One day in July - Corto (2015)

One day in July
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Titolo originale: One day in July
Anno: 2015
Genere: corto/mediometraggio (colore)
Cast: (animazione)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/08/18 DAL BENEMERITO PIGRO
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Kinodrop 9/08/18 18:45 - 2957 commenti

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L'essenzialità e la brevità dell'animazione per cogliere e denunciare la tragedia della guerra infinita nella striscia di Gaza causa anche della morte di tanti bambini. Con un tocco volutamente elementare e dal taglio infantile, Mangialardo ha il merito, oltre quello artistico, di divulgare e mantenere nella memoria collettiva eventi che normalmente vengono rimossi o dimenticati. E' quasi insostenibile il contrasto tra l'innocenza del bambino che gioca sulla spiaggia e la crudele "scientificità" del soldato, per renderlo bersaglio più facile. Struggente.
MEMORABILE: Il commento sonoro.

Pigro 7/08/18 21:21 - 9673 commenti

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Un bambino gioca sulla spiaggia con la sabbia; ma c’è anche un soldato che disegna qualcosa per terra, attorno a lui: eppure non è un gioco. Un brevissimo cortometraggio d’animazione dedicato ai bambini uccisi sulla spiaggia di Gaza durante l’attacco del 2014. Il disegno è molto elementare ma non sciatto, quasi un piccolo appunto, che sembra essere scaturito come d’impeto per lo choc dell’evento bellico che l’ha ispirato. Dunque, forte sentimento di partecipazione e di pace, ma anche delicatissima poesia visiva.

Galbo 8/08/18 05:46 - 12399 commenti

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Le didascalie finali (il corto è dedicato alle vittime della spiaggia di Gaza, in Palestina), spiega il senso di un'opera breve ma assai evocativa e simbolica dell'innocenza delle piccole vittime di tutte le guerre. Il bimbo innocente gioca sulla spiaggia ma la sua "postazione" viene trasformata in bersaglio da un gruppo di militari e le conseguenze sono facilmente prevedibili. Tecnica di animazione e grafica semplici ma molto efficaci. Vincente, seppure non originale, la scelta del bianco e nero con note di colore. Riuscito.

Capannelle 13/08/18 14:04 - 4412 commenti

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Il bambino innocente che gioca sulla spiaggia si trova improvvisamente come bersaglio di un attacco militare. Mangialardo, rievocando un episodio del conflitto israelo-palestinese, gioca sulla suspence determinata dall'equivoco dello scavo della figura in divisa, ma la sua provocazione mira a schematizzare in modo eccessivo il contrasto tra il povero bambino e il cattivo militare senza volto che deliberatamente lo lascia uccidere. Una provocazione che non compro e che non richiedeva nemmeno tanto genio.

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