Happy days - Serie TV (1974)

Happy days (serie tv)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/07/07 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO
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Puppigallo 7/07/07 17:12 - 5250 commenti

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Ecco a voi gli anni 50 come meglio non potevano essere messi su pellicola. Un cult, con personaggi indimenticabili: Richie (il più riflessivo del gruppo), Fonzie (l’inarrivabile sciupafemmine e gran figo), Ralph Malf (il pagliaccio con battuta pronta e zero coraggio), Potsie (il poco sveglio, spesso comico e con voce da cantante) Joanie (la sorella di Richie, tutto pepe, chiamata “sottiletta”), Chachi (il cugino di Fonzie), il locale, Arnold's (il primo proprietario asiatico, Pat Morita e il secondo col nasone) e Howard e Marion (genitori spiritosi e amorevoli). Grande!
MEMORABILE: Il primo incontro tra Fonzie e Richie; Quando Fonzie apre bocca e quando proprio non riesce a dire che ha "Sbbb...Sbbb...agliato".

B. Legnani 15/07/07 02:15 - 5519 commenti

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Quasi leggendario telefilm degli Anni Settanta, appuntamento fisso per intere famiglie. La lunghissima serie, come era inevitabile, andò calando col passare del tempo. I migliori episodi sono i primi, quelli con cospicua presenza di Anson Williams (il miglior amico di Richie) e apparizioni da "deus ex machina" di Fonzie, l'asso nella manica della serie. Ma l'attore migliore è Bosley, il padre di Richie: quando c'è, lascia sempre il segno.
MEMORABILE: Uno fra mille. Bosley che gioca a bridge in coppia con la moglie.

Caesars 16/07/07 16:55 - 3773 commenti

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Un telefilm che per la mia generazione è praticamente un mito, il cui valore affettivo è enormemente superiore alla pur valida qualità degli episodi (che ovviamente scadrà man mano che la serie andrà avanti). Fonzie, interpretato da un Henry Winkler che purtroppo per lui verrà per sempre identificato col suo personaggio, è sicuramente quello che più colpisce la fantasia dei giovani spettatori, ma tutte le caratterizzazioni sono ben riuscite e il livello generale è molto buono. Non capolavori ma buonissimi prodotti.

Zender 1/08/07 11:47 - 315 commenti

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Sembra quasi di poter dire che siano esistiti davvero, i Cunningham, da quanto bene sono stati dipinti loro e il mondo che gli gira attorno. Al di là dell'iconica presenza del meccanico sexy Fonzie (innegabile simbolo della serie), è il trio di amici tendenzialmente sfigati che tenta di carpirne il successo con le donne a completare una compagnia affiatatissima e spassosa. Per non dire dei genitori americani-tipo (Marion e Howard, indimenticabile quando indossa il cappellino della "Loggia del leopardo") o della vivacissima sorellina. Epocale.
MEMORABILE: Da pronunciare col pollice alzato: "Ehiii...."

Stubby 17/11/07 01:01 - 1147 commenti

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Che bei tempi quando compariva il juke box e partiva la sigla di apertura del telefilm sul finire degli anni 70: era l'appuntamento fisso per tutta la famiglia davanti al televisore. Una serie genuina e per tutti: grandi e piccini. Ancora oggi quando passa in tv calamita subito la mia attenzione e non riesco a cambiare canale. Certo, col passare del tempo anche Happy Days ha perso colpi, ma resta comunque il serial più amato in assoluto.

Galbo 23/01/08 07:44 - 12372 commenti

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Piccola grande opera televisiva che appartiene ormai all'immaginario collettivo, Happy Days ha segnato in modo indelebile la televisione degli anni '70-80 anticipando una clamorosa operazione di revival degli anni '50, che trovò largo spazio anche al cinema. Le prime stagioni si segnalarono per piccoli capolavori televisivi, frutto di brillanti sceneggiature e di un cast particolarmente azzeccato con volti (e voci del bel doppiaggio italiano) indimenticabili.

Lovejoy 12/07/08 15:07 - 1823 commenti

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Serie tv storica che ha lanciato nell'olimpo delle star attori come Winkler e Howard e nel mito personaggi come Fonzie. Storica la sigla d'apertura, bella ricostruzione degli Anni Cinquanta "made in USA". Cast indimenticabile. Winkler e Howard mai più a questi livelli, Baio eccellente; i migliori comunque sono i due genitori, Marion Ross e, sopratutto, il grande Tom Bosley, simpaticissimo e azzeccato nel ruolo di Howard.

