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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/02/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 24/07/11
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B. Legnani 1/02/07 00:18 - 5519 commenti

I gusti di B. Legnani

Intrigante, ma semivuoto. Film di rara eleganza, il cui contenuto è inferiore all’involucro (La donna del lago, sempre di Bazzoni, è di altro peso specifico). La Bolkan è pure brava, ma non riesce a reggere l’intero film, perché ha sì le espressioni giuste (perplesse, stupite e vertiginose) di chi ha perso passato prossimo e passato remoto, ma esse sono troppo poche per evitare che chi le ostenta venga a noia: probabilmente sarebbe stato compito improbo pure per la Hepburn o per la Duse.

Deepred89 23/06/07 13:14 - 3701 commenti

I gusti di Deepred89

Discreto thriller molto particolare che ricorda per come è strutturato Il profumo della signora in nero. Inizia molto lentamente, ma poi nasce un'atmosfera abbastanza suggestiva che culmina in un bel finale abbastanza delirante. La regia comunque è perfetta, così come la fotografia. Convincente la Bolkan e bravissima la Elmi; Kinski, invece, non compare quasi mai. Passabili le musiche di Piovani.

Rebis 17/10/07 20:28 - 2331 commenti

I gusti di Rebis

Bolla iridescente dalle proporzioni maestose che esplode precocemente su uno sconcertante nulla, il film di Bazzoni è uno psicotico in piena regola capace di inspessire l'angoscia e il diffuso alone di mistero. Peccato che caricate le aspettative non sappia esattamente che farsene del finale. Sul filone di Images e Repulsion resta un oggetto bizzarro e scomodo da gestire. Da urlo la confezione: fotografia luminescente di Storaro e musiche di Piovani che evocano umori larvali; brava, nei limiti dell'impossibile, Florinda Bolkan.

Undying 18/10/07 17:47 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Gotico diretto con professionalità da Bazzoni (La donna del lago, Giornata nera per l'ariete). Interessante, tuttavia, più per il nutrito cast che per il contenuto, quest'ultimo reso poco accattivante da una sceneggiatura inconcludente, che si riprende sul finale. La presenza della Bolkan, della Stewart e della demoniaca bimbetta (Nicoletta Elmi, ça va sans dire) lo rende titolo da visionare, se interessati al bis italiano.

Beffardo57 13/10/13 21:18 - 262 commenti

I gusti di Beffardo57

Incentrato su una attrice di culto degli anni settanta, Florinda Bolkan, in scena dall'inizio alla fine, il film vorrebbe raccontare l'insorgere di un delirio paranoico. Sulla plausibilità psicopatologica resta più di un dubbio, ma lo spettacolo è soprattutto basato sulla straordinaria fotografia di Vittorio Storaro; fascinosa e assai inquietante l'ambientazione ottomana (ma anche la parte iniziale, con le architetture di Roma Eur, è suggestiva). Notevole anche il commento sonoro di Nicola Piovani.

G.Godardi 8/07/08 14:36 - 950 commenti

I gusti di G.Godardi

Una traduttrice ha un vuoto di memoria. Forse ha una doppia vita: schizofrenia? Curioso e intrigante film che mescola giallo, psicanalisi a anche fantascienza. Di grande finezza tecnica (Storaro alla fotografia, Piovani alle musiche) è uno di quei film più da vedere che da capire... anche perché risulta totalmente incomprensibile alla fine. Se si ha la pazienza di andare fino in fondo, almeno...

Il_koreano 5/09/08 16:22 - 2 commenti

I gusti di Il_koreano

Seppur confezionato nei minimi dettagli, il thriller in questione necessita di uno studio più approfondito del percorso narrativo, quest'ultimo fin troppo misterioso, lasciato alle intemperanze del personaggio protagonista. Bazzoni, ad ogni modo, si dimostra avanti nei tempi, col proprio linguaggio, girando con eleganza e senza un briciolo di violenza. Da segnalare l'accompagnamento musicale del giovane Nicola Piovani e la fotografia di Vittorio Storaro.
MEMORABILE: La sequenza conclusiva.

