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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il primo film parlato di Charlie Chaplin è una satira pungente e straordinariamente lungimirante, se pensiamo che fu girata nel 1940 quando ancora la Seconda Guerra Mondiale non era entrata nella sua fase cruciale (intervento americano compreso). Il ritratto che Chaplin fa di Hitler (chiamato qui Adenoid Hynkel) è esilarante, a cominciare dagli esagitati discorsi in tedesco che finiscono immancabilmente con convulsi colpi di tosse per arrivare alla leggerezza con cui ordina di sterminare le folle o di mandare gli ebrei nei campi di concentramento (salvo ripensarci momentaneamente per spillare un prestito a un banchiere israeliano). Ma quello che ancora riesce meglio a Chaplin sono le gag...Leggi tutto mute, come quella (stracitata e fortemente poetica) della danza col mappamondo/palloncino o quella (comicissima) dei budini che nascondono una moneta. Ma straordinaria è anche la scena sull'aereo rovesciato o quella (copiata da molti, pure dal nostro Villaggio) della bomba a mano che, al momento di essere lanciata, scompare nel vestito. E’ nella caratterizzazione dello spiantato barbiere ebreo (in pratica Charlot) che Chaplin - al di là di alcuni momenti fenomenali - incontra più difficoltà a mantenere il ritmo, finendo per esagerare, nel finale, con quattro minuti di comizio pacifista ed eticamente condivisibilissimo ma ridondante. In ogni caso un'opera “moderna”, ancor oggi godibilissima (come dimenticare l'incontro-scontro tra Hynkel/Hitler e il nostro Napoloni/Mussolini, un lungo susseguirsi di gaffe ed equivoci geniali) che dimostra l'abilità di Chaplin nel passare dal muto al sonoro mantenendo inalterata una classe senza paragoni.

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Caesars 8/02/07 11:44 - 3794 commenti

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È ancora un grande film con una forza e un umorismo attualissimi. La cosa che può sembrare incredibile è che fu girato nel 1940 prima che gli USA entrassero in guerra; fenomenale presa in giro del Fuhrer e del nostro Duce. È il primo film sonoro girato da Chaplin, testimonianza di una difficoltà notevole a cimentarsi con questo nuovo mezzo (il primo film parlato infatti risale al 1927, Il cantante di jazz), difficoltà peraltro superata in maniera più che egregia. Da vedere.

Puppigallo 20/08/07 17:36 - 5279 commenti

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Tomania, Adenoid Hynkel, l’invasione dell’Ostria… insomma, il riferimento è “leggermente” palese. Quella di Chaplin è una denuncia (in burla, ma non solo) di una delle dittature più sanguinose e disastrose per l’umanità di tutti i tempi. E il dito viene puntato anche contro chi l’ha spalleggiata (Napaloni, ovvero Mussolini). Tolto questo, il film è un po’ troppo lungo e il pesante fardello che si porta ne mina la comicità, spesso macchiettistica, ma anche molto efficace (fantastici i discorsi di Hynkel). Comunque, resta notevole e coraggioso.
MEMORABILE: Hynkel (Chaplin) gioca con un mappamondo palloncino, che alla fine gli scoppierà in mano (più chiaro di così).

Galbo 25/08/07 07:38 - 12399 commenti

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Grande capolavoro chapliniano che, ad oltre sessant'anni dalla sua realizzazione, mantiene intatta la sua forza di grande critica ai regimi dittatoriali utilizzando il sarcasmo (e non la rabbia) come strumento. La parodia dei grandi dittatori (non solo Hitler) è efficace in questo film come in poche altre occasioni, grazie ad un Chaplin in stato di grazia non solo come attore ma anche come regista (la prima volta alle prese con il sonoro, per di più). Film assolutamente geniale.

