Lo straniero senza nome - Film (1973)

Lo straniero senza nome
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Titolo originale: High Plains Drifter
Anno: 1973
Genere: western (colore)
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/06/07 DAL BENEMERITO HOMESICK
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Homesick 24/06/07 17:25 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Eastwood fa tesoro del suo passato in Italia e confeziona un ottimo western gotico e crudo vestendo i panni di un misterioso, cinico e gelido Angelo della Vendetta, con palesi riferimenti a Django il bastardo e ad altri western nostrani di argomento affine. Il doppiaggio italiano purtroppo tende a razionalizzare il finale, smarrendo l’impronta ambigua e fantastica presente nella traccia inglese.

Lovejoy 2/01/08 15:53 - 1823 commenti

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Tra i migliori western diretti e interpretati dal mitico Clint Eastwood. Bella storia, tesa, senza inutili intermezzi romantici, violenta e con un tocco di umorismo nero. Bella regia di Eastwood, che riesce a creare un'atmosfera davvero opprimente nella piccola cittadina. Eccellente anche il cast con lo stesso Eastwood che domina incontrastato la scena ma non è da meno l'ottimo Lewis, padre di Juliette. Cult.
MEMORABILE: L'apparizione del pistolero; dal barbiere; il drammatico finale.

Cotola 15/09/08 01:01 - 9009 commenti

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Giunto appena alla sua seconda prova da regista, Eastwood ha già le idee chiare e mostra le ottime qualità che ne faranno uno dei migliori cineasti contemporanei. Nel caso in questione confeziona un film molto bello ed interessante sia dal punto di vista visivo (la parte più originale della pellicola) che da quello narrativo, che pur non essendo originalissimo è comunque avvincente. In definitiva un western un po' diverso dal solito e sicuramente superiore alla media di genere e quindi di non mancare. Gioiellino.

Ciavazzaro 28/01/09 16:14 - 4768 commenti

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Grande western. Clint Eastwood specialista del genere offre un'ottima interpretazione. La pellicola ha un buon ritmo, ottime scene d'azione, e in questo film vi è una sparatoria mentre Eastwood è dal barbiere (scena poi usata anche in Terremoto: è il film che gli spettatori guardano nel cinema che dopo poco crolla). Non male.
MEMORABILE: L'arrivo in città.

G.Godardi 28/03/09 16:26 - 950 commenti

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Seconda prova registica di Eastwood, quella in cui finalmente si cimenta col genere che gli ha dato il successo come protagonista: il western. Ovviamente non si rifa tanto ai classici Usa quanto piuttosto ai nostri spaghetti western. Il riferimento più ovvio (Leone) non è preponderante, per tematiche e situazioni lo sono piuttosto prodotti minori (Corbucci). Onirico, metaforico e simbolista in alcuni frangenti, è purtroppo vanificato dal doppiaggio italiano. Ad ogni modo un film non banale e sorprendente. Cinico, sarcastico e amaro.

Matalo! 2/04/09 10:39 - 1378 commenti

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All'inizio mi deluse, chissà perché lo trovai un ricalco dei western leoniani. L'influenza c'è ma lo stile di Eastwood è già in nuce; limpido, classico con scarti metafisici improvvisi. Eastwood si ritaglia un personaggio dai tratti spregevoli, una sorta di Joe leoniano senza garbo e vendicativo. Immortale la città dipinta di rosso che da Lago diventa Hell (idea in piccola parte anticipata in Blindman di Baldi).
MEMORABILE: L'elezione del nano Mordecai come sindaco; marianne Hill stuprata. Come un angelo, Eastwood sparisce nel nulla da dove è venuto.

Stubby 6/04/09 10:07 - 1147 commenti

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Ottima prova alla regia per Eastwood che propone un western cupo e piuttosto violento (stupri, morti violente ecc.) con chiari riferimenti allo spaghetti western italiano. Il filo conduttore del film è la vendetta e lo è davvero in tutti i sensi: ogni personaggio ne ha una sua da portare a termine. Film a tratti metafisico con il protagonista che pare avere un sesto senso che lo avverte del pericolo che sta per incombere.

Caesars 11/04/09 14:43 - 3778 commenti

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Seconda prova registica di Eastwood, prima nel genere che lo consacrò "star" attoriale: il western. Molto più vicino allo spaghetti che al classico americano, Eastwood mette in scena uno spettacolo a tratti molto cupo alternato a momenti molto ironici, quasi umoristici. Buona la sua interpretazione così come corretta è la prova di tutti i comprimari. Non è uno spettacolo memorabile, ma garantisce un'ora e mezza di gradevole intrattenimento.

