Il primo capitolo ebbe un successo commerciale enorme e Jacopetti, da buon businessman, non si fece scappare l'occasione per un altro exploit al botteghino. Solita solfa, solita retorica tronfia (condita da forzata ironia), diverse le "bizzarrie" del mondo e medesimo escamotage: spacciare per cronaca ciò che è puro sensazionalismo scandalistico (per l'epoca, chiaramente). Bastava il primo, certo, ma se l'operazione fu remunerativa, beh, complimenti...
Se il primo episodio stimolava nello spettatore un morboso voyeurismo, questo secondo capitolo non colpisce più nemmeno per quello. Documentario noiosissimo di cui a mio avviso si poteva fare volentieri a meno. Non per nulla sono stati utilizzati scarti del primo documentario per rimpolpare questo.
Realizzato con il materiale video non usato del certamente più importante capostipite, questo “n.2” è stato montato in fretta e furia per cavalcare l’enorme e inaspettato consenso ottenuto da Mondo cane. Senza più l’effetto novità, resta un discreto campionario d’immagini sensazionalistiche atte a soddisfare la curiosità/bramosia di un pubblico allora forse poco accorto alla realtà dei fatti. Come tutti i “mondo-movies” deve essere giudicato non per quello che è, ma perché si ama il genere.
Dopo il successo di Mondo Cane, il film che inaugurò la moda dei mondo-movies, arriva l'inevitabile seguito. L'elemento novità ormai non c'è più e le situazioni mostrate (la maggior parte delle quali palesemente ricostruite) lasciano il tempo che trovano, oltre a non sconvolgere più di tanto (si vedrà ben di peggio in altri mondo-movies o death-movies degli anni '80 e '90). A rendere il tutto abbastanza fastidioso ci pensa il commento pseudo-ironico off-screen. Si lascia vedere, ma rimane assolutamente superfluo e inconcludente.
Mondo movie girato dalla coppia Jacopetti/Prosperi, che non aggiunge nulla di nuovo al suo predecessore. Alcune particolarità risultano essere abbastanza curiose e divertenti (soprattutto quando riguardano le tradizioni nostrane), altre decisamente meno (la parte iniziale sui capelli è lunga e tediosa). Tutto lo pseudo-documentario è intriso dei soliti commenti retorici.
Dirò che non mi è dispiaciuto. Lo shock è, come al solito, cercato a tutti i costi in questo genere e ciò si evince guardando le innumerevoli scene potenzialmente impressionanti finte realizzate con effetti speciali ridioli (il sangue sembra pomodoro!). Tuttavia si mostra un documentario interessante, che non spinge eccessivamente il pedale sulla violenza espressiva o sul sesso e che è realizzato con una buona tecnica (belle alcune inquadrature) e con commenti di umorismo nero spesso azzeccati (senza esagerare in dosi e misure). Piacevole!
MEMORABILE: La sequenza dove mostra come si creano le copertine per i romanzi thriller, una delle parti più curiose.
Sequel con materiali di riporto, più orientato sul grottesco e bizzarro che sull'atroce (anche se qualche colpo basso non manca), e nel quale decisamente si nota di più l'artificiosità, quando non la plateale messinscena, anche se forse all'epoca gli spettatori non erano ancora sufficientemente smaliziati per non cascarci. Rimangono, innegabili, la qualità delle inquadrature e il brio del montaggio, e sebbene un po' lungo il film si lascia ancora guardare.
MEMORABILE: Le sedute di posa per i fotoromanzi horror
Secondo ed ultimo "Mondo" visto per intero: il primo era il precedente. Ancora visibile in quanto non ci sono eccessi, ma arriveranno ed in qualche caso la censura sarebbe stata davvero benvenuta (parere personale, s'intende). S'intravvede il desiderio di mostrare qualcosa di più e di peggio, seppur alla fine questa specie di film riproduca solo sagome di cartone disegnate. La polemica relativa agli esperimenti sui cani è faziosa ed imbarazzante: come se poi qualcuno non avesse fatto di molto peggio, rispetto alla già discutibilissima sperimentazione animale.
Se gli onori più grandi vanno al primo della serie, in questa seconda opera il regista affonda molto di più la lama ed entra in ciò che verrà sviluppato dai successori, ovvero più che l'aspetto di sensibilizzazione, quello della disapprovazione, dell'impossibilità non solo di accettare certi scempi, violenze gratuite o altro (e in nome non solo di riti secolari, ma più spesso per sadismo), ma anche di ritenerle possibili... sembra quasi di avere degli incubi! E come minimo c'è da augurare un contrappasso dantesco per queste brutalità...
