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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/10/19 DAL BENEMERITO HERRKINSKI
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Galbo 16/10/19 14:15 - 12372 commenti

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Famigliola disfunzionale alle prese con un inquietante plesso ospedaliero. Nel film di Brad Anderson funziona lo stato di paranoia e tensione crescente che permea la vicenda fin dal suo prologo. In altre circostanze più anonimo, in questo caso Sam Worthington se la cava egregiamente e trasmette le inquietudini e il disagio del suo personaggio. Buono il comparto tecnico che riesce a rendere il film godibile nonostante la storia raccontata non sia originale.

Daniela 16/10/19 15:08 - 12606 commenti

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Nel suo film migliore, Brad Anderson aveva mostrato la propria abilità nel muoversi in ambientazioni cupe e claustrofobiche, al confine fra realtà ed incubo, specchio di mentalità disturbate. Anche in questo film, risultano molto ansiogene le sequenze in cui il pover'uomo si aggira disperato fra i corridoi dell'ospedale dove sono sparite moglie e figlia. I punti deboli non sono da ricercarsi infatti a livello di regia e neppure nella prestazione di Worthington, ma in una sceneggiatura che scopre troppo presto le carte, rendendo buona parte del film prevedibile, epilogo compreso. Peccato.

Herrkinski 13/10/19 17:12 - 8052 commenti

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Thriller psicologico non del tutto originale (echi di Spider o del recente Unsane, tra gli altri) ma godibile in virtù della bravura di Anderson nel raccontare la storia, in grado di confondere le idee allo spettatore facendogli cambiare punto di vista con vari twist; se si sta al gioco il film funziona, anche se i più smaliziati potrebbero indovinare la verità presto. E' comunque un buon esercizio di tensione interpretato con trasporto dal bravo Worthington, con un cast di supporto adeguato e una fotografia eccellente negli esterni. Non male.

Il ferrini 13/10/19 23:59 - 2337 commenti

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Se non fosse che esistono già titoli arcinoti (e più riusciti) come Flightplan o Shutter island, la tensione ne gioverebbe e invece siamo di fronte all'ennesima "beautiful mind" alle prese con un grande complotto. È davvero un ospedale degli orrori, o come in The ward la realtà è diversa da come appare? Sam Worthington ha un compito difficile e tutto sommato se la cava discretamente, il resto del cast invece è piuttosto accessorio. Non un brutto film, ma in un thriller la prevedibilità è peccato imperdonabile.

Rambo90 15/10/19 02:31 - 7661 commenti

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Con un incipit abusatissimo, che si ripercorre nei tempi da Frantic a Flightplan, Brad Anderson torna al thriller e dirige molto bene. Ci sono infatti buoni momenti di tensione, aiutati da una fotografia fredda e dagli interni angoscianti dell'ospedale. Purtroppo la sceneggiatura non lo aiuta, prevedibilissima nei suoi sviluppi fino a un finale interessante ma mal giocato. Worthington ce la mette tutta ed è in uno dei suoi momenti migliori, il ritmo tieni incollati ma non si arriva mai ad alti livelli.

Anthonyvm 25/10/19 21:50 - 5615 commenti

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Un papà insicuro deve salvare la propria famiglia da un misterioso complotto ospedaliero. Trama classica, nessun elemento fuori posto: chi è già incappato in film simili (Flightplan, in parte Shutter island...) non si aspetti sorprese. I colpi di scena consistono essenzialmente in una sequela di ribaltamenti di prospettiva in cui l'ultimo twist nega il precedente. Si arriva così a un finale coerente ma non proprio spiazzante. La confezione è comunque gradevole: suspense convenzionale ma efficace. Pur senza stupire fa star attenti fino alla fine.
MEMORABILE: L'incidente; I poliziotti che (in barba ai cliché) per una volta appoggiano il protagonista presunto folle; La svolta orrorifica dell'ultima tranche.

Kinodrop 1/11/19 19:14 - 2909 commenti

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Un viaggio per raggiungere la famiglia per la festa del ringraziamento si trasformerà in un doppio incubo in seguito a un incidente dai contorni misteriosi che si moltiplicheranno poi, una volta raggiunto il pronto soccorso di un ospedale. L'ambientazione, il sovraccarico di ambiguità e di turbe psichiche possono ricordare Unsane, ma qui la sceneggiatura è priva di progressività, bruciando troppo presto le possibili soluzioni e lasciandoci in balia del prevedibile. Apprezzabile Worthington nei panni di un uomo diviso tra realtà e incubo.
MEMORABILE: L'incidente; L'inquietante staff dell'ospedale.

