioni (terribile, nel doppiaggio, sentir parlare di "millimetri"!). La Close e Malcovich perfetti, nel loro composto gigioneggiare, ma anche il resto del cast è di prim'ordine. Dialoghi globalmente ottimi per quanto, qua e là, vi siano alcune facili previsioni di sviluppo. Un buon film, cui avrebbero giovato una decina di minuti in meno e l'evitare lo stonato finale con gli ululati teatrali, inventati di sana pianta.

Capannelle 16/03/18 18:48 - 4412 commenti

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Una prova convincente degli attori (in primis Malkovich e la Close) e una descrizione di stati d'animo e giochi delle parti che si avvicina a sordidi giochi di spionaggio. Tuttavia è anche esageratamente verboso e un po' complesso nella parte centrale e di questo risente il coinvolgimento. Rimane comunque una buona trasposizione di un libro tra i più famosi.

Lou 20/10/17 17:37 - 1121 commenti

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La perfida marchesa di Merteuil, incarnazione del cinismo femminile, costringe il visconte di Valmont, suo ex-amante libertino, a conquistare la castissima Madame de Tourvel con effetti finali tragici. Tratto dal testo epistolare di Laclos del 700, il film di Frears risulta molto ben fatto, con dialoghi brillanti e uno sviluppo fluido e coinvolgente. Gli attori sono perfettamente azzeccati per i ruoli: difficilmente si poteva pensare a scelte migliori di Close e Malkovich.

Xamini 14/11/17 21:54 - 1254 commenti

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Devo dire che non è solo la regia a colpirmi, in questa riduzione cinematografica. Quanto piuttosto un Malkovich grande mattatore, che gigioneggia a quattro palmenti, duettando in modo pericoloso con la più esperta (ed eccellente) Close. Sprovvedute ma deliziose la Pfeiffer e una giovanissima Thurman, trascinate nel turbine delle seduzioni. Incolore il buon Keanu Reeves.

Fauno 18/02/18 16:48 - 2212 commenti

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Come crudeltà la Marchesa di Merteuil è peggio della Malefica disneyana e riesce in tutti i modi a dominare chi fa della vanità e della nomea la sua ragion d'essere. Con questi presupposti il film va a gonfie vele, con punte di ottimo cinema, specie quando lei racconta la sua formazione caratteriale e ancor più quando suggerisce a chi non sa di esser la sua vittima come sbarazzarsi di una sua conquista. Ma il messaggio più viscerale è quello finale: se un potente non ha più avversari o persone da sottomettere non è più nessuno e si spegne da solo.
MEMORABILE: "La vanità è incompatibile con la felicità"; La quaterna "trascende il mio controllo" ripetuta come in un disco difettoso.

Rocchiola 17/03/20 10:02 - 968 commenti

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Frears rinnova la tradizione del melodramma in costume con questa stimolante rilettura dei cliché letterali settecenteschi all’insegna del binomio sesso e potere. La modernità della recitazione, le fluide e dinamiche soluzioni registiche e l’accuratezza scenografica hanno influenzato futuri capolavori come L’età dell’innocenza e Ritratto di signora. Grande cast guidato dai cattivi Close e Malkovich perfetti nel ruolo di mefistofelici intriganti. Da confrontare con il coevo Valmont di Forman che non ha ottenuto i medesimi consensi critici.
MEMORABILE: Valmont irrompe nel letto della giovane Thurman; Il duello tra Valmont e Danceny; "Trascende ogni mio controllo"; I fischi finali alla Close.

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Siska80 25/07/20 12:10 - 3808 commenti

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Film freddo, cattivo, superficiale, manieristico che ricrea alla perfezione l'atmosfera del romanzo da cui è tratto. Esteticamente riuscito (bellissimi i costumi e le scenografie), con un ottimo cast (nel quale spicca l'intensa, seducente Glenn Close, ancora una volta in un ruolo ambiguo, l'unico ben riuscito), meno nell'intreccio turpe; a tratti noioso, composto da personaggi ben tratteggiati ma poco interessanti (quando addirittura non antipatici, come il protagonista) e con un finale grottescamente esasperato. Tutte le colpe sono comunque da imputare al libro.
MEMORABILE: La giusta punizione toccata all'intrigante Marchesa di Marteuil.

Paulaster 15/01/21 10:26 - 4427 commenti

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Madame e visconte fanno una scommessa di seduzione che sottende sottili vendette. Se la confezione è sontuosa nei costumi e nelle scenografie, ci sono lievi scivolate nei dialoghi forbiti (l’uso dei “cioè”) e piccoli schematismi nella conclusione. Il tutto è sorretto però da ottime interpretazioni: la Pfeiffer sembra la migliore, nel complesso, la Close eccelle in qualche momento singolo e Malkovich non sembra un gran seduttore ma non si discute come carisma; Reeves è l’anello debole e La Thurman è sufficiente.
MEMORABILE: La smorfia di Malkovich dopo essere stato a letto con la Thurman; “Ti dimostrassi un ottimo scrittoio”; Il duello.

