E ancora il Messico ha da offrirci così tante perle per il genere horror.
Lo specialista e uno dei migliori registi del genere Chano Urueta offre questa piccola chicca macabra: La Bruja (ovvero la strega).
Dottore votato al bene, passa al lato oscuro quando dopo aver rifiutato la bassa offerta di un paio di industriali senza scrupoli, si vede uccidere l'amata figlia da due scagnozzi mandati proprio dagli industriali per rubare la formula.
L'uomo deciderà di vendicarsi trasformando una bruttissima megera abitante in una piccola comunità sotterranea in una donna stupenda grazie ad una pozione magica, in cambio la donna dovrà uccidere e sedurre gli industriali.
Ma il terzo anche se il dottore non lo sà, è innocente, (non sapendo nulla del piano criminale dei due soci) e la donna si innamora di lui, potrà finire bene ?
Grazie ad un bellissimo bianco e nero l'atmosfera è assicurata (magistrale la sequenza del secondo omicidio).
Da segnalare un fantastico make-up veramente repellente della protagonista, una bravissima Lilia Del Valle perfetta sia nei panni "brutti", sia in quelli di affascinante seduttrice.
Cast di glorie del futuro genere horror messicano, tra cui lo sfortunato Ràmon Gay, nei panni dell'industriale innocente (futuro protagonista della serie della mummia atzeca), ottimi i due viscidi industriali assassini.
Interessanti anche le scene della comunità di emarginati.
Molti temi interessanti, dalla vendetta, al personaggio votato al bene che passa al male.
Molto bello il confronto del pre-finale dottore-donna/mostro, bella psicologia dei personaggi.
Un altro classico.