Note: Distribuito in italiano solamente in DVD (catalogo Flamingo Video). Vincitore dell'edizione 2004 Ravenna Nightmare Film Festival e di altri premi a livello internazionale.
Tre persone, che hanno avuto un passato in comune come appartenenti alla Setta di meditazione "trascendentale" Taylor-Eriksson, si ritrovano ad affrontare circostanze soprannaturali (in cronologia: una "Tulpa", il "Karma" ed un "parto diabolico"). Le vicende si snodano sul filo dei ricordi dell'enigmatico Lars Eriksson. Ottima incursione (tedesca) ispirata dai temi del migliore horror italiano (Fulci e Argento in particolare). Una "terna" malefica ed indimenticabile, accompagnata da una sublime (e perturbante) colonna sonora.
Da vedere!
Finalmente. Dopo anni passati a sorbirmi centinaia di baracconi americani farciti di effetti speciali ma dall'atmosfera risibile, dopo anni di horror nipponoci che invece creano una buona suspance per poi magari sgretolarsi nel finale, ecco un horror che fa il proprio compito dall'inizio alla fine: fa paura. Il regista, un'illustratore musicale, autore delle copertine di loschi gruppi trash come Kreator o Blind Guardian, la butta sul psicologico e centra l'obiettivo. Film costruito con pochi soldi ma con tantissime idee. Finalmente.
La cornice narrativa allude (con efficacia) alle oscurità animiche, all'affondo negli strati reconditi dell'umano attraverso la meditazione trascendentale: peccato poi i tre episodi, malgrado le buone premesse, non pervengono a nulla di più fantasioso o estremo di un semplice Creepshow (specie il secondo). Certo, il tema delle sette induiste è originale e la messa in scena scabra, quasi documentaristica, riesce a veicolare paura e un malsano senso di inquietudine; l'operazione però si esaurisce nella suggestione tematica, mancando di compattezza e di una più approfondita elaborazione.
Sinceramente non mi ha garbato più di tanto; certo son presenti alcune scene piuttosto disturbanti (in primis quella del prologo), però stenta parecchio ed a tratti annoia pure causa estrema lentezza. L'episodio migliore mi è parso il secondo, però mi ha dato una sensazione di lasciato a metà. Forte omaggio al cinema di genere italiano con citazioni di pellicole quali Keoma e situazioni che ricordano molto il modo di operare di Fulci.
Senza stupirci con effetti speciali e colori ultravivaci, questo film dal soggetto finalmente originale ci terrorizza con ingredienti che il cinema horror sembra aver dimenticato troppo spesso e mi riferisco in primis alla rappresentazione del male come forza che emerge da dentro e non necessariamente legata ad entità soprannaturali. Questo vale sia quando l'assunto si fa metafora (il demone parassita del terzo episodio) sia quando assume la forma dell'autolesionismo estremo dei primi due episodi. Da brivido.
Il connubio efficenza teutonica e creativita mediterranea partorisce un filmone forte, originale, apprezzabilissimo. La capacità di elaborazione del tema è eccellente, ma il tema, come già rilevato, ha origini molto vicine a noi. A parte alcuni momenti d'impressione, nella pellicola regna una atmosfera inquieta e malefica. Una minaccia trasversale e palpabile, pervade i tempi ed i luoghi, anche dopo il termine formale dell'esperienza. Il dolore come valore? C'è una certa vicinanza con concetti religiosi, ma qui la dottrina è solo paura e morte!
Toste le credenze indiane, tanto che i protagonisti dei tre episodi finiscono per subirne le conseguenze, i più fortunati indirettamente, mentre quelli meno baciati dalla sorte...Il primo è piuttosto interessante, soprattutto per il rapporto scrittrice (con segreto)-paziente (con segreto). Il secondo, con lo psicologo più singolare che abbia mai visto, è forse il migliore "Vorrei uscire dalla mia pelle". Mentre il terzo, con un santone guaritore pseudopatacca alle prese con una paziente, ha un interessante spiegazione degli eventi. Gli scossoni alla cinepresa non sono il massimo, ma merita.