Ciavazzaro 23/12/08 11:38 - 4768 commenti

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Ottimo, riesce a catturare lo spettatore. Merito di un'atmosfera incredibile data dalle musiche, dalle ambientazioni (l'isola con l'hotel è un gioiellino), l'interpretazione della Bolkan e un senso di mistero imperante. Ottimo cast di caratteristi, tra cui la Galli, Karlen, la Kedrova, Kinski e la Torosh. Da segnalare la Bolkan con la parrucca rossa, il flashback nella sala registrazioni, il crescendo finale, che porta a una conclusione soddisfacente. Da vedere, cattura.

Ronax 3/02/09 23:19 - 1243 commenti

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Uno dei migliori film di genere dei primi Anni Settanta che ha il merito di evitare ogni effetto plateale e di non cadere in nessuna delle trappole più banali dello psico thriller o del filone paranormale. Splendidamente fotografata da un maestro delle immagini come Vittorio Storaro, capace di creare con raffinati cromatismi un'atmosfera magicamente rarefatta dove sogno e realtà si confondono, la pellicola soffre di molte oscurità. Poco importa:, non è un film da capire, ma da vedere e assaporare.

Cotola 13/08/09 19:43 - 8998 commenti

I gusti di Cotola

Bizzarro ma soprattutto meritevole, poiché Bazzoni cerca di percorrere strade nuove rispetto ai film di genere dell'epoca e lo fa con risultati discreti. Se da una parte il clima di mistero che riesce a creare non è male, la tensione si diluisce troppo a causa di un andamento a tratti boccheggiante. Insoddisfacente, a mio avviso, il finale che scioglie l'enigma. Raffinata fotografia di Storaro, buona la colonna sonora di Piovani. Da riscoprire.

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Caesars 5/10/09 11:14 - 3772 commenti

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Discreto "mistery" diretto da Luigi Bazzoni, che trova nella Bolkan l'interprete giusta per la parte principale. Rimane un film più riuscito nelle intenzioni che nella realizzazione, in quanto la storia dopo un po' mostra i suoi limiti, ma per gli amanti di un certo tipo di cinema è sicuramente meritevole di visione. Merita anche di essere segnalata per essere pellicola che cerca di uscire dai canoni tipici dei prodotti coevi. Sicuramente non perfetto ma interessante.

Fauno 19/10/09 16:22 - 2206 commenti

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A che cosa può portare la solitudine? Esiste davvero Garma? Dove finisce la realtà del film? Inutile che stia a fare degli altri complimenti al bravissimo Storaro, aggiungo solo che mi è piaciuto perché si lascia allo spettatore la libera interpretazione dell'assieme, il tutto con un contorno di paesaggi e incontri vari molto coinvolgente. Senza essere un capolavoro, vale la pena non solo di vederlo, ma anche di tenerlo. Se si ha una discreta conoscenza di ufologia, lo si apprezza ancor di più. In quegli anni impazzavano le pubblicazioni.
MEMORABILE: Le scene delle astronavi e delle basi lunari (i cui occupanti, a cominciare da Blackman, hanno connotati umani).

Bruce 18/12/09 16:28 - 1007 commenti

I gusti di Bruce

Un mistery giallo con inserti fantascientici e contenuti psicanalitici/psichiatrici di difficile comprensione. Tecnicamente è di livello assoluto, con regia, montaggio, fotografia (Storaro) e musica (Piovani) eccellenti. Molto brava è anche la protagonista Bolkan. Detto ciò è un film che può anche non piacere, tanto è lento ed etereo, angosciante solo a tratti e nel complesso evanescente, che avvolge più che toccare lo spettatore. Avvicinabile, come atmosfere, al Profumo di Barilli o a Images di Altman. Impalpabile, eppure da vedere.