Fabbiu 21/01/23 19:01 - 2147 commenti

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Frears riesce nella complessa trasposizione del romanzo epistolare del Settecento confezionando con stile ed eleganza un film coraggioso negli intenti di rappresentare in modo tangibile ed essenziale la decadenza dei costumi nella Francia prerivoluzionaria. Ineccepibile il cast d'eccezione, con performance di alto livello (di Glenn Close in particolare), dialoghi ben costruiti e una notevole eleganza complessiva. La fotografia in particolare è suntuosa quanto la scenografia, giustamente premiata con l'Oscar.

Enzus79 20/02/24 22:21 - 2902 commenti

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Tratto dall'omonima opera teatrale di Christopher Hampton, a sua volta ispirato dal romanzo epistolare di de Laclos. La storia, ambientata nella Francia del Settecento, racconta di vendetta e seduzione. Apprezzabile particolarmente per le interpretazioni più che efficienti di un cast di tutto rispetto. Manca di un colpo di scena, qualcosa che renda meno piatta la trama.
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  • Curiosità Buiomega71 • 4/01/16 10:55
    Consigliere - 26015 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv ("I Filmissimi", mercoledì 11 dicembre 1991) di Le relazioni pericolose:

  • Discussione Fauno • 18/02/18 16:54
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Non son riuscito a dirlo nel commento, ma questo è un film che dovrebbero vedere tutti i potenti della terra e anche gli speculatori finanziari, tristemente noti per il loro cannibalismo.
  • Discussione Daniela • 18/02/18 18:21
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Non son riuscito a dirlo nel commento, ma questo è un film che dovrebbero vedere tutti i potenti della terra e anche gli speculatori finanziari, tristemente noti per il loro cannibalismo.

    Speculatori finanziari????
    Scusa Fauno, ma non capisco proprio il nesso con il film di Frears...
    Sei sicuro di non aver sbagliato scheda?
    Ultima modifica: 18/02/18 18:22 da Daniela
  • Discussione Fauno • 18/02/18 19:02
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Infatti non ci sono nessi, è una mia considerazione personale. Forse leggendo il commento capirai. Anche questo l'ho visto due volte e anche la seconda ho dovuto suddividerla in due parti, quindi le idee le ho chiare. Se mi fossi limitato a una visione non avrei dato più di un pallino e mezzo...
  • Discussione Daniela • 18/02/18 20:27
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    curiosa di leggere il commento...
  • Discussione B. Legnani • 18/03/18 10:26
    Pianificazione e progetti - 14969 interventi
    Non so se l'imperdonabile erroraccio stia nella sceneggiatura originale o nella versione italiana, ma sentir parlare di "millimetri" in pieno Settecento mi ha fatto provare i brividi...
  • Discussione Capannelle • 18/03/18 11:37
    Scrivano - 3523 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Non so se l'imperdonabile erroraccio stia nella sceneggiatura originale o nella versione italiana, ma sentir parlare di "millimetri" in pieno Settecento mi ha fatto provare i brividi...

    A me sembra un errore veniale, chiunque lo abbia compiuto.
    Per l'entità dello sbaglio e perchè mi pare che non incida sul significato (che era "non spostarsi di un millimetro"?).
    Ultima modifica: 18/03/18 11:44 da Capannelle
  • Discussione B. Legnani • 18/03/18 13:24
    Pianificazione e progetti - 14969 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    Non so se l'imperdonabile erroraccio stia nella sceneggiatura originale o nella versione italiana, ma sentir parlare di "millimetri" in pieno Settecento mi ha fatto provare i brividi...

    A me sembra un errore veniale, chiunque lo abbia compiuto.
    Per l'entità dello sbaglio e perchè mi pare che non incida sul significato (che era "non spostarsi di un millimetro"?).


    Veniale? Parlare di millimetri nel Settecento? Sarebbe come parlare del Telepass in un film ambientato a inizio Novecento.

    Non incide sull'alto valore del film, ma questo è tutto un altro discorso.
    Ultima modifica: 18/03/18 13:26 da B. Legnani
  • Homevideo Rocchiola • 17/03/20 10:14
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Un ottimo prodotto purtroppo fuori catalogo che anche on-line inizia a costare parecchio. Le immagini proposte nel corretto formato 1.78 sono prive di imperfezioni e presentano un buon dettaglio. Possono apparire abbastanza granulose ma è una caratteristica della pellicola la cui fotografia è sostanzialmente basata sulle luci naturali un po' come il Barry Lyndon di Kubrick che resta un riferimento assoluto in questo ambito prima dell'avvento del digitale. Le scene notturne sfruttano molto la luce delle candele determinando di fatto un aspetto piuttosto sgranato. Ma è un effetto del tutto naturale che non pesa sulla visione. I colori sono piuttosto brillanti come evidenziato dai costumi e dalla sequenze diurne in campagna. L'audio italiano in dolby digital 2.0 è invece un po' chiuso ed impastato nei dialoghi ma comunque mediamente potente e pulito.
  • Curiosità Lucius • 13/07/21 13:58
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dall'Archivio cartaceo Lucius, il flano originale del film:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/lerelazioni.jpg[/img]