Capannelle 5/03/09 12:20 - 4394 commenti

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Una serie e un personaggio (parlo di Fonzie) entrati nella storia. Non che gli altri non meritino, anzi sono ben assortiti e freschi nelle loro gesta. La famiglia di Richie, su tutti il padre, non può non risultare simpatica. L'umorismo tende all'adolescenziale e c'è un perbenismo di fondo che però non stona, tanto è innocente. Difficile prescindere da questo prodotto.

Gugly 6/03/09 15:31 - 1184 commenti

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American Way of life dei favolosi e nostalgici Anni Cinquanta. Latte, liceo e buoni sentimenti anche per Fonzie che fa il duro. Serie mitica da cui pochi protagonisti riusciranno a sganciarsi (qualcuno per passare dietro la macchina da presa) e che ha lanciato anche Robin Williams. Ancora oggi risulta simpatica per comicità e godibilità, anche se fuori da casa Cunningham si intravede il fondale. Ma avercene di serie di tale qualità oggi!
MEMORABILE: Fonzie.

Fabbiu 9/03/09 07:54 - 2133 commenti

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Serie cult ed icona dei telefilm ben riusciti. Qui si sfiora la perfezione: i tempi comici e l'umorismo della serie (in grado di mantenere una certa verve e freschezza che rende il singolo episodio apprezzabile a distanza di così tanto tempo) sono basati sul mondo dei giovani e il loro rapporto con il mondo del sesso (qualcosa come i film di Porkys ma molto più per famiglie). Fedelissima ricostruzione degli anni 50, impeccabile nell'aspetto e curata nel dettaglio. Ottima le caratterizzazioni dei personaggi. Immortale.
MEMORABILE: Molte battute di Howard.

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Harrys 21/03/09 22:34 - 687 commenti

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Nonostante sia nato parecchi anni dopo la sua prima messa in onda, questo telefilm in qualche modo fa parte della mia infanzia, tant'è stato riproposto. Anch'io sono cresciuto con la famiglia Cunningham, con le imprese di Fonzie Fonzarelli, con le bravate di Potsie e Ralph Malph e con gli hamburger di Alfred e di Arnold (il grande Pat Morita). Culto assoluto.

Pigro 18/04/09 09:57 - 9623 commenti

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Simpatica serie tv che gioca con tutti gli stereotipi degli anni 50 da American graffiti, con brillanti episodi che ruotano attorno al classico gruppo di amici ciascuno con le sue caratteristiche, a cominciare dal mitico mini-macho impomatato a cui guardare con venerazione, Fonzie. Il telefilm è un vero cult, grazie all'efficacia dei personaggi e soprattutto dell'ambientazione, oltre che al tono generale caricaturale, ma gli episodi in sé non sono particolarmente esaltanti. Divertente.

Ale nkf 10/05/09 09:03 - 802 commenti

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Telefilm che ha fatto la storia della televisione. Gli attori sono eccezionali e ogni cosa è al posto giusto. Fonzie è il vero punto fermo che ha fatto diventare questa serie famosissima in tutto il mondo. Fantastica...

Ciavazzaro 18/05/09 17:25 - 4768 commenti

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Sapendo di attirarmi le ire e l'incredulità di molti, ecco un'altra serie che non ho mai sopportato. Non è certo colpa dell'eterogeneo e lodevole cast (soprattutto il buon Tom Bosley) ma alla fin fine non ho trovate le storie molto consistenti e anzi ho riscontrato una certa ripetitività...

Disorder 4/07/09 14:34 - 1416 commenti

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Cultissimo. Nato come spinn-off di American Graffiti e "Love American Style" (serie tv sconosciuta in Italia), oggi è praticamente leggenda. Il personaggio di Fonzie racchiude dentro di sè molti dei miti degli Anni Cinquanta, ma è bello anche tutto il resto: oggi lo chiameremmo buonista, ma ha una sorta di "innocenza" di fondo che lo fa amare. Memorabili le prime puntate, con Fonzie e Richie non ancora amici; purtroppo con l'addio di quest'ultimo la serie non è più stata la stessa. Bello, da vedere e rivedere...
MEMORABILE: L''ufficio di Fonzie (il bagno di Harnolds!); Fonzie che accende il juke-box con un pugno e, quando schiocca le dita, una ragazza va lì e lo bacia.