MEMORABILE: Il taglio delle palpebre; Matitate nel collo mentre nell'ascensore avviene l'attacco; La citazione di Keoma con Franco Nero; Tendini recisi di netto.
Discreto horror che narra tre storie tra loro connesse per vie trasversali: curiosi riti indiani, suggestioni, allucinazioni, sono i topoi utilizzati da Andreas Marschall per costruire un film che ha dalla sua l'ispiratissima regia, forte di un taglio claustrofobico e documentaristico fatto di primi piani fulminei che tendono a disturbare, con alcune sequenze indovinatissime e un'atmosfera malsana quanto basta. Pecca nella direzione attoriale e in una fotografia poco curata, quasi televisiva.
Il film colpisce, più che per i singoli episodi o sequenze, per un sicuro tono malsano. Pur nelle ruvidezze e nella fattura quasi televisiva, si rinvengono gli elementi costitutivi dell'horror marcio e fradicio del miglior Fulci (anche se qui si mostra relativamente poco, sottolineando soprattutto il disagio psichico). L'elemento complottista (la setta che compie esperimenti nel profondo dell'anima) aggiunge un tocco paranoico e disturbante. Adeguata la maggior parte del cast.
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HomevideoTrivex • 25/04/10 19:07 Archivista in seconda - 1316 interventi
Magari si tratta di parti secondarie,non cut su scene forti.
L'ho preso anche per il basso costo:arriva a casa con circa 8 euro!
Trivex ebbe a dire nella SEZIONE HOME VIDEO CUT/UNCUT: (...)
Tra l'altro,mi sono pentito di aver dato ***! anzichè ****
Quello non è un problema, se vuoi lo facciamo cambiare :)
DiscussioneTrivex • 25/04/10 19:37 Archivista in seconda - 1316 interventi
Undying ebbe a dire: Trivex ebbe a dire nella SEZIONE HOME VIDEO CUT/UNCUT: (...)
Tra l'altro,mi sono pentito di aver dato ***! anzichè ****
Quello non è un problema, se vuoi lo facciamo cambiare :)
Direi di si..mando una supplica a Zender..
DiscussioneZender • 25/04/10 19:56 Capo scrivano - 47726 interventi
Supplica giunta a segno :)
CuriositàTrivex • 29/04/10 17:41 Archivista in seconda - 1316 interventi
Nel primo episodio, c'è un incredibile citazione del film Keoma, di E.G.Castellari.
Una delle persone menzionate durante il colloquio iniziale tra le due donne,ha questo nome.
La conferma che si tratta del film di Castellari,giunge subito dopo.
HomevideoTrivex • 30/04/10 01:04 Archivista in seconda - 1316 interventi
La versione Revolver Entertainment mi pare eguale alla Flamingo, ma non riesco a fare un paragone preciso..anche la durata sembra simile..devo approfondire.
Trivex ebbe a dire: La versione Revolver Entertainment mi pare eguale alla Flamingo, ma non riesco a fare un paragone preciso..anche la durata sembra simile..devo approfondire.
Stefano, hai verificato se lo scarto dei quattro minuti è reale (e non solo indicato sulla cover del dvd)?
HomevideoTrivex • 30/04/10 14:34 Archivista in seconda - 1316 interventi
Undying ebbe a dire: Trivex ebbe a dire: La versione Revolver Entertainment mi pare eguale alla Flamingo, ma non riesco a fare un paragone preciso..anche la durata sembra simile..devo approfondire.
Stefano, hai verificato se lo scarto dei quattro minuti è reale (e non solo indicato sulla cover del dvd)?
Penso che la durata sia eguale.
In realtà erano solo indicazioni sulle versioni(tedesca rispetto a quella di altri paesi).
Credo di aver commesso un errore pivellistico:la versione acquistata,anche se in lingua tedesca con sottotitoli inglesi,è inglese (Revolver Entertainment,Londra).
Quindi questa è una versione inglese,con durata normale.
Poco male,il film lo avevo nolleggiato in videoteca;un acquisto comunque valido..si prosegue!