Arrivederci all'inferno, amici - Film (1990)

Non è facile giudicare questo intimo zibaldone di immagini e personaggi, velati da una certa malinconia, che vivono sospesi in una villa irreale, parente stretta della pirandelliana villa degli Scaglionati. Jakubisko dimostra il suo estro visivo (si vedano l'arca, il funerale, il "passaggio di consegne" del postino) in scene rimescolate frammentariamente, quasi fossero sprazzi provenienti dalla fantasia dell'autore. La lunga lavorazione ha però lasciato un amaro retrogusto di opera incompiuta che avrebbe meritato una maggiore durata.

Film di difficilissima lettura, che risente anche della lunga lavorazione dovuta ai problemi col regime comunista. Diverse le metafore: alcune più o meno comprensibili, altre che dipendono dalla visione dello spettatore. Meglio quindi concentrarsi sulla bella verve grottesca della pellicola e sulla sua cornucopia di interessanti personaggi e vicende, tante e tutte stipate nel piccolo spazio di 75 minuti circa. Film tecnicamente valido, con un bel montaggio e continui salti temporali. Il cast sembra trovarsi a suo agio nel delirio. Ognuno può dargli il significato che vuole. Buono.