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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dispiace vedere un talento indiscutibile come quello di Ang Lee buttarsi via in film cui sarebbero sufficienti - per concezione e svolgimento - regie molto meno accreditate per ottenere risultati assai simili (per il fruitore medio, almeno) e senza il dispiegamento di mezzi tanto ingenti. GEMINI MAN in fin dei conti è il solito action para-militaresco dalla trama inutilmente ingarbugliata che lambisce territori legati alla fantascienza (la clonazione umana) senza dotarsi dei requisiti minimi per affrontarli con la necessaria convinzione. Mattatore assoluto è Will Smith, che nei panni di Henry Brogan, sicario infallibile capace di uccidere col suo fucile un uomo seduto su di un treno che sfreccia a...Leggi tutto distanza di due chilometri, lavora per la Defense Intelligence Agency. Stanco del suo lavoro (e con alle spalle una cupa scia di morte), non ha più nemmeno il coraggio di guardarsi allo specchio; in aggiunta scopre che la sua ultima vittima non era come gli avevano comunicato un pericoloso terrorista ma un biologo molecolare. Nel condurre indagini personali per scoprire chi l'abbia portato a uccidere una persona apparentemente innocente scatenerà un ginepraio che metà basta. Muovendosi al fianco di una bella agente delle DIA (Winstead) che aveva cercato d'incastrarlo, si lancerà alla caccia del suo antico amico Clay Verris (Owen), ora a capo della misteriosa organizzazione Gemini. Resterà di sasso scoprendo che il ragazzo lanciato alle sue calcagna dalla Gemini assomiglia fin troppo a un suo sosia con qualche anno di meno (nella “realtà” è ovviamente sempre Will Smith, ringiovanito a pesanti colpi di computergrafica). Com'è possibile? Per il momento la cosa sarà sufficiente a impedire che Henry lo accoppi come fa abitualmente con chi gli si para davanti. Una storia uguale a mille altre, caricata di misteri fasulli e resa fumosa da pretestuose sovrastrutture che la complicano costringendo chi segue a prestare più attenzione del dovuto. Fuori luogo i frequenti split-screen, stereotipati i personaggi, avvilenti i lunghi dialoghi a mezza voce attraverso i quali far comprendere a spizzichi e bocconi l'intreccio sottraendo spazio all'azione, che - vista anche la qualità - si sperava potesse esser presente in misura maggiore. L'unico vero momento straordinario è infatti il lungo inseguimento in moto per le vie di Cartagena, in Colombia, girato con fluidità impressionante e un senso dello spettacolo che danno la misura del valore di Lee. Il quale riserva il resto della sua maestria alla scelta e all'inquadratura di location meravigliose, con una grande quantità di esterni ripresi con senso artistico sublime, valorizzati oltretutto dalla fotografia strepitosa di Dion Beebe. Nei film di Ang Lee, d'altra parte, l'impianto visivo è sempre di prim'ordine e GEMINI MAN non fa eccezione; se non altro, quindi, c'è sovente in scena qualcosa da osservare per deliziare l'occhio. L'orecchio purtroppo non ha la stessa fortuna e nemmeno Will Smith sembra saper aggiungere quell'ironia che in altri casa aveva salvato la baracca. Non si sorride praticamente mai e il duplicato giovane di Smith pare uno stoccafisso inespressivo; al contrario della Winstead, che parla con uno sguardo magnetico di rara dolcezza e si guadagna il premio per l'interpretazione più "umana". C'è il tempo per un bello scontro fisico nelle catacombe allagate e una furente, devastante sparatoria finale, seguita da un lungo pistolotto che lascia il tempo che trova. Come tutto il film, d'altra parte, che piange il cuore al pensiero di come sarebbe stato se avesse potuto puntare su di un copione meno sciatto e una tensione maggiore.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/10/19 DAL BENEMERITO DIGITAL POI DAVINOTTATO IL GIORNO 13/10/19
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Digital 11/10/19 11:47 - 1257 commenti

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L’idea del clone perfettamente identico al protagonista è mutuato da dozzine di pellicole precedenti (in questo caso c'è la variante dell’essere più giovane), il che denota scarsa originalità. Soprassedendo a questo “difetto” possiamo moderatamente divertirci con questo action, tra sequenze adrenaliniche, un ritmo tendenzialmente spedito e quel pizzico di ironia utile a non renderlo eccessivamente serioso. Impressionante il lavoro in cgi per rendere più giovanile Smith; radiosa, as usual, la Winstead. Popcorn-movie che assicura sicuro svago.

124c 15/10/19 01:59 - 2913 commenti

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Super-sicario infallibile cinquantenne si stufa del suo lavoro, ma i suoi capi non sono d'accordo e gli sguinzagliano contro un clone ringiovanito di sé stesso per farlo fuori. La storia non brilla certo per originalità (vedi ad esempio Looper, nel quale Bruce Willis affrontava il sé stesso giovane impersonato da Joseph-Gordon Levitt) e Will Smith che si sdoppia e ringiovanisce grazie alla CGI fino ai tempi di Willy il principe di Bel Air non giustifica una regia stanca e poco ispirata di Ang Lee. Mediocre nel complesso, nonostante Clive Owen.

Hiphop 14/10/19 10:54 - 63 commenti

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Killer della CIA dopo anni di onesta attività come infallibile killer decide di andare in pensione. Mal gliene incolse. Film d'azione dal quale risulta bandita in maniera assoluta e incondizionata la parola originalità. Non c'è uno spunto, compresa la clonazione umana, che non sia già stato affrontato milioni di altre volte in milioni di altri film. Da salvare un incredibile inseguimento in moto per le strade di Cartagena e la professionalità di un regista come Ang Lee, che indubbiamente un telefilm lo sa girare. Perché di questo si tratta: un buon telefilm.

