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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L'avrebbe dovuto girare Wes Craven, questo remake del giapponese KAIRO. Ne aveva anche già scritto la sceneggiatura (passata poi a Ray Wright). Invece la regia la firma Jim Sonzero, che ne fa un ghost-horror convenzionale in cui la fotografia sporca, virata spesso in verde, granulosa, esalta bene l'atmosfera spettrale che rappresenta probabilmente l'unica vero punto di forza del film. Insieme agli effetti speciali con cui vengono visualizzati i fantasmi, se vogliamo: ombre bianche tremolanti che ricordano molto l'immagine televisiva mal sintonizzata. E infatti è proprio dai monitor dei computer, che paiono uscire questi...Leggi tutto fantasmi telematici che si propagano attraverso i collegamenti tecnologici. Nonostante le spiegazioni finali l'idea comunque non regge granché, quindi è meglio concentrarsi sulle vicende dei protagonisti, ovvero i soliti teenager spaventati che cominciano a morire come mosche preda di visioni terrificanti. Ovviamente molto meno statico del modello giapponese, PULSE è però anche meno affascinante e per lunghe fasi più noioso. Perché gli attori non convincono, il soggetto è poverissimo e si vede, la logica va a farsi benedire quasi subito e i dialoghi tra i ragazzetti sono quelli che già abbiamo sentito mille volte. Si va avanti a sensazioni, insomma, sfruttando molto ogni tipo di disturbo dell'immagine e abbondando con i filmati inquietanti (rallentati, interrotti, seminvisibili, incomprensibili...) per mescolare quanto più possibile reale e virtuale. Pochi spaventi, comunque. L'edizione italiana sovraimprime intere frasi in italiano su cellulari e monitor…

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/10/06 DAL DAVINOTTI
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Undying 22/03/07 19:11 - 3807 commenti

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Sarebbe ora di iniziare a pensare che non tutto quello che giunge dall'Oriente necessita forzatamente di un remake milionario (in euro). Soprattutto quando, ed è questo il caso, il film originale non presenta particolari aspettative in un pubblico diverso da quello di origine. Kairo, se si spoglia di situazioni e simboli ascrivibili al mondo Orientale, diventa di una noia insopportabile. Cosa aspettarsi allora da un rifacimento "ubriaco" di Computer-Grafica? Bruttissimo.

Sadako 26/03/07 22:35 - 177 commenti

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Per la prima volta un film horror che porta direttamente lo spettatore al centro del problema, senza troppi minuti sprecati nel preparare l'atmosfera o l'azione. Peccato che, alla fine, tutto diventi troppo simile ai film di sopravvissuti vs zombie/fantasmi/infetti vari degli ultimi anni. Il remake di Kairo si discosta dall'originale per le motivazioni dei fantasmi, qui più un virus informatico che altro. I protagonisti ricordano troppo i loro personaggi televisivi e spesso la sovrapposizione è in agguato: Veronica Mars contro i fantasmi virtuali.

HollywoodL 13/04/07 12:09 - 9 commenti

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Ennesimo remake di un successo horror asiatico (Kairo) ed ennesima realizzazione priva di personalità e spessore. Se sulla carta la trama apocalittica potrebbe funzionare (anzi, l'idea non è affatto male e adesso sono curioso di vedere l'originale), la realizzazione di Jim Sonzero e soci è sgonfia e impersonale, senza atmosfera, inzuppata dai clichè attuali dell'horror digitale con fantasmi che avanzano a fotogrammi dipinti da una fotografia satura e montati in maniera schizofrenica. Facilmente dimenticabile.

Puppigallo 24/01/08 09:51 - 5250 commenti

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Non era neanche iniziato male, nonostante gli attori non promettessero molto bene. Poi però, col passare dei minuti, si inizia a capire che l’idea, nonostante qualche scena di discreta suspence, non ha la forza sufficiente per reggere (c’è una certa ripetitività e gli attorucoli completano la frittata). Se non ci si aspetta niente di particolarmente innovativo, questa pellicola può anche dare una certa soddisfazione (l’aria di morte si respira abbastanza. Basta però con sti movimenti a scatti!), ma solo in quel caso. Vedibile.
MEMORABILE: La spassosa (involontariamente) fuga dal centro abitato, per perdere il mortifero segnale del cellulare.

