Sorelle - L'equilibrio della felicità - Film (1979)

Sorelle - L'equilibrio della felicità
Media utenti
Titolo originale: Schwestern oder Die Balance des Glücks
Anno: 1979
Genere: drammatico (colore)
Note: Aka "Sorelle o l'equilibrio della felicità".

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/01/19 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Buiomega71 17/01/19 01:27 - 2910 commenti

I gusti di Buiomega71

Il cinema femmineo (e femminista) della von Trotta inizia e si chiude in un bosco di betulle in inverno e, piano piano, si tramuta in un tagliente psicodramma che sfocia nel thriller dell'anima (Maria che vuole sostituire la sorella morta con l'amica) con schegge di visioni mortifere (il ghigno ceruleo di Anna negli incubi di Maria, lo specchio che verrà ripreso, in una scena analoga, da L'ultima eclissi). Una specie di Mafù algido, doloroso, chirurgico, dove la regista tedesca sonda, implacabile, gli abissi neri della mente femminile con tocchi bergmaniani.
MEMORABILE: Miriam scopre dal diario di Anna che Maria vuole "trasformarla" nella sorella defunta; La chiusa "doppelgänger" depalmiana su Maria e il diario.

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina MarmoreraSpazio vuotoLocandina Fogi is a bastardSpazio vuotoLocandina Never hereSpazio vuotoLocandina Black and white
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Buiomega71 • 17/01/19 10:16
    Consigliere - 25998 interventi
    FALSI D'AUTORE-Perduti e ritrovati

    Cinema femmineo (e soprattutto femminista) quello della von Trotta, che con un occhio guarda a Bergman e con l'altro a Mafù della Arthur

    Un rapporto morboso tra due sorelle (una algida e calcolatrice ed efficente segretaria, l'altra insicura, debole, sofferente, totalmente dipendente dall'altra) che sfocia nello psicodramma , per lambire le derive del thriller dell'anima, scendendo nei meandri oscuri della mente femminile, tanto cara a certo cinema aldrichiano e fassbinderiano, fino alla trilogia "uterina" altmaniana.

    Algido, distaccato, chiuso nel grigiore di un Amburgo quasi aliena, dove la regista tedesca sonda implacabile (e con precisione freddamente chirurgica) il rapporto "malato" che lega Maria (la sorella maggiore responsabile e dal forte carattere) a Anna (la sorella minore fragile e passiva) si muta in ossessione dopo il suicidio di Anna , dove Maria vuol "sostituire" Anna con l'amica Miriam.

    Un bosco di betulle che apre e chiude il film, i flashback delle sorelle bambine che leggono una fiaba o si impiastricciano di rossetto davanti ad uno specchio, gli incubi notturni di Maria divorata dai sensi di colpa (la von Trotta sfiora, inaspettatamente, l'horror, con visioni spettrali quasi baviane-Anna cerulea con stampato in faccia un ghigno mortifero, Anna a tavola che mangia sempre con lo stesso ghigno, specchiarsi e vedersi la nuca, in una sequenza che verrà ripresa paro paro ne L'ultima eclissi-), che chiude sulla donna-ormai chiusa nella sua solitudine e nella sua lucidafollia-che scrive sul suo diario e si "sdoppia" che nemmeno in un film di Brian De Palma.

    Cinema freddo quello della von Trotta, ma pregno di ossessioni femminee che sfociano nella psicopatologia, nel dolore che tutto avvolge , per isolarsi nel tormento interiore che preclude l'amore (l'uomo che vuole instaurare una relazione amorosa con Maria, ma senza successo) e quei pochi attimi di felicità (sulla strada di campagna con la BMW, contorniata dalle betulle che diventano un simbolo di quell'unione tra sorelle che riporta all'infanzia)

    Interni di uffici quasi cronenberghiani, night fumosi, stradine di campagna avvolte dal gelo invernale (che riproducono lo stato d'animo di Maria), diari rivelatori e accusatori (lo scritto post mortem di Anna dedicato a Maria, che si descrive come una vampira vendicativa)

    Performance attoriali intensissime (bravissima e affascinante, pur nel suo carattere freddo, manipolatore e "autoritario", Jutta Lampe) in un cinema di donne che tocca i lati più bui e contorti degli affetti, sfiorando la passione incestuosa (Maria scalda, con il suo corpo nudo, nel letto, l'infreddolita e spaurita sorella)

    Il battere a macchina, in parte autobiografico (la von Trotta lavorò, in gioventù e per un breve periodo, come dattilografa in un ufficio) i corsi di inglese, Miriam che balla sulle note di una vecchia canzone, la radio e i giornali che parlano di enormi ratti che sopravvivono ai test nucleari e che, un giorno, domineranno la terra, la voglia di fuggire via, l'ombra ingombrante della morte e della solitudine, la fredezza che nasconde inquietudini e rimorsi, avvolte nel grigiore nella città tedesca, tra palazzi e appartamenti dove affogare il proprio dolore.

    La von Trotta va a infilarsi sottocute e riesce a destabilizzare, con una regia impeccabile e zeppa di sfumature, (ri)confermandosi una delle autrici più intense del cinema tedesco e non.

    Il demone è donna, e vive sotto la pelle.
    Ultima modifica: 17/01/19 19:29 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 17/01/19 10:30
    Consigliere - 25998 interventi
    Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Avo Film:

    Durata effettiva: 1h, 31m e 01s

    Ultima modifica: 17/01/19 11:33 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 5/02/19 19:14
    Consigliere - 25998 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "Autori del nuovo cinema tedesco", mercoledì 22 maggio 1985) di Sorelle-L'equilibrio della felicità: