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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Amityville horror
Anno: 2005
Genere: horror (colore)
Regia: Andrew Douglas
Note: remake di "Amityville horror"
APPROFONDIMENTI: Amityville, la storia e le location
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
E dopo un bel po' di sequel (più un prequel, firmato dal nostro Damiano Damiani) arriva pure il remake. Fatalmente, visto il trend di quest'inizio millennio. Il problema è che in questo caso era già l’originale a non convincere. L’AMITYVILLE HORROR di Stuart Rosenberg (basato, come noto, su di una storia vera) aveva però almeno un'idea di trama, uno scavo dei personaggi che qui manca totalmente. Un remake inutile e asettico, che mettendo in fila senza fantasia alcune un po' di effetti speciali (dozzinali) cerca vagamente...Leggi tutto di legarli con una sceneggiatura (di Scott Koras) sciagurata, incapace di andare oltre i più vieti luoghi comuni ricamandoli con dialoghi puerili. E’ un Bignami di tutte le più abusate banalità del genere, con ombre minacciose (?) che scorrazzano sullo sfondo, bambine demoniache con bambola annessa (e la figlia minore che unica ci parla, naturalmente), baby-sitter in vena di racconti terrorizzanti, sconsolanti liti familiari, preti che la sanno lunga, mostri che saltan fuori all'improvviso (pochi, in verità) e un finale talmente brutto da farvi rivalutare qualsiasi horror abbiate visto di recente. Non c'è tensione, non c'è pathos, non c'è niente. La solita famigliola squattrinata arriva nella casa delle finestre che piangono (riconoscibilissima, come sempre) e rischia da subito di fare la fine dei precedenti inquilini, massacrati a fucilate dal capofamiglia (nell'incipit, ricalcato in pieno dall'originale). Tra i produttori Michael Bay, che in effetti con l’horror poco ci azzecca... Recitazione pessima. Tra i vari remake di classici dell'orrore il più tirato via.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Quello che si dice un buon film:
Undying, Giacomovie - Non male, dopotutto:
Rebis, Jurgen77, Lupus73 - Mediocre, ma con un suo perché:
Ale56, Funesto, Didda23, Jena - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Redeyes, Mascherato, Galbo, Viccrowley, Minitina80, Taxius, Claudius, Siska80 - Gravemente insufficiente!:
Marcel MJ Davinotti jr., Luchi78, Buiomega71, Jandileida, Homesick
Dignitoso rifacimento (non del tutto inutile) di un film erroneamente considerato di culto ed opera di un regista decisamente influenzato dallo schema orientale (l'uso eccessivo del flashback, immagini spettrali quasi subliminali).
Pur ripercorrendo per più del primo tempo la cronologia dell'originale (a sua volta tratta dal libro "Orrore ad Amityville" di Jay Anson) il film se ne discosta a metà strada, introducendo la figura del torturatore di indiani: e, ahimè, pecca di mancato approfondimento psicologico del mefistofelico e tenebroso individuo.
Non ho visto l'originale (e penso me lo eviterò) ma questo è davvero una boiata. Il film trasuda sciatteria. Ennesima casa (ma passiamo oltre, non è colpa del sequel questa!), attori ridicoli: fisicato insulso e inutilmente sempre a torso nudo, sembra lo spot degli anabolizzanti! Figura del torturato d'indiani inutile, acontestuale, inspiegabile. Perchè non metterci anche Leatherface, a questo punto? Finale pietoso come tutto il film. Come si possono produrre certi ridicoli filmetti? Boh! Passare oltre!!!
E così Michael Bay ha progettato una graduale operazione di re-making degli horror anni '70. Dopo aver prodotto quello di Non aprite quella porta, ecco il rifacimento di un'opinabile cult di Stuart Rosenberg, Amityville Horror. L'esordiente Andrew Douglas ha buon gioco, perchè l'originale era tutt'altro che un bel film. La versione terzo millennio asciuga notevolmente il plot (via tutte le digressioni col prete, gli amici di George: 84' contro 114'), ma cede irrimediabilmante al trend del j-horror ed alla moda del dettaglio rivelatore mostrato subliminalmente.
L’aggiornamento di Douglas complica il nucleo familiare, aggiunge dosi buone di Stephen King, elimina la nenia dello score originale e spinge sul pedale della cattiveria (nessuno tornerà indietro per salvare il cagnolino...). Senza le lungaggini paesaggistico-psicologiche del modello e date le ragioni remote del fenomeno, il film assume un tono enfatico, con una repentina sequela di scene madri: quelle inedite anche impressionanti, e almeno un paio di genuini spauracchi vanno a carico della bimba morta. Effettistica non truzza e godibile. A conti fatti, il miglior capitolo della saga.
MEMORABILE: La passeggiata sul tetto; lo zombie allo specchio; il dito... nel buco!
Visto il successo (immeritato) del film originale, inevitabile il remake realizzato nel 2005. Questa versione ricalca solo in parte il primo film ma il risultato non cambia molto. Una patina horror facilitata dal miglioramento (rispetto agli anni '70) degli effetti speciali non basta a sollevare il film da una assoluta mediocrità dovuta ad una regia impersonale e ad un cast privo di talento. Da evitare.