Daidae 12/04/10 21:23 - 3163 commenti

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Al contrario del brutto Giornata nera per l'ariete qui Bazzoni sfodera un ottimo giallo intriso di mistero. La prima metà è quella che mi è piaciuta di più, non male il finale. Ottimo cast, la Bolkan in piena forma, bravissima anche la Elmi. Un bel film da riscoprire.

Capannelle 30/08/10 10:05 - 4394 commenti

I gusti di Capannelle

Tra i molti film genialoidi del periodo, questo si distacca per una certa eleganza, per un inventiva che non scade e non ricorre alla solita paccotiglia di bottiglie di JB, dialoghi estenuanti o dettagli triviali. Buona anche la scelta delle location (poche ma significative) e l'accompagnamento musicale del Piovani. Insomma, l'ambizione del Bazzoni viene ripagata e il film ha i titoli per essere ricordato. Bravina la Bolkan, anche se dovrebbe modulare di più le espressioni.

Zaratozom 28/11/10 00:17 - 63 commenti

I gusti di Zaratozom

Gran bell'enigma psicologico con soluzione all'ultimo fotogramma della pellicola. Rivisto per la seconda volta a distanza di anni perde un po' di intrigo, ma la fotografia, la storia, la musica, la splendida solitudine del paesaggio di Istanbul, giustificano l'ora e mezza di visione. La Bolkan vittima predestinata come la Farmer de Il profumo della signora in nero o il Polanki de L'inquilino del terzo piano. Produzione coraggiosa. Cose d'altri tempi. Oggi, sceneggiature così verrebbero bruciate. Onirico, denso, straniante. Originale.
MEMORABILE: La piccola Elmi nel '75 viene schiaffeggiata qui e in Profondo Rosso. Vien quasi da intenerirsi... Topkapi e Solimano da sogno.

Moro 4/02/12 10:45 - 36 commenti

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Riuscitissima rappresentazione artistica dello spirito neo decadente che è tipico degli anni '70. La perdita delle rassicuranti certezze del "luminoso" decennio precedente viene messa in scena tramite il dramma della protagonista, che non ha coscienza del suo stato mentale. Si tratta di lucido smarrimento interiore o di follia? Allo spettatore l'ardua sentenza. Splendida, nella sua esistenziale nudità, l'ambientazione, sia quella cittadina, sia quella esotica. La raffinata fotografia di Storaro aggiunge classe a ciò che è bellezza.

Bergelmir 27/03/12 17:32 - 160 commenti

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Thriller psicologico d'altri tempi, interessante perché riesce a creare un climax di mistero e di tensione con pochi dettagli e indizi - del tutto personali - scoperti strada facendo dalla protagonista (una brava per quanto monoespressiva Bolkan). Un film fatto di dettagli, silenzi, sequenze misurate e luoghi affascinanti, che prendono decisamente il sopravvento sulla sceneggiatura. Originale ed esteticamente curato, se scritto meglio avrebbe dato molto di più.

Stefania 29/03/12 22:51 - 1599 commenti

I gusti di Stefania

Rapita dagli alieni o, semplicemente, "alienata", qui la Bolkan fa una splendida figura in un ruolo difficilissimo. Ermetico e affascinante thriller sui misteri dell'identità, della memoria, dell'autocoscienza, gli sfondi dell'Eur, di raggelante candore e futuristica geometria, e quelli della città turca, tra architetture moresche e raffinato decò, incorniciano la storia coraggiosamente anomala della ricostruzione di un passato rimosso, misterioso e irraggiungibile. Come la luna. Fantascienza dell'anima...
MEMORABILE: La sequenza al Palazzo dei Congressi, la Bolkan nella cabina di vetro che sembra una piccola astronave. Nicoletta Elmi, stupefacente!