Capannelle 22/04/08 13:12 - 4412 commenti

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Charlie Chaplin che riesce a parodiare il regime nazista (e fascista) praticamente in tempo reale... Spassoso sia nelle vesti del dittatore giocherellone che in quelle dello sprovveduto in eterna lotta con la milizia locale. Non tutti i passaggi sono azzeccati, a volte i personaggi partono per la tangente, ma ci si diverte e al tempo stesso, purtroppo, si riflette sulla pazzia umana.

Pigro 15/07/08 11:10 - 9671 commenti

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Emozionante e divertente film pacifista che mette in parallelo Hitler e un suo sosia ebreo. Chaplin mostra di saper condurre con grazia, felicità espressiva e vis comica, attraverso la satira, un tema politico delicato, trasformandolo in un geniale apologo ricco di umanità e che all’umanità intera sa parlare. Chi potrebbe oggi concepire una film così su Osama Bin Laden (per esempio) senza scadere nel becero? Come sempre il film è pieno di scene strepitose e perfino il pistolotto finale ha l’incanto di un’anima pura che si mette a nudo.

Matalo! 16/07/08 13:45 - 1378 commenti

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Eh, mai davvero amato anche se mi piace. L'idea del doppio Hitler/barbiere (recuperata un po' anche da Montesano in "Tutto suo padre") è diventata un classico e il Mussolini/Napoloni, con buona pace dei nostalgici, riassume la quintessenza del Duce. Però è il buonismo di fondo che inficia le seppur grandi, grandissime trovate. Molto, molto più feroce e intenso Monsieur Verdoux, il capolavoro del Chaplin sonoro; prende il dramma della guerra di lato e raccontando la banalità del male lo fa percepire molto più intensamente. Un classico, comunque.
MEMORABILE: Hinkel che palleggia il mappamondo.

Ciavazzaro 17/07/08 12:24 - 4770 commenti

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Chaplin al suo meglio. Disincantata (creò molti problemi al povero Chaplin) parodia che deve far riflettere sul dittatore Hitler. Chaplin è bravissimo. Da ricordare la scena in cui balla con la moglie di Mussolini (scene eliminate nell'edizione italiana) o la scena del pallone-mappamondo, o l'ottimo finale.

Onion1973 2/01/09 16:09 - 163 commenti

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Un capolavoro struggente nelle sue imperfezioni (il lungo retorico discorso finale, la violenza bonaria dei "cattivi") soprattutto alla luce di quanto avvenne negli anni successivi al film (dopo il 1940). Chaplin dichiarò che non lo avrebbe girato se avesse saputo dello sterminio degli ebrei. Comunque una felice miscela di comicità, satira ed amore per l'umanità raramente rintracciabile altrove. La caricatura dei dittatori, nella loro ridicola megalomania, è inarrivabile, come Chaplin.
MEMORABILE: "Non siamo macchine!"

Xamini 4/01/09 16:18 - 1253 commenti

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Capolavoro di satira sferzante, uscito nel momento più buio del secolo scorso. Chaplin tocca tutte le tematiche più delicate del momento (accennando solo ai campi di concentramento, la cui portata era ancora coperta da silenzio) e coglie straordinariamente nel segno grazie alla sua doppia interpretazione (barbiere ebreo e dittatore), che incide indelebilmente alcune scene nella storia del cinema. Bottom line: al giorno d'oggi il lungo monologo finale può sembrare intriso di retorica e pesante, ma all'epoca rappresentò certamente un funzionale messaggio di pace (rimasto inascoltato).
MEMORABILE: Tutta la parte relativa all'incontro tra Hynkel e Napoloni, con le rispettive nevrosi e le manie di reciproca prevaricazione.

Renato 5/01/09 13:55 - 1648 commenti

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Un film di importanza capitale per numerosi motivi. Intanto è il primo vero film sonoro di Chaplin; inoltre segna l'addio al personaggio del vagabondo, che qui diventa un barbiere ebreo, ovviamente quasi muto. Hynkel invece parla molto, anche se a restare impressi nella memoria sono soprattutto i suoi incredibili nonsense, pronunciati in un perfetto grammelot tedesco. Come film sarebbe già notevolissimo di per sè, se poi si pensa a quando e perché venne realizzato, se ne comprende l'assoluta unicità. Fondamentale.
MEMORABILE: Tra le mille: la scena - totalmente muta - delle monete nei budini: sei minuti di perfezione assoluta.