Rambo90 15/10/19 20:06 - 7676 commenti

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Un'idea già vista, sfruttata in modo prevedibile nonostante l'altisonante nome in regia. Scorre liscio il film, anche grazie alla verve di Will Smith, ma non riesce a sorprendere e appiattisce tutti i personaggi di contorno in semplici cloni di altri film. Belle scene action, cura negli effetti, ma senza divertire come altre opere sul tema (Il sesto giorno o The one). Non male, ma poteva di gran lunga essere più innovativo.

Ryo 1/12/19 20:50 - 2169 commenti

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Willie Smith, il cecchino più bravo del mondo (di nuovo, ma stavolta senza Batman), viene fatto combattere con un suo clone. Il film è godibile? Sicuramente è un ottimo sfoggio di computer grafica che sovrappone il viso dell'attore protagonista ad altri attori, ringiovanendolo. La credibilità e il realismo sono riuscitissimi. È un bel film? Non più e non meno di un classico action lineare, tipico degli anni 80/90, con protagonista in fuga e nemico con cui avvengono scontri più o meno alla pari.

Galbo 4/01/20 11:26 - 12380 commenti

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Benché il nome del regista autorizzasse aspettative maggiori e la pellicola potesse essere uno spunto per qualche riflessione non banale sulla clonazione, attesa purtroppo disattesa, Gemini man è un film d'azione tutto sommato non disprezzabile. Trama non originale e versione "ringiovanita digitalmente" del protagonista non convincente ma sequenze d'azione girate in modo assai elegante e buona prova del cast, con un convincente Will Smith e un'ottima Mary Elizabeth Winstead.

Puppigallo 7/03/20 11:18 - 5258 commenti

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Niente di nuovo sul fronte dell’originalità (le meningi non sono certo state spremute molto). Ma fortunatamente, seppur la sceneggiatura non sia certo degna di nota, non si può dire altrettanto degli effetti e, soprattutto, delle scene d’azione, con alcuni scontri adrenalinici, spesso conditi da pioggia di proiettili. Se poi si aggiungono uno Smith in parte e due spalle piuttosto simpatiche, il risultato non è poi così male. Nota di merito per il pilota, che giustamente dice a Smith: "Sei un ospite di merda".
MEMORABILE: Il primo incontro-scontro (la moto usata come oggetto contundente); Botte nelle catacombe; Il picchiatutti piomba nel market (non c’è due senza tre).

Daniela 28/02/21 14:01 - 12622 commenti

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Dopo 72 uccisioni, un killer governativo che si sente l'anima "ferita" vorrebbe ritirarsi in pensione ma c'è chi non approva... Ennesimo action pompato con personaggi stereotipati e dialoghi inascoltabili inseriti in una trama stravista anche se si cerca di variare il menu con l'aiuto della genetica. La messa in scena pregiata irrita per lo spreco di talento registico e di soldi, ma almeno l'umorismo involontario abbonda. Quanto al cast, Smith va col pilota automatico ma è comunque più espressivo del suo clone, Owen è un cattivo da fumetto, Winstead se la cava in un ruolo ingrato.
MEMORABILE: La sequenza di gran lunga migliore anche perché priva di dialoghi: l'inseguimento in moto.

Enzus79 27/05/21 19:03 - 2873 commenti

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Classico film in cui il protagonista si rende conto di essere la pedina per chi lavora. Storia piatta: se non fosse per gli effetti speciali e le ottime scene d'azione ci si annoierebbe davvero. La tensione, che dovrebbe essere uno degli "ingredienti" principali di certe storie, in questo caso latita. Will Smith convincente: certi ruoli sembrano scritti apposta per lui.

Gottardi 1/05/21 16:06 - 395 commenti

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Killer di cattivi per conto del governo prossimo alla pensione scopre altarini di una organizzazione deviata e viene braccato. Grandi effetti speciali, splendide location ottimamente riprese e una scena d’azione (il duello in moto a Cartagena in Colombia) tra le più riuscite di sempre: come dire una bella copertina per avvolgere un prodotto in sé privo di grandi contenuti se non quello di intrattenere senza pensieri per un paio d’ore. Missione riuscita, ma Lee e Smith hanno saputo offrire di meglio, in passato.
MEMORABILE: Will Smith in moto all'impazzata.

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Reeves 29/05/21 14:39 - 2172 commenti

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In certi mestieri la pensione non è una soluzione: lo scopre un killer professionista che decide di smettere, ma non può farlo. Niente di originale, ma tutto sommato ci si diverte perché Will Smith sa essere simpatico e il film, anche se ampiamente nell'ambito del già visto, comunque non annoia. Grande inseguimento motociclistico, di rara perizia, e un cattivo che più cattivo non si può immaginare...
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  • Discussione Raremirko • 1/02/22 21:42
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Appena potabile, stravisto, tutto basato su un'idea simpatica ma messa in scena in maniera confusa e stravista; senza infamia ne lode Smith (ma il suo clone giovine in CGI non convince del tutto), benino Owen (o, perlomeno, lo si nota).
    Tecnicamente nella media ma anche sotto questo aspetto si poteva fare di più.
    Un Ang Lee scialbo, a malapena sufficiente, con uno sci-fi thriller che oscilla tra il medio ed il mediocre.