Spassoso pasticcio di Franco nel quale non si respira certo l'originalità dei suoi lavori più riusciti anche se il livello tecnico (mediocre) è lo stesso. Recitazione ed effetti leggermente sopra la media dei film del regista, fotografia così così (anche se alcuni colori sono suggestivi), montaggio di rara indecenza. Guadagna terreno nei 10 minuti finali. Per una serata gore gore trash.
Inaspettata incursione del mitico Jess Franco nello slasher. Il regista spagnolo sembra rifarsi principalmente al cinema proto-argentiano, ma pure ai primi slasher americani. La trama non è delle più originali, con uno dei soliti complotti familiari e un killer misterioso che decima fanciulle disinibite in una scuola linguistica. Il film è discretamente noioso, a parte le truci sequenze splatter, materiate da vilissimi effetti speciali ma comunque divertenti. Si respira una certa morbosità tipica dei film di Franco, ma il film rimane mediocre.
MEMORABILE: La decapitazione con la sega meccanica è veramente trucida!
Pellicola molto noiosa i cui unici momenti che ravvivano l'attenzione dello spettatore sono rappresentati dagli svariati omicidi. La trama, come spesso accade nei film di Franco, è di una pochezza sconcertante anche se, forse, meno peggiore e sconclusionata che in altri casi. "Simpatici" e generosamente splatter gli assassinii delle varie ragazze. Per amanti accaniti dello slasher e, ovviamente, del regista spagnolo.
Buon film splatter di Franco. Discreta la protagonista, un pochino peggio il resto del cast, Franco (che interpreta un dottore) dirige con colpo di sicuro e riesce a creare buone scene notturne di tensione e non lesina in particolari sanguinosi (coltelli infilati in gole, motoseghe, ecc...). Meritevole della visione, mi è piaciuto.
MEMORABILE: Il sanguinosissimo delitto con la motosega.
Attori svogliati, ma realmente svogliati per un film con una sceneggiatura imbarazzante ed una messa in scena misera e senza pretese. Si denota la pochissima professionalità con cui è stato realizzato e la visione appare come tempo perso. Lo sconsiglio vivamente.
In un liceo linguistico si aggira un maniaco dal volto sfigurato che inizia, con cadenza sempre più regolare, ad uccidere le giovani studentesse. Slasher che pur essendo mediocre su più fronti, attori e regia in primis, riesce a farsi moderatamente apprezzare dall'appassionato di film horror in quanto vi sono numerosi omicidi che risultano altamente cruenti (cito ad esempio la ragazza la cui testa viene mozzata per mezzo di una motosega). Non il miglior Franco ma neanche il peggiore.
Presenza fissa delle vecchie videoteche, con la sua suggestiva locandina e il suo bel VM18 sul retro della cover. Il fascino del film, un piatto slasherino nato sulla scia di Venerdì 13, finisce qui. Un'ora e venti in cui accade molto poco e ciò che accade (se si esclude una manciata di casarecce ma godibili scene splatter) non riesce a ridestare lo spettatore. Aggiungiamo un protagonista truccato in maniera ridicola e che fa (e dice) cose ridicole e il gioco è fatto. Attori e confezione nella media dei b-movie dell'epoca. Evitabile.
Sicuramente avvincente il modo in cui Franco si avvicina allo slasher degli anni '80 con tutti i crismi del genere. Un punto a favore l'aver ambientato il film in un college femminile spagnolo e il crearsi di un clima "giovanilistico" non fa altro che aumentare la curiosità verso questa piccola pellicola. Aggiungiamoci la fotografia "argentiana" e un uso di colori simile a quello usato per il seguente Tenebre (Argento) e si può tranquillamente rivalutare questa lost-gem.
In pieno periodo slasher anche Franco si accoda al trend e tira in ballo delle collegiali perseguitate da un pazzo sanguinario. Le intenzioni erano buone e qualcosa da salvare la si trova pure, ma in alcuni momenti il film è decisamente noioso e le cause sono da ricercare in un copione di rara pochezza. I differenti omicidi godono di una certa inventiva e non si risparmiano in audacia, ma non possono bastare da soli a ravvivare la pellicola. Ci si mette anche il commento musicale a volte spiazzante e fuori luogo.