Affascinanti creature questi mondo-movie: per molti boriosi e sensazionalistici, per altri poetici nell’indagare la natura umana. La verità, come sovente accade, sta nel mezzo. Ai fautori del “fine giustifica i mezzi” poco importa della smania dozzinale e della ricostruzione d’eventi (come se i Lumière non avessero organizzato a tavolino la sortita dalle officine…): il risultato è de facto un inquietante spaccato della (allora) modernità (!), tra riti tribali e futili facezie. Le fratture“a schiaffo” sono determinanti, così come la beffarda voce narrante. ***1/2
Un seguito inevitabile, ed essendo realizzato con nuove scene e tagli del primo film, ha da mostrare nuove curiosità dal mondo: alcune molto corte, altre anche abbastanza forti (i bambini-schiavi maltrattati e il rogo del monaco buddista); per questo motivo non è il mancato fattore sorpresa a non farlo salire ai livelli del primo (c'è sempre da essere sorpresi da queste cose) quanto il fatto che si sia palesemente scelto di abusare con le "rappresentazioni" perdendo l'aspetto naturale e fluido.
MEMORABILE: I bambini messicani che mangiano dolci a forma di parti del corpo di Giuda.
Sagra, a buon mercato, del curioso e del folcloristico: il materiale, prevalentemente debole, è quello che nell'illustre predecessore non aveva trovato posto e si vede. Stucchevole, dopo un po', anche il tentativo di fare ironia di grana grossa su situazioni certo grottesche, ma non particolarmente divertenti (la sfilata dei cani, l'assurdo finale a suon di schiaffi). Si lascia vedere, è lontanissimo dai sottoprodotti di cassetta degli anni '80, si riserva ancora un paio di buone sequenze (i piccoli storpiati), ma è del tutto prescindibile.
Perché guardare questo film, quando gli stessi autori hanno dichiarato che non c'è quasi nulla di vero? Quando il gioco falso è così scoperto che si parla della cittadina pugliese di Sarsina (esiste un paese con quel nome, ma in Romagna) o del paese sardo di Baturi, che non esiste? Pare voglia di farsi "sgamare". Poi, agli occhi esperti, si nota pure Maria Tedeschi, nel frattempo divenuta celebre, qui spacciata per anziana signora statunitense... Lo si guarda come omaggio a due inventori di un genere, per vedere, anche in questo prodotto frettoloso (e un po' noioso), il loro talento spudorato.
MEMORABILE: Le scene thriller, credibili in quanto ricostruzione di ricostruzioni.
Se già era poco sopportabile per certe punte razziste e per la palese ricostruzione mendace il episodio), questoo seguito (costruito in fretta e furia per sfruttare il successo ottenuto dal primo) è a tratti veramente insopportabile, reso ancora più molesto da un commento che vorrebbe essere ironico ed è invece irridente e di nuovo venato di razzismo. c'è anche Arnaldo Fabrizio, uno dei nani più utilizzati a Cinecittà.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Sul BU c'è. Un falso plateale, basato su un luogo comune (la tendenza a ricorrere alla capocciata come metodo di risoluzione anticipata delle controversie)
Buiomega71 ebbe a dire: Markus ebbe a dire:
Buono, il mio dvd (Neo Publishing) finisce a 1h 24' (scena degli schiaffi). Baturi non c'è! Possibile?
Mark, io ho il dvd danese della Another World, con traccia audio italiana, dalla durata di 1h, 40m e 09s
Temo proprio che il Neo Publishing sia ultracut
Assodato. Quel DVD lo presi una decina d'anni fa perché contenuto in un cofanetto con un disco dedicato agli extra (peraltro molto interessante). Devo rimpiazzarlo perché i tagli mi fanno venire l'orticaria. Grazie.
B. Legnani ebbe a dire: Lo spiazzo centrale - nell’ipotetico paesetto sardo di Baturi - ove tutti accorrono per la gara di “Teste dure”, è in realtà Piazza Celestino Lupi a Vilallago (AQ).
Ottima scoperta!
Buono, come hai fatto a risalire alla località esatta?
Gestarsh99 ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Lo spiazzo centrale - nell’ipotetico paesetto sardo di Baturi - ove tutti accorrono per la gara di “Teste dure”, è in realtà Piazza Celestino Lupi a Vilallago (AQ).
Ottima scoperta!
Buono, come hai fatto a risalire alla località esatta?
B. Legnani ebbe a dire: Gestarsh99 ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Lo spiazzo centrale - nell’ipotetico paesetto sardo di Baturi - ove tutti accorrono per la gara di “Teste dure”, è in realtà Piazza Celestino Lupi a Vilallago (AQ).
Ottima scoperta!
Buono, come hai fatto a risalire alla località esatta?
Mi è bastato guglare baturi mondo cane
Ah, ok, in pratica si tratta di uno scoop internettiano recente del 2018...
Io ero fermo alle mie vecchie, infruttuose ricerche del 2014.