Giùan 3/04/12 12:37 - 4528 commenti

I gusti di Giùan

Ha un incipit fenomenale e la prima vertiginosa mezzora fa sperare in una versione al femminile de La conversazione, sorretta dalle suggestioni della fotografia di Storaro. Bazzoni alza il tiro rispetto a Giornata nera, riportando arditamente sul terreno del thriller tematiche care a certo cinema "sperimentale" del periodo (alienazione femminile, doppio). Poi però a Garma tutto s'aggroviglia: si dice troppo laddove era raccomandabile prudenza. A farne le spese in primis è la spigolosa Bolkan. Menzioni speciali per la piccola Elmi e la vecchia Boratto.
MEMORABILE: La scena della cabina nel Palazzo delle conferenze; L'omicidio di Mc Enery.

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Homesick 6/07/12 18:09 - 5737 commenti

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Come ne La donna del lago, Bazzoni sviluppa un approccio personale al giallo – sebbene qui sia solo copertura di un dramma psichico - privilegiando atmosfere rarefatte tessute dalla fotografia alabastrina di Storaro e dalle tenui musiche di Piovani; originale ma poco persuasiva la rete di ricordi rimossi, inconscio, schizofrenia e complotto fantascientifico, da cui non scaturisce un livello soddisfacente di mistero e tensione. Accettabile la Bolkan, ancora una volta preda di incubi, delitti e malattie mentali.
MEMORABILE: I flashbacks con Kinski (molto meno di un cameo…) e l’astronauta abbandonato sulla Luna.

Maik271 14/10/12 18:41 - 436 commenti

I gusti di Maik271

Bello l'inizio misterioso e in una splendida location; purtroppo il seguito diventa un po' lento e macchinoso con rare scene veramente degne di nota. Buon finale a sorpresa. Florinda Bolkan sempre bella e brava, la giovane Nicoletta Elmi adattissima a questi ruoli (vedasi Il medaglione insanguinato). Klaus Kinski presente solo per inserire il nome in locandina. Comunque non male.

Coyote 9/01/13 11:27 - 185 commenti

I gusti di Coyote

Film di grande atmosfera, lascia in sospeso lo spettatore per lungo tempo alla ricerca di una spiegazione all'interno di un panorama nebuloso. L'aspetto migliore va ritrovato nelle location: prima un mondo di uffici romano ottimamente fotografato, poi le meraviglie decadenti della costa turca. Il risultato, non si sa se più frutto del coraggio o della presunzione, è molto buono.

Nicola81 5/08/13 12:30 - 2827 commenti

I gusti di Nicola81

Dopo il deludente Giornata nera per l'ariete, Bazzoni torna al giallo con un approccio completamente differente, in cui mescola psichiatria e fantascienza. Grazie alle suggestive location e a una confezione eccellente (splendida fotografia di Storaro e belle musiche di Piovani) riesce a creare un buon clima di mistero, che naufraga però nelle pieghe di una sceneggiatura troppo ripetitiva. La Bolkan se la cava, ma a meritare l'encomio solenne è la piccola Elmi. Non riuscitissimo, ma un esempio della vitalità del nostro cinema negli anni '70.
MEMORABILE: Gli incubi lunari; Il finale.

Jdelarge 7/09/13 12:09 - 1000 commenti

I gusti di Jdelarge

Le premesse di questo film sono ottime: la colonna sonora è di altissimo livello e le inquadrature, accompagnate da un'eccellente fotografia, sono veramente suggestive. Anche il ritmo dilatato al punto giusto conferisce alla pellicola una buona dose di suspense. Purtroppo, però, gli aspetti positivi finiscono qui; infatti il film ha una trama pressoché inesistente e il pessimo finale non rende giustizia a un lavoro che avrebbe potuto portare a un risultato decisamente migliore.

Myvincent 17/09/13 08:44 - 3721 commenti

I gusti di Myvincent

Un'intensa Florinda Bolkan è protagonista pressoché assoluta di questa affascinante storia, un po' psico-thriller, un po' dramma, in cui aleggia perenne un'aria misteriosa che il regista trasforma in puro ipnotico intrattenimento. Cosa succede a Alice? Qualcun'altra ha preso il suo posto in una città sconosciuta, oppure è la sua mente che vacilla, o ancora c'è una congiura contro di lei? Seguite le orme fino all'ultima stazione...

