Spacewalker - Il tempo dei primi - Film (2017)

Filmone russo carico di romanticismo, magia e carattere: l'amore per la conquista dello spazio è un'istanza prima filosofica, poi scientifica. In due parole: l'impresa di Leonov, primo “spacewalker”. Dopo Gravity che relega l'astronautica sovietica a "combina guai" ci pare del tutto evidente che il “fiero popolo russo” abbia narrato la storia; gli omaggi al film citato ci sono, come ce ne sono in Salyut-7. Cinema d'onore. Cinema d'autore. Tarkovskij ringrazia. Cuarón che dice?

Avrebbe meritato maggior visibilità, questa pellicola sulla storica missione spaziale sovietica del 1965. È infatti realizzata con mestiere e si avvale di due protagonisti in parte e di un terzo, colui che sarà letteralmente il loro angelo custode a terra, convincente nel suo difficile ruolo. Certo, qualche sforbiciata qua e là avrebbe giovato, anche se il lato umano degli astronauti doveva comunque essere incluso. Ma certi scostamenti dai test, dai problemi e dalla missione stessa sono comunque compensati proprio dalla parte tecnica, che rende il tutto con realismo. Riuscito.

La rievocazione della prima passeggiata nello spazio da parte di un cosmonauta russo è una vera epopea, che trasfigura il percorso già molto accidentato della vera cronaca nella straordinaria avventura di due eroi e collettiva. L’efficace ricostruzione tende ovviamente a esaltare gli eventi in chiave blockbuster, ma è anche capace di alcune pennellate psicologiche. Su tutto, davvero notevole e filmicamente adrenalinica la fatidica passeggiata, così come l’intero prosieguo della missione mantiene alta la tensione. Avvincente.