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Enzus79 14/05/09 14:26 - 2901 commenti

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Uno dei capolavori del cinema mondiale. Chaplin affronta il problema della guerra e del razzismo con la commedia. Interpretando sia il carnefice (dittatore che si avvicina a Hitler) sia un barbiere ebreo, magistralmente. Non è facile girare un film del genere: Chaplin c'è riuscito.

Rickblaine 15/05/09 15:42 - 635 commenti

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Un capolavoro creato da un genio del cinema. Charlie Chaplin riporta sullo schermo in chiave molto ironica il periodo che va dalla fine della prima guerra mondiale fino alla seconda. Un Chaplin che si duplica nelle parti del dittatore affamato di potere e dell'ebreo che subisce il dominio dei fascisti. Molte metafore e molte retoriche degne di un genio innato che ha dato molto al cinema. Significativo l'ultimo discorso e le scene con i due dittatori che litigano per aggiudicarsi il primo posto al mondo.
MEMORABILE: Il discorso finale!

Saintgifts 15/05/09 22:22 - 4098 commenti

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Charlot (l'altra anima di Charlie Chaplin) diventa un barbiere ebreo che serve la sua "patria" in guerra, mentre suo fratello cattivo (se ci fosse) fa il dittatore dispotico e crudele, ma pieno di complessi di inferiorità (e sono proprio questi che lo spingono a maltrattare i suoi sottoposti e il mondo). Che Chaplin sia stato un fenomeno nell'arte cinematografica e non solo, è fuori discussione e in questo film sciorina il meglio di se stesso non solo per deliziarci ma soprattutto per anticipare una coraggiosa denuncia al mondo.

B. Legnani 25/12/09 16:39 - 5533 commenti

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Quasi con imbarazzo ammetto che non mi fa impazzire. Trovo altrove i capolavori di Chaplin (Luci della città e della ribalta). Questo film, che ha momenti bellissimi (il mappamondo, la barba a suon di musica...), mi pare talora ridondante, talora verboso, talora con la convivenza non armoniosa fra situazioni da film muto e parlato (il difficoltoso saluto fra i dittatori a causa del saluto a braccio teso). Quando lo vidi negli Anni Settanta la copia disponibile non comprendeva la moglie di Napoloni, forse perché Donna Rachele era ancora in vita.

Harrys 4/12/09 14:28 - 687 commenti

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Di vitale rilevanza l'espediente del doppio ruolo del protagonista: un ebreo uscito malconcio dalla guerra fredda e il dittatore dello stato di Tomania (paradosso messo in risalto nei titoli di testa, con una divertente didascalia). La trovata dell'amnesia occorsa al protagonista da vita a non poche situazioni spassose da un lato ed amare dall'altro. Chaplin, sul finire della guerra, dichiarò che se avesse saputo delle reali condizioni degli ebrei, non vi avrebbe realizzato una commedia sopra. Non disdegna qualche lungaggine di facile retorica. ****½

Belfagor 25/12/09 11:19 - 2690 commenti

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Un continuo di comicità ironica e grottesca, che ha un limite nella sua rappresentazione un po' troppo innocente: lo stesso Chaplin ammise che, alla luce di ciò che accadde dopo il '40, non sarebbe mai riuscito a girare lo stesso film. Rimane comunque un ottimo esempio dell'importanza che l'arte e la cultura riescono ad assumere anche nei tempi più difficili. Il discorso finale sarà un po' ingenuo e semplicistico, ma uno che riesca a farlo veramente ancora lo aspettiamo. ****
MEMORABILE: La danza di Hynkel con il mappamondo, la lite fra i due dittatori davanti al buffet.

