The forgotten - Film (2004)

The forgotten
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Mascherato 9/06/08 23:51 - 583 commenti

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Lo script di Gerald DiPego arriva buon ultimo a scandagliare il tema della perdita di memoria da cui scaturisce la perdità di identità, ma ci sarebbe ancora spazio per riflettere su quanto questo tema riguardi l'America e la memoria che serba della sua fisionomia politica planetaria. Poi, però, presi da un'eterofobia da sci-fi fifties, il tutto si risolve in un progetto alieno che indaga sul mistero della maternità, in un prodotto girato svogliatamente dal mestierante Ruben e con un cast di tutto rispetto buttato (da copione!) al vento.

Fabbiu 26/01/09 08:44 - 2145 commenti

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Anche con le migliori intenzioni, probabilmente sarebbe stato un progetto troppo ambizioso: fantascienza, drammatico e thriller, ma in fin dei conti non riesce bene in nessuno di questi generi e tra amici non abbiamo fatto altro che ridere (soprattutto nelle scene finali) per la stupidità di certe trovate (ma questi alieni che studiano il rapporto di maternità...) e la prevedibilità di certe immagini. A dire il vero inizia abbastanza bene, poi si trasforma: infarcito da scene riempitive già viste. Baracconesco e superficiale. Effetti carini.
MEMORABILE: Holt! Holt!

Pigro 31/01/09 09:51 - 9666 commenti

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Madre non dimentica il figlio morto che tutti hanno invece dimenticato e scopre una strana macchinazione in cui entrano anche gli alieni. L'idea può essere interessante, ma lo sviluppo è talmente strampalato da complicarla e vanificarla. Il ritmo non è male, e ci sono almeno due o tre momenti che colgono di sorpresa e fanno sobbalzare. Ma manca l'atmosfera giusta, la spiegazione delle ragioni della macchinazione è risibile in confronto alla complessità della macchinazione stessa, e il finalino è totalmente incongruente e insensato.

Enzus79 1/02/09 18:23 - 2896 commenti

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Film senza ambizioni. Si poteva fare di più. La storia, pur avendo una buona base, non ha i risvolti sperati e non ha colpi di scena all'altezza. Purtroppo ci sono buoni attori e dispiace vederli sprecati in simili film. Sembra tutto avvicendarsi velocemente. La suspence è prossima allo zero.

Galbo 3/02/09 15:50 - 12392 commenti

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Vivere nel ricordo di una persona che si scopre potrebbe non essere mai esistita; è questa la premessa piuttosto originale da cui parte il film diretto da Joseph Ruben, autore di A letto con il nemico. Purtroppo a questa buona idea di base non segue uno sviluppo degno di nota; la sceneggiatura del film si rivela piuttosto pasticciata ed inconcludente, con più di una somiglianza con Il sesto senso (artisticamente molto più meritorio) ed anche il cast appare abbastanza svogliato.

Toporosso 26/02/14 15:00 - 77 commenti

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Improvvido mix di thriller con una spruzzata di fantascienza e, sfortunatamente, momenti di comicità involontaria. La prima mezz'ora, quando i temi soprannaturali sono ancora sopiti, è quasi godibile. Poi, quando entrano in scena alieni invulnerabili ma senza uno scopo credibile e un gigantesco aspirapolvere cosmico che scaglia alcuni malcapitati nelle imperscrutabili profondità del cosmo, lo sconforto assale anche lo spettatore meglio disposto. Mai titolo fu più azzeccato.

Daniela 27/02/14 23:56 - 12662 commenti

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Comincia bene, con una madre che non si vuole rassegnare alla morte del figlioletto in un incidente, mentre attorno a lei tutti, marito compreso, cercano di convincerla che il bimbo è esistito solo nella sua immaginazione. Poi però la trama si complica e la povera Moore si trova implicata in una vicenda complottistica piuttosto insensata, con gli alieni ce si divertono con la scatola del "piccolo psicologo" a fare esperimenti sugli umani. Il peggio è però l'epilogo, che avvalora la sensazione di aver assistito ad un film di poco conto, che è meglio "forgotten".