124c 3/12/09 12:30 - 2911 commenti

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Credo che, oggigiorno, in pochi non abbiano mai visto questo serial di culto degli Anni Settanta, sui mitici anni Cinquanta americani. La gioventù americana di quegli anni, quelli di James Dean ed Elvis Presley, raccontata in divertenti episodi ricchi di belle ragazze, famiglie borghesi, falsi bulletti e tanta musica. Se Fonzie era il re della serie, Richie Cunningham (Ron Howard) ne era il principe. Andato via lui, assieme a Ralph Malph (Danny Most), il serial perdette molti punti. Che mito, però.
MEMORABILE: L'"ufficio" di Fonzie.

Homesick 24/01/10 09:45 - 5737 commenti

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Il filone nostalgia per gli USA degli Anni Cinquanta parla al grande pubblico in una sit-com per famiglie destinata ad un successo smisurato e imperituro, originato non tanto dal contenuto dei singoli episodi - di esito variabile e decrescente nel tempo - quanto per le realistiche caratterizzazioni e la verve dei personaggi: tra i giovani, il "pulitino" Richie/Howard e l'asso pigliatutto - nonché icona delle serie - Fonzie/Winkler; tra gli anziani, il padre Cunningham di Bosley e il nasone Alfred di Molinaro. Tra le guest-stars, anche Suzie Quatro e l'illusionista James Randi.

Ilcassiere 28/04/10 10:05 - 284 commenti

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C'è qualcuno che non ha mai sentito nominare Fonzie o Richie Cunningham? Credo proprio di no... quindi giù il cappello di fronte a questa lunga serie tv degli anni '70/'80, ambientata nei '50, che nonostante semplicità e buonismo è diventata un vero mito per un'intera generazione. Richie, Ralph e Potsie, Fonzie ed il suo irresistibile fascino, Chachi e Sottiletta, Marion ed Howard... tutto ruota attorno a casa Cunningham ed al juke box di Arnold's... Indimenticabile!

Undying 8/05/10 13:15 - 3807 commenti

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Henry Winkler nei panni di "Fonzarelli" se ne và a spasso con giubbotto in pelle e tanta sbuffonaggine. Al suo schioccare di dita ogni problema è risolto e, cosa che ha catalizzato buona parte del pubblico, ogni fanciulla si prostra ai suoi piedi. Visto oggi è manieristico, terribilmente datato, demodé oltre misura. Alla sua epoca un vero tormentone, che ha condizionato milioni di piccoli spettatori pronti a rivaleggiare l'un l'altro forgiando il loro look - e modo di fare - al simpatico protagonista. Epocale, insomma, ma perché non c'era alternativa. O questo o nulla, su (l'unica) RAI 1.

Herrkinski 23/05/10 21:06 - 8052 commenti

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Ormai un classico degli anni '70, replicata migliaia di volte su tutte le reti, questa serie glorificava la magica atmosfera degli anni '50/'60 alla maniera di American graffiti. I personaggi erano tanti, ognuno con le sue caratteristiche, invero abbastanza stereotipate; nel complesso la serie però funzionava, anche grazie a una colonna sonora nostalgica e alla simpatia degli interpreti, su tutti Bosley e Winkler. Personalmente ho sempre trovato la serie un po' stupidotta, preferendo roba tipo Starsky & Hutch, ma riconosco l'importanza storica.

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Piero68 25/05/10 12:09 - 2955 commenti

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È vero, come dice qualcuno, che su "Happy Days" non può essere dato un giudizio assoluto non essendoci pietre di paragone agli inizi del 70. Ma questo è il suo vero punto di forza. Nel senso che questa serie è l'inventrice della "sit-com". Prima i telefilm riguardavano solo poliziotti e animali. Comunque nel complesso la serie risulta ben fatta. Ottime le caratterizzazioni e ottima la scelta del cast. Anche se alla fine i messaggi erano densi del solito buonismo stereotipato, la serie risulta ancora piuttosto attuale. Nonostante i suoi 35 anni.

Dengus 21/01/11 08:28 - 361 commenti

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Rapisce sempre nuove generazioni! Uno spaccato felice degli anni '50 e '60 fatto di sentimenti ed amicizia; esasperato il personaggio di Fonzie, che pur non essendo un adone riesce ad ammaliare le donne come nessun'altro! Va detto che però chi non vorrebbe un amico come lui sempre pronto a farsi in quattro? Ottimi il cast e le storie, anche se nelle ultime serie, con l'entrata di nuovi personaggi e nuove ambientazioni, la serie perde un po' della sua originalità. Evergreen che si guarda sempre volentieri.