Manfrin 2/12/13 10:24 - 391 commenti

I gusti di Manfrin

Onirico ed enigmatico, riesce a creare un certo interesse anche se, non impazzendo io per la Bolkan, ritengo che un'altra interprete avrebbe reso meglio il concetto di follia e di mistero che pervade la pellicola. Nobilitato comunque dalla ricercatissima fotografia del grande Storaro e dalle musiche di Piovani. Azzeccate anche le location israeliane.

Victorvega 1/06/15 14:21 - 501 commenti

I gusti di Victorvega

Era l'era dei film "di genere", ma questo sfugge a ogni definizione. Il mistero sui "giorni prima" della protagonista (una brava Bolkan), ignorato anche dallo spettatore, impone allo sviluppo ritmi lenti (specialmente nella prima parte) che rischiano di portare noia. Nella seconda parte il film si ravviva e tende a coinvolgere maggiormente, per quanto la situazione confusa e complicata rischi di far perder attenzione alla rivelazione. Eleganza cinematografica ai massimi livelli, belle ambientazioni fotografate benissimo.

Samdalmas 4/07/15 18:44 - 302 commenti

I gusti di Samdalmas

Film atipico nel panorama del cinema italiano, è un thriller psicologico con un tocco di fantascienza. Confenzione di lusso con la fotografia di Storaro e le musiche di Piovani. Da Roma a una fantomatica città turca chiamata Garma Florinda Bolkan è una donna che vive una doppia vita e riscopre il suo passato. Ritmo non sempre sostenuto ma conta l'atmosfera più della trama. Cameo anche per Klaus Kinski.
MEMORABILE: La parte iniziale al Palazzo dei Congressi dell'Eur e il finale.

Lucius 3/12/15 01:57 - 3015 commenti

I gusti di Lucius

Thriller contaminato dalla fantascienza pregno di mistero e inquietudine: un lavoro registico a quattro mani degno di nota che può contare su una sceneggiatura di sicura suggestione, incantevoli location, alcune delle quali rese ancora più suggestive dalle rispettive collocazioni geografiche, un'accurata colonna sonora, una mirabolante fotografia e una protagonista, la Bolkan, particolarmente ispirata, qui alle prese con uno dei personaggi più singolari della sua carriera di attrice. Ritmo ipnotico e grande atmosfera. Benvenuti a Garma.

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John trent 27/06/16 21:22 - 326 commenti

I gusti di John trent

Avvalendosi della fotografia impeccabile di Vittorio Storaro (i panorami lunari virati in blu sono favolosi), Bazzoni realizza una storia con un meccanismo a orologeria che deflagra nel finale dopo aver mantenuto un ritmo lento, quasi ipnotico, ma inesorabile: una ragnatela che precipita il pubblico in un viaggio senza ritorno nella schizofrenia. Vi sono echi di fantascienza, giallo e, principalmente, thriller, si strizza un po' l'occhio a Barilli e Altman e c'è una Bolkan strepitosa. Musiche di Piovani stupende che riecheggiano Bach.
MEMORABILE: La parrucca rossa; I paesaggi lunari; Il finale.

Buiomega71 6/02/17 21:37 - 2899 commenti

I gusti di Buiomega71

Bazzoni realizza un'opera di rara inquietudine e smarrimento che non assomiglia a nessun altra, tra Resnais, Polanski, Altman e influssi di certo cinema sperimentale. Onirismi, follia femminea, flash incubotici lunari (la Bolkan inseguita da due astronauti sulla spiaggia, nella fotografia blu cobalto di Storaro resta a vita), un luogo sperduto nel tempo e nello spazio (Garma), personaggi enigmatici (la piccola Elmi, la Borrato) e un senso di angoscia che attanaglia per tutta la visione. Le scenografie liberty pre-suspiriane suggellano un mezzo capolavoro pregno di visionarietà e malessere.
MEMORABILE: L'apparizione dei due astronauti; La Bolkan sbrocca a colpi di forbice; Gli oscuri (e incomprensibili) ordini di Kinski; L'agonia dell'astronauta.

