Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/06/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

B. Legnani 4/06/07 22:28 - 5519 commenti

I gusti di B. Legnani

Un po' deludente. Dissacrante, ma sfociante in un eccesso che lo rende, qua e là, fastidiosetto. Gioca bene una carta, quella rappresentata da Valeria Moriconi, che porta perfettamente il fascino della donna matura. Efficace Al Cliver (al suo massimo, almeno secondo quella che è la conoscenza che ho di lui), il saprofita che profitta di ogni situazione. Paurosamente fuori parte la Agren. Sul manifesto stava scritto "sapròfita" con l'accento sulla "o", per evitare che lo spettatore sbagliasse la pronuncia.
MEMORABILE: Nel finale, la violenta, mezza citazione da La Corazzata Potemkin, del grande maestro sovietico Sergei M. Eisenstein.

Il Gobbo 8/01/08 23:23 - 3015 commenti

I gusti di Il Gobbo

Morbosetto e olezzante di esercizio manieristico, alla Samperi/Bellocchio (più il primo) dei primi tempi scopiazzati scolasticamente e con mano piuttosto greve; tuttavia non è malaccio malgrado i frequenti scivoloni trash (da Carlo Monni santone alla Agren finta beghina - ma dai... ). Succulenta la Moriconi, funzionanti Cliver/Conti muto (buona idea purtroppo non replicata) e l'odiosissimo ragazzino. Discontinuo, buono il colpo di scena finale.

Homesick 1/12/08 15:30 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

L'esordio registico di Nasca si colloca a metà strada tra la famiglia allo sfascio de I pugni in tasca e l'erotismo pruriginoso di Grazie zia, con l'anticipo di quelle forme di religiosità popolare (il pellegrinaggio a Lourdes) che saranno l'asse portante del successivo Malìa. La Moriconi si rilancia come moglie frustrata e vogliosa, Conti se ne sta muto fino allo choc finale, la Agren è seria e quasi monacale, il giovanissimo Marinangeli pare un aspirante Alex/Lou Castel. Scombinato, eppur rappresentativo di una certa stagione del nostro cinema.

Cotola 27/03/09 17:36 - 8998 commenti

I gusti di Cotola

Ispirandosi a un certo cinema dell'epoca (specie quello di Samperi), Nasca dà vita ad una galleria di personaggi bizzarri e sgradevoli attraverso i quali non dice nulla di sostanzialmente nuovo (il tema della famiglia come coacervo di desideri repressi era già stato rappresentato con ben altri risultati). Tuttavia la pellicola è dignitosa, anche se a tratti confusa, soprattutto grazie a riuscite iniezioni di umorismo nero che colpiscono i bersagli a cui si rivolgono. Un po' di maniera la descrizione della società dell'epoca. Non male.

Undying 22/07/09 21:10 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Ercole (Al Cliver) ha abbandonato gli studi per afasia e si è riciclato in ruolo d'autista (nonché amante) della baronessa Clotilde (Valeria Moriconi). Durante un viaggio a Lourdes, con finalità speculative sulle precarie condizioni di salute di Parsifal, figlio della nobile casata, il gruppo s'imbatte nella bella Teresa (Janet Agren). Curiosa, ma caotica, parabola sull'opportunismo. Sfruttatore ovvero parassita: il significato del titolo. Pier Luigi Conti (Al Cliver) per la prima volta in un ruolo principale per il quale ottenne pure una nomination per il Nastro d'argento come miglior attore.

Daidae 27/02/10 20:10 - 3163 commenti

I gusti di Daidae

Dissacrante e spinto, è forse la migliore interpretazione di Al Cliver alias Pierluigi Conti, valido caratterista italiano del 70-80. Qualche esagerazione di troppo ma nel complesso un film niente male. Ottimo il cast, a partire dalla sensuale Moriconi per terminare con l'odioso ragazzino.
MEMORABILE: Il finale.

Stefania 6/01/11 22:33 - 1599 commenti

I gusti di Stefania

Il capovolgimento dei tradizionali equilibri di potere (uomo-donna, anziani-giovani, borghesia-proletariato), il parassitismo come rivoluzione muta e passiva, il connubio tra religiosità popolare e sensualità: c'è molta carne... sulla graticola, il fumo è acre di sarcasmo e di rabbia, gli eccessi caricaturali nei personaggi sono spesso grevi, ma gustosi. Lo scarto finale sul metafisico e imperscrutabile intreccio tra Peccato e Grazia è un colpo che va a segno. Buon film!
MEMORABILE: L'enuresi cronica del piccolo Parsifal. La Agren a Lourdes col reggiseno in mostra sotto la camicetta. Il coito Cliver-Agren accanto alla nonna morta.

