Il cavaliere pallido - Film (1985)

Il cavaliere pallido
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/09/07 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 27/09/07 17:23 - 12392 commenti

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Tra i film di e con Clint Eastwood, Pale Rider è certamente uno dei meno originali. La storia del vendicatore di una piccola comunità è stata vista al cinema parecchie volte e il film risulta pieno di citazioni da illustri western precedenti. Non si può negare però che il tutto sia realizzato con grande classe; alcune sequenze (ad esempio quella di apertura) sono di classe e rivelano il talento dell'Eastwood regista. Eccellente anche la fotografia: il film è letteralmente e metaforicamente oscuro come l'animo di molti dei personaggi della storia.

Herrkinski 14/11/08 15:53 - 8109 commenti

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Tra i western di e con Eastwood, di sicuro non è tra i migliori, tuttavia siamo di fronte a un prodotto più che dignitoso, valorizzato da un'ottima fotografia e da una certa introspezione del personaggio. Forse manca quell'atmosfera antica da "grande epopea western" che aveva graziato altri lavori del genere interpretati dall'attore, ma ci sono parecchie sequenze degne di nota e Eastwood dà un'interpretazione rocciosa e non priva di fascino. La storia non offre spunti particolarmente originali, ma si lascia seguire gradevolmente. Buono.

Undying 16/11/08 23:04 - 3807 commenti

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Anacronistico esempio di western fedele alla tradizione, pur se tardivo e - proprio per questo - ammirevole. Clint Eastwood, davanti e dietro la M.d.P. ha il coraggio di riproporre puramente il genere, con due "plus valori": l'esperienza maturata coma attore e come regista che permette all'autore, rispettivamente, di valorizzare il personaggio con sfumature psicologiche e reazioni particolarmente credibili, e di infondere un taglio personale ed un ritmo sostenuto al girato. Nemmeno sul versante della crudezza (cifrare il violento finale) Eastwood fa un passo indietro.

Homesick 18/04/09 07:56 - 5737 commenti

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Duro, appassionante, personale. Modello dichiarato è Shane, ma l'atmosfera ricalca piuttosto Lo straniero senza nome e certi western gotici italiani, pervadendoli di connotazioni religiose: l’ultraterreno Preacher (un imperturbabile Eastwood) è insieme Cavaliere dell’Apocalisse invocato dalle preghiere di una ragazzina e spirito vendicatore. Bravo e contenuto Moriarty, freddo e ieratico Russell. Raro vedere tanto compiacimento nella violenza a danno dei malvagi, che qui vengono massacrati a bastonate, trascinati nella polvere e crivellati di colpi.
MEMORABILE: Le bastonate ai quattro farabutti. La faccia di Russell quando riconosce Preacher nel duello finale.

Matalo! 27/04/10 09:48 - 1378 commenti

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Il ciema di Eastwood è fatto di luoghi, toni e facce che sono cosi legate al suo universo da sembrare un'accolita di amici che si ritrovano al bar. Qualità e limite allo stesso tempo per l'auore che in questo bel western rivede il mito di Shane sotto una cupa luce invernale. Con delle notevoli differenze, specie nel rapporto col minore che è una ragazza, bella, giovanissima e innamorata. L'America è un paese crudele e la resa dei conti sa sempre di sconfitta. Eastwood non dimentica di essere un figo ma è amaro e disilluso.
MEMORABILE: La resa dei conti finale con cappello in attesa.

Darkknight 27/04/10 23:47 - 353 commenti

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Un remake di Shane, ma tutt'altro che anacronistico o poco originale come detto da molti. Clint infatti gioca sul contrasto tra la quieta bellezza della natura e il duro lavoro dell'uomo (aiutato dalla fotografia del fido Bruce Surtees, rispettosa della luce naturale e del buio), dà maggior peso alla componente femminile e approfondisce una vena fantastica rara nei western: nessun flashback alla Leone, ognuno è libero di decidere chi fosse realmente il Predicatore: magari era solo un fantasma...
MEMORABILE: "Tu... TU!!!"

Lupoprezzo 4/03/11 16:03 - 635 commenti

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Il regista torna per la terza volta al western gettando più di un occhio al classico di George Stevens. Torna ancora il tema della comunità debole. Clint Eastwood veste i panni dell'angelo vendicatore riflessivo e gonfio di spiritualità, diventando una specie di coscienza al servizio della comunità. Il film, narrativamente ficcante e formalmente notevole (splendido il montaggio nelle concitate scene d'azione), ha dalla sua uno script solido e curato.

