Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Questa volta Kersey (Bronson) non fa nemmeno in tempo a tornare a New York che gli immancabili teppisti selvaggi gli fanno trovare il morto in casa: è l'amico che stava andando a salutare; e che saluta infatti, ma in modo definitivo... D'altra parte sta a Belmont, nel Bronx, quartieraccio in cui subito Kersey si trova a proprio agio... I condomini della vittima sono tutta gente che non vede l'ora di fargliela pagare, alle bande di tipacci sguaiati e violenti che infestano la zona, e il buon Bennett (Balsam), che abita lì da una vita, capisce che quello sconosciuto è la persona giusta, quello che una mano a bonificare il quartiere gliela può dare veramente.
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D'altra parte Kersey si è procurato una pistola che fa sembrare la 44 Magnum un giocattolo per bambini, una specie di cannone portatile da caricare con cartucce che egli stesso pazientemente riempie di chiodi per aumentarne l'effetto letale. E si presenta subito bene ai ragazzacci del posto: i due che gli stanno rubando la macchina li stende senza pensarci troppo. L'ispettore capo Shriker (Lauter), che ha il suo bel daffare a ripulire Belmont e che conosce Kersey dai tempi delle sue prime allegre stragi di dieci anni prima, pensa bene che, per svolgere il lavoro sporco, uno con la giusta esperienza cascherebbe a pisello. Il curriculum di Kersey non mente e quindi stavolta la polizia lo assume (“in nero”), chiedendogli semplicemente di ammazzare chi fa il cattivo. Niente di meglio, per il nostro, che ha già individuato il suo nemico numero uno in un tipetto biondo (O'Herlihy) che il film dipinge più spregevolmente possibile.

La differenza grossa, rispetto ai due film precedenti - tra loro molto simili - la fa soprattutto il secondo tempo: benché si insista molto meno con la violenza grafica, gli stupri insistiti e lo splatter, sale incredibilmente il numero di vittime (più del doppio di quelle che ci avevano rimesso insieme la pelle nei primi due, moltiplicate per sei) e si gioca negli ampi spazi di uno scenario da guerriglia urbana decisamente più spettacolare rispetto ai singoli agguati a cui eravamo abituati. La quantità di stunt, di gente che vola dalle finestre o cade dalle scale, esplode, brucia viva, fa capire come Michael Winner - per la terza volta regista sotto la produzione d Golan & Globus - abbia proprio cambiato marcia: non più una relativamente mirata caccia all'uomo ma una lotta armata pesante tra due fazioni (quella di Bronson è assai sparuta e mal assortita, a dire il vero) che si fronteggiano lungo le strade mettendo a ferro e fuoco Belmont. Una bella location peraltro, a conferma di quanto la professionalità e la qualità di Winner non vengano a mancare nemmeno quando la si butta in caciara come in questo caso, quando si flirta col trash sapendo chiaramente ciò che la critica penserà di un lavoro simile.

Di nuovo accompagnato dalle musiche di Jimmy Page, il film si rivela molto più vario e meno statico dei precedenti, con una nuova fiamma (Raffin) per Kersey che, fin dall'entrata in scena, tutti sappiamo a quale fine è destinata. Lui reagirà, e questa volta finendo col servirsi pure di... armi di distruzione di massa per sterminare i bulletti a gruppi. Una baraonda divertente e spettacolare.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 31/05/07 DAL BENEMERITO DEEPRED89 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 17/10/23
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Deepred89 31/05/07 21:36 - 3701 commenti

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Rispetto al numero 2 sale il livello di azione violenta (le scene più forti comunque rimangono sempre fuori campo), ma la regia è più raffazzonata del solito e il montaggio è abbastanza approssimativo. Si riscatta negli ultimi spassosissimi 20 minuti, che ricordano Woo e Castellari (anche se con le dovute differenze). Bronson è dal secondo capitolo che non cambia espressione, ma il suo personaggio riesce a funzionare comunque. C'è anche Martin Balsam (!). Musiche rozze, ma efficaci.

