Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L'idea poteva funzionare molto bene, in chiave di black comedy: un killer professionista (Folletto), salvato da morte certa da un astrofisico (Abatantuono) che lo incrocia di notte mentre questi rantola sulla strada colpito da una pallottola, decide di sdebitarsi a modo suo, offrendosi cioè di uccidere gratuitamente qualcuno che l'uomo non sopporti. Ci sarebbe insomma da individuare il nemico numero uno, nella vita piuttosto sonnacchiosa di Enzo, che si divide tra università e famiglia assecondando monetariamente le velleità canore della figlia (acquisita), rassegnandosi al disinteresse della moglie (precedentemente sposata col fratello ricco) e cercando di andare d'accordo con la propria madre (Milo)....Leggi tutto Certo, parenti e cononoscenti (soprattutto in ambito lavorativo) poco sopportabili non mancano, ma come nella vita di chiunque; di eliminarli non se ne parla. Salvatore però insiste: si piazza in casa di Enzo seducendo la figlia, cucinando delizie e mostrandosi ospite invadente quanto amabile (almeno agli occhi degli altri). Questo è ciò che avviene nella prima parte, ma non è che da qui in avanti il film riesca granché a smuoversi. Se quindi le pause e le titubanze del protagonista, incredulo di fronte alla sfacciataggine di chi ha salvato improvvisandosi medico sotto la minaccia di una pistola (scena piuttosto divertente, va detto), possono esser viste come necessarie e preparatorie, poi la storia doveva procedere e invece non lo fa, arenandosi in dialoghi sempre più spenti che acquisiscono valore solo grazie all'abituale intensità e qualità nella recitazione di Abatantuono, ancora una volta capace di comunicare con un solo sguardo, di far sorridere anche senza bisogno di vere battute in sceneggiatura, di calamitare l'attenzione esclusivamente grazie al carisma. E' però evidente come gli manchino dialoghi che sappiano rendere brillante il copione: una valida fotografia e una regia attenta a non scadere nella farsa non possono bastare a coprire l'assenza di evoluzioni in grado di dare un senso compiuto alla situazione di partenza. In aggiunta il giovane Folletto non pare a suo agio nel ruolo: sciorina senza sosta occhiate furbette e fastidiosi ammiccamenti che stridono assai con la performance sentita e "vera" di Abatantuono, unica che potrebbe spingere a riflettere sugli aspetti meno banali celati dietro la trovata piuttosto insolita alla base del film (poi declinata secondo la modalità più classica, nella nostra commedia, dell'ospite indesiderato che puzza ben prima dei canonici tre giorni). La svolta buonista del finale è la mazzata decisiva, che getta una luce di artificiosità decisamente "cheap" e indigesta nemmeno in linea con quanto visto fin lì. Abatantuono è l'unico motore comico (molto contenuto) del film, Ghini nel ruolo del fratello in Porsche è anonimo, moglie e figli ricalcano stereotipi scarsamente divertenti, Catania e Conti sono presenze poco incisive mentre un po' meglio va con Ciufoli prete, convinto e a suo modo ben calato nella vicenda. Ruffini fa un cameo nel ruolo di Don Pino e duetta simpaticamente con Abatantuono. Si fa fatica a capire se ci si dimenticherà prima del film o dell'insulso titolo...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/10/18 DAL BENEMERITO RAMBO90 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 5/10/18
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Rambo90 4/10/18 23:11 - 7675 commenti

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Partenza promettente da black comedy, con un professore che salva la vita a un killer il quale, dopo, vuole per forza sdebitarsi ammazzandogli una persona che reputa nemica. Purtroppo il clima noir (aiutato da una buona regia) si sgonfia con la trasferta in Svizzera, dove i toni virano verso la più classica delle commedie moderne. Comunque Abatantuono è nel ruolo migliore da anni e tiene benissimo la scena, aiutato da un ricco cast, dal bravo Folletto e da dialoghi che gli permettono di brillare. Non male.

Digital 5/10/18 09:07 - 1257 commenti

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Un professore universitario si trova casualmente a salvare la vita a un sicario il quale, per ripagarlo del favore, lo persuade a trovare una persona da uccidere. Questo ennesimo tentativo di unire il noir con la commedia funziona a metà. Dopo un fulminante inizio, foriero di tensione, il film scivola precipitosamente in una seconda parte alquanto fiacca ove la commedia prende il sopravvento e va a vanificare ogni barlume di suspense. Notevoli buchi di sceneggiatura e un cast secondario da dimenticare lo rendono ancor meno appetibile: peccato.

