Il giovane laureando in chirurgia Jean corona il suo sogno d'amore con Jacqueline, ma la donna dopo essere stata operata d'urgenza muore sotto i ferri.
Uno sconvolto Jean non solo lascia la professione, ma dopo un anno ormai preda della più cupa follia comincia ad uccidere per vendetta i suoi ex-colleghi laureandi in chirurgia, mozzando loro le mani.
Nel mentre un altro gruppo di suoi amici vuole aiutarlo, non sospettando nulla, ma la moglie di uno di loro (appassionata di psicologia) intuisce qualcosa...
Scritto e interpretato da Juan Logar, futuro regista del mio super cultone 2 Maschi per Alexa, un interessante serial-killer movie di fine decennio.
Spagnolo ma girato e ambientato a Parigi (con alcune buone riprese, da citare una della torre da dietro).
Logar è un più che discreto protagonista psicotico.
Il cast farà la gioia dell'appassionato del cinema di genere iberico.
Abbiamo Yelena Samarina una delle scream queen del cinema spagnolo (Le messe nere della contessa Dracula, Quando Marta urlò dalla tomba, La morte incerta di Larraz e infiniti titoli), un piccolo ruolo per Paul Naschy nei panni di un poliziotto (e che compie anche una scena d'azione nel finale).
Ángel Menéndez altro frequente caratterista del genere giallo/horror in Spagna (la prima vittima di Sospiri del buon Jess Franco, Emma, puertas oscuras di Larraz, Le vergini cavalcano la morte) ma anche in tutta Europa: il nostro Coltello di ghiaccio, villian in un Santo movie (Santo frente a la muerte) e persino in un krimi La vedova nera (1963).
Bravo anche Pepe Rubio amico del protagonista, che cerca di aiutarlo senza poter immaginare la natura omicida dell'uomo.
Gli omicidi sono ben realizzati, a tratti quasi argentiani e con un pochino di sangue che non guasta, tra rasoiate e mani mozzate.
Bene anche il finale d'azione nel bosco della casa isolata.
Una bella curiosità d'epoca che va riscoperta.
P.S. Daniela per questo ci sono sottotitoli in inglese o francese (con audio in spagnolo).