Kazanian 30/09/12 16:08 - 48 commenti

I gusti di Kazanian

Grande film in cui tutto è convincente, da Al Cliver (nonostante una certa inespressività) al terribile ragazzino paralizzato fino alla madre non tanto a posto e la Agren finta timorata. Il racconto appassiona e si vuol vedere fin dove si spingeranno i protagonisti. Forse già avanti, per l'epoca.

Ronax 9/06/13 01:32 - 1244 commenti

I gusti di Ronax

Ambizioso esordio di Nasca che tenta, a metà dei '70 e più o meno contemporaneamente a Bazzini e a Pirri, di far rivivere i furori iconoclasti del cinema sessantottino. I momenti magici però non si ripetono: le provocazioni girano abbastanza a vuoto e i pugni nello stomaco non colpiscono mai veramente. Ciò detto, il film è tutt'altro che da buttare, a cadute macchiettistiche fanno da controcampo momenti felici e il finale lascia indubbiamente il segno. Cliver passabile, irresistibilmente sensuale la Moriconi, totalmente assurda la Agreen.
MEMORABILE: L'amplesso fra Cliver e la Agreen di fianco alla morta.

Lucius 25/12/13 00:30 - 3015 commenti

I gusti di Lucius

Il classico scandalo di provincia di una famiglia borghese X. Lei è nobile e sola, lui un seminarista povero, aitante e fuori da ogni schema. Due mondi lontani che si attraggono, pur con diversi sentimenti, in un vortice di ineluttabile passione. Pur con tempi morti e troppo spazio dedicato all'imbelle ragazzino, la sceneggiatura risulta realistica. I personaggi sono gradevoli (ad eccezione sempre del ragazzino) e fuori dai cliché. Una pellicola che descrive con autenticità taluni ambienti altolocati in cui tutto è permesso (o quasi).

Giancarlo Marinangeli HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Cicciolina amore mioSpazio vuotoLocandina L'albero dalle foglie rosaSpazio vuotoLocandina Peccatori di provinciaSpazio vuotoLocandina Ritratto di borghesia in nero

Giùan 11/10/14 14:55 - 4528 commenti

I gusti di Giùan

Pellicola indubitabilmente curiosa, che per la sua stessa intrinseca fragile "eccessività" non riesce ad assurgere a reale oggetto di culto. Nasca non gioca male la carta della "derivatività" (dai coevi Bellocchio e Samperi come è stato detto ma anche dal Pasolini di Teorema o da certo Buñuel), infondendo ai suoi personaggi una discreta carica perturbante (dall'afasico necrofilo Cliver, alla inaspettata mantide Moriconi, alla fragrante frigidità della Agren); troppo però è lasciato a metà in una evidente incapacità di sintesi e incisività.

Giacomovie 1/05/15 11:37 - 1397 commenti

I gusti di Giacomovie

Il saprofita è un organismo che si nutre di materia organica morta. In questo film non può che essere identificato col personaggio dell’ex prete quasi muto (Al Cliver) ma l’accostamento è un po’ forzato in quanto si comporta più da parassita che da saprofita. L’intento di Nasca è comunque quello di denunciare malcostumi sociali e falsa moralità e lo fa partendo da situazioni estreme (l’invalidità e l’emarginazione) e puntando sullo humour graffiante di situazioni tra loro slegate. Le frecciate al mondo ecclesiastico sono però riuscite.

Markus 27/09/15 11:22 - 3680 commenti

I gusti di Markus

Evidente epigono del ben più noto Grazie zia di Samperi. Nasca traccia un drammetto borghese con personaggi improbabili, a partire dal "sacerdote" Al Cliver (impedito nella parola) impiegato come “stallone” dalla sexyssima signora di casa (Valeria Moriconi). Chiaro che l'intento del film è assecondare una certa pruderie e, quindi, cavalcare un filone che per qualche tempo ebbe successo. Divertente il ruolo del piccolo Parsifal (Giancarlo Mariangeli). Sul versante pruriginoso concorrono Janet Agren e Cinzia Bruno.