Flazich 4/07/08 15:02 - 667 commenti

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Le tecnologie moderne sono il veicolo dell'ultima e più pericolosa infezione per il genere umano. La ricerca di diffondere sempre più dati e sempre più velocemente spalancherà il piano terreno a forme di non vita. Buono l'incipit (anche se è il remake di un film giapponese). Particolare plauso alla fotografia claustrofobica, fredda, quasi alienante. Tutto comincia per scherzo ma il finale sarà catastrofico. Senza lode e senza infamia.

Herrkinski 2/12/10 18:00 - 8052 commenti

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Non avendo visto l'originale non posso attualmente fare paragoni; tuttavia di questa versione americana salverei l'idea di partenza e la fotografia, che riesce a creare un'atmosfera tetra e incolore, sufficientemente depressiva e sporca, quindi adatta al tema dell'epidemia di suicidi presente nel film. Certo che i fantasmi in CGI lasciano il tempo che trovano e sanno tanto di clichè del cinema horror para-orientale moderno; inoltre gli interpreti sono particolarmente antipatici. Detto questo, il film si lascia vedere, ma solo senza pretese.

Rebis 20/12/10 18:01 - 2331 commenti

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Semplificato, snellito e banalizzato il materiale di partenza, Sonzero - a dimostrazione della bontà delle intuizioni sottese al film di Kurosawa - ottiene un prodotto mediamente interessante, malgrado alcuni sbocchi narrativi forzati e inverosimili. Disinnescati gli arcani del prototipo, il film genera un inedito clima incubotico affidandosi perlopiù all'apparato visivo (fotografia plumbea e marcescente, effetti digitali che cercano di omogeneizzarsi alle immagini live con esiti discreti). Gli interpreti sono modestissimi. Finale approssimato con spiegone in voce-off a scanso di equivoci.

Didda23 5/07/12 11:27 - 2424 commenti

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L'impianto formale dell'opera è sostanzialmente ben eseguito; merito della curata fotografia, che ricrea l'atmosfera giusta. Purtroppo, dopo la notevole partenza, il film si perde nei meandri più scontati e derivativi della cultura filmica orientale, offrendo allo spettatore uno spettacolo che non soddisfa appieno. Alcuni movimenti di macchina sono gradevoli e ciò conferma che il problema sostanziale è da imputare solamente alla scadente scrittura.

Ducaspezzi 12/09/12 19:02 - 222 commenti

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La digitalizzazione del nostro quotidiano non smette mai del tutto di meravigliare, anche nelle sue più ordinarie acquisizioni. Inevitabile, quindi, sentire ad un certo punto anche il bisogno di demonizzarla, giusto per demistificarne quel suo possesso di noi che sospettiamo/temiamo/viviamo. Detto ciò, questo è solo un irrisolto filmetto con fantasmi che fanno del codice binario il proprio tecno-psicopompo, senza spiegarci granché. Mancanza, questa, soprassedibile solo a fronte di una suggestività che qui non è di casa. Anzi, di desktop!

Pesten 1/07/17 10:56 - 784 commenti

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Film che non passerà alla storia in ambito horror. Il cast sulla carta non è male, ma gli attori non fanno fare il salto di qualità, non aiutati da sceneggiatura e dialoghi. Le atmosfere e i colori sono forse la parte migliore di tutto il lavoro, che soffre qualche momento vuoto di troppo. Forse un approfondimento degli eventi lo avrebbe reso più interessante: non so quanto sia fedele come remake, ma se le differenze sono minime di certo non viene voglia di cercare l'originale.

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Taxius 20/09/18 20:28 - 1656 commenti

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Il remake di Kairo girato da Sonzero riprende la metafora sulla solitudine provocata dai computer e dalle moderne tecnologie banalizzandola e rendendola un po' più appetibile al pubblico occidentale; la trama infatti è più scorrevole e quasi totalmente priva dei vari simbolismi nipponici che, a tratti, rendevano un po' pesante il film di Kurosawa (non Akira). Se da un lato la trama non convince del tutto, dall'altro l'atmosfera plumbea e molto angosciante riesce a salvare parzialmente il film rendendolo assolutamente godibile.

Lupus73 21/02/22 11:51 - 1483 commenti

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Questa pellicola in sé può ricordare The ring sia per confezione e fotografia (toni freddi virati all'azzurrastro) che per certi contenuti: il soprannaturale che si lega alla tecnologia per manifestarsi in maniera virale uccidendo umani. In questo caso non abbiamo una storiella macabra né un mostro singolare ma spettri che attraverso una banda larghissima passano dall'etere cibernetico portando al suicido gli umani; verso la fine il tutto assume toni apocalittici. Solite situazioni di panico viste e riviste, rischia di annoiare.
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