La serie torna alle origini, sia come tipologia di ambientazione sia come plot portante: un brutto caso da risolvere, due detectives amici/nemici e narrazione su più piani temporali. Solo che questa volta i piani temporali sono addirittura tre; e questo non solo a volte confonde lo spettatore, visti anche i cambiamenti repentini, ma alla lunga diventa persino deleterio per la narrazione stessa. Cast come sempre molto azzeccato, soprattutto per le fisicità dei protagonisti, con Mahershala però sotto le aspettative. Meglio Dorff.
Un anziano affetto da Alzheimer cerca disperatamente di ricordare i dettagli della sua vita precedente, detective della omicidi in una zona rurale del Missouri. Una brutta storia di bambini uccisi da ricostruire con i brandelli di una coscienza sempre più evanescente. Gli autori tornano al clima della prima, mitica stagione e il risultato migliora nettamente. Eccezionali i due protagonisti, ma buono tutto il cast. Sempre notevolissima la realizzazione, fin nei dettagli. Certo, è derivativo, ma comunque è un prodotto di alta serie A.
Un pregio e un peso: il ritorno all'ambientazione rurale della prima stagione restituisce alla serie il fascino torbido che aveva perso nella seconda, ma impone anche un confronto che risulta perdente (inevitabilmente?). La confezione è di gran classe e le interpretazioni di pregio ma l'intreccio investigativo è penalizzato da un andamento troppo frammentato fra tre linee narrative, molte tracce cadono nel vuoto e nell'epilogo si avverte la sensazione di stringere un pugno di mosche. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Dipende se si valuta la forma (impeccabile) o la sostanza (fumosa).
Dopo l’excursus metropolitano si torna a respirare l'aria della rurale provincia americana, i piani narrativi rimandano alle origini e un Rusty ripulito (ma altrettanto emaciato) torna attraverso le espressioni di un eccellente Ali. Questi nuovi episodi ci riportano verso il nostro El Dorado Carcosa, ma il viaggio è illusione, perché niente ha la stessa forza e la ripetizione degli schemi non basta. Al solito curatissime la fotografia e le prove attoriali, ma manca un po’ d’anima e quel pugno allo stomaco che tanto c’era piaciuto.
Si torna alla formula della prima stagione e sebbene il paragone con quella sia sfavorevole, quello con la seconda è positivissimo. L'intreccio giallo cattura da subito e la divisione in tre piani temporali diversi rende il tutto adeguatamente intricato. Ma c'è spazio anche per una bella costruzione di personaggi, in primis i due poliziotti, magistralmente resi da Ali e Dorff, che regalano in coppia più di un momento di autentica commozione. Belle ambientazioni (similari a quelle della prima), musiche e regia curate. Notevole.
Notevole terza stagione di una serie di successo. I protagonisti sono ben in parte (specie Mahershala Ali) e la vicenda, organizzata su tre livelli temporali, è gestita molto bene, con una crescita di interesse e tensione con il passare degli episodi. A catturare l'attenzione è sopratutto la costruzione psicologica dei due detective, la cui vita (professionale e non) sarà condizionata dall'indagine che fa da colonna portante della serie. Consigliato.
Si torna alle ambientazioni rurali della prima serie: ed è un bene. Ovviamente anche se il
paragone è perdente, qui però i livelli migliorano rispetto alla seconda. La storia è discreta e si dipana attraverso tre piani temporali con diversi andirivieni temporali. Ciò da un lato funziona, dall'altro smorza un po' troppo la tensione narrativa ed il grado
di coinvolgimento. Soprattutto perché si dà troppo spazio alle vicende private di Mahershala Alì (ottima la sua prova come quella di Dorff). Buono l'approfondimento psicologico dei personaggi. Finale così così.
Il registro narrativo sviluppa in parallelo ben tre piani temporali: l'apertura di un caso negli anni '80, il tentativo di riaprire le indagini nei '90 e il tiro definitivo (?) delle fila nel presente, coi protagonisti in età ormai senile: il gioco di sfasamento continua fino all'ultimo minuto facendosi talvolta faticoso, ma denunciando un'abilità romanzesca notevole. La confezione al solito impeccabile (fotografia, attori, trucco) fa il resto. Non una rivelazione come la prima serie, ma quanto di più vicino. La solita storia, ma ben narrata.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
prepariamoci a una quarta mandata: la HBO ha annunciato la prossima che vedremo entro la prima metà del 2023, protagonista jodie foster. la trama gravita attorno alla sparizione progressiva di ricercatori in alaska. ne gira già il teaser.
DiscussioneRaremirko • 24/01/23 23:08 Call center Davinotti - 3862 interventi
Schramm ebbe a dire:
prepariamoci a una quarta mandata: la HBO ha annunciato la prossima che vedremo entro la prima metà del 2023, protagonista jodie foster. la trama gravita attorno alla sparizione progressiva di ricercatori in alaska. ne gira già il teaser.