Markus 7/10/18 10:05 - 3682 commenti

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Trani. La vita di un professore di astrofisica viene turbata da un mezzo criminale dall'aspetto mansueto. Su una storia criminale di fondo, Denis Rabaglia ci aggiunge la corale commedia all'italiana di moderna concezione e i suo dovuti orpelli. Se il film in parte funziona, è dovuto soprattutto all'interpretazione dell'immenso Diego Abatatuono accoppiato - a mo' di "Caino e Abele" - con Antonio Folletto, che dà al suo personaggio un'aria dovutamente antipatica. L'opera scorre senza intoppi, ma non lascerà indelebili tracce.

Daniela 20/02/19 08:15 - 12621 commenti

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La prima parte stuzzica l'appetito, il resto non lo sazia: come leggere il menù di un ristorante "nouvelle cousine" e poi vedersi presentare un piatto misero in cui si contano tre piselli. I dubbi del protagonista sembrano duplicare le incertezze della regia che invece di proseguire sulla strada della black comedy su cui si era incamminata nelle prime sequenze staziona in modo inconcludente nel ritratto di una famiglia disastrata per poi sboccare in un epilogo turistico in cui sconfessa le premesse. Ci si deve accontentare della buona prova di Abatantuomo, rimpiangendo l'occasione persa.

Galbo 23/02/19 12:32 - 12380 commenti

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Commedia noir che rappresenta una novità nel panorama cinematografico italiano. Peccato che l'ottimo potenziale fornito dallo spunto (peraltro non farina del sacco degli autori italiani) sia sprecato da una sceneggiatura poco sviluppata e da divagazioni poco incisive (la parte svizzera del prefinale). Funziona bene la coppia Abatantuono-Folletto, con quest'ultimo in grande spolvero. Incidono poco gli altri attori. Vedibile ma non memorabile.

Nando 10/09/19 23:46 - 3810 commenti

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Un professore di astrofisica e un killer che appare navigato creano un binomio che porterà il primo a scoprire certi altarini mai valutati. Discreta idea iniziale con qualche battuta di Diego, ben coadiuvato da un sorprendente Folletto. Lo sviluppo narrativo successivamente appare calante ma comunque sempre dignitoso e offre un finale buonista ma risolutorio.

Jandileida 4/01/20 18:21 - 1560 commenti

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Diego è sempre Diego e non ci fosse lui a riempire la scena si parlerebbe probabilmente di un film dallo spunto intrigante ma che si perde malamente per strada. L'idea di inserire l'imponderabile in una vita comune non è appunto da buttare ma Rabaglia la declina poi un po' confusamente, con personaggi che non riescono veramente a fare breccia nel cuore dello spettatore e colpi di scena piazzati lì in maniera piuttosto posticcia. I comprimari regalano interpretazioni oneste, Folletto non è però facilitato dal personaggio, Ghini fa l'accento toscano.

Il ferrini 29/12/20 08:14 - 2345 commenti

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Soggetto curioso e anche piuttosto originale, servito da un cast in buona forma. Abatantuono in particolare è estremamente convincente nei panni dell'uomo ordinario travolto dagli eventi. Se già è poco usuale incrociare un assassino, ancora meno lo è scoprire che sia migliore di tutta la tua famiglia. Regia interessante, nella prima parte, quasi noir, con l'incidente e l'estrazione della pallottola, poi man mano si appiattisce. Sempre bravo Catania nei panni di personaggi sordidi mentre non si capisce perché Ghini sia fiorentino. Non male.

Gabrius79 14/01/21 06:57 - 1420 commenti

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Il film parte discretamente e viene subito caratterizzato da venature noir, salvo poi trasformarsi maldestramente nella seconda parte con toni da commedia e un finale buonista. Abatantuono e un sorprendente Folletto come coppia andrebbero anche bene, ma lo sviluppo della storia li svilisce un po'. Il resto del cast, che conterebbe pure bei nomi come Ghini, Milo e Ciufoli è sotto tono. Buona la fotografia.

Victorvega 24/01/21 17:47 - 501 commenti

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Viene automatico pensare che film sarebbe stato se, dopo una premessa simile e dopo aver incanalato la storia sui binari di un film drammatico venato di un certo humor (proprio del protagonista) non fosse stato costretto a deragliare in questo modo: infatti, a partire dalla "gita" in Svizzera, il film si sgonfia, si arrotola su sé stesso e tutto appare frettoloso e approssimativo, oltre che banale. Peccato veramente, perché la prima parte è bella e Folletto molto bravo nella parte del "cattivo", così come sempre ottimo è Abatantuono.

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