Giallo cobra - Film (1968)

Giallo cobra
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Der Hund von Blackwood Castle
Anno: 1968
Genere: giallo (colore)
Note: Da un romanzo di Edgar Wallace.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Da Edgar Wallace un giallo d'ambientazione finto inglese (in realtà siamo in Germania) che nel prologo ci mostra un uomo in fuga ucciso nel bosco da un cane con due enormi zanne in dentatura. Il tempo di presentarci gli occupanti di un'antica locanda e arriva lì la bella Deborah (in originale Jane, la versione nostrana cambia più di un nome) Wilson (Baal), nuova proprietaria del vicino castello di Westwood ereditato alla morte di suo padre, un capitano di lungo corso. Al ritrovamento del cadavere di un tizio che era da poco giunto in zona per acquistare il castello (ma Deborah non vuole vendere) viene allertata anche Scotland Yard e sul posto, mentre in locanda arriva un altro ospite (Tappert) con...Leggi tutto la sua donna, si presentano l'ispettore Sir John (Schürenberg) e la sua assistente (Pagé). La vittima, si scopre, è stata sì attaccata da un cane, ma uccisa dal veleno di un cobra. Possibile? Se consideriamo che al castello si aggira uno strano personaggio che passa il tempo a giocare coi suoi serpenti diciamo di sì. L'impronta del film, che ha di base un complicato intreccio giallo con annessa sparizione di gioielli da una crociera in cui il capitano era proprio il padre di Jane (la nave si chiamava President Monroe, tanto per omaggiare una celebre love story!), ha tenui tratti da commedia, con un'ironia non troppo sottile che emerge in più occasioni (si noti ad esempio Sir John che ama palpeggiare il sedere della sua assistente). Fortunatamente la traccia originale di Wallace permette di farci seguire una vicenda ricca di colpi di scena che – per quanto talvolta forzati – ci condurranno a un finale scoppiettante, ma la regia di Vohrer è piuttosto compassata e l'impressione talvolta quella di un simil-mastino dei Baskerville poco riuscito in cui s'innesta maldestramente l'accennata componente semiparodistica. Stupisce (realtivamente, visto che con Vohrer ha lavorato molto) l'entrata in scena del futuro ispettore Derrick Horst Tappert in un ruolo che lo pone dall'altra parte della barricata, con la pistola in mano e intenzioni malevole. Quanto all'idea del cane assassino (nel titolo originale ruba il posto al cobra) è simpatica ma non esattamente credibile, per come la vediamo realizzarsi. Fotografia comunque di un certo effetto (almeno in notturna, con colori accesi che filtrano tra i rami del bosco) e qualche spiritosaggine che va rozzamente a segno.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/02/19 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 3/03/19
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Fauno 16/02/19 01:22 - 2208 commenti

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Forse il meno riuscito nel genere krimi, in quanto non varia per niente come ambientazione e fra cadaveri scomparsi, colleghi inconsapevoli dello stesso crimine, marchingegni tanto pittoreschi quanto strampalati nonché animali resi letali in modo carnevalesco, si arriva solo a un gran guazzabuglio. Molto brava però la Baal (la ricordiamo moglie tradita nella Solange nostrana) e carine pure le altre tre attrici (Pagé, Rahl e Levka), mentre per gli attori si salva giusto il piratesco maggiordomo, visto che gli altri o son noiosi o muoiono come mosche.
MEMORABILE: Gli scacchi; L'armadio; L'orologio da polso nella bara.

Ciavazzaro 3/02/19 23:54 - 4768 commenti

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Gli ospiti di un piccolo hotel nella brughiera cominciano a morire come mosche, uccisi da un cane dai spaventosi canini. Come al solito il bandolo della matassa sta in un'eredità e in una partita di gioielli rubati; potrà Sir John, stavolta senza detective, risolvere il mistero? Con una struttura leggermente diversa dal solito (il protagonista non è il solito poliziotto di Scotland Yard), un coloratissimo e divertente krimi. Il finale con colpi di scena a ripetizione dà soddisfazione, buoni cast (con ruolo grosso per Sir John) e atmosfera.
MEMORABILE: Il prologo con l'apparizione del cane omicida; L'entrata in scena di Tappert; L'armadio con passaggio segreto; La bara; Il finale.

Ronax 19/01/20 01:20 - 1247 commenti

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Piacevole krimi con contaminazioni sia nell'horror che nella commedia giallo-rosa, diretto con un certo brio dall'esegeta cinematografico teutonico di Edgar Wallace. Il solito intrigo ereditario, che ha come posta un favoloso tesoro misteriosamente rubato anni prima, è animato fino alla fine da continui colpi di scena che riescono a tenere sufficientemente viva l'attenzione. Indubbiamente fa un certo effetto vedere il futuro ispettore Derrick nei panni di un criminale, mentre l'immarcescibile Sir John è qui ancora più caricaturale del solito.
MEMORABILE: Il diabolico trucco nascosto nella scacchiera.