Undying 26/12/09 21:34 - 3807 commenti

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Solo un genio quale Chaplin poteva mettere in burletta una figura tristemente malata, tetra e pericolosa qual è stata quella del Führer. E tutto senza tralasciare un'importante traccia di denuncia sociale. Pilastro della commedia impegnata, che non troverà mai eguali sul suo terreno. L'attore/regista si circonda di collaboratori di elevato spessore e porta sullo schermo la parodia definitiva del nazismo, andando con difficoltà, a mettere in rilievo gli aspetti deliranti (e comici) di tanto orrore. Emblema del film, l'icona di Chaplin/Hitler con il "mondo tra le mani". Imprescindibile.

Ford 7/02/10 23:50 - 582 commenti

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Un capolavoro, tristemente vero e profetico, con una vis comica ragguardevole e due grandiose interpretazioni da parte del regista. Il ritmo è quasi sempre altissimo e quando ci si ferma non ci si annoia, si ride tanto senza intaccare una sceneggiatura di ferro, anche se non riesco a capire come non abbiano potuto accorgersi prima della somiglianza Hinkel/Charlot... Nel ghetto hanno letto i titoli di testa?
MEMORABILE: La moneta nel budino.

Rullo 26/12/11 23:48 - 388 commenti

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Il primo film parlato di Chaplin si presenta con un'importanza storica elevatissima. Crea un personaggio, il barbiere ebreo, che è già stato ripreso numerose volte in altrettanti contesti artistici e culturali come simbolo vero e proprio dell'olocausto. Meravigliosa la scena con il mappamondo, un capolavoro che merita di essere visto da ognuno.

Panza 6/06/12 18:11 - 1842 commenti

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Una delle migliori e celebri commedie di Charlie Chaplin. Il sonoro non intacca la comicità slapstick del comico, la feroce satira contro Hitler e Mussolini stigmatizza tutti gli aspetti negativi di un regime dittatoriale. Ottima la doppia interpretazione di Chaplin: il barbiere ebreo (con iniziale amnesia) e il feroce dittatore Adenoid Hynkel. Divertente anche il personaggio di Napoloni. Un film che fa (e fece) riflettere.
MEMORABILE: L'incontro con Napoloni.

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Luchi78 19/09/12 17:23 - 1521 commenti

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Solo un genio della caratura di Chaplin poteva permettersi un finale così intriso di retorica e frasi fatte, elevandole comunque a lezione morale per l'intera umanità. Dopo aver deriso i folli potenti dell'epoca, aver inscenato malinconici balletti sul potere e dato vita alle gag più riutilizzate dai comici futuri, il finale diventa in qualche modo più che accettabile, specchio anche della paura che qualcosa di tremendo sta per accadere.

Stelio 19/05/14 10:01 - 384 commenti

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Non l'apice di Chaplin (che nel muto ha dato il suo meglio) ma comunque un gran bel film, le cui espressioni non smettono mai di strappare sorrisi, pur se talvolta amari. Stupenda la caratterizzazione dei due alter ego hitleriani e mussoliniani, scene entrate nella storia. Finale un po' troppo evocativo, interpretazione eccellente come al solito. Uno dei passi della storia del cinema.

Jdelarge 3/11/14 17:44 - 1000 commenti

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Commedia chapliniana che punta il dito contra la dittatura e la guerra in generale. Le scene più riuscite sono senza ombra di dubbio quelle in stile cinema muto, mentre la comicità del parlato non sembra troppo riuscita. Guerra e commedia possono sposarsi in maniera eccezionale, ma qui il "salto" che si fa quando si passa da comicità a serietà (vedasi il discorso finale) è troppo improvviso e quasi inaspettato. Nel complesso buono, ma sopravvalutato.

Paulaster 6/04/16 10:13 - 4425 commenti

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Oltre al coraggio da vendere per intavolare uno sberleffo ai potenti, riesce a far restare la tematica pacifista nel tempo. Ottimo il ruolo di Hinkel e spassoso il dualismo finale con Napoloni (mantiene freschezza anche quando si esibisce come barbiere). Una trama leggermente allungata dove non tutti i dialoghi e gli scambi di ruolo funzionano. Accorato il monologo finale a far ritornare l'attenzione sulle tematiche universali che vengono calpestate nei conflitti militari.

