Sola... in quella casa - Film (1989)

Sola... in quella casa

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Soporifero horror con qualche spunto curioso dal regista dei due NON APRITE QUEL CANCELLO (dai quali eredita caratteristici mostriciattoli fotomontati e animati in stop-motion). Una certa ambizione nella raffinatezza della messa in scena, ma il ritmo è assolutamente da coma profondo. Anche perché l'idea è sempre la stessa (una libraia, Jenny Wright, legge un romanzaccio horror che anticipa e riflette una serie di omicidi realmente in corso) e la recitazione non è esattamente il massimo. Oltretutto, almeno fino allo showdown conclusivo, di sangue se ne vede poco e gli effetti speciali sono nettamente...Leggi tutto in secondo piano rispetto all'intreccio, che vede interagire la protagonista Jenny Wright con il suo boyfriend, la polizia e il fantasma dell'opera di turno, ovvero il supercattivo (nato dall'unione da una donna e una iena, in pieno stile PRESAGIO) sfigurato. Tipico prodotto degli Anni Ottanta (basta osservare il look e le acconciature), I, MADMAN fallisce il tentativo di spaventare e, cosa ancor più grave, quello di avvincere. Sceneggiatura e dialoghi men che mediocri, fotografia degna di miglior sorte, drammatica carenza di fantasia nell'evoluzione degli eventi. Poi finalmente si raggiunge il bizzarro finale, se non altro piuttosto imprevedibile. Si avverte in più parti lo spirito di Stephen King, e anzi per certi versi sembra quasi di assistere a una delle tante modeste realizzazioni para-televisive tratte da opere minori dello scrittore. Piatto, lento, noioso. Prima di capire veramente in che tipo di film siamo passa una buona mezz'ora di nulla. E però ha vinto ad Avoriaz…

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/08/06 DAL DAVINOTTI
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Undying 1/05/07 16:20 - 3807 commenti

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Riuscito solo in parte per via di un finale forse troppo sbrigativo, ma ricco di interessanti riprese e di ottime interpretazioni. Takacs aveva diretto Non Aprite quel Cancello (ed in seguito dirigerà il pessimo seguito) ed il suo nome non resterà certo impresso nella mente dei cultori del genere, anche se il volto (s)figurato di Madman, ancor più tetro per via del lugubre abbigliamento (un lungo saio nero) viene incamerato (a livello subliminale) e pare riemergere in alcune produzioni recenti (La Casa dei Massacri, ad esempio). Poetico.

Caesars 14/11/07 10:53 - 3790 commenti

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Horror abbastanza dozzinale che non riesce a dire nulla di nuovo e neanche ad avvincere più di tanto. Comunque gli amanti del genere un'occhiata possono anche dargliela, anche se sicuramente il ricordo della visione svanirà molto velocemente. Rimane soltanto un mistero irrisolto: come ha fatto questa pellicola a vincere il festival di Avoriaz?

Daidae 9/02/09 15:57 - 3179 commenti

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Interessante horror dello stesso regista di Non aprite quel cancello (se notate infatti il mostro che interpreta il ragazzo-sciacallo è identico ai mostrini infernali di Non aprite quel cancello). Una ragazza appassionata di racconti di orrore non riesce più a distinguere fantasia e realtà quando in città avviene una serie di delitti troppo simile a quella letta nell'ultimo libro... Buona colonna sonora ma finale troppo frettoloso.
MEMORABILE: Il ragazzo sciacallo.

Tomastich 8/09/09 16:26 - 1255 commenti

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Il classico prodotto da cassetta USA, commercializzato in Italia con un nome ed una locandina (provate a controllare i caratteri del titolo) che rimandano ad un altra e più famosa saga d'orrore. Qui Takacs punta tutto sul meta-orrore: infatti protagonista è un'accanita lettrice di romanzi horror che si accorge che non è tutta finzione quello che sta leggendo. Effetti visivi mediocr: s'è visto di meglio anche dallo stesso regista (Non aprite quel cancello era più "teen", ma anche più d'intrattenimento).