Faggi 18/02/17 23:30 - 1548 commenti

I gusti di Faggi

Suggestivo e sinistro, sospeso tra realtà materiale e realtà psichica (contrappuntate da dubbi, sensazioni, paranoia, ricordi, apparizioni, immagini oniriche, sospetti indefiniti); molto bella l'ambientazione (prima metropolitana e metafisica poi dislocata in un altrove astratto ma non freddo); interessanti i personaggi, brava la Bolkan; dialoghi rigidi, però, un po' artificiosi e musica non sempre appropriata; in compenso la fotografia è quanto di più adatto (raggelante, nettissima).

Markus 13/03/17 15:31 - 3680 commenti

I gusti di Markus

Opera che anziché fornire allo spettatore gli strumenti per capirne il senso fa l'opposto, creando tutti i presupposti per una serie di domande post-visione che presumibilmente non troveranno risposte (ammesso ce ne siano). La Bolkan protagonista assoluta, con il suo incubo lunare ripetuto per tutto l'arco del film, non convince appieno nonostante i buoni intenti e l'evidente ricerca di un ruolo che la strappasse dal cinema commerciale. Resta complessivamente un film degno di visione e di sicura accuratezza formale.

Hackett 12/03/17 17:19 - 1865 commenti

I gusti di Hackett

Intrigante thriller psicologico che, nonostante l'incedere abbastanza lento, riesce a coinvolgere e trasportare lo spettatore in un cupa atmosfera fatta di dubbi e inquietudini. Brava la Bolkan nel rendere i tormenti della protagonista, prigioniera di un incubo a occhi aperti. Sceneggiatura enigmatica e ben supportata da una fotografia onirica e da una malinconica colonna sonora. Kinski fa il minimo (una delle sue tante interpretazioni "alimentari"). Merita più visioni.

Daniela 23/04/18 22:33 - 12606 commenti

I gusti di Daniela

Perseguitata da uno strano incubo "lunare" e afflitta da vuoti di memoria, una donna si reca in una località costiera turca dove, forse, potrebbe aver trascorso qualche giorno di cui nulla ricorda... Confezione con nomi di pregio (Storaro alla fotografia, Piovani alle musiche) per un intrigante thriller para-psicologico che può contare sul fascino di Bolkan, qui con un accentuato look androgino, e su buon cast femminile di contorno (Kedrova, Boratto). La sceneggiatura però è incerta, il ritmo a singhiozzo e l'epilogo, pur congruente, sa di affrettato. Quasi subliminare la presenza di Kinski.

Anthonyvm 18/06/18 22:32 - 5612 commenti

I gusti di Anthonyvm

Thriller psicologico inquietante, mystery intricato e intrigante, horror pseudo-paranoide alla Polanski unito a suggestioni sci-fi. Un film seriamente bizzarro e decisamente sui generis, una piccola esperienza su celluloide che si presta a diverse visioni, dal momento che è difficile coglierne tutte le sfaccettature e le sfumature, estetiche o di plot. Grande prova registica di Bazzoni e ottima interpretazione della Bolkan in un ruolo tutt'altro che facile. Davvero una piacevole sorpresa nel panorama del cinema di genere (ma quale?) italiano.
MEMORABILE: Le sequenze fantascientifiche che culminano in un ottimo finale surreale.

Trivex 25/06/18 16:19 - 1738 commenti

I gusti di Trivex

Film piuttosto difficile e complicato, a volte quasi faticoso da seguire, ma complessivamente riuscito. Forse si cerca la ragionevole spiegazione troppo presto, ma non è facile da intuire. Forse le location sono talmente belle che distraggono dalla trama e a volte ci si confonde un po', durante la visione. Sicuramente una delle migliori interpretazioni della Bolkan e certamente una pellicola particolare, suggestiva e interessante, la cui visione non può che essere una esperienza positiva per gli spettatori che amano il cinema dei 70s.
MEMORABILE: L'albergo, la spiaggia e il mistero del "martedì".