B. Legnani 29/07/07 00:11 - 5519 commenti

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La necessità di creare motivazioni che rendano ancora necessaria l’azione di Paul Kersey porta all’eccesso che sfocia nel grottesco. Nel mezzo disastro è coinvolto un grande come Martin Balsam. Charles Bronson conosce la lezione a memoria, ma per salvare il film ci sarebbe voluto ancora Vincent Gardenia (ma forse non sarebbe bastato neppure lui). Da non rivedere.

Lovejoy 10/12/07 13:52 - 1823 commenti

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Dopo il secondo capitolo la serie giunge al suo culmine. Forse non sarà un capolavoro, ma nelle scene d'azione riesce a convincere come ben pochi altri sanno fare e Winner realizza un film godibilissimo dal primo all'ultimo minuto. Bronson è sempre eccellente e qui è affiancato da altri due cavalli di razza, ovvero Ed Lauter, il capo della polizia, e Martin Balsam. Bello.

Galbo 18/05/08 10:47 - 12372 commenti

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Terzo episodio della saga del giustiziere, ancora diretto da Michael Winner. Il regista insiste ancora maggiormente che nei precedenti episodi sul versante action e della violenza (talvolta peraltro piuttosto gratuita). Il risultato è un film che, sebbene pregevole nella realizzazione, appare estremamente ripetitivo ed iperviolento, con un Bronson che comincia a mostrare i segni del tempo, apparendo talora francamente fuori luogo.

Ciavazzaro 20/05/08 14:44 - 4768 commenti

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A partire dal terzo capitolo, purtroppo, il livello comincia un pochino ad abbassarsi. Questo episodio si può vedere anche per la presenza della vecchia gloria Martin Balsam, mentre purtroppo Charles Bronson (se pur bravo) comincia a invecchiare. Regia non troppo riuscita. Per appassionati.

Herrkinski 30/05/08 18:45 - 8052 commenti

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Terzo episodio firmato Winner/Bronson. Stavolta però il tono cambia decisamente e, accantonata l'atmosfera più seriosa da thriller urbano dei primi due, con questo nuovo episodio Bronson viene trasformato in una vera e propria macchina da guerra e il film prende una piega da action-movie molto più accondiscendente verso il pubblico americano medio. Certo, il giustiziere ormai comincia a diventare un personaggio abbastanza inverosimile e la storia ancor di più, ma ci si diverte parecchio, comunque. Più di ottanta persone ammazzate e Bronson ineffabile.
MEMORABILE: Troppe da citare, ma di sicuro l'uccisione finale del "cattivone" è incredibile!

Daidae 9/02/09 16:14 - 3163 commenti

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Grazioso, anche se rispetto ai precedenti due comincia a mostrare segni di cedimento. Bronson questa volta farà giustizia in un quartiere malfamato; un ambiguo poliziotto da una parte lo aiuta, dall'altra tenta di fermarlo. Ci sarà anche il tempo per una donna che finirà inevitabilmente... male. Bello, ma solo per appassionati della saga.
MEMORABILE: Questo è il mio distretto ed io sono la legge... e posso violare tutti i diritti costituzionali che voglio!

Rambo90 17/01/10 02:33 - 7661 commenti

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Ancora Winner, ancora Bronson, cambiano però gli obiettivi del protagonista Paul Kersey: questa volta non si tratta di vendetta, ma bensì di raddrizzare una gang di teppisti che rubano e violentano donne in un quartiere malfamato. Un cambio decisivo che sposta definitivamente il film sul versante dell'action: il risultato è comunque buono, il ritmo sostenuto e Bronson (sempre più anziano) ancora in forma. Bravo come sempre anche Martin Balsam.

Tomastich 27/05/10 09:57 - 1255 commenti

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Ah quanto divertimento: sembra di stare dentro un parco giochi della violenza. "Livin on a chain gang" cantavano nel 1991 gli Skid Row e Bronson doveva anticipare i temi stradaioli delle loro canzone cantando "Destroyin'the gang": è quanto accade in questo clamoroso film, dove la rocambolesca vita di Kersey fa tappa in un quartiere sperduto di New York City, abitato da persone indifese e da una bandaccia di tossici (che ricordano i nostri amici del Bronx castellariano). Divertente per chi si vuol divertire, per tutti gli altri... aria.