Belfagor 23/04/11 10:39 - 2690 commenti

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"Il quarto cavaliere aveva nome Morte e l'Inferno lo seguiva." Su questo verso biblico si basa l'enigma del film: chi è Preacher, un pistolero solitario o un angelo vendicatore evocato dalla giovane Megan? Eastwood riprende alcuni temi da Shane e mostra l'influenza che il western classico ha avuto su di lui in questa pellicola ricca di citazioni ma comunque contraddistinta da un approccio personale. Notevole il realismo nelle scene di violenza, che sottolinea la crudeltà insita nel mondo del Far West.
MEMORABILE: La resa dei conti.

Rambo90 29/10/11 16:32 - 7697 commenti

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Un western teso e senza fronzoli, diretto dal grande Eastwood e da lui anche interpretato magnificamente. Il mistero che avvolge la figura del protagonista lo rende affascinante e temibile allo stesso tempo e i personaggi di contorno sono tutti ben strutturati. Buono anche il resto del cast (fra cui si distingue la partecipazione di Richard Kiel) e bellissimo lo scontro finale. Bei paesaggi, belle musiche e buon montaggio.

Rigoletto 11/03/15 16:08 - 1786 commenti

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Western che, pur peccando di originalità, conserva il suo fascino mantenendosi fresco ancora oggi. Il predicatore (Eastwood) è una figura apparentemente controversa, usa saggezza ma non rifiuta il regolamento dei conti e, fedele alla prescrizione biblica, applica alla lettera l'occhio per occhio, dente per dente, unica medicina per cattivi testardi. Ma a parte tutto il film si appoggia anche sull'ottimo apporto dell'intero cast (Russell su tutti) e su una regia scaltra e intelligente che non fa pesare le quasi 2 ore. Vivamente consigliato.

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Jdelarge 16/10/15 10:19 - 1000 commenti

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Statico western di Eastwood, che se da un lato ha il merito di creare una storia semplice ma d'impatto, utilizzando come protagonista un cowboy a metà tra vita e morte, dall'altro commette l'errore di dilatare troppo i tempi; infatti, per quello che accade nel film (davvero poco), la durata complessiva è piuttosto ingiustificabile. Gli interpreti si salvano tutti, ma il film non è né originale né pienamente convincente dal punto di vista delle atmosfere create, che per un western come questo contano più della trama.

Capannelle 23/10/15 23:18 - 4411 commenti

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Un Eastwood capace di scrivere alcuni dialoghi pungenti come è nelle sue corde e di dar vita a un personaggio empatico che si muove contornato da efficaci caratteristi. Allo stesso tempo la pellicola non brilla per ritmo e originalità e lascia spesso il passo a sequenze didascaliche o troppo schematiche.

Saintgifts 21/09/16 11:03 - 4098 commenti

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Come nello scontro finale tutto gira attorno al suo strano cappello, così tutto il film gira attorno a lui, il Predicatore, apparso nella piccola comunità mentre la giovane Megan sta leggendo il brano dell'Apocalisse di San Giovanni. Più giustiziere che vendicatore, anche se qualche conto personale da saldare ce l'ha, Clint va a nozze con personaggi come questo, la sua interpretazione è ineccepibile e, anche se il soggetto non brilla per originalità, gli sceneggiatori riescono a introdurre particolari di un certo peso che fanno la differenza.
MEMORABILE: Il Predicatore che dice alla donna di Barret di chiudere la porta...

Minitina80 24/09/18 08:34 - 2984 commenti

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Del western ricalca fedelmente i fondamenti storiografici senza apportare alcun elemento di discontinuità, sia sul piano visivo che narrativo. Eastwood rielabora il pistolero leoniano che lo ha reso celebre, spostando appena qualche virgola per non renderlo un perfetto sosia. Si distingue per la buona caratterizzazione dei personaggi e la cura nei dettagli che rendono il film rifinito e non striminzito. Manca, invece, il pathos che avrebbe potuto conferirgli quell’ampio respiro senza il quale non compie il salto definitivo.