Pinhead80 7/08/18 10:56 - 4715 commenti

I gusti di Pinhead80

Una traduttrice piomba in un incubo senza fine quando si rende conto di essere perseguitata da una misteriosa organizzazione che utilizza gli uomini come cavie da mandare sulla luna. Questo di Bazzoni è un film allucinato come la protagonista, che alla lunga finisce per stancare per la quasi totale assenza di ritmo. Per Kinski una presenza (Blackmann) con il contagocce.

Bubobubo 16/10/18 16:01 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

La costruzione dell'intreccio, intricata e magmatica, lascia senza respiro e con la voglia spasmodica di saperne di più, scena dopo scena. Si arriva infine alle battute conclusive, pronti alla rivelazione definitiva, ma il finale raffazzonato (uno dei pochi possibili per come si erano messe le cose, va pure sottolineato) non è assolutamente all'altezza di quanto lo ha preceduto: questo non può non condizionare il giudizio complessivo. Peccato: la Bolkan si era calata perfettamente in un ruolo assai complesso. Buona regia e musiche magnetiche.

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Fedeerra 7/12/19 05:37 - 770 commenti

I gusti di Fedeerra

Un film in cui i confini fra bene e male, fra il mondo che conosciamo e il mondo del subconscio, fra presente, passato e futuro non appaiono mai netti e definiti, ma sono anzi lontani fra loro, sfocati, spesso appena percettibili. Possente e magnetica la regia di Luigi Bazzoni, che restituisce al surrealismo una visione trasognante e ipnotica. Fotografia e colonna sonora da brividi. Bolkan, veicolata da incubi e crisi d’identità, nel ruolo della vita.

Noodles 19/05/20 22:49 - 2196 commenti

I gusti di Noodles

Intrigante thriller pienamente anni '70 con bei risvolti paranormali, una bravissima Florinda Bolkan e un Klaus Kinski quasi onirico. Pur con un ritmo piuttosto lento il film avvolge lo spettatore con un'atmosfera sempre misteriosa. La trama, abbastanza complicata, si svela pian piano e impedisce allo spettatore di alzarsi e andare via perché comunque non ci si annoia. Molto particolare la fotografia, adattissima. Pellicola sottovalutata che del genere è un ottimo esempio.

Keyser3 3/07/20 23:00 - 444 commenti

I gusti di Keyser3

Curioso lavoro di Bazzoni, con contaminazioni fantascientifiche che lo rendono quasi un unicum nel vasto panorama del giallo settantiano. Permeato di mistero dall'inizio alla fine (in questo affine al precedente La donna del lago), si avvale di una messa in scena piuttosto raffinata, grazie soprattutto alla fotografia di Storaro, che predilige i toni freddi e usa sapientemente il chiaroscuro. Peccato per il ritmo avvolgente, ma eccessivamente lento, che non gli permette di spiccare definitivamente il volo. Presenza del tutto accessoria di Kinski.
MEMORABILE: Le sequenze dell'incubo sulla Luna.

Magi94 2/07/23 14:18 - 942 commenti

I gusti di Magi94

Grande cura della confezione da parte di Bazzoni che dimostra di tener particolarmente a un film nient'affatto convenzionale, soprattutto per quegli anni. Il mistero, la persecuzione, la nevrosi di un lavoro freddissimo in una Roma dalla fotografia e dai volti americanissimi si mescolano con un'ambientazione esotica coloniale che lascia il segno. Peccato che lo sciogliersi della vicenda sia davvero debole, con l'espediente dell'isteria assai abusato. Bravissima Nicoletta Elmi nell'infondere più angoscia alla storia, corretta la Bolkan.
MEMORABILE: I dialoghi tra la Bolkan e la Elmi.

