Ritorno al bosco dei 100 Acri - Film (2018)

Ritorno al bosco dei 100 Acri
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Titolo originale: Christopher Robin
Anno: 2018
Genere: fantastico (colore)
Note: Aka "Ritorno al bosco dei cento acri". Soggetto tratto da Ritorno al Bosco dei Cento Acri (Return to the Hundred Acre Wood), romanzo per ragazzi, sequel del classico inglese per l'infanzia Winnie the Pooh (1926).
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/09/18 DAL BENEMERITO RAMBO90
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Rambo90 3/09/18 20:22 - 7661 commenti

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Avventura live action per Winnie the Pooh e un Robin adulto, semplice nell'assunto ma ben girata e che sa coinvolgere anche i più grandi. La fotografia è ottima e rende bene l'ambientazione in una Londra passata, così come i bellissimi scenari boschivi; l'umorismo infantile azzecca più di una gag e gli effetti sono buoni e non invadenti. La morale è scontata ma apprezzabile e McGregor fa del suo meglio per farci immedesimare nel suo adulto che ha un urgente bisogno di tornare a giocare. Buon ritmo, film notevole.

Festo! 10/12/18 18:50 - 83 commenti

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Non si può dire che sia un brutto film, tuttavia manca un ingrediente fondamentale: la "dolcezza", che ha sempre reso Winnie the Pooh e i suoi amici così fantastici. In questo caso si preferisce invece una narrazione dal retrogusto amaro e ambientazioni più tetre: è un film concepito già dall'inizio per ragazzi e adulti, è a loro che è rivolto il messaggio dell'opera (peraltro, veramente profondo). Come già detto, un bel film: si ha la sensazione che manchi qualcosa, ma si termina la visione soddisfatti!
MEMORABILE: La geniale teoria economica con la quale Christopher Robin salva l'azienda in cui lavora: la mettessero in pratica anche oggi…

Alf62 12/05/19 08:36 - 64 commenti

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Favola vintage meno melensa del solito, più "adulta". Magia in animazione che invita a riconsiderare le priorità della vita. Anche se molto cambiato dalle atmosfere retrò del film, il lavoro può essere sempre schiavizzante per i soggetti a cui viene ottusamente imposta una dedizione totale al profitto. Riscoprire un'ottica in cui il fine dell'economia sia al servizio dell'umanità e non una religione integralista fatta di dogmi insindacabili, anche rispolverando sogni e fantasie, la missione.

Galbo 31/05/20 07:21 - 12372 commenti

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Luogo del cuore per gli amanti del celebre orsetto Winnie Pooh, il bosco dei 100 acri è un simbolo del ritorno ai valori puri dell’infanzia e per Christopher Robin adulto quello della riscoperta dei valori familiari. Rispettoso dell’essenza dei personaggi “storici” il regista Forster realizza un film dal cuore vintage e dalle atmosfere tenere e malinconiche, destinato ad un pubblico anagraficamente trasversale e realizzato in modo tecnicamente pregevole e con un cast di attori che si calano in modo ottimale nei loro personaggi.

Daniela 6/12/20 11:58 - 12606 commenti

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Personaggio amatissimo soprattutto nel mondo anglosassone, Winnie the Pooh torna sugli schermi con questo live-action targato Disney in cui l'orsetto e i suoi amici di pezza aiutano Christopher Robin, adulto intristito da un lavoro stressante, a riscoprire i veri valori della vita, ossia gli affetti familiari. Messaggio condivisibile ma veicolato da una storia troppo scontata, a tratti stucchevole: se i pupazzi funzionano, gli umani convincono meno, nonostante l'impegno di McGregor, tra bimbe caramellose e anziani capitalisti pronti a convertirsi alla filosofia del dolce far niente. 

Anthonyvm 28/02/23 23:08 - 5615 commenti

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Christopher Robin è diventato adulto e ha messo su famiglia, ma gli impegni lavorativi lo stanno allontanando dai suoi cari; i vecchi amici del Bosco dei 100 Acri gli faranno riscoprire le gioie della vita. Nonostante la formula applicata da Forster non sia ignota, il regista riesce a premere sui tasti giusti, ispirando un'efficace e convincente orchestra di divertimento, malinconia e tenerezza, in sincronia con la mutevolezza cromatica e geografica delle splendide location. A prescindere dal rapporto che si ha con le storie di Winnie the Pooh, la semplicità del messaggio conquista.
MEMORABILE: La tetraggine del Bosco proporzionale al workaholismo di Christopher; Winnie che combina guai a Londra; Il confronto coi dirigenti à la Mary Poppins.

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  • Curiosità Daniela • 6/12/20 11:30
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Soggetto tratto da Ritorno al Bosco dei Cento Acri (Return to the Hundred Acre Wood), romanzo per ragazzi, sequel del classico inglese per l'infanzia Winnie the Pooh (1926).  Il libro è stato scritto da David Benedictus, imitando lo stile dell'autore di Winnie the Pooh A. A. Milne, e illustrato da Mark Burgess nello stesso stile dell'llustratore originario E. H. Shepard.

    Per il personaggio di Christopher Robin, il bambino a cui appartengono l'orsetto e gli altri giocattoli di pezza al centro delle storie del bosco dei cento acri, A.A. Milne si ispirò al proprio figlio, la cui infanzia fu più triste e solitaria rispetto a quanto ci viene raccontato nel film, soprattutto per l'inaffettività di entrambi i genitori, spessi assenti, come si può leggere qui.