Gestarsh99 8/02/20 16:28 - 1395 commenti

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Impoltronato sul sicuro, Anderson preferisce giocare in casa rifacendosi alla fida sentieristica del thriller psico(pato)logico: la frattura percettiva della realtà, la ricomposizione dei ricordi, la rielaborazione dei traumi sotto forma di paesaggi rassicuranti e quadri di autoscagione, la mente deviata sui binari complottardi della persecuzione. Un film rivolto ai cultori indefessi del modus narrandi e della partitura dissimulatrice specifici del genere, ma anche destinato ai semplici neofiti che han voglia di perdersi nei continui controcampi fra eventi effettivi e sfalsata coscienza di sé.
MEMORABILE: L'illusorio e inutile rapimento in sala operatoria...

Taxius 12/03/20 19:31 - 1656 commenti

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Coppia con figlia, dopo un incidente si reca in ospedale per ricevere cure ma la donna e la piccola a un certo punto spariscono misteriosamente e l'uomo metterà a ferro e fuoco l'ospedale pur di ritrovarle. Thriller che gioca sull'ambiguità della situazione: è il protagonista che sta uscendo di testa o è davvero vittima di un complotto? La storia è molto interessante e viene stravolta da più colpi di scena ben congegnati e mai forzati. Nel genere "film ambigui" c'è di meglio, ma questo resta buono.

Cotola 13/02/21 13:27 - 8998 commenti

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Lo spettatore più scafato, ma anche quello appena appena attento, ci metterà poco a mangiare la foglia: io ci ho messo una ventina di minuti e non certo per perspicacia. Poi spererà a lungo di sbagliarsi, ma invano. Tuttavia il film, discretamente diretto, sa intrattenere senza però raggiungere alte vette di tensione, per ovvi motivi. Mancano guizzi tecnici e narrativi e "spiattellare" particolari così pregnanti e decisivi a chi guarda, e magari è pure sveglio, non è una buona idea. Si arriva all'epilogo senza sorprese ma anche senza affanni.

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Deepred89 24/01/22 01:56 - 3701 commenti

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Al di là di qualche ridondanza nella narrazione del presunto complotto, il film di Anderson sarebbe stato un buon thriller sulla malasanità a stelle e strisce tra code interminabili, empatia come grande sconosciuta, abusi da parte degli psicologi ospedalieri e losche attività nelle aree più recondite del centro medico. Sarebbe stato, perché l'ultima rivelazione, che lo spettatore teme ma spera di non vedere, banalizza il film invalidando tutti i buoni spunti citati, dissolvendo la magia di un secondo tempo (dal cane in poi) di notevole livello. Atmosfera più plumbea che mai.

Pinhead80 1/04/22 20:45 - 4715 commenti

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Un uomo con il matrimonio in crisi e un passato devastante alle spalle deve salvare la figlioletta caduta nel vuoto a causa di un incidente. Recatosi all'ospedale finirà in un batter d'occhio in un incubo dove realtà e finzione sembrano non dargli tregua. Nonostante la storia non sia originalissima, il film si fa apprezzare per il livello di tensione che suscita grazie alla disperata interpretazione di un Worthington meno muscolare del solito e più drammatico. I flashback aiutano a chiarire il tutto e funzionano bene all'interno di un racconto soffocante e claustrofobico.

Enzus79 17/06/22 22:48 - 2864 commenti

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Thriller psicologico targato Netflix. Brad Anderson in passato ha dimostrato di essere un buon regista, nel genere, e anche se "Fractured" non è il suo miglior film non si può dire che sia brutto, anzi. Finale abbastanza scontato, ma suspense e tensione sono dosate più che bene. Claustrofobico ma mai noioso. Sam Worthington poco convincente. Discreta la fotografia.

Nicola81 26/09/22 17:05 - 2831 commenti

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Se in un thriller che dovrebbe sorprendere con la rivelazione finale lo spettatore rischia di mangiare la foglia con discreto anticipo, significa che qualcosa non è andato per il verso giusto. Bisogna però dare atto ad Anderson di essere riuscito a instillare una buona tensione, e di aver percorso qualche soluzione non scontata (ad esempio con i poliziotti, che in questo genere di film sono pregiudizialmente ostili al protagonista, e qui invece disposti ad assecondarlo). Il pur volenteroso Worthington non suscita la necessaria empatia, meglio le interpretazioni di contorno.
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