Herrkinski 21/01/11 11:59 - 8109 commenti

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Quando lo vidi da piccolo in VHS non mi dispiaque; rivedendolo, l'ho invece trovato alquanto mediocre. Se il look del killer poteva anche funzionare, il resto è estremamente noioso e sconta il tipico ritmo soporifero di molte pellicole horror anni '80; in fondo succede ben poco e la maggior parte del film si perde in chiacchiere inutili. Salverei solo l'atmosfera, che ricorda fumettacci horror d'altri tempi, il resto è tranquillamente evitabile e scade nell'anonimato. Titolazione e manifesto italiano fuorvianti, come da prassi del periodo...

Cotola 8/09/11 23:58 - 9043 commenti

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Brutto horrorino (d'altronde il nome del regista è una garanzia di mediocrità) che mescola in modo pasticciato realtà e finzione, per diventare sempre più confusionario sfociando poi in una parte finale davvero ridicola che muove al riso più che alla paura la quale risulta del tutto assente. Poco mordente, scarsa la tensione e brutti anche gli effetti speciali con tanto di pessima creatura di cui è difficile capire il senso e l'utilità nello sviluppo della storia. Grauito il riferimento alla casa contenuto nel titolo: alla larga.

Rambo90 7/01/14 00:23 - 7697 commenti

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Thriller/horror non troppo riuscito, soprattutto a causa di un ritmo troppo lento. La storia non è malvagia, ma raramente ci si appassiona o si prova paura, anche perché le sequenze di tensione sono ridotte all'osso. Azzeccata la figura del villain, purtroppo scarsamente presenti e riusciti i pochi effetti speciali (comunque ripresi dal miglior Non aprite quel cancello). Cast anonimo, ma la protagonista se la cava.

Gada 1/02/15 11:51 - 33 commenti

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C'è chi lo ama, c'è chi lo odia... io sono nella prima categoria! Elegante, fotografato pazzescamente, dotato di pochi, efficaci effetti speciali. Non lo si può nemmeno definire horror in senso stretto, quanto più fantastico puro. Quel fantastico che - come come ci insegna Todorov - è la manifestazione che si prova di fronte all'incertezza. Suggestione? Sogno? L'unica pecca è aver tolto l'incertezza alla fine, dandoci una precisa connotazione agli eventi, che avrei preferito liberi di esser interpretati.

Pesten 16/07/17 08:42 - 790 commenti

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Una sorta di thriller psicologico che strizza l'occhio all'horror (e la locandina italiana subito a sfruttare la cosa con una locandina da ufficio indagini) che fallisce miseramente di unire i due filoni. Le atmosfere tra l'altro sono anche belle, contengono quel feeling dark di certe produzioni anche antecedenti, ma lo svolgimento è forse leggermente lento e quando si cerca di dare una scossa al tutto virando sull'horror, si ottiene un effetto fin troppo forzato, che sfocia nel ridicolo finale.
MEMORABILE: Le atmosfere e la libreria dove lavora la protagonista.

Anthonyvm 24/04/18 22:22 - 5686 commenti

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Piccolo horror fantasy che parte da qualche buona idea (un libro che materializza gli orrori in esso descritti) ma si perde strada facendo concludendosi infine con un misero tonfo da far storcere il naso. Un film che avrebbe avuto bisogno di un colpo di scena, di una svolta dark inattesa, che invece si arena nel modo più banale e meno convincente possibile. Peccato, perché qualche bella sequenza il regista Takacs la indovina e, pur non discostandosi dalle sembianze di un B-movie del periodo, si tratta di una pellicola piuttosto scorrevole.
MEMORABILE: Il finale, che delude ma almeno mette in mostra qualche simpatico effetto speciale.

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Daniela 6/06/19 08:50 - 12660 commenti

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Lo spunto non sarebbe niente male, anche se non originalissimo: la lettura di un romanzo ha il potere di materializzare il suo folle protagonista, ossia un dottore che, dopo essersi sfigurato per amore, ora ammazza per ricostruirsi il volto con pezzi tolti alle vittime. Peccato che la realizzazione sia tanto modesta, con un ritmo soporifero, personaggi banali interpretati da attori anonimi, effetti speciali che suscitano più ilarità che spavento, con il risultato di azzerare la tensione e far evaporare anche il fascino vintage della pellicola.

