Agonizing in crime - Film (1968)

Agonizing in crime

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/02/19 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
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Ciavazzaro 9/02/19 00:54 - 4770 commenti

I gusti di Ciavazzaro

Dopo la morte sotto i ferri della moglie, giovane studente aspirante chirurgo decide di vendicarsi uccidendo i suoi colleghi laureandi nella materia e togliendo loro le mani. Potrà essere fermato? Logar è un più che discreto protagonista, il movente psicotico degli omicidi è molto gustoso, non mancano un po' di particolari al sangue tra rasoiate e mani tagliate. Ricco cast di icone del genere (la Samarina e pure Naschy poliziotto), ben realizzati i delitti e il finale nel bosco. Affascinante curiosità d'epoca.
MEMORABILE: Gli omicidi; Le mani mozzate nella valigia; Il finale; Il luogo dove le mani finiscono; La scoperta delle mani; La salita sulle scale.

Fauno 29/02/20 22:12 - 2212 commenti

I gusti di Fauno

Il film è fin troppo incentrato sulla psicopatologia del protagonista e il suo limite è proprio quello di spaziare poco e nulla al di fuori di quest'ambito. Toccante l'amore quasi infinito e incondizionato per la giovane moglie morta sotto i ferri, l'incapacità di iniziare una nuova vita; come pure il suo aspetto fisico, con quell'espressione da eterno perdente e spaventato perfino dall'aria che respira, ma come detto è proprio la somma di tutto ciò a rendere il film esagerato, unidirezionale e alla fine pure pesante e telefonato in ogni scena.
MEMORABILE: Le passeggiate a Montmartre; La terribile notizia fuori dalla sala operatoria.

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  • Discussione Ciavazzaro • 9/02/19 01:08
    Scrivano - 5591 interventi
    Il giovane laureando in chirurgia Jean corona il suo sogno d'amore con Jacqueline, ma la donna dopo essere stata operata d'urgenza muore sotto i ferri.
    Uno sconvolto Jean non solo lascia la professione, ma dopo un anno ormai preda della più cupa follia comincia ad uccidere per vendetta i suoi ex-colleghi laureandi in chirurgia, mozzando loro le mani.
    Nel mentre un altro gruppo di suoi amici vuole aiutarlo, non sospettando nulla, ma la moglie di uno di loro (appassionata di psicologia) intuisce qualcosa...

    Scritto e interpretato da Juan Logar, futuro regista del mio super cultone 2 Maschi per Alexa, un interessante serial-killer movie di fine decennio.
    Spagnolo ma girato e ambientato a Parigi (con alcune buone riprese, da citare una della torre da dietro).

    Logar è un più che discreto protagonista psicotico.
    Il cast farà la gioia dell'appassionato del cinema di genere iberico.
    Abbiamo Yelena Samarina una delle scream queen del cinema spagnolo (Le messe nere della contessa Dracula, Quando Marta urlò dalla tomba, La morte incerta di Larraz e infiniti titoli), un piccolo ruolo per Paul Naschy nei panni di un poliziotto (e che compie anche una scena d'azione nel finale).
    Ángel Menéndez altro frequente caratterista del genere giallo/horror in Spagna (la prima vittima di Sospiri del buon Jess Franco, Emma, puertas oscuras di Larraz, Le vergini cavalcano la morte) ma anche in tutta Europa: il nostro Coltello di ghiaccio, villian in un Santo movie (Santo frente a la muerte) e persino in un krimi La vedova nera (1963).
    Bravo anche Pepe Rubio amico del protagonista, che cerca di aiutarlo senza poter immaginare la natura omicida dell'uomo.

    Gli omicidi sono ben realizzati, a tratti quasi argentiani e con un pochino di sangue che non guasta, tra rasoiate e mani mozzate.

    Bene anche il finale d'azione nel bosco della casa isolata.

    Una bella curiosità d'epoca che va riscoperta.

    P.S. Daniela per questo ci sono sottotitoli in inglese o francese (con audio in spagnolo).
  • Discussione Daniela • 9/02/19 09:52
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Grazie Ciavà, sempre gentilissimo - francese va bene, no problem, a differenza dei sub in inglese che sono stressanti quando mi imbatto in un vocabolo sconosciuto e devo andare a cercarne il significato - proprio quel ci vuole per mantenere la tensione se guardo un thriller :o/
  • Discussione Mco • 9/02/19 13:52
    Risorse umane - 9970 interventi
    Che bella riscoperta! Bravo Mauro, a breve me lo guarderò...;-)