Digital 17/12/20 15:24 - 1257 commenti

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Tipico krimi con l’abusato tema dell’eredità che fa gola a molti e che porterà a una serie infinita di omicidi. Non sarebbe poi male: il castello, teatro della vicenda, è di grande impatto e il cast si prodiga; peccato che, arrivati a un certo punto, la trama si faccia oltremodo ingarbugliata e la vena ironica vada a depotenziare la suspense, ridotta ai minimi termini. E’ dunque del tutto evidente che non stiamo parlando di un film memorabile, ma non è da escludere che, seppur in minima parte, possa soddisfare gli amanti di questo ormai vetusto genere.

Nicola81 21/10/23 19:01 - 2840 commenti

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L'ambientazione nella brughiera e l'utilizzo dei cani come arma letale rimandano più a Sherlock Holmes che a Edgar Wallace. La trama è di quelle intricate, con molti personaggi dalle intenzioni poco chiare e le immancabili sorprese finali, ma il tutto è condotto senza prendersi troppo sul serio (e infatti a rappresentare Scotland Yard c'è il solo personaggio di Sir John) come il più delle volte accadeva nel filone. Confezione comunque apprezzabile (pregevole la fotografia) e cast dignitoso, con la presenza cult del futuro ispettore Derrick qui criminale dai nervi non troppo saldi.

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  • Discussione Ciavazzaro • 4/02/19 00:03
    Scrivano - 5591 interventi
    Gli ospiti di un piccolo alberghetto nella brughiera vengono sfoltiti uno ad uno, da un minaccioso cane con un paio di enormi canini.

    Potrà il misterioso ospite della locanda scoprire il mistero ?
    Intanto da Londra il buon Sir John questa volta senza un detective, ma solo con la fida segretaria tenterà (a modo suo come al solito) di sbrogliare la matassa.

    Coloratissimo ed emozionante Krimi, con una struttura leggermente diverso dal solito.
    Il protagonista maschile questa volta non è il solito detective alle dipendenze del capo di Scotland Yard Sir John, (che così questa volta ha per la gioia dello spettatore un ruolo molto ampio)
    e anzi a tratti risulta quasi ambiguo, così da complicare ancora più la vicenda.

    La trama è come al solito bella complicata, pur usando i temi classici dello scrittore (eredità e furto di gioielli preziosi), e il finale con colpi di scena a ripetizione (veramente notevole quello finale) molto divertente ed emozionante, con un ritmo assai veloce.

    Cast ottimo: Heinz Drache uno degli storici detective della serie come già detto qui non fa il poliziotto, ma rimane il protagonista, risultando più ambiguo del solito.
    Ottimo Siegfried Schürenberg/Sir John che per la gioia dello spettatore ha un ruolo bello lungo.
    Abbiamo il nostro caro Tappert tra i sospettati, e molte figure tipiche di questo filone come la direttrice della locanda Agnes Windeck e Hans Söhnker.

    Per il versante femminile da segnalare l'affascinante Uta Levka non solo attiva nel Krimi ma anche in altre pellicole euro-horror come Terrore e terrore e La rossa maschera del terrore.

    Bella l'ambientazione, con relativo uso delle luci e dei classici trucchi stile nebbia, per ricreare un atmosfera alla Mastino dei Baskerville.
    Molto divertente.
  • Discussione Digital • 4/02/19 00:51
    Portaborse - 3990 interventi
    Alfred Vohrer ne ha sfornati di krimi.. Bell'analisi, as usual, ciavaz!
  • Discussione Mco • 4/02/19 12:45
    Risorse umane - 9970 interventi
    Gran krimi questo, Mauro. Hai fatto bene a sottolineare la presenza della Levka, una garanzia in fatto di sensualità.
  • Curiosità Buiomega71 • 14/05/19 19:04
    Consigliere - 25933 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni (Ciclo: "Brividi gialli", martedì 19 agosto 1986) di Giallo cobra:

  • Discussione Digital • 14/05/19 21:18
    Portaborse - 3990 interventi
    Voglio un libro con tutti questi meravigliosi flanetti!
  • Discussione Buiomega71 • 14/05/19 21:29
    Consigliere - 25933 interventi
    Digital ebbe a dire:
    Voglio un libro con tutti questi meravigliosi flanetti!

    Ci lavorerò :)
  • Discussione Digital • 14/05/19 21:48
    Portaborse - 3990 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Digital ebbe a dire:
    Voglio un libro con tutti questi meravigliosi flanetti!

    Ci lavorerò :)

    Non vedo l'ora di fare il preorder da Amazon, ovviamente solo versione cartacea.
  • Homevideo Buiomega71 • 1/12/19 14:04
    Consigliere - 25933 interventi
    In dvd per la Sinister, disponibile dal 17/01/2020
  • Homevideo Xtron • 19/06/22 17:39
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Il dvd SINISTER

    AUDIO italiano e tedesco
    SOTTOTITOLI in italiano
    FORMATO VIDEO 1.66:1 anamorfico
    DURATA 1h28m46s
    EXTRA: Titoli di testa, trailers

    immagine a 26:13

    Ultima modifica: 19/06/22 18:27 da Zender