A stranger is watching - Film (1982)

Inaspettato adattamento di un libro della Clarke a cura di Sean Venerdì 13 Cunningham; la cosa più curiosa è che se il noto slasher era a suo modo avanti sui tempi, questo lavoro successivo pare invece un po' datato e più in linea con certe produzioni televisive degli anni '70, non fosse per qualche dettaglio più violento; a tratti pare proprio uno di quei thriller tv della ABC. Detto questo, non è un brutto film, perlopiù grazie alla prova maiuscola del villain Torn; a tratti ha il fiato corto ma nel complesso è guardabile, pur senza acuti.

Da Crystal Lake alla Grand Central Station: Cunningham non abiura il suo esordio (c’è Victor Miller alla sceneggiatura) ma sconfessa il genere che gli ha riempito le tasche a favore di un pallido groviglio che risulta così esile da sciogliersi già al primo omicidio. I minuti da riempire poi sono ben novanta e quindi se non si crolla dal sonno il merito va ascritto alle oscure location ferroviarie e alla prova di Rip Torn, protagonista inoltre nel finale dell’unico e sospirato momento vagamente Jasoniano del film. Non c’è alcuna euforia nell’aria. Imprigionato.

Nero metropolitano newyorkese abbastanza duro e crudo, si avvale di tutti i favolosi e possibili scorci urbani della South Manhattan dei primi Anni Ottanta, oltre che di un interessante e meticoloso utilizzo della Grand Central Station e dei suoi sotterranei. Cunningham veniva dal clamoroso successo Warner Bros del primo Venerdì 13 quindi poteva quasi tutto, ma questo film non fu invece particolarmente fortunato. Rimane però un'ottima figura di malvagio, particolarmente spietata, bieca e laida, impersonata dal grande Rip Torn. Sempre attraente la giovane Kate Mulgrew.