Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/10/07 DAL BENEMERITO RENATO
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Renato 12/10/07 22:43 - 1648 commenti

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Un giovane anarchico muore in commissariato mentre viene interrogato a seguito di un attentato... si apre dunque il processo per stabilire cause e responsabilità. Il film di De Caro guarda a modelli abbastanza chiari (il cinema politico di Petri) e tutto sommato non sfigura. Buoni gli attori (sottotono Adorf), convincente il montaggio con il suo continuo ricorso al flashback. Chissà perché quest'opera è quasi scomparsa...

Mark 8/05/08 21:02 - 264 commenti

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Film barricadero, interamente immerso nel clima cupo e stragista dei primi anni settanta, con un giovanissimo Michele Placido che ripropone microscopicamente le vicende dell'anarchico Pinelli, alle quali il film è dichiaratamente ispirato. La seceneggiatura parte con intenzioni lodevoli ma finisce ben presto per arenarsi tra le secche dello stereotipo, il montaggio appare piuttosto raffazzonato, infatti per esigenze di realismo quasi documetaristico, nella scena dei funerali di Placido vengono montate le scene di una funerale realmente avvenuto: quello di Giangiacomo Feltrinelli. Restano comunque le intenzioni dignitose.

Nicola81 5/12/09 18:24 - 2857 commenti

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Film di denuncia datato nella confezione, ma attualissimo per le tematiche affrontate. Chiaramente ispirato al caso Pinelli, pur non lesinando critiche a polizia e magistratura, nelle conclusioni risulta meno partigiano di quanto si potrebbe pensare. Regia minimalista, ma lodevole nell’utilizzo del flashback. A dir poco stravagante la scelta di affidare alla principessa Ira Furstenberg il ruolo di una cronista d’assalto che dovrebbe ricordare Camilla Cederna, però il resto del cast funziona. Musiche (bruttine) di Cipriani.
MEMORABILE: Tutta la parte processuale è buona.

Daidae 20/01/10 22:40 - 3179 commenti

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Molto politicizzato e molto di sinistra... ma bello. Ottima prova degli attori (in particolare il sempre ottimo Ferzetti), bellissima la Fürstenberg che ci concede anche un topless. Film che si ispira molto alle atmosfere di quegli anni tra attentati, stragi, repressione poliziesca e morti. Da riscoprire.

Fauno 13/03/10 11:23 - 2212 commenti

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Film eccellente, ma tengo a puntualizzare che per me rasenta la morte misteriosa di Pinelli e la strage dell'Italicus del'74, mentre per quanto concerne il testimone recuperato in extremis, questo sì che ricorda alla grande la figura di un losco individuo doppiogiochista quale Mario Merlino o di altri infiltrati dei servizi segreti... Mi ha sconvolto la bravura di Ferzetti nel ruolo dell'avvocato, ma notevole anche Merli che è un altro come Silva o Rassimov... a lui si addicono solo i ruoli da cattivo.
MEMORABILE: Le tre teorie enumerate sulla sparizione dell'ordigno.

Il Dandi 8/03/11 23:25 - 1917 commenti

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Notevolissimo, strutturato come un legal-thriller (impagabile l'avvocato impegnato del "sommo Ferzetti", anche se durante il processo cammina avanti e indietro come fanno gli ammericani) con sapiente flashback e accenni vari alle cronache calde: il fermo del Pinelli (Placido ancora acerbo, ma adatto), la bomba all'Italicus, l'Espresso contro Calabresi (la Furstenberg con capello corto e impermeabile è la giornalista cazzuta e radical-chic); sotto la patina storica è però ancora attualissimo: tanto da far pensare al caso Cucchi (finale a parte).
MEMORABILE: L'arringa finale di Ferzetti.

Homesick 12/04/12 19:06 - 5737 commenti

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Non convince troppo. Del cinema d’impegno civile legato alla cronaca (il caso Pinelli) fa propri l’ardimento e l’indignazione ma non il rigore cinematografico e la profondità narrativa, a causa di una regia dilettantesca tutta schematismi, vaghezze e flashbacks e di attori non sempre all’altezza del contesto: se alcuni (Ferzetti, Zouzou, Placido) recitano molto convincenti ed impegnati, altri sono improponibili (la Fürstenberg come giornalista pasionaria) o ridotti a stonanti caricature da film di genere (Merli, Adorf, Blier, Pagni). Le musiche sarebbero più gradite in un giallo sexy.
MEMORABILE: La foto della Fürstenberg in topless sul giornale scandalistico.

Gestarsh99 4/09/12 12:52 - 1395 commenti

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Prende avvio come un normale poliziesco per poi spostarsi sull'inchiesta giudiziario-civile, striandosi nitidamente dei foschi riflessi del caso Pinelli. Nei limiti della sua semplicioneria, il film acquisisce pregi per la secchezza espositiva e per l'estrema concisione negli sviluppi, grazie a un rapidissimo montaggio di trasparente fruizione. Funzionale lo staff di volti noti (Ferzetti, Adorf, Placido, Furstenberg) su cui si eleva l'arcignità imbronciata di Adalberto Maria Merli. Rincresce che un film tanto accessibile e "sillabato" sia pressochè sconosciuto rispetto a certe opere meno immediate di Damiani e Petri.
MEMORABILE: Il "volontesco" Eros Pagni acconciato come un perfetto Calabresi; "Del resto in Italia è così, i processi per diffamazione si ritorcono quasi sempre contro il querelante".

