Holmes & Watson: 2 (de)menti al servizio della Regina - Film (2018)

Holmes & Watson: 2 (de)menti al servizio della Regina
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Holmes and Watson
Anno: 2018
Genere: commedia (colore)
Regia: Etan Cohen
Note: Aka "Holmes & Watson: due dementi al servizio della Regina". Ispirato ai personaggi creati da Arthur Conan Doyle.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

La coppia del riuscito FRATELLASTRI A 40 ANNI si riforma per incarnare un ben più celebre duo della letteratura prima e del cinema poi: Will Ferrell diventa Sherlock Holmes e John C. Reilly il suo fido aiutante John Watson. Ottima idea, si direbbe, e la curiosità di vedere la demenzialità che da sempre contraddistingue la comicità di Ferrell applicata a due personaggi al contrario tanto posati e precisi era tanta. Purtroppo la montagna partorisce il topolino, perché il film tende a generare un caos entropico fin dall'inizio difficilmente sopportabile; un po' per gli eccessi di verbosità e un po' per il desiderio di infilare troppe...Leggi tutto cose all'interno di una trama già di per sé fumosa quanto estremamente ardua da seguire per via delle leggerezze in sceneggiatura che lasciano buchi ovunque. Il risultato, che pure non è avaro di trovate divertenti figlie nient'affatto degeneri del proficuo filone ferrelliano, ha proprio nella regia e nell'incapacità di organizzare con gusto (o con la calcolata dose di cattivo gusto) il materiale a disposizione i difetti peggiori. Un baraccone rutilante oppresso da evidenti eccessi di computergrafica che falsificano la ricostruzione storica in cui i due protagonisti si muovono spingendo i limiti del demenziale sempre più oltre col rischio di infastidire oltremodo i non avvezzi. E dispiace, perché invece molto spesso, prese a piccole dosi, le scene sono ricche di battute efficaci (si veda il finale sul Titanic), politicamente scorrette e in alcuni casi anche geniali. Purtroppo già dalle sequenze che precedono la testimonianza di Holmes al processo del suo rivale Moriarty (Fiennes) si ha modo di verificare quanto la comicità dei due in questo caso abbia serie difficoltà a esprimersi compiutamente. Dopo aver dimostrato (a suo modo) che non è il vero Moriarty quello presente al processo ma un sosia, Holmes presiede alla festa della Regina a Buckingham Palace dove, dentro a una gigantesca torta, è nascosto un cadavere. Un delitto firmato Moriarty, il quale fa trovare lì un biglietto dove annuncia che la Regina nel giro di due giorni morirà. Una minaccia da non predere sottogamba e che aprirà una serie di incontri di Holmes e Watson con belle donne, personaggi minacciosi e il fratello di Holmes Mycroft (Laurie, vale a dire il DR. HOUSE), con cui parlare attraverso il pensiero (!). Ferrell e Reilly confermano un buon affiatamento, ma non basta. Stavolta il film (che ha fatto incetta di Razzie award) perde completamente il senso della misura e sbraca impedendo di godere di certe sottigliezze umoristiche destinate a perdersi sotto il manto coprente di una rumorosità a cui il regista pare non voler proprio rinunciare. Il rischio di perdere il filo se non si segue la vicenda con attenzione (che non si direbbe necessaria, in opere simili) è alto...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/04/19 DAL BENEMERITO DANIELA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 24/04/19
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Daniela 17/04/19 15:37 - 12606 commenti

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Promettente sulla carta, la coppia Ferrell-Reilly aveva già deluso in Fratellastri a 40 anni. Già dalle prime sequenze, si comprende che qui il risultato è ugualmente mediocre, anche se i due attori vestono i panni di personaggi universalmente noti che ben si prestano ad essere parodiati, oltre che omaggiati. Meglio evitare questa farsaccia sconclusionata ed imbarazzante, più sciocca che demenziale, in cui spiace vedere coinvolti attori meritevoli di occasioni migliori. La discreta confezione in questo caso è un aggravante: soldi buttati via.

Didda23 20/04/19 20:12 - 2424 commenti

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La coppia Ferrell-Reilly in termini di affiatamento è una garanzia assoluta. Sono, infatti, parecchi i momenti in cui i due riescono a dare sfogo alla loro eccletticità comica con risultati più che soddisfacenti. Sontuosa la forma, la ricostruzione ambientale e gli attori di contorno (da Fiennes alla Hall, passando per la star del Wrestling Strowman). Massacrato quasi all'unanimità dalla critica oltreoceano, per chi scrive incomprensibilmente. Non tanto una parodia dei personaggi di Doyle, quanto un film comico puro con vene da "giallo".
MEMORABILE: L'autopsia "romantica" fra la Hall e Reilly; L'incontro con il fratello; Le scene sul Titanic.

Puppigallo 28/04/19 09:45 - 5250 commenti

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Il confine tra demenziale e semplice sciocchezza anabolizzata da umorismo da bassa lega è davvero sottile, ma se lo si supera, anche di poco, il risultato sarà questo: una pellicola spesso fastidiosamente sciocca, che solo a sprazzi riesce a emergere da una palude di cretinate. E ci sarebbe anche un filo di sceneggiatura da seguire, ma la cosa diventa davvero difficile, perché inevitabilmente si viene travolti da quella, che dovrebbe essere una parodia, ma che la grossolanità delle battute trasforma in un gorgo stordente.
MEMORABILE: La pulizia del cadavere con la colonna sonora di Ghost"; "Scusate, sapete l'ora?". "Sì, la tua ultima, straniero" e lo pugnala, derubandolo.

Il Dandi 30/04/19 00:54 - 1917 commenti

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Holmes si è sempre ben prestato alla parodia, cifra che sovente per l'appassionato risulta anche più godibile di quella canonica. Purtroppo non è il caso di questa sciocchezza, il cui modello "serio" di riferimento sembra essere quello (già artefatto) di Downey jr (dal look alle scene di lotta) cui si sommano vari anacronismi gratuiti (linguaggio scurrile in primis). Peccato Watson e Lestrade hanno il giusto physique du rôle (al contrario di Ferrel/Holmes) e il cameo del dr. House poteva essere un colpo di genio.
MEMORABILE: Il selfie con la regina; L'incontro "telepatico" con Mycroft (per inciso Ferrel è l'unico Sherlock della storia a essere più grasso del fratello).

Redeyes 13/09/19 12:04 - 2442 commenti

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I due fratellastri, già piloti peraltro, si cambiano d'abito e tornano in scena, ma il risultato è pressoché il medesimo: ottimo feeling fra i due, ma risultato poco convincente. Tutto va nella direzione che ci aspetteremmo, con un Holmes che, lontanamente, ricorda il mitico Drebin. L'umorismo è di grana grossa, e anche la parte parodistica funziona poco. Will Ferrell questa volta ha toppato!

Pinhead80 27/02/24 12:16 - 4715 commenti

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La coppia Ferrell/Reilly si cimenta in un film dalla comicità demenziale che vuole essere una parodia dei film di Sherlock Holmes. Il risultato è altalenante perché a ottime battute si alternano momenti di stanca figli di una sceneggiatura ingarbugliata e molto difficile da seguire. Le prese per i fondelli e le citazioni raccolte da altre opere sono innumerevoli e si riconoscono gli stilemi classici che hanno reso immortali i film interpretati da Leslie Nielsen. Purtroppo la qualità non è la stessa e, seppur divertente, il film non riesce mai del tutto a convincere.

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