Herrkinski 6/05/09 12:08 - 8072 commenti

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Notevole western di Eastwood, che alla sua seconda regia si cimenta col genere che lo ha reso famoso, seguendo gli insegnamenti del maestro Leone. Il film, assimilabile allo spaghetti-western ma meno ironico e più violento, è un solido esempio di cinema di genere, girato correttamente, ottimamente interpretato da Eastwood e da un cast di contorno decisamente sopra la media. Un peccato che il doppiaggio italiano abbia eliminato i sottintesi soprannaturali della vicenda rendendo il finale tutto sommato un po' scontato, ma la storia funziona.
MEMORABILE: Il finale con il confronto notturno; la scena dal barbiere.

Fabbiu 31/03/10 13:11 - 2136 commenti

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Questo Western molto più vicino allo stile degli spaghetti western che altro, ha un inizio quasi perfetto ed un finale molto bello. In mezzo? La storia mi è parsa alquanto stiracchiata e raccontabile in un minuto; ciò che mi ha colpito, anche se non è poco, è un glaciale Eastwood vendicatore spietato; c'è molta violenza ed anche buona tecnica (indimenticabile la scena dal barbiere) ma in fin dei conti i dialoghi sono stiracchiatissimi e quella patina di umorismo nero è fin troppo superficiale. Vale comunque un paio di visioni per gli appassionati.

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Saintgifts 17/11/10 22:31 - 4098 commenti

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Quello che più sorprende in questo western di terzo tipo (un nuovo stile, si potrebbe dire inventato proprio da Eastwood) è come riesca a riempire tutta la durata della pellicola con una trama così semplice e nemmeno tanto originale. E lo fa anche bene, creando così un prodotto che si rende credibile nella sua irrealtà e, termine che trovo appropriato, nella sua metafisicità. Eastwood appare dal nulla e scompare nel nulla lasciandosi dietro rottami umani e materiali e cuori infranti di donne strapazzate nella giusta maniera. Eh vecchio Clint!

Lupoprezzo 23/02/11 18:53 - 635 commenti

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Il tema della vendetta fa da sfondo al primo western del regista che, recuperando la lezione dello spaghetti western, crea un film atipico, condito da bizzarrie (il nano sindaco e sceriffo) e valorizzato da un'ultima parte onirico/fantastica davvero notevole (splendida la città "infernale"). Validissima la regia e ottima la prova di Clint Eastwood nei panni del giustiziere/fustigatore.

Galbo 26/02/11 07:20 - 12380 commenti

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Primo film western diretto (e interpretato) da Clint Eastwood. Si tratta di un revenge movie non particolarmente originale dal punto di vista narrativo con una trama già ampiamente sfruttata nei film del genere. Il regista rivela però tutto il suo talento visivo e ne deriva un film godibile, senza fronzoli spettacolari ma fortemente impregnato di realismo e violenza.

Nando 18/12/11 01:02 - 3810 commenti

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Western rarefatto con musiche lievemente stranianti e una buona dose di sana violenza. Lo sviluppo narrativo non brilla per originalità ma si avvale di valide scene coadiuvate dalla sorpresa finale. Eastwood mostra il suo solito sguardo misterioso e evidenzia la sua solita efficacia.

Rambo90 2/06/12 16:38 - 7676 commenti

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Al secondo film da regista (primo fra i western) Eastwood confeziona già una storia godibilissima, con una violenza maggiore della media ma senza rinunciare a qualche tocco d'humor e una spruzzata di paranormale (chi è lo straniero?) nel bellissimo scontro finale. Qualche rallentamento di troppo nella parte centrale, ma ancora oggi un degno prodotto del genere western, notevole anche nella colonna sonora alienante.

Capannelle 12/06/12 08:31 - 4398 commenti

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Un Eastwood ancora nostalgico dei fasti leoniani, anche se introduce qualche dose di cinismo e soluzione visiva interessanti. Il contenuto non è nulla di che, lo stupro iniziale (il "saggio educativo") fa sorridere e nella parte centrale appare anche ripetitivo. Come anticipato, si sceglie la strada del cinismo beffardo e anche della metafisica piuttosto che il romanticismo o l'epopea del western tradizionale.
MEMORABILE: Il villaggio dipinto di rosso.

Mutaforme 30/01/13 11:17 - 415 commenti

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Grande film di Eastwood che ripercorrere il cinema di Sergio Leone, pur introducendo varianti interessanti come un tocco di umorismo e un finale gotico. Il regista americano se la cava egregiamente e non fa rimpiangere il passato. L'unica pecca è l'assenza di una colonna sonora che lo renda memorabile. ***!