B. Legnani 5/08/13 00:48 - 5532 commenti

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La regìa si fa prendere la mano dalla passione politica e non sfrutta il buon cast che ha, nel quale solo Ferzetti (che può andare col pilota automatico) tiene fede al proprio nome. Sorprendono la prova minore di Adorf e il ridicolo personaggio di Pagni. La Furstenberg è fuori parte. Buon ruolo per il csc Oppedisano. Alcuni snodi del processo (ma il presidente - un Blier decisamente sprecato - non fa mai sgomberare l'aula?) sono assai forzati (la lavanderia e il confronto a tre). Ha, però, un buon ritmo, per cui guadagna la sufficienza.

Motorship 31/08/13 17:05 - 585 commenti

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Bel film di denuncia che fa ben capire cosa succedeva negli anni di piombo e ispirato a un caso vero di quegli anni. Un caso come quello Pinelli oggi come oggi si è ripetuto più di una volta, ergo la riflessione è d'obbligo su quello che sono i mostruosi limiti delle forze dell'ordine ecc. Ottimo e ben impiegato il cast: in particolare Ferzetti, ma bravi anche Michele Placido, così come Adalberto Maria Merli, Eros Pagni e la Furstenberg. Da vedere.
MEMORABILE: La parte processale; L'arringa finale di Ferzetti.

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Trivex 28/03/14 11:40 - 1744 commenti

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Non mi è piaciuto. Non solo per l'approccio (antipatico) evidentemente parziale (ma messo in conto), ma anche e soprattutto per la scarsa efficacia della messa in opera. Il tema è forte, controverso e meritava di essere concretizzato in maniera più credibile, dotando del necessario spessore il ruolo dei partecipanti. Mi dispiace molto, ma il Ferzetti avvocato non mi ha proprio convinto. Va bene che in aula si fa un po' teatro, ma qui si esagera con la "messa in scena" e questo contrasta nettamente con la drammaticità dell'evento trattato.

Rufus68 2/05/16 23:16 - 3842 commenti

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Non male, dopotutto. La struttura per brevi flashback appassiona e la denuncia civile degli abusi della polizia è sempre attuale. Lo svolgimento processuale appare un po' tirato via (e abbastanza ingenuo), ma il punto debole risiede nella descrizione del quarto potere, invero semplicistico (scialbo il personaggio della giornalista). Ferzetti domina la scena a fronte di un Adorf gigione e di un Blier che sembra capitato lì per caso. Bravo Placido; Pagni caricaturale ma piacevole.

Giùan 9/05/17 10:04 - 4559 commenti

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Film che evidentemente "ci prova" senza posseder né adeguati mezzi cinematografici né strumenti di analisi socio-politica appropriati. Ne vien fuori un ibrido comunque decisamente insolito, come solo poteva accader alla nostra produzione cinematografica negli anni '70. E se De Caro imprime un ritmo narrativo discreto (aiutato dal montaggio di Olga Pedrini), a risultare invece estremamente raffazzonato è il progetto complessivo, indeciso (come testimoniano cast e musiche) tra denuncia e appartenenza di genere. Ferzetti ha gioco facile nel dar paga a tutti.

Pessoa 15/05/17 03:46 - 2476 commenti

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Robusto film inchiesta di De Caro, ispirato al caso Pinelli, il cui valore di denuncia civile è testimoniato da avvenimenti recenti di una somiglianza impressionante alla vicenda del film. Grandi interpreti (Ferzetti, Adorf, un raffinato Blier) garantiscono qualità e ritmo a una storia sceneggiata con molta efficacia. La regia, pur se piena di entusiasmo, paga la mancanza di esperienza con alcune situazioni che appaiono leggermente forzate. Resta comunque un documento importante per capire la nostra storia recente di cui consiglio la visione.
MEMORABILE: "A sentirvi parlare si capisce perché ci chiamano il quarto potere..." (la Fürstenberg ai colleghi in questura).

Myvincent 28/06/17 19:45 - 3741 commenti

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La morte di un operaio di estrema sinistra accusato di attentato smuove l'interesse di una attraente giornalista, sollevando un polverone politico che si può immaginare. Bella pellicola di genere giudiziario, consolidata da attori come si deve (dai protagonisti ai comprimari), in primis l'esuberante Gabriele Ferzetti, mai così bravo ed efficace. Un viaggio dentro ai codici, alle ambiguità e al linguaggio della giurisprudenza italiana, non solo di allora.

