Che fare quando il mondo è in fiamme? - Documentario (2018)

Il documentario, fotografato in un caldo bianco e nero, mostra le contemporanee lotte dei neri americani per le parità civili che, per quanto raggiunte, sembrano tuttavia sopite sotto l'egida del razzismo nel sud della Louisiana, dove Minervini già aveva girato il precedente film. E' la continuazione di una simil-trilogia composta da prima e seconda parte del precedente e da tutti i 123 minuti di questo affresco che si concentra sul gruppo (para-militare) delle pantere nere e sulle vite di una serie di personaggi che si raccontano come minoranza etnica.

Da una parte Judy, una giovinezza assai turbolenta e un presente incerto, sballottato tra la gestione di un bar e il microfono di un piccolo ensemble soul: dall'altra le "nuove" Pantere Nere, agguerriti paramilitari che invocano "giustizia" e "potere nero" e scandiscono a beneficio del pubblico i nomi delle numerosissime vittime nere cadute per mano di polizia e criminalità organizzata. È l'indagine più apertamente politicizzata di Minervini, regista noto per la sua neutralità: comprensibile, dato il tema, ma il fascino viene meno. Ottimo b/n.

Roberto Minervini racconta con grande passione che cosa sono oggi le Pantere Nere, molto diverse da come erano negli anni Sessanta. Il documentario racconta con forza una situazione poco nota e ci dice con chiarezza come i tempi siano cambiati e la speranza abbia lasciato il posto alla sopravvivenza. Poco spettacolare ma molto sincero, veramente un bel documentario che suggerisce quanto il cinema del reale possa essere più interessante della fiction.