Marcolino1 19/11/16 14:46 - 553 commenti

I gusti di Marcolino1

Nasca anticipa il tema della superstizione religiosa che tornerà nel suo seguente film del '75. Qui il discorso si estende nella relazione tra il fascismo defunto e la religione superstiziosa e a cui i personaggi del film (tra cui il bravissimo pre-adolescente Marinangeli baby gerarca nero) si attaccano come una pianta saprofita si nutre di organismi morti. Scoperto il fallimento del fanatismo e distrutto ciò che lo rappresenta, avverrà il vero miracolo, in contrasto con i finti Gesù e la follia delle false promesse di Lourdes.
MEMORABILE: Al Cliver seduce la Agren a Lourdes accanto al corpo defunto della madre di lei; I deliri fascisti di Marinangeli.

Deepred89 5/06/17 18:21 - 3701 commenti

I gusti di Deepred89

Dramma morboso tipicamente settantiano che si innalza al di sopra della media del genere per la sua abilità nel mescolare sacro e profano non senza toni ironici e dissacranti e per un personaggio principale che rimane impresso, impersonato da un Al Cliver nel ruolo della vita. Purtroppo il crescendo regge fino a un certo punto e il film delude proprio nel segmento decisivo (ambientato a Lourdes), tra tempi un po' sbilanciati e un finale tra provocazione e sorpresa la cui esagerazione lascia più perplessità che sconvolgimento.

Bubobubo 18/09/18 00:18 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Pruriginoso, dissacrante, bachtiniano saggio cinematografico sull'opportunismo umano. Il (quasi) muto protagonista ne è solo l'esempio più eclatante, ma nessuno fa niente per niente: c'è chi si vende per amore (gay, etero, incestuoso), chi per l'oro delle salme, chi per un'ombra di ascendente sul prossimo. Nell'Italietta dei tifosi (sparsi tra curve provinciali, luoghi di pellegrinaggio e nostalgici ricordi del Ventennio) non ce n'è uno che non abbia la rogna. A tratti disomogeneo, ma colpisce a fondo. Il successivo sarà ancora migliore.
MEMORABILE: Janet Agren accoglie la notizia del "miracolo" del seminarista con la camicetta aperta.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Curiosità Zender • 11/01/13 13:35
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" un altro flano del film, che chiarisce meglio il titolo con stile zanichelliano:

  • Discussione B. Legnani • 11/01/13 14:35
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    CURIOSITA'

    Visto l'ultimo post zanichelliano... Il saprofita s'approfitta...
    Ultima modifica: 11/01/13 18:09 da B. Legnani
  • Discussione Zender • 11/01/13 16:55
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Vito chi è? L'uomo post? Il post-uomo?
  • Discussione Caesars • 11/01/13 17:29
    Scrivano - 16796 interventi
    "Vito, l'ultimo post" sarebbe un bel titolo per un film di serie z postnucleare.
  • Discussione B. Legnani • 11/01/13 18:12
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Mancava la S. Era un accusativo alla greca ma, si sa, io getto perle ai Proci...
  • Discussione Zender • 11/01/13 18:21
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Immaginavo, fingevo solo di non itacapire, che come immaginerai significa sì non capire l'italiano ma anche. Peraltro l'avevo troppo rimpiccilito, l'ho corretto.
  • Discussione Caesars • 14/01/13 08:48
    Scrivano - 16796 interventi
    Ovviamente anch'io scherzavo. Bello: "... getto le perle ai Proci".
    Invece non capisco la frase di Zender di qui sopra: "Immaginavo, fingevo solo di non itacapire, che come immaginerai significa sì non capire l'italiano ma anche." Credo che ne manchi un pezzo (oppure sono proprio io che manco).
  • Discussione Zender • 14/01/13 09:38
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Non preoccuparti, Caesars, è normale, era comunque legata alla frase precedente di Legnani in riferimento al non capire l'italiano e all'isola di Ulisse e dei Proci :) E' solo che mi son dimenticato di cancellarla.
    Ultima modifica: 14/01/13 09:40 da Zender
  • Discussione B. Legnani • 14/01/13 10:17
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Avevo capito che scherzavate.
  • Homevideo M.shannon • 28/08/13 21:51
    Disoccupato - 310 interventi
    Dvd Cinekult



    Ultima modifica: 28/08/13 21:55 da M.shannon