Noncha17 25/11/18 00:00 - 87 commenti

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Il titolo - che fa pensare a un western con gli indiani e, semmai, avrebbe dovuto essere il cavallo quello "pallido" - richiama semplicemente quello de Il cavaliere della valle solitaria, film da cui, per l'appunto, si riprende il leitmotiv "salvatore dei più deboli" (qui i cosiddetti padellari). Il problema principale è proprio l'esagerato citazionismo dal succitato film e da mille altri a cui ha partecipato e non (C'era una volta il West?) l'icona del western "italico". Insomma, quel che rimane è un personaggio fin troppo manicheo inquadrato in un bel paesaggio con musica di sottofondo!
MEMORABILE: Il look del protagonista; "Squalo" che si prende una martellata in faccia e sulle palle; Il pietrone; "Con quello sei comunque morto!"; Le esplosioni.

Puppigallo 2/11/18 10:09 - 5273 commenti

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Pellicola troppo incostante (una sorta di montagne russe del ritmo e delle scene più o meno riuscite), che però può contare su un Eastwood in forma, che disegna un personaggio particolare; una sorta di "pastore", che segue il suo gregge umano rassicurandolo, aiutandolo nei piccoli problemi quotidiani (sono agricoltori e cercatori d'oro con setacci), ma lasciandoli anche decidere sul da farsi, almeno finchè...Qualche sforbiciata avrebbe giovato; e la resa dei conti mostra una sorta di super uomo. Una discreta pellicola non in grado però di fare il definitivo salto qualitativo.
MEMORABILE: Palle in gola; Entrano nella locanda e svuotano il caricatore alla cieca. Clint, al sicuro, li lascia fare e poi domanda; "Avete finito?".

Rocchiola 22/12/19 10:38 - 965 commenti

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Un taciturno predicatore-pistolero prende le difese di una piccola comunità di cercatori d’oro vessata da un ricco possidente. Dopo alcune regie non proprio esaltanti Eastwood torna al western e completa la sua personale “trilogia della vendetta” recuperando la componente mistico-fantastica dello Straniero senza nome in un contesto però più classico, maggiormente ”americano” e meno “spaghetti”. Quasi un remake del Cavaliere della valle solitaria, resta uno dei pochi western degli anni 80 degni di nota, in attesa del capolavoro de Gli spietati.
MEMORABILE: L'uccisione di spider con la mega-pepita in mano; Il duello finale con il Predicatore che scompare tra le montagne innevate; L'uccisione del cane.

Noodles 14/03/20 17:40 - 2227 commenti

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Il western era morto già da una decina d'anni e tutti i successivi tentativi di riprenderlo sono sempre equivalsi a fare un elettroshock a un cadavere. Clint Eastwood però, che di questo genere se ne intende, gira comunque un film piacevolissimo e scorrevole, con splendidi scenari e una bella storia, sebbene i cliché abbondino e l'allievo prenda molto dal maestro (Sergio Leone). Per passare due ore piacevoli, senza aspettarsi il capolavoro.

Daniela 11/09/20 16:25 - 12660 commenti

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Una comunità oppressa da un ricco prepotente e dai suoi sgherri riceve un aiuto insperato da un cavaliere misterioso giunto da lontano... Quasi un remake del film di Stevens con il malinconico Ladd sostituito dal sarcastico Eastwood memore della lezione leonina, la cui figura è ulteriormente mitizzata dall'accostamento ad uno dei messaggeri dell'Apocalisse. La trama è di quelle basiche tante altre volte narrate e lo sviluppo non prevede scarti di rilievo, ma la carenza di originalità è compensata dall'eleganza figurativa per cui la fama acquisita nel tempo non appare immeritata.
MEMORABILE: "Non si scherza con i fiammiferi"  e poco dopo: "Niente di meglio di un buon legno stagionato".

Camibella 24/02/21 20:08 - 277 commenti

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Un predicatore aiuta una comunità di cercatori d'oro a sbarazzarsi di un prepotente proprietario minerario che vuole mettere le mani sul loro pezzo di terra. Western super convenzionale diretto e interpretato da un immarcescibile Clint Eastwood che si ricorda del suo mentore Sergio Leone e ne mette in pratica tutti gli insegnamenti. Troppo chiaro il riferimento allo Straniero senza nome, del quale ricalca la postura e il linguaggio e troppo di leoniana memoria la trama. Buon film ma non indimenticabile.