Discreto remake di un film già abbondantemente addobbato da sequel (compreso il prequel, miglior film della serie, di Damiano Damiani). The Amityville Horror ha, come tutti i remake moderni, la caratteristica (fortunatamente) di far tornare alla luce saghe e film "anzianotti" ormai dimenticati. La storia è stata già ampiamente sfruttata eppure ogni film della serie si differenzia per piccole cose. In questo caso salvano il film dalla mediocrità alcune situazioni, una buona fotografia ed alcune scelte registiche. Migliore del primo Amityville.
MEMORABILE: La bambina sul tetto, il cane, la spettrale cantina.
Visto a 10 anni seppe darmi una buona suspence e qualche balzo. "Wow!" dissi all'epoca. Rivisto ora mi accorgo che è un horror mediocre: la regia per impaurire usa i classici trucchi (spettri allo specchio, movimenti scattosi della mdp) e il cast è senza infamia e senza lode. La confezione è rimarchevole, ma il film fa poca presa su di noi perché i momenti di tensione, a ben vedere, sono effimeri. Dialoghi irritanti (la bimba che ripete "sei cattiva!" fa rimpiangere la pedosadica di Chi l'ha vista morire? di Aldo Lado!), poco splatter. **.
MEMORABILE: "Jody DeFeo è stata seppellita con quel pupazzo!".
Remake che necessitava sicuramente ddi altre terrificanti trovate per risollevare il già poco riuscito originale; non bastano i moderni effetti speciali e soprattutto i soliti spauracchi tipo l'affogamento nella vasca da bagno e la baby(porno)sitter che terrorizza i bambini. Se nell'originale si poteva ritrovare un minimo di atmosfera lugubre, qui si perde tutto nella recitazione approssimativa di Reynolds e nel suo personaggio davvero poco riuscito.
Girato bene, ottime interpretazioni (soprattutto Ryan Reynolds), ben fotografato e montato, ma totalmente inutile e senza alcun guizzo. Uno dei remake più sciapi degli ultimi anni, che segue timidamente e senza "osare" il capostipite Rosenberghiano. Tutto è rifatto senza nerbo (compresa la scena della baby sitter chiusa nello sgabuzzino) e il film annoia mortalmente. Douglas si concede una scena da "torture porn" (il flashback nel finale), ma ormai è tardi e la fuffa prende il soppravvento. Non se ne sentiva assolutamente il bisogno.
MEMORABILE: La tortura agli indiani nel flashback finale; i cambi d'umore repentini di Reynolds.
Il punto di riferimento è quello di un reale pluriomicidio definito dai risvolti soprannaturali. Il film tratta invece di quello che succede un anno dopo nella stessa casa. Per buona parte si assiste a un procedere lento ma articolato, quasi come a voler mettere lo spettatore a suo agio. Poi la tensione si intensifica, però senza mai eccedere in cattiverie splatter. Un thriller orrorifico efficace e composto dove non mancano buoni momenti (come i rapidissimi cambi d’immagine in chiaroscuro), ma lascia la sensazione che si poteva fare di più. ***
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Nella mia personale classifica degli uomini più indisponenti della terra Pippo Inzaghi ed Adam Sandler sedevano uno accanto all'altro sul trono: poi un giorno arrivò Reynolds a fargli compagnia. La sua recitazione assurdamente amatoriale si somma qui a una storia che non riesce ad inquietare perché costruita con superficialità e girata con poca attenzione. Certe volte pensavo, anzi mi auguravo, si materializzasse un demonio spetazzante! Il demoniaco reverendo piazzato lì alla bell'e meglio, senza un minimo di logica, completa il quadretto da monopalla.
MEMORABILE: Il marito va a dormire in cantina, nemmeno nella camera degli ospiti, ma in cantina e la moglie dorme felice con la figlia... vabbè.
L’horror è il genere che più patisce la crisi del cinema internazionale e le sue nuove proposte, difettando totalmente di atmosfera, pathos e fantasia, ripiegano su urla – inascoltabili quelle dei bambini, che il doppiaggio italiano rende arrochiti e petulanti –, artefatti digitali e sviolinate spaccatimpani; non c’è dunque da stupirsi se questo succinto remake sia ancor peggio del capostipite. Beh, almeno c’è l’inedita figura della porno babysitter Rachel Nichols, con cui si possono fare quattro belle risate…
MEMORABILE: I messaggi con le letterine magnetiche; la babysitter che provoca il ragazzino.
Un remake della celebre pellicola che tutto sommato non è così male. La storia, ormai, penso la conosca chiunque, tuttavia il film ci regala spunti di suspence e l'atmosfera è perennemente cupa e inquietante. Non un caposaldo (chiaramente consiglio la visione dell'originale), però tutto sommato, con quello che circola oggigiorno in chiave di remake, può difendersi.