Teddy 19/08/23 08:31 - 808 commenti

I gusti di Teddy

Atmosfera dilatata e piena di poetica seduzione, che striscia narcotica ma sfacciata tra le luminescenti meraviglie dei luoghi e i tetri sgabuzzini della psiche. Sovraffollato da personaggi i cui volti sono una perfetta raffigurazione dell’ambiguo, è un thriller che si affida all’estetica per svelare tutte le sue tumultuose deviazioni narrative. Splendido il lavoro audiovisivo, perfetta l’interpretazione della Bolkan. Impattante e inverosimile come un sogno senza fine.

Sonoalcine 9/09/23 00:10 - 184 commenti

I gusti di Sonoalcine

Discreto thriller di Bazzoni che tenta di creare una mescolanza tra psicoanalisi pseudo-esoterica e onirismo terreno. Purtroppo il ritmo è lento e rende la narrazione a tratti poco scorrevole, per quanto non troppo noiosa. Rimane un buon film che, pur non possedendo la potenza visiva di Giornata ner aper l'ariere, è comunque un esempio non male di giallo fuori dagli schemi. Per certi versi ricorda anche il fantastico Una lucertola con la pelle di donna.
MEMORABILE: L'atterraggio sulla luna; La fuga della Bolkan dalla sala delle tradizioni.
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  • Discussione Buiomega71 • 27/04/12 22:22
    Consigliere - 25892 interventi
    Se ne andato senza far troppo rumore Luigi Bazzoni.

    Al di là del bel thriller Giornata nera per l'ariete, vorrei ricordarlo per questo gioiello astratto, visionario, sospeso e polanskiano che è Le orme (uno dei miei film del cuore a pari merito con il "simile" L'invenzione di Morel di Greco).


    Per me Luigi era Le orme, e ho sempre visto Le orme come una versione fantahorror di L'anno scorso a Marienbad. E il grido strozzato della Bolkan tra i due minacciosi astronauti non si scorda più.

    Bello il ricordo che ne fa l'amico e collega Francesco Barilli sull'ultimo numero di Nocturno.

    Addio Luigi, e che le orme ti siano leggiadre...
    Ultima modifica: 28/04/12 01:16 da Buiomega71
  • Discussione Funesto • 27/04/12 23:05
    Fotocopista - 1415 interventi
    @Daidae.

    E' bravissima la Nicoletti... o Nicoletta Elmi?
    L0L
  • Discussione Zender • 28/04/12 10:29
    Capo scrivano - 47698 interventi
    In effetti... corretto. Grazie.
  • Discussione Daidae • 28/04/12 14:30
    Compilatore d’emergenza - 1296 interventi
    Funesto ebbe a dire:
    @Daidae.

    E' bravissima la Nicoletti... o Nicoletta Elmi?
    L0L

    OPS!
    :)
  • Curiosità Zender • 13/11/13 19:38
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film, con raccomandazione di seguirlo fin dall'inizio...

  • Homevideo Amarcord • 20/05/14 16:11
    Disoccupato - 86 interventi
    Il DVD Shameless ha sì l'audio in italiano, ma obbliga alla visione contemporanea dei sottotitoli in lingua inglese!
    Nella mia copia almeno non sono eliminabili dalla visione...
  • Homevideo Digital • 22/01/15 14:30
    Portaborse - 3973 interventi
    Seppur con qualche anno di ritardo, esce anche il dvd italico. Per Cinekult, dal 25/03/2015.
  • Homevideo Xtron • 16/04/15 21:58
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Il dvd CINEKULT

    Audio in italiano
    Sottotitoli in italiano
    Formato video 1.85:1 anamorfico (ottimo!)
    Durata 1h32m13s
    Extra intervista a Nicoletta Elmi

    Immagine a 35:46

    Ultima modifica: 17/04/15 07:22 da Zender
  • Curiosità Fauno • 5/09/19 12:00
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Dalla collezione cartacea Fauno, un altro flano del film:

  • Homevideo Zender • 11/08/23 12:22
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Eccellente il bluray francese della Le Chat Qui Fume. Traccia italiana, sottotitoli escludibili.