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Katullo 11/12/21 09:42 - 329 commenti

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Visti in successione molti western di/con Eastwood sembrano risultare monocordi, tipiche copie di un ciclostile che articola: eroe misterioso-comunità deboli-donne respinte-vendette... In effetti il dinoccolato Clint ben si destreggia tra questi addendi seppur in abiti (spolverini) sulla carta soggettivamente diversi, come in questo del predicatore poco spirituale ma molto efficace a far pulizia. Se squadra che vince non si cambia, il regista protagonista celebra dunque le ennesime nozze con la consuetudine, stavolta forte anche del ministero evangelico che sfoggia intorno al collo.
MEMORABILE: La mazzolata inflitta al povero e gigantesco "Dick" Kiel, celebre "Squalo" bondiano, grande incassatore; Il "welcome back to arms", verso il finale.

Nicola81 12/12/21 22:42 - 2857 commenti

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Clint Eastwood firma un western di transizione tra il notevole Il texano dagli occhi di ghiaccio e l'acclamato (ma sopravvalutato) Gli spietati. Originalità ai minimi termini (palesi i riferimenti alle tematiche di Sergio Leone) e ritmo altalenante, però questo ennesimo vendicatore solitario e senza nome, qui avvolto addirittura dall'abito talare, viene reso con il dovuto carisma, e a livello registico funzionano sia la rappresentazione ambientale sia le sequenze più violente. Diligente la prova del cast di contorno, passabile la colonna sonora di Lennie Niehaus.

Il ferrini 5/08/23 00:37 - 2357 commenti

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Cupo e misterioso, come il suo protagonista, questo western si basa su una struttura decisamente classica ma lo fa con uno sguardo moderno e anche molto personale. La regia e la splendida fotografia offrono una confezione impeccabile e i luoghi hanno grande respiro. Il predicatore è un personaggio complesso e dove non arriva con la fede usa la mazza o la colt (bellissima la scena in cui salva la ragazzina dallo stupro). Infine scompare, così com'era giunto, quasi un angelo, a crederci. Non un capolavoro ma certamente interessante.
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  • Homevideo Gestarsh99 • 4/02/12 18:00
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Warner Home Video:

    DATI TECNICI

    * Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 1.0 Dolby Digital: Italiano Francese Tedesco
    2.0 Stereo Dolby Digital: Spagnolo
    5.1 Dolby Digital: Inglese
    Dolby TrueHD 5.1: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Francese Inglese Spagnolo Tedesco Portoghese Olandese Finlandese Danese Norvegese Svedese
    * Extra Trailer cinematografico
    Ultima modifica: 22/12/19 18:25 da Zender
  • Discussione Maxspur • 18/08/13 18:29
    Galoppino - 208 interventi
    Due attori qui presenti: Charles Hallahan(McGill)e Richard A.Dysart(Coy LaHood)presero parte,tre anni prima,al cult-movie:"La Cosa" di John Carpenter;Richard A.Dysart (Dr.Copper)cerca di rianimare col defibrillatore Charles Hallahan(Norris)innescando tragiche conseguenze.
    Ultima modifica: 18/08/13 18:36 da Maxspur
  • Discussione Maxspur • 19/08/13 23:17
    Galoppino - 208 interventi
    John Russell(Stockburn)aveva lavorato in precedenza con Clint Eastwood ne "Il Texano dagli occhi di ghiaccio"(1976) e "Honkytonk man"(1982).
  • Curiosità Buiomega71 • 10/04/17 19:15
    Consigliere - 25998 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima visione Tv (venerdì 24 marzo 1989 ) di Il cavaliere pallido:

  • Discussione Raremirko • 28/10/19 22:25
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Derivativo ma comunque solido e compatto come quasi tutte le opere dell'iconico Clint; poteva forse differenziarsi qua e là ma il buon cast aiuta e i dialoghi fanno il loro lavoro.

    Riuscito.
  • Homevideo Rocchiola • 22/12/19 10:42
    Call center Davinotti - 1254 interventi
    Malgrado le recensioni non proprio entusiastiche (vedi il sito bluray.com), l'ho trovato un ottimo prodotto. Il video panoramico 2.40 è pulito e discretamente dettagliato. Audio 5.1 di giusto livello.
    Ultima modifica: 22/12/19 18:25 da Zender