Homesick 26/11/10 11:12 - 5737 commenti

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Criminali sempre più brutti, sporchi e cattivi, Paul Kersey sempre più incazzato e abile nell'eliminarli: il terzo capitolo della saga è una catena di sketch di violenza gratuita e reazioni più o meno immediate, valevole solo per il gran finale in cui l'anziano Charles Bronson (doppiato dall'ex Baffo Moretti Marcello Tusco) scatena una vera e propria guerriglia urbana con tanto di colpo di bazooka risolutore. Commerciale.
MEMORABILE: I trabocchetti piazzati da Kersey negli appartamenti.

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Markvale 7/09/11 13:45 - 143 commenti

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Paul Kersey/Charles Bronson incontra il genere rambistico facendo scivolare involontariemente la saga nel grottesco e nel ridicolo. Bronson falcidia i soliti e deprecabili teppisti a colpi di armi micidiali nemmeno fosse Stallone o Schwarzenegger! Ormai niente può più essere preso sul serio, men che meno il vecchio e imbolsito protagonista. Winner ancora recidivo, ma per l'ultima volta.

Belfagor 22/09/11 17:55 - 2689 commenti

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Esaurita la famiglia nei primi due capitoli, ad essere presi di mira dai criminali sono gli amici di Paul Kersey, che questa volta si arma di tutto punto e sigla un tacito accordo con la polizia. Violenza gratuita che sfocia nell'assurdo ad opera di un Bronson che, nonostante porti abbastanza bene i suoi 64 anni, è davvero troppo vecchio per il ruolo. In più, manca Gardenia. Ultimo capitolo diretto da Winner, che si sarebbe potuto fermare tranquillamente al primo.

Furetto60 6/07/13 12:40 - 1192 commenti

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Piuttosto brutto, basato sulle scene di notevole crudeltà e violenza perpetrate da un gruppo assai nutrito di delinquenti di ispirazione neonazista. La trama è quasi puerile e improbabile, per il resto si respira un'aria di stanca ripetitività, con un Bronson così monolitico nelle espressioni da sembrare scolpito; Balsam cerca di non essere da meno.
MEMORABILE: Gli inermi cittadini esasperati reagiscono con quello che capita, dalle fucilate alle scopettate in testa.

Maxspur 4/11/13 19:27 - 89 commenti

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Non sembra nemmeno essere opera dello stesso regista del primo film, di cui mantiene e rincara la dose di violenza che in quel caso assumeva contorni validi per un dibattito sociologico ed era funzionale allo svolgimento qui risulta essere fine a se stessa. Lo straordinario humus del primo film cede, purtroppo, il passo a un cinema di genere "guerrafondaio" tanto in voga all'epoca lasciando il buon Bronson con la sua pistola (e non solo) fuoriserie fumante a parodiare se stesso. Anche il commento sonoro di Jimmy Page sembra andare per i fatti suoi.
MEMORABILE: Diversi i momenti "divertenti", ma la "475 Wildey Magnum" di Kersey ha il suo perché.

Il Dandi 25/02/14 03:50 - 1917 commenti

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Dopo il secondo (già calante) capitolo, la serie imbocca la deriva che si trascinerà stancamente per troppi altri sequel: il versante drammatico perde efficacia a favore di un action sempre più gratuito, e il personaggio di Paul Kersey ha ormai compiuto la sua mutazione da "giustiziere" a vendicatore di torti osannato dai vicini come un supereroe. Interessante il ruolo ambiguo e negativo della polizia; irritante invece il disegno dei teppisti, fumettistici e demenziali come quelli di Scuola di polizia.
MEMORABILE: La guerriglia finale

Vito 7/03/16 15:15 - 695 commenti

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Terzo capitolo della saga di Paul Kersey, interpretato sempre dal granitico Bronson. Il film non ha l'atmosfera cupa del primo episodio, né la violenza dura del secondo, stavolta siamo dalle parti dell'action fumettoso e tamarro. Kersey scatena una vera e propria guerriglia urbana contro un gruppo di punk che assediano un quartiere di NY. Il protagonista usa trappole mortali, una mitragliatrice e persino un lanciarazzi per ripulire la zona dai teppisti. Se si spegne il cervello ci si diverte un mondo.