Alex1988 1/07/18 17:55 - 728 commenti

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Lucio De Caro, già co-autore del precedente La polizia ringrazia, stavolta scrive e dirige una storia dal taglio giudiziario, ispirata a fatti di cronaca inerenti al periodo (nella fattispecie la strage dell'Italicus e la morte di Giuseppe Pinelli). Per un'ora e mezza il ritmo non cala mai e, tra flashback e colpi di scena, seppur "telefonati", si finisce per apprezzare il prodotto. Buona anche la scelta del cast.

Alex75 31/03/20 16:28 - 880 commenti

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Questa "morte accidentale di un compagno nel clima della strategia della tensione" si colloca non senza autorevolezza nel contesto politico del suo tempo, anche se la passione civile riesce a tradursi con adeguatezza solo nel sia pur forzato processo, dopo una verbosa e confusa prima parte, anche grazie alle prove rigorose del cast (più equilibrato Ferzetti, troppo puntigliosi Adorf e Pagni, onesto Placido). Nota stonata: la Furstenberg, troppo chic e fin troppo antipatica per il suo ruolo.
MEMORABILE: Il piglio burocratico di Pagni; Le amare constatazioni sui processi per diffamazione; Il recupero dei vestiti di Baldini.

Noodles 17/01/24 16:36 - 2227 commenti

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Opera coraggiosa, probabilmente ispirata al coevo caso dell'anarchico Pinelli. Al coraggio non sempre si affianca una precisione nella sceneggiatura, che ha alcuni punti a vuoto e soprattutto impiega parecchio prima di farsi interessante. Ne esce fuori un film processuale freddo, un po' politicizzato ma che ha il merito di non perdersi in troppi fronzoli e andare dritto al dunque. Il cast sarebbe stellare, ma alcuni non recitano come sanno, oppure vanno sopra le righe, in particolare il solitamente ottimo Mario Adorf. Vale la pena dargli un'occhiata, poiché racconta una certa Italia.
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  • Discussione Markus • 10/03/11 13:58
    Scrivano - 4775 interventi
    No, qua non è un bastardo, ma un umile padre di famiglia!
  • Discussione Il Dandi • 10/03/11 14:03
    Segretario - 1488 interventi
    Colmerò la lacuna. Mi stona sempre un po' vederlo in personaggi positivi, chissà perché, comunque anche qui fa un avvocato senza macchia che si mangia a bocconi il p.m. (Adorf con lo stesso viscidume di Io ho paura.)
  • Discussione Markus • 10/03/11 14:17
    Scrivano - 4775 interventi
    Il "sommo" in CAMILLA era giovane ma già bravissimo. Il film in questione comunque sta scendendo, per cui a giorni lo vedrò e naturalmente lo commenterò. Un altro "sommo Ferzetti-movie" di pregio è APPASSIONATA.
  • Discussione Trivex • 19/07/13 09:16
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Ieri sera trasmesso da Telereporter!

    Le note sono ex post perchè non si trova il palinsesto.
  • Homevideo Edo • 30/12/13 22:01
    Galoppino - 679 interventi
    Uscito in dvd nel 2013



    Produttore: Passworld
    Distributore: Terminal Video
    Formato video: 1,33:1
    Formato audio: 2.0 Stereo Dolby Digital: Italiano
    5.1 Dolby Digital: Italiano
    Sottotitoli: Italiano
    Ultima modifica: 30/12/13 22:03 da Edo
  • Discussione B. Legnani • 6/04/20 17:38
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Trivex ebbe a dire:
    Ieri sera trasmesso da Telereporter!

    Le note sono ex post perchè non si trova il palinsesto.


    Mi rendo conto che sono passati anni e anni, ma cosa significa la seconda frase?
  • Discussione Trivex • 7/04/20 12:45
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Uhmmm...probabilmente è riferito al fatto che anziché prima della messa in onda, ho inserito la nota solo dopo che il film era stato trasmesso.

    In effetti si può anche cancellare.
  • Discussione B. Legnani • 7/04/20 12:53
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Trivex ebbe a dire:
    Uhmmm...probabilmente è riferito al fatto che anziché prima della messa in onda, ho inserito la nota solo dopo che il film era stato trasmesso.

    In effetti si può anche cancellare.


    Enigma risolto.
    Grazie.
  • Musiche Alex75 • 7/04/20 16:44
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Il tema principale, di Stelvio Cipriani:

    https://www.youtube.com/watch?v=RHvNAnT0y_Q
  • Discussione Alex75 • 7/04/20 16:48
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Il Dandi ebbe a dire:
    Colmerò la lacuna. Mi stona sempre un po' vederlo in personaggi positivi, chissà perché, comunque anche qui fa un avvocato senza macchia che si mangia a bocconi il p.m. (Adorf con lo stesso viscidume di Io ho paura.)

    Credo che sia la prima volta che vedo Ferzetti in un ruolo positivo; concordo con chi sostiene che la prova migliore in questo film sia la sua. Adorf e Pagni, come sempre, si fanno notare, però hanno fatto di meglio altrove. Qui, secondo me, hanno caricato troppo i rispettivi personaggi.