L'atmosfera è resa interessante da una gradevole fotografia che accentua i dettagli macabri e misteriosi della vicenda e la regia di Douglas ci regala discreti momenti di tensione grazie a una buona padronanza del mezzo. Reynolds non demerita anche se è meglio nelle commedie. La piccola Chloe Grace Moretz dimostra già di possedere delle doti attoriali notevoli. La sceneggiatura non è ficcante e spesso la noia fa capolino. Nel complesso mediocre ma con un suo perché.
Diciamocelo, già di suo l'Amityville originale era una mezza fregatura, che ha avuto l'onore negli anni di divenire una sorta di inspiegabile classico. In questo remake del nuovo millennio le cose non vanno molto meglio. La George è bellissima, Reynolds un discreto simil Jack Torrance e a un certo punto sembra quasi che la pellicola di Douglas possa sorprendere con un finale nero e senza speranza. Ma è solo un attimo, il solito frammento onirico e tutto finisce sbrigativamente a tarallucci e vino.
MEMORABILE: Il prete tenta di benedire Amityville...
Per quanto sia realizzato con mestiere e professionalità non si capisce il senso di questo remake, che si aggiunge a un filone sfruttato oltremisura e non sempre con buoni risultati. Non ci sono cadute di stile, ma nemmeno qualche trovata capace di farlo ricordare. Non c’è più traccia di quell’atmosfera pessimista e negativa e anche la tensione è ridotta ai minimi termini; nemmeno Rod Steiger è rimpiazzato a dovere. Un prodotto anonimo destinato a finire nel dimenticatoio.
Una famiglia va a vivere in un'antica casa che in passato era stata teatro di efferati omicidi. Poco a poco i componenti della famiglia cominciano a dare segni di squilibrio mentale. Brutto remake di un cult un po' sopravvalutato che non aggiunge assolutamente nulla. La confezione comunque non è affatto male: ottima la fotografia e buono il cast, con un Ryan Reynolds in forma. La nota dolente del film è la trama, noiosa e moscia. Da evitare.
Remake di un classico del genere che non riesce a convincere del tutto. Il cast (tranne Reynolds e la Moretz) è mediocre e alcune idee (quella dei nativi e il fantasma stile japanese movie) sono fuori contesto. Di buono il film ha una discreta atmosfera (all'inizio) e un paio di scene riuscite (il dito nel buco e la camminata sul tetto). Evitabile, malgrado la breve durata.
Remake freddo, mediocremente interpretato, con qualche variante più coerente rispetto all'originale (qui il protagonista, lontano da casa, si comporta con assoluta normalità nei riguardi dei familiari, e il film cerca altresì di fornire una spiegazione plausibile sulle origini del male che possiede Amityville). Inutile tentativo di dare luce nuova a un film che, nonostante sia invecchiato male, poteva almeno contare su un cast di tutto rispetto.
MEMORABILE: Il finale concitato.
Inserito nella moda dei remake di classici horror promossa da Michael Bay non funziona granché. La confezione è di lusso (ma perde la grezza efficacia dell'originale), i binari sono quelli risaputi; a convincere poco sono i brutti effetti speciali in CGI, con le solite apparizioni fantasmatiche in stile Japan di moda a quei tempi. Lo scarto narrativo del prete torturatore a 2/3 del film poteva funzionare ma è gestito malissimo. Reynolds più abituato a ruoli di supereroe o duro mostra i pettorali ma non convince molto. Però almeno non ci si addormenta...
MEMORABILE: Le voci nella cantina; La scena dello sciame di mosche (un must della saga); La sala delle torture in tipico stile torture-porn.
Jesse James HA RECITATO ANCHE IN...
Remake del capostipite della serie, che tutto sommato non dispiace. Si inizia con l'antefatto De Feo (che venne trattato nel film di Damiani e nel recente Amityville murders) con l'ausilio di documenti veri. La confezione moderna e ben realizzata sicuramente toglie la crudezza tipica dell'originale, ma la scelta di non strafare con la CGI rende la pellicola abbastanza sobria. Vengono approfondite le origini della casa come colonia di indiani creata da padre Jeremiah che poi verrà ripreso nel pre-prequel del 2019 The dawn. Non superfluo.
MEMORABILE: La scena con la babysitter freakkettona; Il racconto sulle origini della casa coloniale.
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- Una vera cretinata, Zender: io al film ho dato **: ma non dovrebbe esserci la freccetta in su al trend degli utenti? tre mettono l'uguale, quattro suffrecciano... se però si cerca tale film scrivendo "Amityville Horror" alla ricerca dei film, nell'elenco di film che appare la suffreccia agli utenti c'è! Però nella scheda no...
- Probabilmente si aggiornerà quando comparirà il tuo commento. La lista anticipa, diciamo.
- In uscita il 25 ottobre a prezzo abbordabile (poi bisognerà capire la qualità...) un nuovo bluray italiano del film (già uscito in bluray tempo fa) della serie Tombstone della Eagle Pictures, in uscita il 25 ottobre a prezzo abbordabile (poi bisognerà capire la qualità...).
- E' deceduto Ronald DeFeo Jr., il criminale autore del massacro che ispirerà il romanzo dal quale poi sono stati tratti questo e altri film.
https://it.wikipedia.org/wiki/Ronald_DeFeo_Jr.