Roger 9/11/13 19:31 - 143 commenti

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Telefilm già programmatico nel titolo: come eravamo felici e innocenti un tempo. E infatti tutto ruota intorno a personaggi rassicuranti e simpatici, a una tranquilla famiglia della middle class americana a cui si chiederebbe di non cambiare, crescere mai per non tradirne il ricordo. Per questo le stagioni successive del telefilm, con l'aggiunta di nuovi personaggi e la scomparsa di altri, per me perdono parecchio mordente.

Pessoa 1/10/14 19:58 - 2476 commenti

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Una di quelle cose che s'infilano sotto la pelle, come il primo dentino o la prima volta che si fa l'amore. Credo sia la cosa migliore che la tv abbia mai prodotto. Grandi Bosley, Howard e "Fonzarelli", ma funziona tutto come in un televisore tedesco degli anni '60: potrebbe andare avanti all'infinito. Ha sicuramente cambiato in meglio la società americana del suo tempo (e non solo), ha diffuso valori veri, ha regalato sorrisi puliti. Indimenticabile e irripetibile!
MEMORABILE: La faccia rassegnata di Tom Bosley, sempre uguale, indipendentemente dal problema che immancabile gli si parava davanti all'improvviso.

Gabrius79 1/02/15 02:21 - 1420 commenti

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Uno tra i più famosi telefilm degli anni settanta, che ha fatto scuola grazie ai suoi protagonisti bravi e simpatici. Non una sbavatura nei vari episodi perché recitati bene e quasi tutti con una trama accattivante e solare. Tanti sorrisi, buona musica e la delizia di vedere Tom Bosley e Marion Ross in mezzo a tanta gioventù capitanata da Ron Howard, Anson Williams, Donny Most, Erin Moran e dall'indimenticabile "Fonzie" Henry Winkler.

Alex75 28/02/18 13:38 - 876 commenti

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Sit-com nata sulla scia di American graffiti, è forse la più duratura rappresentazione del “sogno americano” degli anni ‘50, espressione di una società che si stava trasformando (quasi) spensieratamente, tra canzoni e buoni sentimenti. Nei “tipi” fortemente caratterizzati che animano la serie è facile ritrovarsi e ciò ne spiega in parte il successo (è peraltro ottimamente recitata, malgrado le ultime stagioni siano poco interessanti per l’assenza di alcuni personaggi chiave).
MEMORABILE: Fonzie, il suo giubbotto e il suo “ufficio”; La sigla; Howard col fez della Loggia del Leopardo; Il locale di Arnold.

Il Dandi 15/01/19 23:03 - 1917 commenti

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Quei days apparivano happy perché la Corea era finita e il Vietnam non era ancora iniziato, ma presto gli anni di piombo avrebbero creato la necessità di aggrapparsi a una visione ingentilita del passato anche da noi. La sit-com era rudimentale, ripetitiva, pure un po' fessa e bigotta; eppure creò modelli (dalle risate in playback agli equilibri fra personaggi) destinati a riverberarsi ben oltre il revivalismo fino quasi a oggi. Sarebbero due pallini per lo showrunning e cinque per l'importanza di culto: stavolta facciamo una media matematica.
MEMORABILE: Hey!

Il ferrini 2/01/19 00:39 - 2337 commenti

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Così come oggi va di moda il vintage (Stranger things) anche negli anni '70/'80 le serie puntavano sulla nostalgia. È il caso di Fonzie & co, che si muovevano nella colorata e prosperosa America degli anni '50 dando vita a gag invero piuttosto sempliciotte e che riviste oggi scatenano più tenerezza che ilarità. È innegabile tuttavia l'importanza storica di questo telefilm, che tanta fortuna ha portato ai suoi protagonisti, soprattutto Ron Howard. Musiche deliziose, recitazione impeccabile.

Giùan 4/07/21 18:29 - 4528 commenti

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Indimenticabili giorni felici della ingenua preadolescenza, in cui non serviva la cattiva coscienza di tuffarci in una realtà lontana nello spazio e differita nel tempo (la Milwaukee stelle e strisce anni '50); bastava l'empatia per farci immedesimare nella famiglia borghese (che non eravamo) ma in fondo liberal (che avremmo voluto diventare). La familiarità, entità misteriosa e oscura il cui fulcro era Arnold's e che ci faceva sentire vicini e fratelli, la timidezza di Richie, la dabbenaggine di Potsie, la goliardia di Ralph, l'etica di Howard e Marion, il carisma di Fonzie.
MEMORABILE: "Eh già già già...."; La loggia del Leopardo; "Ehiiiiii".
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