Alex75 8/04/16 09:37 - 880 commenti

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Satira lucida e impietosa che ridicolizza le dittature denunciandone, al tempo stesso, la pericolosità (in un momento storico in cui il peggio doveva ancora venire), per concludere con un messaggio pacifista che, al di là della retorica, è di innegabile potenza e sincerità. Chaplin, al suo primo film parlato, offre qui una lezione di cinema tuttora valida che dimostra come il cinema comico e parodistico possa trattare con profondità contenuti seri.
MEMORABILE: La danza di Hynkel col mappamondo; L’incontro con Napoloni; Il “discorso all’umanità”.

Noodles 24/03/20 18:40 - 2233 commenti

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Uno dei grandi lavori di Charlie Chaplin. Non vinse l'Oscar nonostante le nomination ma avrebbe meritato sicuramente quello al coraggio per la splendida parodia realizzata in un periodo non proprio sereno. Come sempre Chaplin convince come regista ma forse soprattutto come attore, sprigionando una grande verve comica. Tante le scene cult, ma la migliore resta il suo duetto con la parodia di Mussolini, momento straordinario del cinema comico. Monologo finale da lacrime agli occhi.

Magi94 3/09/20 13:58 - 954 commenti

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Una delle grande opere immortali di Charlie Chaplin, forse la più conosciuta anche se non la più perfetta. Colpisce la dissacrazione del nazifascismo ancor prima dell'inizio della guerra (la sceneggiatura risale al '38), quando fior fior di personaggi politici delle democrazie erano ancora affascinati dalla figura di Mussolini. I rituali del nazifascismo vengono ridicolizzati, ridotti a buffonate senza più alcun senso metafisico. Il ritmo non è sempre uniforme e c'è qualche calo, ma è meravigliosa la scalata verso il drammatico discorso finale, retorico ma magnifico.
MEMORABILE: Il ballo con il mappamondo; Il taglio della barba seguendo la musica; Il discorso finale.

Anthonyvm 27/02/22 02:39 - 5702 commenti

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Fra i massimi esponenti della commedia bellica, un pezzo di storia che supera i limiti di valore del medium cinematografico (che restano comunque di alto livello, grazie anche alla sempreverde iconicità di molte gag, dall'indimenticata danza col mappamondo agli irresistibili duetti col "nostro" Napoloni) e s'impone come testimonianza artistica di uno dei periodi più oscuri dei trascorsi dell'umanità, sfruttando l'arma dell'ironia e della satira con una destrezza che fa accapponare la pelle. I cinque minuti di monologo nel finale non finiscono mai di emozionare. Da vedere e rivedere.
MEMORABILE: Il volo in aereo a testa in giù; I discorsi in "tomanico" di Hynkel; I test con divisa antiproiettile e paracadute a cappello; Le monete nei budini.

Magerehein 26/08/22 11:08 - 1004 commenti

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La dimostrazione che è possibile trattare un tema spinosissimo (quando il film uscì c'era ancora la guerra!) riuscendo contemporaneamente a far ridere (molto) e riflettere in egual misura; del resto Chaplin si era già dimostrato abile in un simile ruolo. Il Nostro dà ovviamente il suo meglio nella parte del dittatore, ridicolizzandolo in modo tanto riuscito quanto garbato (qualcuno oggi sarebbe capace di fare lo stesso?), ma anche certe gag slapstick confezionate nei panni del barbiere ebreo lasciano il segno. Discorso finale forse un po' prolisso, ma necessario e memorabile.
MEMORABILE: Il cannone; La rasatura "musicale"; Il primo comizio di Hynkel; Hynkel e Napoloni; Danza col mappamondo; Il sorteggio coi budini; Il discorso finale.

