Debutto voluto da
Christophe Gans che, sul set di
Il Patto dei Lupi, si è servito del regista per la realizzazione delle riprese del backstage.
Laugier ventilava da tempo l’idea di portare sullo schermo una sceneggiatura impostata su un’orfanotrofio maledetto: sino a quando
Christophe Gans ne lesse il copione rimanendone affascinato.
Il film, pur inserendosi sul genere delle “case maledette” trasuda tutta la passione del giovane e promettente autore: ad iniziare dall’idea di legare la storia a tre protagoniste femminili, per proseguire con una scenografia “maestosa”, dove l’enormità del fabbricato e l’ampia misura dei corridoi e delle stanze riportano alla mente quel gioiello del brivido che è
Suspiria. E non a caso, perché i riferimenti al cinema italiano del terrore sono molti di più di quelli che è possibile cogliere ad una prima visione.
La presenza della
Catriona MacColl ed il finale, con gli occhi privi di iride, rimanda direttamente all’
Aldilà di
Fulci.
E le luci, spesso di tipo tricolore, mantengono un’atmosfera “baviana” per tutto l’incedere della vicenda.
La passione di
Laugier, d’altro canto, non è frutto di interpretazione (o mal interpretazione) dei vari contesti: come si evince anche dal backstage (disponibile nella versione del
DVD targato Universal), nel quale l’autore menziona i suoi modelli di riferimento, tra i quali, per impostazione “narrativa”, figura anche
The Others.
Ultima modifica: 22/07/15 18:31 da
Zender