Caveman 21/02/21 14:14 - 523 commenti

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Scrittore matto/maledetto, eventi narrati nel di lui libro che poi avvengono nella realtà, lettrice del romanzo che viene scambiata per la donna amata. Tante piccole cose già viste, che mischiate insieme però qui funzionano. Aggiungiamoci il mostro prelevato (ingigantico) da Non aprite quel cancello, che con questa pellicola condivide il regista, ed ecco la ricetta di un buon B-movie. Villain iconico con un fine drammatico. L'amore può far impazzire. Il film, di contro, intrattiene.
MEMORABILE: L'ottima interpretazione di Jenny Wright; Il make up del villain.

Myvincent 22/09/21 08:29 - 3741 commenti

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Il film non ha niente a che fare con la saga de La casa (della quale si sfrutta evidentemente la notorietà replicandone in Italia la celebre locandina) e racconta di una giovane accanita lettrice di libri dell'orrore convinta di far rivivere alcuni sinistri personaggi con tanto di omicidi, sangue, mutilazioni corporee... L'idea non è nuova e in più l'intero progetto sprizza banalità narrative, effetti speciali risibili, tensione pari a poco più che zero. Solo per i pazienti amanti del genere splatter, nulla di più.

Teddy 27/09/22 02:39 - 825 commenti

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Non lasciatevi ingannare dall’altisonante titolo (e poster) italiano, il film di Takács è uno psico-horror di atmosfera gotica, in conflitto eterno tra repulsione e ossessione, col suo andirivieni incubotico, col suo feeling artificioso e di imminente dramma femmineo. Scade in un finale esplicativo e posticcio, ma la narrazione è veicolata con una certa ambiguità e il cast (Jenny Wright su tutti) funziona perfettamente. Sottovalutato.

Jena 24/09/23 15:06 - 1555 commenti

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Horror piuttosto anomalo nel panorama ottantiano (del resto Takacs, regista ungherese, portava un tocco di originalità nei suoi film dell'epoca) con un libro horror che, letto, sembra evocare nella realtà un assassino psicopatico e altre creature mostruose (cosa che si capisce confusamente solo alla fine). Ritmo soporifero, attori sconosciuti e anonimi, effetti speciali mediocri riciclati dai precedenti di Takacs (l'uomo sciacallo animato a passo uno). Specie di rilettura del Fantasma dell'Opera, potrebbe anche piacere ai fan dei Cancelli del regista magiaro. Poetico il finale.
MEMORABILE: Il mostruoso Madman sotto la benda; Il tipo riccioluto decapitato sotto luci stroboscopiche; L'uomo sciacallo tagliato a metà da un vetro.
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  • Curiosità Undying • 3/10/09 02:16
    Risorse umane - 7574 interventi
    Vincitore del Gran Premio al Festival di Avoriaz, edizione 1990, Sola... In quella casa propone un malvagio protagonista (Madman) che sembra ricalcare, nel look, il più celebre villain de Il mostro dell'opera.

    Nel film ritroviamo vecchie conoscenze: lo sceneggiatore, David Chaskin, è lo stesso all'opera per Nightmare 2 (1985); il regista è quello de Non aprite quel cancello 1 e 2; la protagonista, Jenny Wright, era già comparsa nel migliore dei, fin qua, citati, ovvero Il buio si avvicina (1987).

    A sua volta Tobe Hooper, nel suo La casa dei massacri (Toolbox Murders , 2003), presenta un personaggio che ha parecchio da spartire, in fatto di apparenze, con il Madman di questo film.
  • Homevideo Gestarsh99 • 23/05/14 14:53
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    La cover della vhs Multivision dalla collezione personale Gestarsh99:

    Ultima modifica: 23/05/14 17:57 da Zender
  • Discussione Daidae • 12/02/16 20:19
    Compilatore d’emergenza - 1311 interventi
    La leggera somiglianza del famiglio, mostro de "non aprite quel cancello 2" con l'uomo cane

    Da non aprite quel cancello 2:



    Da questo film:

    Ultima modifica: 13/02/16 08:12 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 12/02/16 20:29
    Consigliere - 25998 interventi
    Non mi stupisce, non solo per lo stesso regista, ma anche per lo stesso creatore dei mostri di entrambe i film, Randall William Cook
  • Homevideo Buiomega71 • 13/07/20 19:44
    Consigliere - 25998 interventi
    In dvd per la Serendipity Srls, disponibile dal 30/09/2020