Tarabas 19/07/13 11:03 - 1878 commenti

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Uno straniero si piazza in un villaggio minerario, i cui abitanti nascondono un segreto. Non così ben custodito da evitare conseguenze. Ambientato, non a caso, in un luogo-prototipo del set western e che, non a caso, viene ribattezzato "Hell" e poi dato alle fiamme, il film è un impasto della lezione leoniana con ambizioni di racconto metafisico (inconsueto per Eastwood). Derivativo, certo, ma il risultato finale è di impatto, subdolamente affascinanti alcune idee (le case tinte di rosso). Sembra girato come un addio al genere, per fortuna non sarà così.

Mtine 27/12/14 17:35 - 224 commenti

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Geniale prima incursione di Clint Eastwood nel western da regista. "Lo straniero senza nome" è una perla di gran classe, che si addentra in un genere ormai al tramonto per stravolgerne il linguaggio e il significato stesso. Dopo un inizio quasi di ispirazione leoniana il film assume le caratteristiche di un thriller dalle atmosfere morbose e claustrofobiche, a tratti polanskiane, per terminare nel fantastico, con una memorabile carneficina dai toni biblici. Ottime e stranianti le musiche. Finale orrendamente stravolto dal doppiaggio italiano.
MEMORABILE: "Yes, you do".

Rigoletto 28/02/15 15:14 - 1785 commenti

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Eastwood non poteva evitare una regia nel genere che lo ha reso famoso come attore; e il film, giustamente, se lo crea sulla misura delle sue capacità attoriali e costruendosi un personaggio da eroe/anti-eroe ma comunque poco positivo. Il risultato è godibile per chiunque, anche per coloro che non impazziscono per il western. Ottimo cast che annovera nomi come Geoffrey Lewis e Mitchell Ryan, mentre a John Hillerman (Higgins in Magnum P.I.) tocca un piccolissimo cameo.

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Faggi 1/01/16 20:13 - 1549 commenti

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Western che è come una storia d'oltretomba. Non ho mai dubitato che il personaggio interpretato da Eastwood fosse una sorta di spettro vendicatore. Tutto fila come nella dimostrazione di un teorema già dimostrato; non si dubita del finale per poi scoprire che ci si sbaglia, perché la conclusione è altrove e ha a che fare con il mondo degli spettri, appunto. Sceneggiatura a orologeria, girata con mano ferma, invenzione e umorismo (nero).

Minitina80 18/09/18 08:11 - 2980 commenti

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Appare chiaro fin dall’inizio dove affondano le radici del film, anche se Eastwood ci mette del proprio aumentando le dosi di violenza e aggressività. Lo straniero senza nome è prevedibilmente un abile pistolero dotato di raro cinismo e privo di paura, talmente esasperato nei comportamenti da sembrare uscito da un fumetto. Per quanto lo scritto sia piuttosto legato agli standard del genere, si configura come un western atipico per quel tocco surreale nel concepire la resa dei conti. Stesso dicasi per la musica, a tratti spettrale.

Nicola81 11/01/20 14:39 - 2840 commenti

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Discontinuo ma interessante, il primo western di cui Eastwood firma anche la regia. Inizia nel modo più classico e in fondo non sarebbe altro che l'ennesima storia di una vendetta, se il tutto non fosse avvolto in un'atmosfera metafisica che nel finale lambisce anche il paranormale (ma qui il doppiaggio italiano entra a gamba tesa), facendo acquisire un senso compiuto ad alcune stranezze sparse qui e là; e anche la colonna sonora di Dee Barton contribuisce ad alimentare il clima spettrale. Buone le interpretazioni.

Rocchiola 17/12/19 12:15 - 953 commenti

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I vili abitanti di un villaggio minerario assoldano per difesa un misterioso pistolero che ben presto assume in modo violento e dittatoriale il controllo della piccola comunità. Nel suo primo western da regista Eastwood affronta il tema della vendetta tanto caro al genere con un tocco soprannaturale del tutto inedito. I pur evidenti debiti nei confronti dei maestri Leone e Siegel sono superati dagli inusuali e simbolici tocchi di misticismo fantastico. E poi l’idea di trasformare la città in una specie d’inferno rosso è davvero originale.
MEMORABILE: “Tu hai bisogno di un bel saggio educativo”; Il nano Mordecai nominato sindaco e sceriffo; La risatina sadica di James; L'esecuzione a frustate.