Pinhead80 11/10/16 21:01 - 4715 commenti

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Ci sono poche vie di mezzo quando si finisce di vedere il film: o lo si prende per come è e ci si fa una grossa risata sopra oppure si grida allo scandalo. Parte come al solito con Bronson/Kersey pronto a ricevere l'ennesima spinta per tornare a giustiziare nelle strade e finisce in guerriglia urbana, tanto da chiedersi se Winner volesse trasformare il giustiziere della notte in un nuovo Rambo. Davvero troppo per sostenere la credibilità di una serie che cominciava a mostrare la corda già dopo il secondo capitolo.
MEMORABILE: I pacchi postali ricevuti da Kersey che contengono ogni volta armi di ogni tipo.

Pesten 27/02/18 13:55 - 785 commenti

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Il personaggio di Bronson verrà ricordato come uno dei più sfigati del cinema: nelle prime scene del film non fa in tempo ad arrivare in città per visitare un amico che quest'ultimo viene eliminato mentre lui è ancora in viaggio. Questo è lo sfondo che giustifica la nuova ondata di violenza - sempre più violenta e sempre più allargata - che riguarda questa saga. Nell'ultima parte sembra quasi di vedere un film di Rambo, tale è il livello di distruzione e morte. Nonostante tutto, ci piace perché vogliamo vedere Kersey uccidere!
MEMORABILE: Il colpo di lanciarazzi.

Gestarsh99 16/07/19 17:17 - 1395 commenti

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Ovunque metta piede, Paul Kersey si tira dietro sempre una carrettata di rogne che la metà basta. Rientrato all'ovile newyorchese come un bravo giustizier pròdigo, l'ultrasessantenne Charles diventa - per inappurate urgenze tafazziane - una specie di Jena Plissken raggrinzito al centro di una Brooklyn da vero e proprio incubo postatomico, con bande di punk invasati a cantarsela e suonarsela fra loro per lo strapazzamento dei cittadini del posto. Contrariamente all'episodio II, la violenza mostrata è così finta e sproporzionata da non rivelarsi scioccante ma alla peggio ridicola e sbellicante.
MEMORABILE: La guerriglia finale tra le gang di strada e mitraglia-Bronson su uno scenario in rovina da post-bombardamento aereo...

Siska80 31/05/20 21:07 - 3714 commenti

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Winner ci ripensa ancora una volta e dirige il suo ultimo capitolo (non conclusivo della saga, purtroppo). Buoni il ritmo e il cast, ma la trama è sempre uguale: sebbene stavolta la violenza sia più contenuta (anche se non manca il solito stupro, qui per fortuna solo accennato), Kersey perde ancora una persona cara e (mentre la polizia latita) fa come sempre piazza pulita dei delinquenti di turno (lo scontro finale in strada è eclatante quasi quello che anni dopo si vedrà in Hellraiser III).
MEMORABILE: Le trappole chiodate ideate dal giustiziere.

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Markus 24/08/20 12:21 - 3680 commenti

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Dopo la parentesi californiana del secondo capitolo la saga ritorna alle origini newyorchesi. Michael Winner confeziona di fatto un "war movie" da città che attinge agli stilemi dell'action allora in voga; cosicché la diatriba giustizialista del protagonista Charles Bronson diventa facile espediente per una divertita vicenda con morti e spari a profusione. Sorta di spaghetti western urbano in tempi moderni. Ci si diverte e la pellicola scorre come il vento, quindi inutile cercarne valori artistici dove non ci sono e nemmeno devono esserci. Va bene così!

Sircharles 24/08/20 13:14 - 104 commenti

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Il tormentato Kersey alza il livello dello scontro con la malavita debordante e nel terzo episodio della saga si trasforma in un simil Schwarzenegger. Cambia radicalmente il punto di partenza: non solo una vicenda strettamente personale che diventa violenta denuncia dell'impotenza della giustizia, ma una lotta più marcatamente al servizio della collettività. Meno intimismo e più caos scenico, per attenuare la discutibile figura del giustiziere solitario attribuendogli una funzione para-sociale, maggiormente "digeribile" pur se altrettanto borderline e ancor più sanguinosa.

