Giacobbe, l'uomo che lottò con Dio - Film (1963)

Operina a carattere biblico, cui meglio si adatterebbe l'aka, dato che il protagonista Giacobbe, interpretato da Cerioni, arriva dopo mezz'ora abbondante di film, nella quale i personaggi più presenti erano stati Noè e Abramo. La produzione non dispone di molti danari, per cui sfrutta una location in ogni modo (un lago semiprosciugato), adotta costumi che troppo spesso sanno di UPIM, usa tende anacronistiche, eccetera. Le sorelle Lea e Rachele sono l'una scurissima e l'altra candida e bionda! Recitazione talora non male, talora un po' troppo grottesca.

Un film curioso ma sostanzialmente mediocre, che pur partendo da una base interessante è stato calcolato male sia da Baldi che dagli sceneggiatori. Un prodotto latitante un po' sotto tutti i punti di vista tranne che nella parte recitativa, in cui a onor del vero spicca fra tutti la prova di Alfredo Rizzo, che dà vita alla figura di Labano in maniera gustosissima, lontana dal testo biblico senza però andare ad alterarne il personaggio; anzi, movenze e mimica lo rendono abile a rubare la scena al protagonista. Troppo poco per salvare il film, ma almeno mezzo pallino in più lo vale.

E' evidente lo scopo religioso ed edificante del film, che rispetto agli storico-mitologici coevi bandisce le scene d'azione ma soprattutto i balletti un po' licenziosi con costumi succinti che erano tipici invece di quel genere. Pensato come illustrazione di corsi catechistici, lamenta la troppa serietà e l'insistere sui passaggi più edificanti. Attori spaesati, regia incerta e soprattutto noia che fa capolino quasi subito.