Puppigallo 24/01/20 18:10 - 5258 commenti

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Buon western in cui si inizia a percepire il talento registico di Eastwood, anche se ancora a sprazzi. Interessante e particolare l'atteggiamento del protagonista, mosso da vendetta, che dispone a suo piacimento degli abitanti di una cittadina colpevole, a suo avviso, in quasi tutti gli effettivi, nonostante i suoi obiettivi siano altri. Oltre a lui, rimane impressa la figura del piccolo uomo, insignito di un grado che però, come sottolinea uno del posto, "Non durerà per sempre". Pur non proponendo altro di particolarmente originale, la pellicola ha il pregio di manenere vigile lo spettatore.
MEMORABILE: Volenti o nolenti, tutti devono assecondare il protagonista; Come procurarsi tre cavalli e un vestito; Orecchio saltato; Tutto rosso.

Silvestro 12/03/21 23:28 - 358 commenti

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Grande primo film western da regista per Clint Eastwood. Dopo una prima parte in cui omaggia Sergio Leone, il film assume sfumature sempre più cupe per arrivare a un finale memorabile dai toni quasi apocalittici. Le musiche, che col western hanno poco a che fare, contribuiscono a creare un'atmosfera tenebrosa. Un'opera eccellente che offre tanti spunti e che può essere apprezzata anche da chi ha poca familiarità col genere western.
MEMORABILE: Il finale di fuoco e fiamme, davvero apocalittico.

Katullo 27/11/21 13:56 - 327 commenti

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La gavetta assolta con la trilogia del dollaro diventa un lasciapassare non indifferente per un regista in erba che ne fu impareggiabile protagonista. Il poco più che quarantenne e futuro collezionista di Oscar offre una seconda ondata di brividi dietro e davanti la macchina da presa, servendosi dell'ambientazione forse a lui più congeniale e sfidando una censura, al vaglio attuale, eufemistica (il presunto stupro). Stabilmente ancorato all'impassibilità dello stereotipo eastwoodiano, il cupo alone della vendetta ammanta l'intera vicenda e il suo biforcuto finale. Trascendentale.
MEMORABILE: Dal barbiere; Sigari e stivali gratis; Le esercitazioni con i fantocci sul carro; I flashback della fustigazione; L'iscrizione sulla lapide.

Giùan 15/10/22 14:12 - 4539 commenti

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Al suo primo western da regista, Clint mostra già di aver fatto propria la lezione di maestri e padri putativi del genere, dall'incipit teso e snervante (il lungo carrello che ci conduce, "attraverso" lo straniero, lungo la città che presto diverrà Inferno), fino all'epilogo quasi da horror sovrannaturale in cui la Vendetta compie il suo rituale implacabile tra buio e sangue. Nel mezzo non tutto è di prima mano e spesso il film inciampa in una narrazione involuta e in derive discutibili (la misoginia in entrambi i personaggi femminili). Stupenda la fotografia di Surtees. Spietato!

Enzus79 14/12/22 22:17 - 2873 commenti

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Gli abitanti di un paese sperduto si affidano a uno straniero per difendersi da un gruppo di criminali. Western con tutti gli ingredienti del caso, col tema della vendetta come principale. Clint Eastwood, al suo terzo film da regista, non delude affatto. Tutti i personaggi risultano azzeccati, specialmente i nemici del protagonista. Colonna sonora così così.

Bullseye2 21/04/23 20:15 - 393 commenti

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Quasi sicuramente il più italiano dei western statunitensi: Eastwood riversa tutte le lezioni apprese in Italia da attore (c'è ovviamente molto Leone, almeno nel gusto per l'humour) e probabilmente da spettatore (Corbucci, western gotici come quelli di Margheriti e Garrone) girando un film estremamente atipico, violento e divertente in un'era di decadenza per il cinema western mondiale. Film sicuramente non innovativo (soprattutto per gli spettatori italiani, non solo dell'epoca) ma da vedere comunque, sia per la sua qualità che come curiosità cinematografica. Ottima OST.

