Incontriamoci a Las Vegas - Film (1999)

Bel film che, per 3/4, vive della brillantezza dei propri dialoghi e della verve dei propri interpreti. Poi gran finale con l'incontro di boxe, filmato e "raccontato" benissimo. Nulla da dire, Shelton resta il regista "sportivo" per eccellenza.

Film che delude dalle scene sul ring in poi. Infatti la prima parte mi è piaciuta (sembra quasi un road movie) mentre il finale è un po' patetico. La coppia Harrelson-Banderas è ben assortita e simpatica. Anche la Davidovich, a me sconosciuta, è brava. Più che mediocre.

Grande film di Shelton incentrato su una coppia di pugili sfigati costretti a combattere fra loro pur di acquisire soldi e, soprattutto, fama. La prima parte del viaggio è sorretta da ottimi dialoghi e dalle buone interpretazioni di Banderas e Harrelson, tutta la parte dell'incontro è avvincente ed emozionante nel perfetto stile del regista. Finale amaro.

Lolita Davidovich, Grace, è il personaggio più centrato e originale del film: sarebbe stata la terza compagna ideale di Thelma e Louise e per certi versi questo film ricorda quello di Ridley Scott, a partire dalle musiche. Gli altri personaggi e la storia sono invece degli stereotipi visti già diverse volte sulle assolate strade della California e del Nevada e nei ricchi hotel-casino di Las Vegas. L'incontro di boxe tra i due pugili amici è ben calibrato, una volta per uno nei diversi ko, per finire con gli occhi gonfi, ma freschi come rose.

Nulla di originale: Sheldon ripropone schemi collaudati, già in parte testati in Tin cup. Di nuovo, i protagonisti sono due sportivi verso la fine della carriera che hanno avuto la loro possibilità e per un motivo o per l'altro non l'hanno colta. Il film è troppo diseguale: la prima parte on the road, pur nella sua prevedibilità, ha un buon ritmo e alcuni dialoghi frizzanti, mentre i quasi trequarti d'ora di incontro sono decisamente troppi e, per quanto filmate discretamente, le botte sono finte e si vede. Affiatata la coppia protagonista. Toro (un po') spompato.

Tra il road movie e il film sportivo (la disciplina in questione è la boxe). Piuttosto riuscita la prima parte, con la descrizione del viaggio e una buona caratterizzazione dei personaggi. Il film è meno interessante nella seconda, con l'incontro tra i due pugili reso in maniera poco intrigante. Bravi ed affiatati i due protagonisti, Harrelson e Banderas; buono il cast di contorno.

Il road trip iniziale è a tratti sfiancante anche se poteva esser peggio. In effetti il trio protagonista riesce a caversela benino e ho dovuto rivalutare Banderas, prima relegato a un'infima categoria. Dei dialoghi – che poi è tutto lì – qualcosa va, qualcosa un po' meno; qualcosa fa ridere, ma alla fine non c'è niente di memorabile. Non si riesce mai a raggiungere un buon livello, neanche nel match dove solitamente cresce l'adrelina dello spettatore. Non per questo è un brutto film: vedibile solo una volta e facilmente dimenticabile.

Un’elegia dei perdenti che prometteva di rinverdire i fasti del cinema di genere anni '70 e che invece si adagia sui cliché della moderna estetica action. Banderas e Harrelson sono sempre sopra le righe e l’incontro di boxe è sinceramente esagerato e poco realistico. Insomma, più che dalle parti di Città amara o Toro scatenato siamo di fronte a un Rocky travestito da road-movie picaresco. Si salvano gli sorci ambientali della prima parte e un’attraente quanto saggia Davidovich impegnata a frenare la burinaggine dei due protagonisti maschili.