Anthonyvm 9/04/18 23:32 - 5689 commenti

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Ho qualche problema con i film che partono da solide basi mystery con venature psicologiche e thriller, nonché un apprezzabile senso di ambiguità sovrannaturale, per poi imboccare nella seconda parte una strada poco plausibile e sostanzialmente ridicola. Le premesse non erano eccezionali ma davano adito a sviluppi ben più interessanti rispetto a quelli che in effetti vengono portati avanti. Non solo un film che sconsiglio, ma anche uno di quelli che più mi pento d'aver visto.

Rambo90 17/05/19 02:07 - 7697 commenti

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Fanta-thriller molto coinvolgente. L'inizio ha reminiscenze di Polanski; ma man mano che procede, la sceneggiatura sceglie soluzioni ardite che portano il tutto verso altri livelli, volendo anche discutibili ma che lasciano inalterata godibilità e ritmo. La regia di Ruben poi costruisce bene tensione e una certa corsa ansiogena verso la verità. Bravissima la Moore, supportata da validi interpreti, ma che rimane il solido perno della vicenda. Buono.

Buiomega71 3/02/23 00:31 - 2910 commenti

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Brutto pasticcio per Ruben che inizia bene (i ricordi della Moore cancellati, la Volvo, il caffè, gli album delle fotografie e pure le videocassette, con quel sentore di cospirazione e paranoia alla ultracorpi). Poi tutto si sfalda, diventa noioso e abborraciato, con risibili e improbabili alieni (terribile il make up in CG, così come le risucchiate stile Rotowash, per tacere degli esperimenti edipici), continue fughe e la Moore che ripete fino allo stremo "Dov'è mio figlio?", "Ridatemi mio figlio". Empatia ben sotto lo zero e happy end talmente sfacciato da rasentare la nausea.
MEMORABILE: Non bastano gli agenti governativi a ricordare Dreamscape; I disegni infantili nascosti dietro la parete (omaggio argentiano?).

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  • Discussione Buiomega71 • 3/02/23 10:33
    Consigliere - 25998 interventi
    Brutta toppata per un regista del calibro di Ruben che, all'inizio, sembrava promettere bene.

    I ricordi cancellati della Moore riguardo a suo figlio (la fotografia, l'album, le videocassette, addirittura l'incidente aereo in cui il figlio morì) e le amnesie (la Volvo parcheggiata, il caffè) che dava il sentore di cospirazioni e paranoie alla ultracorpi, vieppiù nell'atmosfera autunnale newyorkese così simile a quella de Il patrigno che sembrava un rubeniano valore aggiunto.

    Ma le buone intenzioni si vanificano quasi subito (dopo la scoperta dei disegni infantili nascosti dietro alla parete della camera, velato omaggio argentiano?) e il film scivola presto nella confusione abborracciata e nella noia, per poi sprofondare nel ridicolo (in)volontario.

    Continue fughe da una parte all'altra della città, alieni tanto ridicoli quanto improbabili (terrificante il make up in CG, gli esilaranti risucchi stile Rotowash, il sentore di minaccia extraterrestre che non si avverte nemmeno per un secondo, il demenziale movente alieno sugli esperimenti edipici), fino allo "scontro" tra la Moore (che per tutto il film continua a ripetere, fino allo sfinimento, "Dov'è mio figlio?", "Ridatemi mio figlio", in una lagna materna che diventa insopportabile) e l'alieno ben poco carismatico (il suo risucchio finale, con frase aggiuntiva e talmente idiota da vederlo per crederci).

    Non manca uno sfacciato e insensato happy end da bestemmie, che rasenta la nausea zuccherosa.

    Non bastano gli agenti governativi a ricordare Dreamscape, così come non basta la bravura del sempre ottimo Gary Sinise e la suggestiva fotografia di Anastas N. Michos per salvare questo pasticcio che manda in vacca i buoni propositi iniziali.

    Resta il rammarico, a fine visione, di credere che il regista de L'innocenza del diavolo non abiti più qui e il titolo del film potrebbe essere un buon monito per scordarsi di questo pastrocchio indigesto.
    Ultima modifica: 3/02/23 10:53 da Buiomega71