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Il ferrini 2/03/24 23:59 - 2345 commenti

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Grandioso esordio alla regia di un western per Eastwood, che dipinge un paese piccolo tanto fuori quanto nell'animo. Non solo hanno decretato la morte del loro sceriffo ma sono anche così vigliacchi da affidare il compito di massacrarlo a dei banditi per poi mandarli in galera. Ora i tre stanno per uscire e andranno a vendicarsi, ma nel paese arriva uno straniero che li aiuterà. Bellissima la location, di fronte a un enorme lago (nome anche della città) e trovate sceniche di grande impatto per un finale davvero impressionante. Da vedere.
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  • Discussione Caesars • 11/04/09 14:47
    Scrivano - 16800 interventi
    Leggo nel commento di Homesick: "Il doppiaggio italiano purtroppo tende a razionalizzare il finale, smarrendo l’impronta ambigua e fantastica presente nella traccia inglese.".
    Potresti mica spiegarmi un pochino questa cosa, che mi pare assai interessante (il finale con audio italiano l'ho ben presente, mi manca quello inglese)
  • Discussione Homesick • 12/04/09 17:10
    Scrivano - 1364 interventi
    Eccomi, scusa il ritardo…

    SPOILER
    Nel finale il nano, scrivendo sulla tomba il nome dello sceriffo ucciso, si rivolge allo straniero dicendogli: “Non mi hai mai detto il tuo nome”. Lo straniero gli risponde “Hai appena scritto quello di mio fratello”. E viene inquadrata la tomba con il nome “Marshal Jim Duncan. Rest in peace”.
    In inglese, invece, la domanda è, più precisamente, “Non ho mai saputo il tuo nome”(“I never did know your name”) e la risposta dello Straniero: “Sì che lo sai” (“Yes, you do”). Quindi, si insinua che lo Straniero sia lo spirito vendicatore dello sceriffo ucciso, giustificando così l’impronta gotico-soprannaturale che caratterizza diversi passaggi del film.
    Eastwood ha spiegato che l’idea del fratello della vittima - contemplata solo nella prima stesura del film - è rimasta nel doppiaggio italiano, spagnolo, francese e tedesco:
    http://en.wikipedia.org/wiki/High_Plains_Drifter
  • Discussione Tarabas • 13/04/09 17:48
    Segretario - 2069 interventi
    Interessantissimo. In effetti mi è sempre suonato un po' male, quel finale chiarificatore.
    Grazie, questo mi fa ancora più apprezzare questo film(che è uno dei miei preferiti di sempre).
  • Discussione Homesick • 13/04/09 18:13
    Scrivano - 1364 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    Interessantissimo. In effetti mi è sempre suonato un po' male, quel finale chiarificatore.
    Grazie, questo mi fa ancora più apprezzare questo film(che è uno dei miei preferiti di sempre).


    Tra l'altro proprio queste caratteristiche lo avvicinano a certi western gotici italiani degli anni '60 come Sentenza di morte e Django il bastardo.
    Ultima modifica: 14/04/09 02:13 da Homesick
  • Discussione Caesars • 13/04/09 20:22
    Scrivano - 16800 interventi
    Veramente molto interessante questa cosa, grazie a Homesick per averlo segnalato.
  • Discussione Fabbiu • 23/03/10 23:45
    Archivista in seconda - 652 interventi
    ecco l'immagine del titolo di testa
    Ultima modifica: 23/03/10 23:46 da Fabbiu
  • Homevideo Tarabas • 2/10/13 14:45
    Segretario - 2069 interventi
    Il film è ora disponibile anche in bluray Universal.
    Ultima modifica: 17/12/19 14:39 da Zender
  • Musiche Mtine • 5/01/15 19:45
    Galoppino - 90 interventi
    La main track della colonna sonora è inserita nel "capolavoro" di Vito Colomba Quattro carogne a Malopasso.
  • Homevideo Rocchiola • 17/12/19 12:19
    Call center Davinotti - 1238 interventi
    Gran bel prodotto, in occasione del 40° anniversario il film è stato adeguatamente tirato a nuovo. Le immagini restaurate e rimasterizzate appaiono pulite, luminose ed ottimamente definite nel corretto formato panoramico 2.35. L'audio originale mono si difende con una buona potenza e sufficiente chiarezza. Consigliato.
  • Discussione Il ferrini • 2/03/24 23:43
    Segretario - 95 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    Interessantissimo. In effetti mi è sempre suonato un po' male, quel finale chiarificatore.
    Grazie, questo mi fa ancora più apprezzare questo film(che è uno dei miei preferiti di sempre).
    Interessante ma totalmente inverosimile. I membri del paese intero lo avrebbero riconosciuto, essendo stato il loro sceriffo ed avendolo fatto uccidere. Anzi, in realtà è già poco spiegabile che non notino la somiglianza, tant'è che per le scene dell'uccisione del fratello Eastwood prese appositamente una controfigura che gli fosse assai simile.
    Intrigante, ne convengo, ma farebbe praticamente crollare l'intero film.