Schramm 16/06/23 12:58 - 3490 commenti

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Sarà il non voler essere secondo a Glickenhaus e Buntzman già maxibooster della spettacolarità revanscista, sarà il non aver digerito le polveri che Lester e Lustig gli hanno fatto inghiottire, sarà che Golan/Globus avevano le mani in pasta romboidale e ramboidale, gli è che Winner strippa: mette Kersey al soldo della polizia, ne fa un trappolaro vietcong insigne da oggi col 30% di scorribande diurne in più e lo semi-dissimula in un'escalation bellica da II° guerra mondiale con tutta l'urbe ridotta a combat zone. Quanto basta a farsi perdonare l'immobile n.2. Mucho, muchissimo gusto!

Danilo80 27/02/24 12:32 - 10 commenti

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Una sarabanda di violenze, sparatorie, morti ammazzati, trappole, vendette personali e chi più ne ha più ne metta. Il tutto coreografato da un Bronson alle soglie della terza età ma ancora in gran forma; deciso, risoluto, esagerato, che senza indugiare troppo fa piazza pulita della peggior feccia che controlla il quartiere di Belmont nel Bronx, stavolta supportato dalla polizia e dagli abitanti del luogo. Ovviamente qualche incongruenza e inverosimiglianza c'è, e alcuni personaggi sono al limite del ridicolo, ma al giustiziere della notte è concesso questo e altro.
MEMORABILE: L'uccisione nel finale del capo delle bande con un bazooka a distanza ravvicinata.

Sebazara 16/02/24 18:50 - 41 commenti

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Arrivati al terzo capitolo Winner cerca di cambiare strada, spostandosi verso l'action. Anche qui è sempre la stessa minestra e il numero di morti aumenta esponenzialmente, ma bisogna dire che è un action molto godibile. Sicuramente è un film mediocre, ma Winner punta più sul grottesco ottenendo un risultato pur sempre pessimo ma dal ritmo sostenuto e con un Bronson decisamente invecchiato ma ancora in perfetta forma.
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  • Curiosità Patrick78 • 11/06/09 14:51
    Magazziniere - 545 interventi
    Fa parte dei 190 film menzionati da Edgar Wright e da Quentin Tarantino che si possono trovare nel commento del film -HOT FUZZ- Questo "duetto" di opinioni e citazioni è incluso nel terzo disco DVD della collector's edition uscita per il mercato UK.In questo caso la loro discussione si concentra sul fatto che il film sia ambientato a New York ma in realtà è stato girato in UK.
  • Homevideo Herrkinski • 3/08/10 14:19
    Consigliere avanzato - 2629 interventi
    Disponibile per Stormovie. Purtroppo questa edizione, che va a sostituire il mediocre DVD Multivision di qualche anno prima, non è tanto meglio:

    - Video: 4:3 Fullscreen
    - Audio: Italiano 5.1 / Italiano & Inglese 2.0
    - Sottotitoli: Italiano
    - Extra: Trailer originale / Filmografie

  • Curiosità Columbo • 11/05/11 12:03
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    L'ineffabile Bronson qui fa sfoggio di una 475 Wildey Magnum, tra le pistole più potenti mai fabbricate.
  • Musiche Maxspur • 11/01/12 16:30
    Galoppino - 208 interventi
    Come nel secondo episodio della saga, le musiche sono opera di Jimmy Page, tra i migliori chitarristi di ognitempo nonchè fondatore del gruppo musicale inglese: "Led Zeppelin".
  • Curiosità Buiomega71 • 26/09/23 09:37
    Consigliere - 25896 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (mercoledì 1° febbraio 1989) di Il giustiziere della notte 3:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images66/iastiz.jpg[/img]
  • Homevideo Buiomega71 • 21/02/24 12:43
    Consigliere - 25896 interventi
    In dvd per Quadrifoglio, disponibile dal 11/03/2024