Giùan 28/01/23 10:26 - 4562 commenti

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Il cinema di Chaplin continua a regalare perle iconiche imprescindibili per la storia della settima arte: come non indugiare per l'ennesima volta sul "palleggio" col mappamondo e non commuoversi di rabbia e compassione di fronte al monologo finale? A incidere, oltre al tutt'oggi impressionante vaticinio politico/satirico, è ancora la naturalezza della regia "poetica" di Chaplin, in grado di nuovo di compendiare profondità del messaggio e (apparente) semplicità narrativa, purezza dello sguardo e collaudati (talora abusati) meccanismi comici. Barba e capelli: il dittatore è servito!

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  • Homevideo Undying • 30/09/09 15:18
    Risorse umane - 7574 interventi
    Dal 2 dicembre una pregevole edizione digitale a 2 DVD targata San Paolo.
    Capolavoro (termine abusato, ma in questo caso davvero pertinente) che non può mancare nella collezione del vero cineamatore.
    Ultima modifica: 30/09/09 15:18 da Undying
  • Homevideo Undying • 30/09/09 15:30
    Risorse umane - 7574 interventi
    Renato ebbe a dire:
    Differenze rispetto a quella già uscita anni fa per la Mk2-Warner?
    Quella già reintegrava le scene tagliate nella versione italiana con Grace Hayle, cioè la signora Napaloni.


    I dati sull'edizione scarseggiano, come puoi vedere su Thrauma.

    L'unica informazione interessante è quella della durata, che se rispettata (126 minuti) fa pensare all'edizione INTEGRALE.
    Ultima modifica: 30/09/09 15:31 da Undying
  • Curiosità B. Legnani • 25/12/09 17:07
    Pianificazione e progetti - 14970 interventi
    Il riferimento della concentrazione delle truppe italiane al Brennero si rifa al tentativo di putsch nazista del 1934, con l'assassinio del cancelliere Dollfuss (citato dal personaggio di Renzo Marignano in Vogliamo i colonnelli, al momento dell'invasione della residenza presidenziale), la cui famiglia era in vacanza in Italia (sulla costa romagnola, se ben ricordo). Il putsch fallì anche perché l'Italia mandò le truppe al confine per dissuadere i tedeschi dall'invasione.
    Purtroppo nel 1938 il gioco di alleanze era totalmente cambiato.
  • Musiche Matemalex • 2/05/10 08:54
    Galoppino - 496 interventi
    Chaplin effettua una rasatura ad un cliente sulle note della Danza Ungherese n° 5 di J. Brahms. Link
    Ultima modifica: 28/01/21 21:27 da Matemalex
  • Discussione Cotola • 1/11/10 12:46
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Verrà proiettato a Torino nei seguenti giorni:

    Cinema Massimo

    Sabato 13 novembre ore 16,00
    Domenica 14 novembre ore 18,00


    Versione in lingua originale con sottotitoli
  • Discussione Funesto • 15/04/11 18:23
    Fotocopista - 1415 interventi
    Oggi è il 122^ anno dalla nascita di Charlie Chaplin.
  • Homevideo Gestarsh99 • 11/01/12 22:30
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray per San Paolo Audiovisivi:



    DATI TECNICI

    * Formato video 1,33:1 1080p
    * Formato audio 2.0 DTS HD: Italiano
    2.0 Stereo Dolby Digital: Inglese
    5.1 Dolby Digital: Inglese
    * Sottotitoli Italiano
    * Extra Chaplin Today
    Documentario
    Charlot Barbiere
  • Discussione Alex75 • 8/09/16 17:46
    Call center Davinotti - 709 interventi
    In Italia fu distribuito dal 1946 col titolo "Il dittatore"; come in quasi tutti i Paesi dell'Europa, era stato infatti vietato. Il titolo attuale fu attribuito alla riedizione del 1961.
  • Musiche Alex75 • 8/09/16 17:49
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Hynkel-Chaplin gioca col mappamondo con l'Ouverture del Lohengrin di Wagner in sottofondo.

    https://www.youtube.com/watch?v=yxUJ-PWIcvM