La donna indecente - Film (1991)

La donna indecente
Media utenti
Titolo originale: De onfatsoenlijke vrouw
Anno: 1991
Genere: erotico (colore)
Note: Aka "The Indecent Woman".

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/10/19 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Buiomega71 15/10/19 00:42 - 2899 commenti

I gusti di Buiomega71

Un erotismo quasi tutto di testa (parecchie le fantasie erotiche della protagonista) con punte nel quartiere a luci rosse di Amsterdam, tra lei vestita da prostituta e sesso in auto, o copule nel bagno del ristorante. Quasi un pre Intimacy, una specie di Ultimo tango al sapore orange. Verbong si fa prendere da vezzi autoriali (bagliori fiamminghi nella fotografia di Lex Wertwijn) pur tenendo saldo il racconto (le crisi violente di Emilia che picchia la figlia, i chiaroscuri della grande magione materna). Notevole la OST pierrebacheletiana di Nicola Piovani.
MEMORABILE: Il finale nella grande casa dai tratti quasi da thriller; Emilia tenta il gioco della meretrice con il marito; Emilia si pastrugna con il ticchettio.

Daidae 7/02/24 03:35 - 3163 commenti

I gusti di Daidae

Un buon film, con poche pecche e diversi pregi. Erotismo non troppo spinto ma neppure troppo soft fino al finale (che per certi versi è un po' misterioso), in cui troviamo elementi "da thriller". Buona la prova di tutto il cast, una bella fotografia, musiche più che discrete. Girato nel 1991 con uno stile tipicamente da fine anni 80. Una pellicola da riscoprire.
MEMORABILE: Le crisi di nervi della protagonista; Il vestito.

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Gola profondaSpazio vuotoLocandina La camerieraSpazio vuotoLocandina Pubertad, adolescencia, la edad difícilSpazio vuotoLocandina La moglie di mio padre
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Buiomega71 • 15/10/19 10:26
    Consigliere - 25892 interventi
    Erotismo più che altro cerebrale (le fantasie erotiche di Emilia, nel sottile gioco sporcaccione del "qui pro quo" con il bel tenebroso Huub AMSTERDAMNED Stapel) dove Verbong adotta uno stile autoriale, freddo, quasi "hanekiano", in questa specie di pre Intimacy o di un Ultimo tango filtrato orange.

    Lontano dal cinema viscerale di un Verhoeven o dalle provocazioni di Josh Stelling, Verbong si rifà a certo cinema dell'erotismo sussurato in chiave femminile, con un occhio alla pittura fiamminga (notevole la fotografia di Lex Wertwijn) e a chiaroscuri di certo cinema di Liliana Cavani (la grande magione materna e le sue stanze, dove si consumano la maggior parte dei rapporti e delle peccaminose fantasie).

    Crisi coniugali, corna, il richiamo febbrile della carne verso il seducente sconosciuto che conduce Emilia nel baratro della lussuria, facendole perdere la trebisonda (dimentica il compleanno della figlia, la schiaffeggia in un impeto di rabbia, non si concentra più sulle sue passioni come suonare il violino) con un marito che sà tutto ma sembra accettare rassegnato.

    Troppo di testa per lasciare il segno, ma intervallato da interessanti squarci narrativi (Emilia vestita da puttana che girovaga per il quartierie a luci rosse di Amsterdam-una cosa simile avverà, più carnalmente e hardimentosa-in A snake of june-, il sesso in macchina in un parcheggio sotterraneo, la sveltina nel bagno del lussuoso ristorante, Emilia che propone al marito il gioco della meretrice, il finale che si ammanta di flebili venature thriller con l'amante che non si rassegna a perderla, finale anche un pò inconcludente che faceva presagire la tragedia e si risolve in una bolla di sapone, Emilia che si pastrugna sul divano con il ticchettio del pendolino) ma riservato quasi di più ad un pubblico femminile che nemmeno a quello maschile, in cerca di facili pruderie, più dalle parti dei romanzi erotici femministi (tipo La voglia di Elfriede Jelinek-con le dovute sostanziali differenze-).

    Storia di una moglie e madre modello della benestante borghesia olandese che si lascia andare ai sussulti sconci di fantasie più o meno bollenti, dettate da uno sconosciuto che improvvisamente (e senza avvisaglie) risveglia in lei questa passione ardente sopita da tempo nel tran tran della vita quotidiana. Storia vista mille volte sullo schermo e letta mille volte nei romanzi dell'eros.

    Molto brava e appassionata la semisconosciuta Josè Way (un mix tra Isabelle Huppert e Monique van de Ven)


    Eppure qualcosa si muove, sarà la regia raffinata (e anche un pò snob) di Verbong oppure l'intensa OST pierrebacheletiana del nostro Nicola Piovani, ma non tutto scivola nella noia.


    A suo modo ha un certo fascino.
    Ultima modifica: 15/10/19 13:27 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 15/10/19 10:42
    Consigliere - 25892 interventi
    Spartano e di non eccelsa qualità il dvd targato Eagle Pictures

    Formato: 1.33:1

    Audio: italiano

    Sottotitoli: italiano e italiano per non udenti

    Nessun extra, solo il menù con i capitoli

    Durata effettiva: 1h, 32m e 12s

    Immagine al minuto 00.46.26. Emilia (Josè Way) si aggira per il quartiere a luci rosse di Amsterdam, aspettando il suo amante (Huub Stapel).

    Ultima modifica: 15/10/19 14:29 da Buiomega71