A un amante del fantastique come Franco lo slasher non doveva piacere troppo ma con la proverbiale duttilità il nostro vi si applicò, in un contesto produttivo, come racconta lo stesso regista, più cialtrone del solito (figurarsi) fra script del direttore di produzione e millantata colonna sonora dei Pink Floyd (!) ovviamente mai visti neppure col binocolo. Nondimeno soccorre il mestiere e tio Jess porta a casa il lesso. Ma il pasto rimane frugale...
Non esaltante esperienza del poliedrico regista nel genere "slasher all'americana". Pur con una regia tecnicamente dignitosa e momenti violenti oltre la media, il film si "deprezza" per l'irrealismo degli effetti speciali e soprattutto perché "manca" nell'appassionare. Difficile anche cogliere quegli elementi visivi che rendono le pellicole di Franco affascinanti, prescindendo da altro. Né si trovano quelle "turbe" ammalianti riscontrabili altrove. Il resto è troppo poco.
La trama scompare per dar luogo a una serie di cruente ammazzatine intervallate da amenità varie. Solo negli ultimi dieci minuti si rompe il tedio: il colpo di scena da dramma familiare e l'inesausto delirio omicidiale raggiungono bei livelli di parossismo kitsch. Gli attori non rilevano. Per cultori del Nostro, qui purtroppo mai sbilanciato sul versante onirico-pischedelico, il suo migliore.
Anche Franco si lascia contagiare dalla moda dello slasher, condendo la pietanza con una soluzione del mistero che richiama gli intrighi gialli di matrice lenziana. Ne esce uno dei film meno personali del regista, non troppo pregnante sul piano della tensione, ma con una spiccata crudeltà di fondo dimostrata dall'efferatezza degli omicidi (tra le vittime figura anche un bambino) e da un tour di force conclusivo che a suo colpisce. La protagonista se la cava, ma nel complesso la recitazione è modesta. Colonna sonora non disdicevole, ma non tropo intonata al genere di pellicola.
Cinematograficamente paralogistico in ogni sua diramazione tecnica estetica e narrativa, Franco ne azzecca almeno una da tramandare all'iconicità con la i maiuscola e che vale tutto il film e fors'anche tutta la sua filmografia, ed è ovviamente l'omicidio in segheria – inciso disserrante quanto a crudeltà e capacità di trazione emotiva. Tutto quanto viene prima o dopo e cerca di strutturarlo arrampicandosi su specchi in frantumi (plot, recitazione) è un equivoco tranquillamente archiviabile tra le pellicole prematurate anche scribai con cofandina. Plusalore, se si è in weirdo-bolla.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
La versione in dvd della Severin sembra essere finalmente la versione integrale con tutte le scene di sangue (si può vedere in certi punti che sono prese da fonti diverse).
E inoltre ha anche l'intervista al buon Jess Franco.
In Inghilterra la BBFC tagliò il film di un minuto e venti secondi per rimuovere quasi tutti i particolari di sangue,e mettendolo pure nella lista dei video nasty.
Ciavazzaro ebbe a dire: Secondo dichiarazioni dello stesso Jess Franco inizialmente le musiche dovevano essere dei Pink Floyd.
Ti dirò, sentendo il main-theme della OST del film (senza sapere di questa cosa) mi era venuto in mente l'assolo di Confortably Numb e qualcosina di Meddle. Si vede che Franco ha comunque indicato i Pink Floyd come punto di riferimento per le musiche all'autore della colonna sonora.
MusicheZender • 1/12/11 08:16 Capo scrivano - 47731 interventi
Mah, nel 1981 i Pink Floyd, in piena era "The Wall", erano un supegruppo da miliardi di sterline in piena bufera creativa e in attesa di completare (a gran fatica) un successore degno di The Wall (due anni dopo uscirà Final Cut). Mi pare assai improbabile che potessero accettare di fare una colonna sonora per un film così. Non ho mai sentito parlare nemmeno vagamente di questa ipotesi, penso si sia limitata a una timida telefonata dell'agente di Franco a quello dei Pink Floyd, che avrà ovviamente declinato dopo tre minuti.
Bè che i pink floyd erano disponibili lo disse il produttore a franco,dicendogli adirittura che sarebbero stato presenti durante le riprese.
Ma delle balle che sparano i produttori noi amanti del cinema ne conosciamo molte,così non è strano questo caso !
Buono anche se col solo orrido audio inglese il blu-ray della Severin, con la gustosa intervista a Jess che racconta i retroscena della scalcagnata ancorché non miserrima produzione.